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Autore è utile la laurea?
MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 31-01-2007 13:57  
quote:
In data 2007-01-30 18:54, mescal scrive:
E' vero che l'Italia è rimasta troppo a lungo legata a una concezione che pone le materie scientifiche in secondo piano rispetto a quelle umanistiche. Ma è assurdo e idiota affermare che all'università non dovrebbero essere oggetto di studio cose come la cultura, l'arte, la letteratura, la musica. Purtroppo, piaccia o meno, ormai queste cose esistono, fanno parte della realtà, e quindi una società moderna non può fare a meno di studiarle. E ovviamente gli strumenti non possono essere gli stessi delle scienze naturali, altrimenti nelle facoltà umanistiche ci si dovrebbe limitare a studiare, dei libri, la quantità in cui vengono prodotti, il loro peso medio, o la composizione chimica. Tra l'altro queste cose , in alcune materie delle facoltà umanistiche, si fanno, ma ciò non può esaurire tutto ciò che si può conoscere della letteratura e dei libri.
Riguardo all'affermazione di Marquez che nelle facoltà scientifiche ci si occupi solo di aspetti facilmente misurabili, e non si proceda anche per teorie su cui ci si divide, che sugli stessi dati non si possano anche avere interpretazioni divergenti, questo mi sembra cozzi in maniera così stridente con la realtà che non si può rispondere se non con una grossa risata.


forse questo sarà vero nella medicina, che è sicuramente una scienza meno precisa e più grossolana, ma non di certo nella matematica. le opinioni rimangono tali. ogni matematica la pensa in un certo modo riguardo a qualcosa, ad esempio ci sono stati due matematici shimura e tanyama che pensarono che le curve ellittiche e le forme modulari fossero la stessa cosa. crearono quindi una congettura. 35 anni dopo è stata dimostrata. e quindi chi la pensava in maniera diversa da loro ha fatto una magra figura. la matematica dunque ha uno strumento, la dimostrazione, che fa sì che le cose siano in un solo modo. altre discipline hanno questo strumento? quello che non avete capito è che le discipline non sono tutte uguali, una studia la verità, altre le opinioni. ma siccome le opinioni sono o giuste o sbagliate succede che spesso le leggi(ad esempio) vengano fatte a partire da opinioni sbagliate, ed è proprio questo quello che voglio dire: se ci fossero più matematici e meno preti, capre travestite da politologi, comunicatori da strapazzo, omeopati, maghi, preti, le cose andrebbero molto meglio.

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 31-01-2007 13:57  
io stimo più chi conosce il costumista di primavera estate autunno inverno e ancora primavera che chi conosce il regista del gladiatore, anche perchè il primo è bellissimo mentre il secondo è una merda.
_________________
Quattro galìne dodicimila

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AtIpIcA

Reg.: 04 Gen 2007
Messaggi: 4177
Da: Milano (MI)
Inviato: 31-01-2007 14:08  
aver studiato anni e anni senza nessuna esperienza non serve a molto.

per esperienza personale posso dire che una cosa fondamentale è iniziare a lavorare durante l'università. ai colloqui di lavoro conta quello.
_________________
You have brains in your head.
You have feet in your shoes
You can steer yourself
any direction you choose.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 31-01-2007 14:10  
quote:
In data 2007-01-31 13:57, MARQUEZ scrive:
quote:
In data 2007-01-30 18:54, mescal scrive:
E' vero che l'Italia è rimasta troppo a lungo legata a una concezione che pone le materie scientifiche in secondo piano rispetto a quelle umanistiche. Ma è assurdo e idiota affermare che all'università non dovrebbero essere oggetto di studio cose come la cultura, l'arte, la letteratura, la musica. Purtroppo, piaccia o meno, ormai queste cose esistono, fanno parte della realtà, e quindi una società moderna non può fare a meno di studiarle. E ovviamente gli strumenti non possono essere gli stessi delle scienze naturali, altrimenti nelle facoltà umanistiche ci si dovrebbe limitare a studiare, dei libri, la quantità in cui vengono prodotti, il loro peso medio, o la composizione chimica. Tra l'altro queste cose , in alcune materie delle facoltà umanistiche, si fanno, ma ciò non può esaurire tutto ciò che si può conoscere della letteratura e dei libri.
Riguardo all'affermazione di Marquez che nelle facoltà scientifiche ci si occupi solo di aspetti facilmente misurabili, e non si proceda anche per teorie su cui ci si divide, che sugli stessi dati non si possano anche avere interpretazioni divergenti, questo mi sembra cozzi in maniera così stridente con la realtà che non si può rispondere se non con una grossa risata.


forse questo sarà vero nella medicina, che è sicuramente una scienza meno precisa e più grossolana, ma non di certo nella matematica. le opinioni rimangono tali. ogni matematica la pensa in un certo modo riguardo a qualcosa, ad esempio ci sono stati due matematici shimura e tanyama che pensarono che le curve ellittiche e le forme modulari fossero la stessa cosa. crearono quindi una congettura. 35 anni dopo è stata dimostrata. e quindi chi la pensava in maniera diversa da loro ha fatto una magra figura. la matematica dunque ha uno strumento, la dimostrazione, che fa sì che le cose siano in un solo modo. altre discipline hanno questo strumento? quello che non avete capito è che le discipline non sono tutte uguali, una studia la verità, altre le opinioni. ma siccome le opinioni sono o giuste o sbagliate succede che spesso le leggi(ad esempio) vengano fatte a partire da opinioni sbagliate, ed è proprio questo quello che voglio dire: se ci fossero più matematici e meno preti, capre travestite da politologi, comunicatori da strapazzo, omeopati, maghi, preti, le cose andrebbero molto meglio.


Quindi tu dici smettiamo di studiare la storia, la filosofia (di cui la scienza è stata sostanzialmente una branca per millenni), la letteratura...
non so che cosa ti prefiggi di ottenere in questo modo, ma dubito che il risultato mi piacerebbe.
Tra l'altro conosco molti scienziati, e francamente non mi pare si tratti, in genere, di persone di intelligenza superiore alla media. In genere nelle facoltà scientifiche mi pare conti molto di più la forza di volontà che l'intelligenza. Ovviamente bisogna essere intelligenti per arrivare ai vertici in questo settore come in qualsiasi altro, ma per il resto gli scienziati hanno la stessa intelligenza media dei letterati e degli spazzini. In alcuni casi si può trattare anche di persone straordinariamente stupide, come dimostra il tuo caso.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 31-01-2007 15:51  
quote:
In data 2007-01-31 13:28, MARQUEZ scrive:
quote:
In data 2007-01-30 17:56, quentin84 scrive:
Di matematico-scrittore mi viene in mente solo Piergiorgio Odifreddi..una rondine non fa primavera.
Comunque è vero che ci sono ottimi artisti laureati in materie scientifiche (Daniele Luttazzi, ad esempio, è laureato in medicina), ma il punto non è questo, il punto è che un laureato in matematica non è necessariamente più intelligente di un laureato in filosofia. Il punto è che abbiamo bisogno sia di cultura scientifica che di cultura umanistica e ognuno ha diritto di scegliere gli studi che preferisce senza sentirsi chiamare idiota solo perchè non sa cos'è un logaritmo.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 30-01-2007 alle 17:57 ]

allora lewis carrol, pierre boulez, philipp glass, musil, pendereki, solzenicky,queneau, russell sono solo alcuni che altre ad odifreddi, pur venendo da studi scientifici sono stati o sono protagonisti in campi dalla musica alla letteratura, due dei quali premi nobel per la letteratura. solo per citarne alcuni.
è chiaro che un laureato in matematica non è espressamente più intelligente di uno laureato in filosofia ma come media invece si puù tranquillamente affermare.
chi non sa cos'è un logaritmo invece può essere chiamato idiota senza ombra di dubbio come può essere chiamato idiota chi non sa chi ha scritto cent'anni di solitudine o chi ha diretto il film il gradiatore perché sono cose basilari che fanno parte della cultura di chiunque. chiaro non si può biasimare chi non sa che il logaritmo "indica quanti primi ci sono in un certo intervallo numerico"(teorema dei numeri primi di Erdos-Selberg), ma onestamente preferisco chi sa questo piuttosto che chi sa chi è il costumista del film primavera estate autunno inverno e ancora primavera.
quello che dico, che forse solo tu hai in parte afferrato è che c'è un incomprensibile divario tra persone che si dedicano a corsi di laurea secondo me inferiori rispetto a quelli che hanno davvero voglia di fare qualcosa di importante studiando matematica, fisica, chimica.
ed è sbagliato interpretare il mio discorso come una critica alle arti(tra l'altro sono anche musicista per passione quindi proprio non è azzeccato). la mia è una critica alle persone, alle persone che non hanno voglia, alle persone che non hanno testa e che la costituzione riconosce parietari(come titolo) a chi ha fatto un percorso educativo ben più complesso.

Io devo dire che preferisco chi conosce il costumista dei film di Kim-Ki-Duk a chi sa tutto sui logaritmi, ma io sono di parte perchè in matematica sono sempre stato un po' somaro.

Comunque la Costituzione Italiana non può discriminare chi non ha testa per la matematica o la fisica (anche perchè io e buona parte degli italiani saremmo fottuti).
E poi, scusa chi dovrebbe stabilire quali sono i corsi di laurea (e quindi le discipline) "superiori" e quelli "inferiori"?La Costituzione? O vorresti stabilirlo tu, Marquez? Perchè la matematica dovrebbe essere più "importante" delle discipline umanistiche? Perchè è una scienza esatta?
La tua non sarà una critica alle arti (e meno male!!) ma è un discorso arbitrario che non sta in piedi in nessun modo.
Ripeto: un conto è lamentare il fatto che in Italia c'è un deficit di cultura scientifica (cosa senza dubbio vera e grave)un altro è affermare che la cultura scientifica è più importante delle altre (ma perchè mai?!)

Il Gladiatore l'ha diretto Ridley Scott e Cent'anni di solitudine l'ha scritto Garcia Marquez, ma non considero idiota chi non lo sa: l'intelligenza di una persona non è direttamente proporzionale al suo livello di istruzione.
Un contadino con la terza media può essere intelligente come e più di un professore di matematica.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 31-01-2007 15:59  
la mia è una critica alle persone che non hanno voglia, alle persone che non hanno testa e che la costituzione riconosce parietari(come titolo) a chi ha fatto un percorso educativo ben più complesso.
[/quote]

il fatto è che non tutti sono portati per tutto: c'è chi è portato per la matematica, chi per l'italiano, chi per medicina, chi per legge, chi per ingegneria o architettura.

il fatto che una persona non ha scelto materie scientifiche non significa che non è intelligente o che è ignorante.

ha scelto una materia verso la quale ovviamente si è sentito più incline.

il tuo ragionamento invece attribuisce solo all'ambito scientifico il metro di quantificazione dell'intelligenza e della cultura.

e sarebbe un modo logico di vedere le cose?

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 31-01-2007 16:27  
quote:
In data 2007-01-31 15:59, dan880 scrive:
la mia è una critica alle persone che non hanno voglia, alle persone che non hanno testa e che la costituzione riconosce parietari(come titolo) a chi ha fatto un percorso educativo ben più complesso.



il fatto è che non tutti sono portati per tutto: c'è chi è portato per la matematica, chi per l'italiano, chi per medicina, chi per legge, chi per ingegneria o architettura.

il fatto che una persona non ha scelto materie scientifiche non significa che non è intelligente o che è ignorante.

ha scelto una materia verso la quale ovviamente si è sentito più incline.

il tuo ragionamento invece attribuisce solo all'ambito scientifico il metro di quantificazione dell'intelligenza e della cultura.

e sarebbe un modo logico di vedere le cose?
[/quote]prima di tutto, quanto sei stupido lo dimostra che ancora non hai capito come si fa un quote.
secondo leggiti un trattato di neurologia che parli di come cambia lo sviluppo cerebrale in funzione di quello che si fa. allora troverai scritto che le persone più intelligenti sono quelle con la parte sinistra del cervello più sviluppata, e guardacaso questa caratteristica secondo i neurologi è una peculiarità del pensiero scientifico e non umanistico.

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 31-01-2007 16:29  
e quotando a cazzo di cane rovini anche i messaggi altrui imbecille.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 31-01-2007 16:37  
prima di tutto, quanto sei stupido lo dimostra che ancora non hai capito come si fa un quote.
secondo leggiti un trattato di neurologia che parli di come cambia lo sviluppo cerebrale in funzione di quello che si fa. allora troverai scritto che le persone più intelligenti sono quelle con la parte sinistra del cervello più sviluppata, e guardacaso questa caratteristica secondo i neurologi è una peculiarità del pensiero scientifico e non umanistico.
[/quote]

tutto ciò che determina i caratteri genetici e non di una persona, persino gli stati d'animo che lo caratterizzeranno in maggioranza rispetto ad altri risiedono nei filamenti di DNA.e questo è stato dimostrato anche ultimamente da scienziati americani.

secondo, ognuno è libero di quotare a modo suo, anche se non lo fa da "manuale scientifico-tecnologico".

terzo, sei di offesa facile e sicuramente denota una presuntuosaggine che può essere tipica di chi si sente il primo della classe.
perchè neanche tu puoi negare che ti senti il primo della classe: colui che sa tutto, è bravissimo, ha una grande intelligenza, solo grazie alla matematica ne capisce della vita ecc... ecc...

sarai pure un matematico del futuro, ma dietro questa maschera culturale rimani un imbecille per tutte le stagioni.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 31-01-2007 16:43  
a dimenticavo la cosa più importante: cosìcchè i grandi scrittori non sono in realtà mai stati intelligenti poichè li hanno superati e battuti totalmente solo i matematici, i fisici e gli scienziati in generale?

e anche i grandi giornalisti come giorgio bocca ed enzo biagi, o anche eugenio scalfari, apparterrebbero a categorie con intelligenze basse?

anche loro hanno la parte sinistra del cervello meno sviluppata?

li hai sottoposti ad analisi neurologiche di tipo scientifico?

ma che idiota.

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 31-01-2007 16:43  
quote:
In data 2007-01-31 14:10, mescal scrive:
quote:
In data 2007-01-31 13:57, MARQUEZ scrive:
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In data 2007-01-30 18:54, mescal scrive:
E' vero che l'Italia è rimasta troppo a lungo legata a una concezione che pone le materie scientifiche in secondo piano rispetto a quelle umanistiche. Ma è assurdo e idiota affermare che all'università non dovrebbero essere oggetto di studio cose come la cultura, l'arte, la letteratura, la musica. Purtroppo, piaccia o meno, ormai queste cose esistono, fanno parte della realtà, e quindi una società moderna non può fare a meno di studiarle. E ovviamente gli strumenti non possono essere gli stessi delle scienze naturali, altrimenti nelle facoltà umanistiche ci si dovrebbe limitare a studiare, dei libri, la quantità in cui vengono prodotti, il loro peso medio, o la composizione chimica. Tra l'altro queste cose , in alcune materie delle facoltà umanistiche, si fanno, ma ciò non può esaurire tutto ciò che si può conoscere della letteratura e dei libri.
Riguardo all'affermazione di Marquez che nelle facoltà scientifiche ci si occupi solo di aspetti facilmente misurabili, e non si proceda anche per teorie su cui ci si divide, che sugli stessi dati non si possano anche avere interpretazioni divergenti, questo mi sembra cozzi in maniera così stridente con la realtà che non si può rispondere se non con una grossa risata.


forse questo sarà vero nella medicina, che è sicuramente una scienza meno precisa e più grossolana, ma non di certo nella matematica. le opinioni rimangono tali. ogni matematica la pensa in un certo modo riguardo a qualcosa, ad esempio ci sono stati due matematici shimura e tanyama che pensarono che le curve ellittiche e le forme modulari fossero la stessa cosa. crearono quindi una congettura. 35 anni dopo è stata dimostrata. e quindi chi la pensava in maniera diversa da loro ha fatto una magra figura. la matematica dunque ha uno strumento, la dimostrazione, che fa sì che le cose siano in un solo modo. altre discipline hanno questo strumento? quello che non avete capito è che le discipline non sono tutte uguali, una studia la verità, altre le opinioni. ma siccome le opinioni sono o giuste o sbagliate succede che spesso le leggi(ad esempio) vengano fatte a partire da opinioni sbagliate, ed è proprio questo quello che voglio dire: se ci fossero più matematici e meno preti, capre travestite da politologi, comunicatori da strapazzo, omeopati, maghi, preti, le cose andrebbero molto meglio.


Quindi tu dici smettiamo di studiare la storia, la filosofia (di cui la scienza è stata sostanzialmente una branca per millenni), la letteratura...
non so che cosa ti prefiggi di ottenere in questo modo, ma dubito che il risultato mi piacerebbe.
Tra l'altro conosco molti scienziati, e francamente non mi pare si tratti, in genere, di persone di intelligenza superiore alla media. In genere nelle facoltà scientifiche mi pare conti molto di più la forza di volontà che l'intelligenza. Ovviamente bisogna essere intelligenti per arrivare ai vertici in questo settore come in qualsiasi altro, ma per il resto gli scienziati hanno la stessa intelligenza media dei letterati e degli spazzini. In alcuni casi si può trattare anche di persone straordinariamente stupide, come dimostra il tuo caso.

primo, che sei un mentecatto lo dimostra quello che scrivi: tu dici che la scienza è stata una branca della filosofia per secoli!! e io mi strippo dalle risate. la scienza esiste da galileo in poi, e non ha nessun rapporto con il metodo filosofico. se reputi queste idee sbagliate leggiti gli scritti di giancarlo rota(che tra l'altro è anche un matematico di primissimo livello). secondo ancora non capisci il senso dei discorsi. far si che non esista un corso di laurea in scienze della comunicazione (per esempio) non significa non studiare più la letteratura, l'antropologia e compagnia, significa non creare falsi laureati, quello che non mi sta bene!
per quanto concerne la seconda parte del tuo ridicolo messaggio ti consiglio anche a te come a quell'altro pseudolaureando di leggerti qualcosa di neurologia.
queste vostre idiozie sono proprio il frutto di una totale mancanza di conoscenza delle scienze, ad ulteriore dimostrazione che nella vita si migliora e si sa molto di più studiando materie scientifiche.

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 31-01-2007 16:50  
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In data 2007-01-31 16:43, dan880 scrive:
a dimenticavo la cosa più importante: cosìcchè i grandi scrittori non sono in realtà mai stati intelligenti poichè li hanno superati e battuti totalmente solo i matematici, i fisici e gli scienziati in generale?

e anche i grandi giornalisti come giorgio bocca ed enzo biagi, o anche eugenio scalfari, apparterrebbero a categorie con intelligenze basse?

anche loro hanno la parte sinistra del cervello meno sviluppata?

li hai sottoposti ad analisi neurologiche di tipo scientifico?

ma che idiota.

vedi capra che non sei altro, l'intelligenza matematica si misura con un fattore: uno crea teoremi e se sono accettati allora è segno che ci sa fare. quando un teorema è accettato va bene per tutti, è verità è rigore.
non mi pare che enzo biagi, eugenio scalfari o bocca siano persone che scrivono cose che vanno proprio a genio a tutti.quindi o sono intelligenti solo quelli che la pensano come loro(che sembra anche te, quindi impossibile!!)oppure sbagliano anche loro, e in quanto scrittori di cose non giuste, sono poco intelligenti. quindi vedi che alla fine si ritorna a dover dare un giudizio su cosa è oggettivamente giusto o cosa è oggettivamente sbagliato, e come ho già detto trecento volte questo è il campo della matematica non dell'umanesimo.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 31-01-2007 17:12  
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In data 2007-01-31 16:43, MARQUEZ scrive:
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In data 2007-01-31 14:10, mescal scrive:
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In data 2007-01-31 13:57, MARQUEZ scrive:
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In data 2007-01-30 18:54, mescal scrive:
E' vero che l'Italia è rimasta troppo a lungo legata a una concezione che pone le materie scientifiche in secondo piano rispetto a quelle umanistiche. Ma è assurdo e idiota affermare che all'università non dovrebbero essere oggetto di studio cose come la cultura, l'arte, la letteratura, la musica. Purtroppo, piaccia o meno, ormai queste cose esistono, fanno parte della realtà, e quindi una società moderna non può fare a meno di studiarle. E ovviamente gli strumenti non possono essere gli stessi delle scienze naturali, altrimenti nelle facoltà umanistiche ci si dovrebbe limitare a studiare, dei libri, la quantità in cui vengono prodotti, il loro peso medio, o la composizione chimica. Tra l'altro queste cose , in alcune materie delle facoltà umanistiche, si fanno, ma ciò non può esaurire tutto ciò che si può conoscere della letteratura e dei libri.
Riguardo all'affermazione di Marquez che nelle facoltà scientifiche ci si occupi solo di aspetti facilmente misurabili, e non si proceda anche per teorie su cui ci si divide, che sugli stessi dati non si possano anche avere interpretazioni divergenti, questo mi sembra cozzi in maniera così stridente con la realtà che non si può rispondere se non con una grossa risata.


forse questo sarà vero nella medicina, che è sicuramente una scienza meno precisa e più grossolana, ma non di certo nella matematica. le opinioni rimangono tali. ogni matematica la pensa in un certo modo riguardo a qualcosa, ad esempio ci sono stati due matematici shimura e tanyama che pensarono che le curve ellittiche e le forme modulari fossero la stessa cosa. crearono quindi una congettura. 35 anni dopo è stata dimostrata. e quindi chi la pensava in maniera diversa da loro ha fatto una magra figura. la matematica dunque ha uno strumento, la dimostrazione, che fa sì che le cose siano in un solo modo. altre discipline hanno questo strumento? quello che non avete capito è che le discipline non sono tutte uguali, una studia la verità, altre le opinioni. ma siccome le opinioni sono o giuste o sbagliate succede che spesso le leggi(ad esempio) vengano fatte a partire da opinioni sbagliate, ed è proprio questo quello che voglio dire: se ci fossero più matematici e meno preti, capre travestite da politologi, comunicatori da strapazzo, omeopati, maghi, preti, le cose andrebbero molto meglio.


Quindi tu dici smettiamo di studiare la storia, la filosofia (di cui la scienza è stata sostanzialmente una branca per millenni), la letteratura...
non so che cosa ti prefiggi di ottenere in questo modo, ma dubito che il risultato mi piacerebbe.
Tra l'altro conosco molti scienziati, e francamente non mi pare si tratti, in genere, di persone di intelligenza superiore alla media. In genere nelle facoltà scientifiche mi pare conti molto di più la forza di volontà che l'intelligenza. Ovviamente bisogna essere intelligenti per arrivare ai vertici in questo settore come in qualsiasi altro, ma per il resto gli scienziati hanno la stessa intelligenza media dei letterati e degli spazzini. In alcuni casi si può trattare anche di persone straordinariamente stupide, come dimostra il tuo caso.

primo, che sei un mentecatto lo dimostra quello che scrivi: tu dici che la scienza è stata una branca della filosofia per secoli!! e io mi strippo dalle risate. la scienza esiste da galileo in poi, e non ha nessun rapporto con il metodo filosofico. se reputi queste idee sbagliate leggiti gli scritti di giancarlo rota(che tra l'altro è anche un matematico di primissimo livello). secondo ancora non capisci il senso dei discorsi. far si che non esista un corso di laurea in scienze della comunicazione (per esempio) non significa non studiare più la letteratura, l'antropologia e compagnia, significa non creare falsi laureati, quello che non mi sta bene!
per quanto concerne la seconda parte del tuo ridicolo messaggio ti consiglio anche a te come a quell'altro pseudolaureando di leggerti qualcosa di neurologia.
queste vostre idiozie sono proprio il frutto di una totale mancanza di conoscenza delle scienze, ad ulteriore dimostrazione che nella vita si migliora e si sa molto di più studiando materie scientifiche.


Non capisco, bello. Vorresti dire che prima di Galileo la matematica, l'astronomia e la medicina non esistevano? Non mi pare proprio che sia così. Non condivido affatto l'idea di far iniziare la storia della scienza con l'adozione del metodo scientifico.
E poi non capisco bene la tua critica alle scienze sociali. Anche quelle utilizzano la matematica e si basano su esperimenti, teorie, ecc.
Comunque mi fa piacere che tu dica che non vuoi abolire lo studio della letteratura, ma solo della comunicazione, anche se non si capisce bene perché.
Se il rischio è di diventare come te, comunque, eviterò con cura di accostarmi a meno di un miglio a qualunque cosa odori di scienza...
A proposito, quanti esami hai dato finora all'Università?

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 31-01-2007 17:17  
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In data 2007-01-31 16:50, MARQUEZ scrive:
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In data 2007-01-31 16:43, dan880 scrive:
a dimenticavo la cosa più importante: cosìcchè i grandi scrittori non sono in realtà mai stati intelligenti poichè li hanno superati e battuti totalmente solo i matematici, i fisici e gli scienziati in generale?

e anche i grandi giornalisti come giorgio bocca ed enzo biagi, o anche eugenio scalfari, apparterrebbero a categorie con intelligenze basse?

anche loro hanno la parte sinistra del cervello meno sviluppata?

li hai sottoposti ad analisi neurologiche di tipo scientifico?

ma che idiota.

vedi capra che non sei altro, l'intelligenza matematica si misura con un fattore: uno crea teoremi e se sono accettati allora è segno che ci sa fare. quando un teorema è accettato va bene per tutti, è verità è rigore.
non mi pare che enzo biagi, eugenio scalfari o bocca siano persone che scrivono cose che vanno proprio a genio a tutti.quindi o sono intelligenti solo quelli che la pensano come loro(che sembra anche te, quindi impossibile!!)oppure sbagliano anche loro, e in quanto scrittori di cose non giuste, sono poco intelligenti. quindi vedi che alla fine si ritorna a dover dare un giudizio su cosa è oggettivamente giusto o cosa è oggettivamente sbagliato, e come ho già detto trecento volte questo è il campo della matematica non dell'umanesimo.



a ecco, dunque poichè "la matematica non è un'opinione" allora solo la matematica è degna di essere la forma di cultura unicamente vincente su tutto.

è ovvio che bocca, scalfari e biagi posssono non mettere daccordo tutti, ma:

primo, stiamo parlando di tre giornalisti e scrittori con grandi preparazioni culturali, preparatissimi su ogni argomento e certamente non paragonabili al giornalismo di giuliano ferrara, emilio fede ed enrico mentana. e stanno anche sopra a bruno vespa aggiungerei.

secondo, non tutto quello che dicono ha certissimi riscontri: ma hanno una lucida capacità di analisi della storia e della società, non solo italiana, e sicuramente quello che dicono è ragionevole e talvolta pure vero. e sono apprezzati dai più, persone di cultura e non. poco digeriti direi solo a chi è di destra.

terzo, la vita non può essere fatta solo di teoremi e teorie: le opinioni sono importanti perchè appunto denotano i vari modi di ogni persona di interpretare le cose.c'è chi lo fa male, chi lo fa bene, indubbiamente.

ma una società non si può basare solo su teorie simili a quelle matematiche: e soprattutto non si può pensare che una persona(un matematico) è più intelligente di uno scrittore solo perchè ha dimostrato senza dubbi una cosa che è congelata in un "teorema di pitagora" e quindi non discutibile.

perchè è questo, da quel che ho capito, il nodo centrale del tuo discorso culturalmente di parte.




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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
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Da: Firenze (FI)
Inviato: 31-01-2007 17:23  
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In data 2007-01-31 17:12, mescal scrive:
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In data 2007-01-31 16:43, MARQUEZ scrive:
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In data 2007-01-31 14:10, mescal scrive:
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In data 2007-01-31 13:57, MARQUEZ scrive:
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In data 2007-01-30 18:54, mescal scrive:
E' vero che l'Italia è rimasta troppo a lungo legata a una concezione che pone le materie scientifiche in secondo piano rispetto a quelle umanistiche. Ma è assurdo e idiota affermare che all'università non dovrebbero essere oggetto di studio cose come la cultura, l'arte, la letteratura, la musica. Purtroppo, piaccia o meno, ormai queste cose esistono, fanno parte della realtà, e quindi una società moderna non può fare a meno di studiarle. E ovviamente gli strumenti non possono essere gli stessi delle scienze naturali, altrimenti nelle facoltà umanistiche ci si dovrebbe limitare a studiare, dei libri, la quantità in cui vengono prodotti, il loro peso medio, o la composizione chimica. Tra l'altro queste cose , in alcune materie delle facoltà umanistiche, si fanno, ma ciò non può esaurire tutto ciò che si può conoscere della letteratura e dei libri.
Riguardo all'affermazione di Marquez che nelle facoltà scientifiche ci si occupi solo di aspetti facilmente misurabili, e non si proceda anche per teorie su cui ci si divide, che sugli stessi dati non si possano anche avere interpretazioni divergenti, questo mi sembra cozzi in maniera così stridente con la realtà che non si può rispondere se non con una grossa risata.


forse questo sarà vero nella medicina, che è sicuramente una scienza meno precisa e più grossolana, ma non di certo nella matematica. le opinioni rimangono tali. ogni matematica la pensa in un certo modo riguardo a qualcosa, ad esempio ci sono stati due matematici shimura e tanyama che pensarono che le curve ellittiche e le forme modulari fossero la stessa cosa. crearono quindi una congettura. 35 anni dopo è stata dimostrata. e quindi chi la pensava in maniera diversa da loro ha fatto una magra figura. la matematica dunque ha uno strumento, la dimostrazione, che fa sì che le cose siano in un solo modo. altre discipline hanno questo strumento? quello che non avete capito è che le discipline non sono tutte uguali, una studia la verità, altre le opinioni. ma siccome le opinioni sono o giuste o sbagliate succede che spesso le leggi(ad esempio) vengano fatte a partire da opinioni sbagliate, ed è proprio questo quello che voglio dire: se ci fossero più matematici e meno preti, capre travestite da politologi, comunicatori da strapazzo, omeopati, maghi, preti, le cose andrebbero molto meglio.


Quindi tu dici smettiamo di studiare la storia, la filosofia (di cui la scienza è stata sostanzialmente una branca per millenni), la letteratura...
non so che cosa ti prefiggi di ottenere in questo modo, ma dubito che il risultato mi piacerebbe.
Tra l'altro conosco molti scienziati, e francamente non mi pare si tratti, in genere, di persone di intelligenza superiore alla media. In genere nelle facoltà scientifiche mi pare conti molto di più la forza di volontà che l'intelligenza. Ovviamente bisogna essere intelligenti per arrivare ai vertici in questo settore come in qualsiasi altro, ma per il resto gli scienziati hanno la stessa intelligenza media dei letterati e degli spazzini. In alcuni casi si può trattare anche di persone straordinariamente stupide, come dimostra il tuo caso.

primo, che sei un mentecatto lo dimostra quello che scrivi: tu dici che la scienza è stata una branca della filosofia per secoli!! e io mi strippo dalle risate. la scienza esiste da galileo in poi, e non ha nessun rapporto con il metodo filosofico. se reputi queste idee sbagliate leggiti gli scritti di giancarlo rota(che tra l'altro è anche un matematico di primissimo livello). secondo ancora non capisci il senso dei discorsi. far si che non esista un corso di laurea in scienze della comunicazione (per esempio) non significa non studiare più la letteratura, l'antropologia e compagnia, significa non creare falsi laureati, quello che non mi sta bene!
per quanto concerne la seconda parte del tuo ridicolo messaggio ti consiglio anche a te come a quell'altro pseudolaureando di leggerti qualcosa di neurologia.
queste vostre idiozie sono proprio il frutto di una totale mancanza di conoscenza delle scienze, ad ulteriore dimostrazione che nella vita si migliora e si sa molto di più studiando materie scientifiche.


Non capisco, bello. Vorresti dire che prima di Galileo la matematica, l'astronomia e la medicina non esistevano? Non mi pare proprio che sia così. Non condivido affatto l'idea di far iniziare la storia della scienza con l'adozione del metodo scientifico.
E poi non capisco bene la tua critica alle scienze sociali. Anche quelle utilizzano la matematica e si basano su esperimenti, teorie, ecc.
Comunque mi fa piacere che tu dica che non vuoi abolire lo studio della letteratura, ma solo della comunicazione, anche se non si capisce bene perché.
Se il rischio è di diventare come te, comunque, eviterò con cura di accostarmi a meno di un miglio a qualunque cosa odori di scienza...
A proposito, quanti esami hai dato finora all'Università?

io sono laureato da un pezzo, ho anche fatto il dottorato. all'università di firenze e poi sono andato negli USa. comunque, non è questo il punto. diciamo che tuttti i teorici della scienza oggi come oggi l apensano così. ma che sia una cosa giusta lo dimostra anche che il metodo con cui si fanno le dimostrazioni è cambiato notevolmente, se vuoi entro nel tecnico. va detto in questo senso che però qualche fulgido esempio di scienziato vero c'è stato anche nell'antichità(due sono stati euclide e archimede).

comunque se non sei d'accordo leggi qualcosa in merito di bertrand russell, lui lo spiega bene il perché.

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