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rifinanziamento missione in afghanistan: ricapitoliamo |
ipergiorg
 Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 01-05-2007 11:03 |
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Scene da teatro dell'assurdo. Ma non è Eugène Jonesco: è Arturo Parisi. L'uomo su cui ricade la responsabilità politica della presenza militare italiana in Afghanistan, nella provincia di Herat, quello che dovrebbe spiegare alla nazione ciò che stanno facendo i nostri soldati laggiù, insomma il ministro della Difesa, non solo non ne sa nulla, ma fa sapere a tutti di brancolare nel buio. Il ministro della Difesa, Arturo Parisi, è «preoccupato per un eventuale coinvolgimento» dei militari italiani in Afghanistan in «azioni estranee alla missione autorizzata dal Parlamento». Lo riferisce il portavoce del ministro, Andrea Armaro, con riferimento all'offensiva condotta dalle forze Usa e afgane nella provincia di Herat. A questo riguardo, il ministro «ha chiesto con urgenza informazioni più dettagliate al nostro Stato maggiore».
Come fa Parisi a parlare di «eventuale» coinvolgimento, a non sapere se e perché i nostri soldati stanno sparando? Perché si dice «preoccupato» da ciò che sta succedendo? Se non le sa lui, che è a capo della difesa italiana, chi altri le deve sapere queste cose?
Se davvero i soldati italiani, come ipotizza lo stesso ministro, stanno combattendo senza averlo informato (operazioni simili non si decidono da un giorno all'altro, e quella in atto era stata annunciata da mesi), Parisi ha due scelte: o si dimette da ministro, perché il comando italiano in Afghanistan se ne frega di lui e del suo governo, e i nostri militari fanno quello che ritengono più opportuno ignorando il mandato ricevuto dall'esecutivo e ratificato dal Parlamento; oppure fa dimettere i comandanti militari della missione.
Va da sé che Parisi non farà né l'una né l'altra cosa. Perché la sua sceneggiata odierna ha il semplice scopo di non fare incavolare l'ala sinistra della coalizione. Uscite stamattina le notizie sul durissimo combattimento in atto contro i talebani, l'unico modo che il ministro aveva per evitare di essere infilzato dai suoi alleati rifondaroli, verdi e comunisti vari era fingere di cadere dalle nuvole e chiedere lui stesso, per primo, spiegazioni.
A quanto risulta da queste parti, dove di sicuro ne sappiamo meno di Parisi, i soldati italiani impegnati ad Herat non combattono in prima linea assieme agli angloamericani e alle truppe regolari afghane, ma si occupano, assieme agli spagnoli, di "sigillare" i varchi di fuga. Questo consente da un lato di dire che i nostri soldati non partecipano alle operazioni di rastrellamento antiterrorismo, dall'altro dà un senso alla presenza dei militari italiani in Afghanistan. Certo, si tratta di un escamotage ipocrita: simili operazioni di chiusura dei varchi solitamente non si compiono con la moral suasion, ma con l'uso delle armi. Cioè sparando sui nemici in fuga. Chissà se anche stavolta sta succedendo questo. Forse il ministro ha qualche notizia in merito.
Post scriptum. L'ultima volta che si è venuto a sapere che ad Herat si sparava sul serio era il 14 marzo. Ed è successo un mezzo terremoto politico. Su questo blog se ne è scritto qui e qui.
da:http://aconservativemind.blogspot.com/
_________________ Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis. |
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dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 01-05-2007 11:26 |
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è ovvio che le tensioni partitiche interne all'unione hanno spinto parisi a creare un pò di problemi nella coalizione per vendicarsi del progetto pd portato avanti senza coinvolgere l'opinione anche dei dubbiosi come lui.
ma sull'afghanistan il punto è un altro:
benchè questa missione militare è una stronzata pazzesca, i militari italiani si sono recati lì seguendo precise regole di ingaggio di azione e dislocazione sul territorio.
per capirci: come se al momento dell'assunzione in una azienda, il lavoratore firma un contratto di lavoro, nel quale c'è scritto dettagliamente quali sono le sue precise mansioni, il reparto di lavoro al quale è assegnato, i turni.
per l'esercito italiano è stata la stessa cosa: hanno stipulato una specie di contratto, nel quale sono state anticipatamente scritte regole precise su dove posizionarsi(in afghanistan), che tipo di presidio militare svolgere e naturalmente i vari turni di pattugliamento.
per gli italiani è stata prevista l'assegnazione di una zona meno rischiosa e incarichi meno "rognosi".
il governo ha firmato e parisi, come ministro della difesa, ha conosciuto tutti i dettagli di queste regole d'ingaggio, condividendole e approvandole.
se adesso, invece, parisi si fa sentire è proprio perchè l'esercito italiano viene sul territorio indirizzato a cose quasi totalmente differenti da quelle per le quali è stato mandato lì.
il problema non è che l'unione, o parisi, sono incapaci.
non c'entra niente.
il problema è che sono gli usa, cervello dell'operazione, a decidere veramente dove devo andare gli eserciti, come devono dislocarsi e di cosa si devono occupare, pur non tenendo più conto delle precise regole d'ingaggio nato.
la dimostrazione dell'ennesimo conflitto-fantoccio, guidato dalla solita potenza sovrastante.
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ipergiorg
 Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 01-05-2007 15:56 |
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quote: In data 2007-05-01 11:26, dan880 scrive:
se adesso, invece, parisi si fa sentire è proprio perchè l'esercito italiano viene sul territorio indirizzato a cose quasi totalmente differenti da quelle per le quali è stato mandato lì.
il problema non è che l'unione, o parisi, sono incapaci.
non c'entra niente.
il problema è che sono gli usa, cervello dell'operazione, a decidere veramente dove devo andare gli eserciti,
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una favolosa cavolata. Ora il governo non è neppure responsabile della condotta del nostro esercito. Il ministro della difesa deve dire ai militari che fare. Se i vertici militari se ne infischiano li rimuova. L'esercito è alle dipendenze del governo italiano, mica degli USA.
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dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 01-05-2007 17:56 |
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non lo so se questi spostamenti di incarichi dell'esercito(che si verificano, è indubbio) sul territorio sono dovuti a disposizioni statunitensi alle quali gli italiani non si oppongono, oppure se già in partenza di accordi i governi alleati sanno che le regole d'ingaggio vanno spesso soggette a flessibilità(a seconda degli esiti dei conflitti e dell'evolversi delle situazioni).
ma non ci venire a raccontare che un governo di centro-destra dinanzi a queste seccature non da poco avrebbe alzato la voce contro la casa bianca.
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ipergiorg
 Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 01-05-2007 18:57 |
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non dico affatto che un governo di centro dx si sarebbe opposto. Dico semplicemente che un ministro della difesa che fa finta di non sapere ciò che accade è solamente ridicolo.
Ah già ma a sinistra si sono inventati i bombardamenti difensivi per giustificare (a loro stessi) la missione contro i serbi.
Cmq tu non hai ancora capito che esiste una catena di comando che passa dalla Nato al governo italiano e finisce ai generali italiani sul campo.
[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 01-05-2007 alle 18:59 ] |
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dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 01-05-2007 19:56 |
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quote: In data 2007-05-01 18:57, ipergiorg scrive:
Cmq tu non hai ancora capito che esiste una catena di comando che passa dalla Nato al governo italiano e finisce ai generali italiani sul campo.
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no, invece l'ho capito benissimo: è per questo che chi è di sinistra come me critica duramente i conflitti e la politica estera statunitense.
però quando succede questo chi è di destra(politici e non) dice che è "antiamericanismo".
mettetevi d'accordo, insomma. |
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