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Autore Come diavolo è possibile?!
Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 11-12-2004 14:01  
quote:
In data 2004-12-11 11:14, Quilty scrive:
Insomma gli ultimi due secoli di storia ,di colonizzazioni brutali e di sfruttamenti da parte dei francesi,inglesi,americani,olandesi,belgi,tedeschi,italiani eccetera non ti interessano.
non dovremmo parlarne e secondo te questi ultimi due secoli non hanno influito sulla povertà di quel continente .
Sono argomentazioni imbarazzanti.
Del resto da una persona che ha avuto il coraggio di difendere l'erezione del muro di Israele contro gli appelli della Croce Rossa,di Amnesty International e di una clamorosa sentenza della Corte Internazionale dell'Aja, ci si può aspettare di tutto.
Ormai siamo al ridicolo.
Comunque oggi comincerò anche io a fare un po' di copia incolla su una breve storia della colonizzazione dell'Africa(e anche dell'India,certamente).




ma infatti la questione del muro alla distanza darà ragione alla mia tesi
anzi in parte è già così

ma la cecità verso certe cose nell'immediato è abbastanza tipica del pregiudizio


e parlando dell'africa vorrei capire come si possa far finta di non considerare le differenze abissali esistenti fra la civiltà europea e quella africana al momento dell'inizio della colonizzazione del continente africano

quante volte si è discusso del problema della differenza fra nord e sud Italia
figurarsi quale è il problema di mettere nelle stesse condizioni due società storicamente così differenti nel loro sviluppo

e secondo GRAVE errore è dare un giudizio morale ad avvenimenti storici che certamente risultano essere deprecabili con il metro di giudizio attuale [ io vorrei sapere in generale che tipo di ANALISI si debba fare nei confronti degli eventi del passato perché questo è il fondamento su cui lo storico basa il suo lavoro di ricerca]

i morti e le disgrazie accumulate in questi ultimi secoli servono da esempio per non commettere più simili atrocità
e nonostante tutto le cose migliorano in continuazione ma le buone notizie vengono sapientemente nascoste o messe in secondo piano perchè non fanno notizia (basta vedere i dati forniti dalle stesse organizzazioni umanitarie; certo, spesso dall’analisi delle aspettative e dei risultati conseguiti spesso ci si aspettava un risultato migliore ma i progressi ci sono).

giornali e tv sguazzano nel dolore e nella morte
se c'è una disgrazia nessuno si tira indietro per attirare l'attenzione del pubblico

se succede qualcosa di buono silenzio totale


e poi vorrei capire una cosa che si può ripetere per centinaia di esempi: se il re del Marocco ha un patrimonio personale stimato il 40 miliardi di dollari e il 40% della popolazione non ha l’acqua potabile, beh mi sono rotto i coglioni di sentirmi continuamente dire che è colpa nostra


ed in secondo luogo vorrei sapere quanti MILIARDI DI DOLLARI sono stati inviati da parte degli Stati e di privati in Africa negli ultimi 20 anni e come sono stati utilizzati
insomma che fine hanno fatto ? sono andati tutti nelle mani giuste ?


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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 11-12-2004 16:25  
quote:
In data 2004-12-11 14:01, Tenenbaum scrive:
quote:
In data 2004-12-11 11:14, Quilty scrive:

Del resto da una persona che ha avuto il coraggio di difendere l'erezione del muro di Israele contro gli appelli della Croce Rossa,di Amnesty International e di una clamorosa sentenza della Corte Internazionale dell'Aja, ci si può aspettare di tutto.
Ormai siamo al ridicolo.





ma infatti la questione del muro alla distanza darà ragione alla mia tesi
anzi in parte è già così

ma la cecità verso certe cose nell'immediato è abbastanza tipica del pregiudizio







Sei una barzelletta.
Non ho più tempo da perdere con un cretino del genere.
Ci sono dei rapporti di associazioni umanitarie che denunciano la violazione dei diritti di migliaia di persone rinchiuse in dei ghetti.

E hai pure il coraggio di parlare di pregiudizi dopo che ho riportato i rapporti della Croce Rossa Internazionale.
Sei completamente fuori di testa.
O sei completamente deficiente,della cui cosa non ho mai dubitato.
Per quanto riguarda il resto, replicherò domani alle tue due banalità.
Oggi sono troppo disgustato per risponderti.
Questa risposta finirà nello scazzatoio,ma ci finirà con la seguente documentazione,per sottolineare fino a punto la cretinaggine di una persona può arrivare.

Croce Rossa Internazionale
Amnesty International

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 11-12-2004 16:39  
GATSBY LASCIA PURE

NON SONO MINIMAMENTE OFFESO

ANZI SONO UN COMPLIMENTO

su ciò che dice amnesty si è già discusso e
di recente è passato in tv un interessante documentario
non c'è bisogno di quilty per dare giudizi


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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 11-12-2004 16:42  
quote:
In data 2004-12-11 16:39, Tenenbaum scrive:
GATSBY LASCIA PURE

NON SONO MINIMAMENTE OFFESO

ANZI SONO UN COMPLIMENTO

su ciò che dice amnesty si è già discusso e
di recente è passato in tv un interessante documentario
non c'è bisogno di quilty per dare giudizi






di che documentario parli? E che cosa mostrava?
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 11-12-2004 16:42  
ah dimenticavo della sentenza
accolta con entusiasmo da tutto il mondo infatti

e non hai saputo dire una parola una sulla domanda relativa alle questioni sollevate sulla legittimità della stessa che sono state evidenziate
ovviamente

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 11-12-2004 16:43  
quote:
In data 2004-12-11 16:42, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2004-12-11 16:39, Tenenbaum scrive:
GATSBY LASCIA PURE

NON SONO MINIMAMENTE OFFESO

ANZI SONO UN COMPLIMENTO

su ciò che dice amnesty si è già discusso e
di recente è passato in tv un interessante documentario
non c'è bisogno di quilty per dare giudizi




di che documentario parli? E che cosa mostrava?



ma chi se lo ricorda
su rai 3 mi pare

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 17-12-2004 10:11  
Ho trovato questa intervista a Padre Gheddo. Secondo lui la povertà non dipende tanto da chi ha sfruttato chi. Dipende soprattutto dalla cultura e, in particolare il pensiero cristiano porta i maggiori benefici in termini di lotta alla povertà
GWN- Un Interessantissimo convegno dal titolo "Sviluppo del terzo Mondo e tutela dell'ambiente" si è svolto il 22 novembre scorso presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (APRA). Il convegno cui hanno partecipato missionari, esponenti del Ministero dell'Ambiente, della Confindustria e del decanato di filosofia dell'APRA, è stato organizzato dalla rivista 21mo secolo, scienza e tecnologia (www.21mosecolo.it). Notevole l'intervento di padre Piero Gheddo, del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), 51 anni di sacerdozio e di missione alle spalle, il quale in un intervista pubblicata da Zenit (www.zenit.org) ha detto: "Sono un missionario che ha avuto la fortuna di girare il mondo, in 51 anni di sacerdozio ho visitato tanti posti, e sono stato in contatto con tanti problemi dello sviluppo, e dell'ambiente. Sono partito missionario nel 1953 in India", ha spiegato padre Gheddo.

Perché e con quale obbiettivo è partito per la missione?
Gheddo: Per annunciare Gesù Cristo, e salvare le anime, questo mi ha dato la spinta per partire per l'India. Viaggiando in tante altre missioni mi sono accorto di un altro motivo molto più concreto e immediato non solo ultraterreno, e cioè annunciare Cristo per migliorare la condizione umana. L'annuncio di Cristo infatti aiuta i popoli ad istruirsi a svilupparsi a cambiare sistemi e culture. Come ha scritto Paolo VI nella Populorum progressio "il cristianesimo aiuta a passare da una condizione meno umana ad una più umana".

Sono tanti anni che il mondo avanzato prova a vincere il sottosviluppo...
Gheddo: Tutto è cominciato nel 1960 quando la FAO ha lanciato la prima campagna mondiale contro la fame. In quegli anni si pensava che bastasse inviare aiuti finanziari, macchinari, tecnologie, e attivare i commerci per vincere la povertà. Poi si è visto che i soldi da soli non producono sviluppo, ed anche le macchine, se si gira per l'Africa si trovano cimiteri di macchine che non funzionano e industrie che non producono. Negli anni Settanta ha prevalso l'idea marxista-rivoluzionaria, si pensava che i poveri fossero in quelle condizioni perché sfruttati dalle multinazionali, dal saccheggio delle materie prime. Cose parzialmente vere. E' vero che i popoli poveri spesso sono sfruttati, ma non sono queste le risposte decisive. Alla fine degli anni Settanta si è visto che i modelli come la Cina di Mao Tze Tung, la Cuba di Fidel Castro, il Vietnam di Ho Chi Min, i movimenti di liberazione in Africa non producevano sviluppo. Questi modelli idealizzati in Occidente non favorivano lo sviluppo ed anzi producevano sottosviluppo.
Negli anni '80, grazie anche agli interventi della Chiesa, si è cominciato a parlare di educazione, addirittura si cominciava a parlare di dialogo interculturale e interreligioso. Se lo sviluppo viene dall'uomo bisogna lavorare sulla sua cultura. A questo proposito il Papa Giovanni Paolo II ha tenuto un discorso magistrale all'UNESCO il 4 giugno 1980, proprio sul tema educazione e sviluppo. Dieci anni dopo nel 1990 il Pontefice ha prodotto l'Enciclica Redemptoris missio, e nel numero 58 ha scritto: "Lo sviluppo di un popolo non deriva primariamente né dal denaro né dagli aiuti materiali né dalle strutture tecniche, bensì viene dalla formazione delle coscienze dalla maturazione delle mentalità e dei costumi. E' l'uomo il protagonista dello sviluppo, non il denaro o la tecnica". Questa è l'esperienza concreta dei missionari che lavorano con i popoli poveri. Intervenendo nell'educazione e sulle culture i missionari favoriscono lo sviluppo dei popoli. Per questo motivo il Vangelo è il primo contributo della fede che il mondo cristiano può dare allo sviluppo dei popoli.

In che modo l'annuncio di Cristo favorisce lo sviluppo dei popoli?
Gheddo: In Indonesia ci sono 210 milioni di abitanti, la maggior parte musulmani, divisi in 86 etnie. Purtroppo negli ultimi tempi sono nati scontri etnici, ci sono stati anche musulmani contro cristiani. Villaggi bruciati, gente ammazzata.
Quando succedono questi fatti il governo manda un comitato di pacificazione, mandano 5 uomini autorevoli che vanno ad incontrare i capi villaggi i capi tribù, per metterli d'accordo. Un missionario a Giakarta mi ha fatto notare che in questi comitati almeno uno o anche due sono cristiani.

E come mai?
Gheddo: sempre a Giakarta ho parlato con un alto funzionario del ministero degli interni, e gli ho chiesto: come mai voi in un paese musulmano mettete i cristiani nei comitati? Mi ha risposto dicendo: Guardi io sono musulmano, però voi cristiani avete qualcosa che noi non abbiamo. Il senso del perdono, non solo lo predicate, ma noi sperimentiamo che le vostre comunità sono le più pacifiche. Poi avete il senso del gratuito, le vostre missioni danno a tutti, al di là delle differenze religiose. Ed infine avete il senso dell'universale, la vostra religione riesce a superare le barriere etniche, linguistiche, sociali.

Altri esempi.
Gheddo: In India, noi del Pime lavoriamo da 150 anni. In tutto il paese ma soprattutto in alcuni stati ci sono molti "paria", cioè dei "fuori casta", che rappresentano il 10-12 per cento della popolazione. In India ci sono quindi 70-80 milioni di paria. Adesso sono abolite le caste, la costituzione le vieta, ma nella pratica non è proprio così. Allora la prima cosa che hanno fatto i missionari in India è stata la scuola, per i fuori casta. Oggi il governo dell'India riconosce alle missioni cristiane (cattoliche e protestanti) di aver educato i paria ed i tribali dell'India. L'aiuto educativo dei cristiani ha portato questi popoli ad evolversi.
Un altro esempio: nel 1985 sono andato in Africa, nel Burkina Faso, l'anno della grande siccità, e dalla capitale mi hanno portato nel nord che è una zona semidesertica. Scene terrificanti, tutto bruciato, due anni che non pioveva, fiumi senz'acqua, villaggi abbandonati, con file di persone che scappavano dalla siccità verso il sud umido. Dopo una giornata di viaggio verso il nord, ho chiesto di tornare indietro perché avevo visto abbastanza. Ma dopo un po' abbiamo visto una zona con il verde, una zona dove 80 anni fa sono venuti missionari della Sacra Famiglia di Chieri, hanno fondato due fattorie scuola. Da 80 anni radunano un centinaio di giovani ogni anno e gli insegnano a trattenere l'acqua, perché nel deserto piove ma l'acqua scappa via, si disperde in fretta. Se avessero fatto tante scuole come questa nel grande nord avrebbero reso verde il deserto.

Padre Gheddo, tra i tanti libri che lei ha scritto c'è ne uno sulla globalizzazione. Ci dice cosa ne pensa?
Gheddo: Stiamo vivendo in un tempo esaltante della civilizzazione, perché questa globalizzazione che porta i popoli da lontani che erano ad avvicinarsi, gli uni agli altri, ad integrarsi, ed anche a bisticciare, è una occasione che il buon Dio offre all'umanità proprio nella ricerca del bene comune. Si tratta di elaborare un nuovo modello di sviluppo e qui il cristianesimo ha una grande carta da giocare. La globalizzazione che può essere molto positiva è una sfida per tutti noi. La nostra civiltà deve ritrovare le sue radici cristiane e la sua vita cristiana per poter rispondere a queste sfide di essere fratelli veri dei popoli poveri.

a cura di Antonio Gaspari - Green Watch News

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 17-12-2004 10:24  
e sarei pure ancora in attesa di vedere dei dati che rappresentino il progresso (o regresso) della lotta alla mortalità infantile. Sennò come fate a dire che le associazioni internazionali non lavorano per migliorare le condizioni dei più poveri del mondo?

Io intanto ho trovato questo

Nel mondo 1 bambino su 12 muore prima di raggiungere il 5° anno di età: un miglioramento rispetto ai primi anni ‘60 (quando moriva un bambino su 5), ma in concreto questo significa che ogni anno ancora 11 milioni di bambini muoiono per cause prevenibili.

sul sito unicef.it

Ovvero un miglioramento c'è stato. Chiaro che non è abbastanza, ma qualcosa lo stanno pur facendo!
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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 18-12-2004 12:24  
Secondo me queste riflessioni sul fatto che la mortalità sia leggermente aumentata o diminuita negli ultimi anni lasciano il tempo che trovano .La povertà è una conseguenza ineluttabile di un sistema che ha come scopo fondamentale il profitto.Da un lato c'è chi può permettersi 5 case e 10 automobili e 7 aziende,dall'altro che muore di fame(la maggioranza...se non muore la soffre).Il sistema econico in questione si è sviluppato in Occidente ed è stato trapiantato in questi paesi col colonialismo.Ma non si tratta di questioni razziali..oggi in Africa(ma anche in Medio-oriente,in India etc..)c'è una ristretta casta di persone che conclude affari di ogni tipo con le potenze occidentali,ed una minoranza che patisce le conseguenze di questi accordi senza aver la possibilità di conoscere assolutamente nulla.
La questione non è razziale ma di classe economico-politica.In questo Quilty sbagli, perchè hai una visione più vicina ai no-global che non permette di cogliere questo aspetto fondamentale del problema.Non si parla di Cattivi Americani e buoni poveri...
si parla di persone che detengono il potere in paesi poco sviluppati e persone che lo detengono nei paesi avanzati.Che ovviamente,se necessario,si fan la guerra in vari modi.
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 18-12-2004 13:32  
quote:
In data 2004-12-18 12:24, Julian scrive:
Secondo me queste riflessioni sul fatto che la mortalità sia leggermente aumentata o diminuita negli ultimi anni lasciano il tempo che trovano .




in questo non sono affatto daccordo. Se si vuole dire che determinate istituzioni non funzionano si devono portare anche dei dati a supporto di tali tesi altrimenti sarebbe molto meglio stare zitti.
Il resto del tuo post, che difatti non parla di istituzioni, ha molto più senso anche se non lo condivido pienamente.

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 18-12-2004 14:39  
quote:
In data 2004-12-18 13:32, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2004-12-18 12:24, Julian scrive:
Secondo me queste riflessioni sul fatto che la mortalità sia leggermente aumentata o diminuita negli ultimi anni lasciano il tempo che trovano .




in questo non sono affatto daccordo. Se si vuole dire che determinate istituzioni non funzionano si devono portare anche dei dati a supporto di tali tesi altrimenti sarebbe molto meglio stare zitti.
Il resto del tuo post, che difatti non parla di istituzioni, ha molto più senso anche se non lo condivido pienamente.


Forse mi sono espresso male...può darsi( leggerò con più attenzione i post precedenti) che determinate istituzioni riescano in qualche modo a migliorare leggermente la situazione di un determinato "popolo".
Tuttavia non risolveranno mai il problema poichè non possono cogliere la sua natura.
Queste istituzioni non possono "combattere" quel sistema di cui sono espressione e che in fondo legittimano.Sono quasi uno strumento collettivo inconscio di mettersi a posto con la coscienza.Ma non cambiano nulla a lungo termine.
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paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
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