FilmUP.com > Forum > Attualità - Carcerazione preventiva. Un altro suicida.
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Zoom Out > Attualità > Carcerazione preventiva. Un altro suicida.   
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 )
Autore Carcerazione preventiva. Un altro suicida.
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 26-08-2004 13:27  
Articolo Interssante

Il sindaco di Roccaraso, posto in custodia cautelare per concussione, si è suicidato. La legge prevede la custodia cautelare quando ricorrano i pericoli d'inquinamento delle prove, reiterazione del reato, o fuga. Se essa avvenisse realmente e soltanto per tali motivi, sarebbe un provvedimento rarissimo. Viceversa, una grande percentuale dei detenuti è in attesa di sentenza definitiva. C'è dunque qualcosa che non va. Bisogna innanzi tutto sgombrare il terreno dal desiderio di dare un significato al suicidio in carcere. Esso può essere la conseguenza d'una insopportabile vergogna, e dunque un'ammissione di colpevolezza, come può essere l'estrema protesta d'un innocente che non sopporta d'essere trattato come un delinquente. Nel singolo caso non si può affermare nulla. I fatti non li conosce perfettamente neppure il magistrato il quale in effetti ha disposto la carcerazione in corso d'inchiesta e in presenza di "pericoli", non di certezze.

Purtroppo, i motivi per cui gli inquirenti dispongono la carcerazione sono spesso diversi da quelli previsti. I magistrati reputano che, stante la lentezza e l'inefficienza della giustizia italiana, se una persona colpevole d'un grave reato non è arrestata subito, rischia di non fare mai un giorno di carcere. O di farlo tanti anni dopo il misfatto che è come se la carcerazione non avesse più relazione col reato. Questo atteggiamento nasce dalle migliori intenzioni ma è nefasto. L'inquirente deve fornire le prove al giudice, non ergersi a giudice lui stesso. Non deve credersi, come troppo spesso avviene, investito del dovere etico di fare giustizia. Quasi dicesse: "Lo so, a rigore di termini non ricorrono i presupposti della carcerazione, ma l'imputato per me è colpevole ed io intanto gli faccio scontare almeno una parte del suo misfatto". Questo è moralmente e giuridicamente inammissibile.
Una seria repressione di questo comportamento degli inquirenti sarebbe però resa difficile dal fatto che nel nostro paese tutti disprezzano la lettera della legge. Tutti "guardano alla sostanza". Anni fa Andreotti e il suo governo vararono in fetta e furia un provvedimento per impedire che dei mafiosi, in applicazione delle disposizioni vigenti, uscissero di galera: legge o non legge gli italiani volevano quei signori in carcere. I romani definivano il privilegio lex in privos lata un provvedimento fatto apposta per dei singoli. Odioso se a favore di qualcuno ma ancor più odioso se contro qualcuno. E tuttavia gli italiani, se i mafiosi fossero stati scarcerati, non che ammirare il rispetto della legalità da parte del governo, avrebbero accusato Andreotti d'essere affiliato alla mafia.
Venendo ad un caso più recente, se in Italia tutti fossero convinti della colpevolezza di Anna Maria Franzoni, chi tratterrebbe la gente e i giornalisti dal dire che è uno scandalo vedere la spietata assassina del proprio stesso figlioletto vivere libera, dopo essere stata condannata a trent'anni di carcere?
Se la maggior parte degli imputati di reati allarmanti fosse fuori, lo scandalo sarebbe grandissimo. Si vedrebbe libero, e magari intervistato da giornalisti e televisione, qualcuno che la stessa magistratura, con sentenza di primo grado, ha definito un assassino, uno stupratore, un incendiario. L'Italia non ha queste tradizioni garantiste. Gli Stati Uniti hanno potuto sopportare senza crollare l'assoluzione di O.J.Simpson, in Italia per un O.J.Simpson si griderebbe che è necessario riformare il codice da cima a fondo e forse si cercherebbe di mandare in galera la giuria che l'ha assolto.

Il sostituto procuratore diviene duro perché si sente un baluardo a difesa della società. Una persona normale non riuscirebbe a mangiare e dormire, dopo avere assistito all‚autopsia d‚un cadavere dissotterrato dopo un mese, mentre il medico legale, dopo quell'esperienza repellente, scherza con la famiglia, vive come al solito e fa sogni d'oro. È abituato ai cadaveri, anche puzzolenti e deformi. Nello stesso modo il magistrato vuole difendere la società e si abitua all‚idea di provocare immensi dispiaceri al prossimo, magari per poi concludere che l'accusa era infondata. "Ci fa il callo". E in inglese "callous" significa calloso ma anche "che non sente emozioni o simpatia per gli altri".
Proprio questa situazione psicologica giustifica la separazione delle carriere. Il giudicante non deve acquistare, neanche pro tempore, la mentalità del poliziotto che vede in una persona normale un sospetto e in un sospetto un colpevole. Il potere di disporre la carcerazione deve appartenere ad un vero giudice, come avviene negli Stati Uniti: non al magistrato inquirente. Certo, da noi c'è il Tribunale della libertà, ma interviene così raramente da essere insignificante. Ricordiamo soltanto che ha liberato, che caso! quella Franzoni di cui parlavano tutti i giornali.

La separazione delle carriere e la carcerazione preventiva disposta dal giudice terzo non risolverebbero il problema, tuttavia. Rimarrebbe il rischio della prigione disposta da un giudice superficiale o il rischio della libertà d'un pericoloso criminale, magari con reiterazione del reato. La soluzione risiede nella riduzione dei tempi della giustizia. Se la giustizia fosse rapida la gente vedrebbe presto e definitivamente in galera colui che la magistratura inquirente non ha arrestato, oppure vedrebbe presto e definitivamente fuori l'innocente che la magistratura inquirente ha incautamente arrestato.
Attualmente, l'unica cosa che si potrebbe fare sarebbe reprimere nella maniera più risoluta la tendenza alle manette facili. Ma abituandosi all'idea di vedere in giro, il giorno dopo l'arresto, un assassino o lo stupratore di nostra figlia. La padella o la brace?
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
stavrogin

Reg.: 24 Lug 2004
Messaggi: 96
Da: cagliari (CA)
Inviato: 26-08-2004 17:47  
La carcerazione preventiva di per sè sarebbe anticostituzionale, giacchè nel nostro ordinamento vale la presunzione di innocenza.
Tuttavia viene accettata ma in termini piuttosto restrittivi:
a)per evitare la fuga
b)per evitare di reiterare il reato
c)per impedire l'occultamento delle prove

Il fatto grave è che nella maggior parte dei casi la carcerazione preventiva viene usata per estorcere confessioni, e questo non può essere ammesso.

  Visualizza il profilo di stavrogin  Invia un messaggio privato a stavrogin    Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 26-08-2004 17:51  
quote:
In data 2004-08-26 17:47, stavrogin scrive:
La carcerazione preventiva di per sè sarebbe anticostituzionale, giacchè nel nostro ordinamento vale la presunzione di innocenza.
Tuttavia viene accettata ma in termini piuttosto restrittivi:
a)per evitare la fuga
b)per evitare di reiterare il reato
c)per impedire l'occultamento delle prove

Il fatto grave è che nella maggior parte dei casi la carcerazione preventiva viene usata per estorcere confessioni, e questo non può essere ammesso.



d'accordo con te. Ma sui tre punti da tre esposti... sei sicuro che esistano norme così precise? O che esistano proprio delle norme?
Io comincio ad avere forti dubbi
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
stavrogin

Reg.: 24 Lug 2004
Messaggi: 96
Da: cagliari (CA)
Inviato: 26-08-2004 18:32  
art. 274 cpp

  Visualizza il profilo di stavrogin  Invia un messaggio privato a stavrogin    Rispondi riportando il messaggio originario
ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 27-08-2004 09:11  
quote:
In data 2004-08-26 18:32, stavrogin scrive:
art. 274 cpp



grazie mille
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

  Visualizza il profilo di ipergiorg  Invia un messaggio privato a ipergiorg  Vai al sito web di ipergiorg    Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 )
  
0.007107 seconds.






© 2025 Film Is Now group. Tutti i diritti riservati
Film Is Now group non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Fin Network ltd