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pirateria |
pibedeoro
 Reg.: 26 Giu 2003 Messaggi: 1866 Da: Carrara (MS)
| Inviato: 20-11-2003 12:24 |
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quote: In data 2003-11-18 20:46, marcomond scrive:
quote: In data 2003-11-18 17:03, pibedeoro scrive:
quote: In data 2003-11-15 15:38, marcomond scrive:
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ma qua si parla che da 10 euro si passa a 30.. cioè in sintesi con un DVD originale uno ne compra 3 piratati... se poi fatti in casa addirittura 6 perchè un DVD vergine costa 4-5 Euro...
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Perfetto, bene e a rimetterci, visto che citi quelli fatti in casa, sarà il cinema in primis...si risparmia e si fa tutto con calma, certo...però ti sei accorto che hai appena fatto il medesimo ragionamento del fruitore di dvd pirata? (Bada, lungi da me darti del "fruitore pirata", mi riferisco solo al tuo peraltro giusto ragionamento, quindi non fraintendere); e ripeto: i processi economici e istituzionali di questo settore arriveranno ad uno stravoglimento che saprà di caos quanto a proporzioni, quanto conseguenze...e poi forse sarà troppo tardi per "ritrattare" quello che si è fatto. Se vuoi ti spiego in cosa consiste questa mia idea di caos...
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Vedi io non sono un fruitore di pirata perchè i film me li prendo a noleggio una volta o due poi basta... non sonouno che collezzionafilm su film quindi 30 euro per il signoredegli anelli ce li spendo...
Però capisco chi ragiona così, il risparmio è notevole per una qualità leggermente inferiore...
So che non è giusto però io non capisco perchpè certi prezzi...
Ho letto che qualcuno ha scritto che in Francia cnstano il 20% in più che da noi, a parte che la vita la è più cara e che il tenore di vita è più elevato e cmq a prescindere 36 Euro un DVd è da ladri... quando costa 5 farlo... è questo che non mi stà bene...
_________________ Non può piovere per sempre |
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 20-11-2003 18:27 |
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[quote]In data 2003-11-20 12:20, pibedeoro scrive:
quote: In data 2003-11-18 20:34, marcomond scrive:
quote: In data 2003-11-18 17:03, pibedeoro scrive:
quote: In data 2003-11-15 15:38, marcomond scrive:
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Scusa ma a che ti riferisci? Non capisco proprio...
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Mi riferisco ai molti che non si possono permettere un DVD a 30 Euro...
Sono pur sempre 60 mila lire...
so che è un'inezia 60000 lime ma se uno ne vuole comprare 10 sono 300 euro... incominciano ad essere soldi...
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Non è per essere cinici, ma chi non può, non compra, è semplice. Esistono vhs oppure svendite ed offerte nel dvd stesso. E, cosa normale, i produttori non hanno in mente di vendere a pochi privilegiati; volgiono fare soldi sulla massa, sul diretto consumo di tutti, non di una piccola parte, e quindi converranno che ad un certo punto, gradatamente cominci il processo che porta alla flessibilità dei prezzi con astute mosse di marketing al ribasso dei titoli, almeno i più strategici tra quelli commerciali. E' così che funziona, è la produzione che offre ad una domanda. Non la via trasversale del "visto che non posso, mi compro quello pirata"...però, bella testa se poi applicata in ogni visione che ci si concede. Tra l'altro quello che ne vorrà comperare 10 farà i suoi calcoli o dimezza il numero..."ne voglio 10, quindi abbassate i prezzi!" No, non funziona... |
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 20-11-2003 18:32 |
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[quote]In data 2003-11-20 12:24, pibedeoro scrive:
[quote]In data 2003-11-18 20:46, marcomond scrive:
quote: In data 2003-11-18 17:03, pibedeoro scrive:
quote: In data 2003-11-15 15:38, marcomond scrive:
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Vedi io non sono un fruitore di pirata perchè i film me li prendo a noleggio una volta o due poi basta... non sonouno che collezzionafilm su film quindi 30 euro per il signoredegli anelli ce li spendo...
Però capisco chi ragiona così, il risparmio è notevole per una qualità leggermente inferiore...
So che non è giusto però io non capisco perchpè certi prezzi...
Ho letto che qualcuno ha scritto che in Francia cnstano il 20% in più che da noi, a parte che la vita la è più cara e che il tenore di vita è più elevato e cmq a prescindere 36 Euro un DVd è da ladri... quando costa 5 farlo... è questo che non mi stà bene...
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Già, ma sai, questo mito comune del "5 euro a farlo" lo garantisci a tutti gli effetti? Non puoi essere sicurissimo di quanto costi fare il dvd...e comunque: diritti e compravendita da parte dei distributori impegnano fior di milioni per milioni di copie date sul mercato: mi sembra logico che i film a questo punto costino il loro prezzo, non sono d'accordo sulle 30 euro come dici tu, perchè anche io sono contrario ai prezzi dei dvd, troppo elevati, ma la pirateria...questa santa pirateria di ripicca che vive sul fatto che sono ladri i produttori...bhè, ma anche i fruitori del "pirata"... |
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pibedeoro
 Reg.: 26 Giu 2003 Messaggi: 1866 Da: Carrara (MS)
| Inviato: 21-11-2003 09:59 |
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Se siamo d'accordo che i prezzi sono troppo alti dovranno abbassarli sennò la gente continuerà con la pirateria...
Se si abbassano i prezzi magari più gente compra, so che il mio è un ragionamento semplicistico però non è infondato...
Meglio venderne 1 a 30 o 2 a 20?
E guarda bene che parliamo di Dvd perchè se parlassimo di CD musicali sarebbe ancora peggio... Un CD vergine in media costa 90 centesimi... 12 canzoni da intrenet andando male 2 Euro di corrente... Sai quanto costa un Cd originale, sopra i 20 EURO...
Di esempi cmq ce ne sarebbero tanti, le sigarette, i cellulari...
Ora mi chiedo una cosa sui cell. un caricabatterie Nokia originale costa 40 Euro, uno non di marca 15... e hanno la stessa funzione... Perchè???? Perchè????
_________________ Non può piovere per sempre |
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liliangish
 Reg.: 23 Giu 2002 Messaggi: 10879 Da: Matera (MT)
| Inviato: 23-11-2003 16:10 |
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secondo me tutta sta storia dei costi fissi che fanno aumentare il prezzo del singolo cd non regge... per un ragionamento puramente economico.
all'università ci facevano l'esempio dei posti sugli aerei, quando già sai che l'aereo deve partire e hai sostenuto già tutti i costi fissi relativi al servizio ti conviene svendere i posti disponibili perchè anche se li vendi a metà prezzo sai già che sarà tutto guadagno.
la stessa cosa succede con i cd di vecchia uscita, ormai i costi sono già stati sostenuti tutti, quei cd che si potevano vendere a 20 euro sono già stati venduti, adesso se ci sono altre copie in giro conviene svenderle a 5 o 10 euro chè tanto è tutto guadagno.
ma davvero voi credete che il prezzo maggiore dei cd serva a coprire i costi di produzione e di pubblicità? questi costi sono costi fissi, e i costi fissi, da che mondo è mondo, si ripartiscono su ogni pezzo venduto. quindi, se la teoria economica non è un'opinione, se prevedo di vendere 100.000 cd, avrò una percentuale dei costi fissi applicati al cd poniamo del 2%, mentre se ne vendo 10000 la percentuale dovrà essere del 20%. se il prezzo fosse quello dovuto, paradossalmente, si dovrebbe pagare molto meno per un cd di Madonna che per uno di, che ne so, David Gale.
ma poichè i soldi che prende Madonna su un disco sono più o meno quattro volte quelli che prenderà David Gale, possiamo dire che le due cose si bilanciano.
quindi alla fine il prezzo finale del cd dipende esclusivamente dal numero delle copie vendute: più copie si vendono, più i costi fissi vengono ripartiti, più i prezzi dovrebbero diminuire.
in realtà il prezzo dei cd è, come si dice comunemente in economia, rigido verso il basso, vale a dire che non scende, ma tende solo a salire... quindi è chiaro che ci prendono per i fondelli, altrimenti con le riduzioni delle vendite che conseguono alla pirateria avrebbero dovuto aumentare molto di più i prezzi per coprire i costi fissi.
forse ha ragione allora chi ha proposto di far pagare un abbonamento fisso ai prodotti che consentono di scaricare da internet, come si fa per la pay tv, in modo che i costi siano ripartiti tra tutti. o chi sostiene che d'ora in poi le canzoni non saranno altro se non messaggi promozionali gratuiti per richiamare gente ai concerti...
_________________ ...You could be the next. |
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 24-11-2003 10:13 |
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quote: In data 2003-11-21 09:59, pibedeoro scrive:
... Perchè???? Perchè????
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Perchè è tutto un "mangia mangia" a spese del consumatore...perchè la ladruncoleria dietro la marca ( culmine di quella comunicazione aziendale che sforna marche quali risultato primo e indissolubile delle politiche di marketing) è estesa in tutta la concezione e dimensione commerciale del nostro sistema di consumazione. Ora, che possa esserci la disparità dei prezzi lungo la stessa funzione è cosa a volte assurda, a volte giustificata e la marca differenzia i prodotti, famigliarizza coi clienti e impone le regole del gioco competitivo, quindi per ragioni di tempo chiudo qui. Ora, ripetevi sul concetto della disparità di prezzo e mezzi tra originale e pirata. Concordo per i Cd, ripeto, quelli sono furti effettivamente troppo evidenti per dare ancora fumo negli occhi. Sul dvd rimembro quanto scritto in precedenza: aspettare, pazientare, fare calcoli più precisi ed attendere. La situazione, per quanto costosa non è fuori dalla portata massima del consumatore e ribadisco fermamente di quanto la pirateria incida sul cinema. ma perchè non parliamo appunto di "pirateria-cinema"? I dvd pirata, venduti per le strade oppure on-line nascono come primo passo verso la non-visione cinematografica...
[ Questo messaggio è stato modificato da: marcomond il 24-11-2003 alle 10:13 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: marcomond il 24-11-2003 alle 10:13 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: marcomond il 24-11-2003 alle 10:15 ] |
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DrCalamaro
 Reg.: 14 Giu 2002 Messaggi: 2077 Da: ge (GE)
| Inviato: 24-11-2003 12:31 |
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qui alcuni scritti sull'argomento pirateria/proprietà intellettuale.
omnia sunt communia?
bhè, qualcuno se non altro ci prova.
_________________ La carne è grassa, lo spirito è lieto. |
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 24-11-2003 13:14 |
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| Sonjo totalmente d'accordo con quanto riportato...purtroppo però lungo il sistema cinema-sale e cinema-home video trovo ancora molte riserve da esporre, più il discorso compravendita, che poi è quello centrale. Musica parlando? L'ho già detto, troppo alto il costo e le aspettative in gioco. E anche i libri universitari sono in totale contrasto con la loro natura e sono profondamente d`accordo su quanto riportato, ma parliamo di cinema...la questione non è riducibile al "copyright, strumento superato, rottame ideologico"...la macchina cinema è da subito mezzo messo in vendita, finanziato da produttori, comprato da distributori e completato da diritti e firme di contratto per l circolazione. Il tutto liberamente messo in commercio, in circolazione per tutti . La copia pirata per farla in barba al DVD? stupida cosa, dal momento che torno a dire sui prezzi che si "flessibilizzano" (non so se esiste sto termine) e sul fatto che il dvd costa in rapporto di una quialità che mette a disposizione del consumatore, che vuole il consumatore. la pirateria cinematografica esiste di più nei confronti del cinema, va a suo discapito e intacca trasversalmente (o semplicemente conseguentemente?) l' home video, che pure si presta ad essere accessibile ad una media di 1/1.50 euro ogni 12 ore di noleggio, 2.50 le 24 ore (non mi dilungo sui prezzi e le offerte di blockbuster, che ha ritmi tutti suoi). Che pro? Risparmio sul biglietto del cinema per mia furberia, e non è questione di diritto d'autore: è una transazione puramente economica e commerciale che si vede tradita dai traffici del sottobosco della pirateria...per ora chiudo, tra un po' torno... |
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PiedeAmaro ex "anakin"

 Reg.: 27 Mag 2003 Messaggi: 2482 Da: alessandria (AL)
| Inviato: 24-11-2003 15:21 |
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quote: In data 2003-11-11 16:24, Quilty scrive:
viva la pirateria!
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_________________ "...il nostro secolo è stato in assoluto il più atroce e crudele nella storia dell'umanità!Premio nobel per le guerre più sanguinose e gli orrori più pazzeschi!E premio Oscar alla memoria dell'anticristo lui medesimo:Adolf Hitler!" |
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pibedeoro
 Reg.: 26 Giu 2003 Messaggi: 1866 Da: Carrara (MS)
| Inviato: 24-11-2003 16:05 |
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quote: In data 2003-11-24 10:13, marcomond scrive:
quote: In data 2003-11-21 09:59, pibedeoro scrive:
... Perchè???? Perchè????
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Perchè è tutto un "mangia mangia" a spese del consumatore...perchè la ladruncoleria dietro la marca ( culmine di quella comunicazione aziendale che sforna marche quali risultato primo e indissolubile delle politiche di marketing) è estesa in tutta la concezione e dimensione commerciale del nostro sistema di consumazione. Ora, che possa esserci la disparità dei prezzi lungo la stessa funzione è cosa a volte assurda, a volte giustificata e la marca differenzia i prodotti, famigliarizza coi clienti e impone le regole del gioco competitivo, quindi per ragioni di tempo chiudo qui. Ora, ripetevi sul concetto della disparità di prezzo e mezzi tra originale e pirata. Concordo per i Cd, ripeto, quelli sono furti effettivamente troppo evidenti per dare ancora fumo negli occhi. Sul dvd rimembro quanto scritto in precedenza: aspettare, pazientare, fare calcoli più precisi ed attendere. La situazione, per quanto costosa non è fuori dalla portata massima del consumatore e ribadisco fermamente di quanto la pirateria incida sul cinema. ma perchè non parliamo appunto di "pirateria-cinema"? I dvd pirata, venduti per le strade oppure on-line nascono come primo passo verso la non-visione cinematografica...
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Sea uno piace andare al cinema ci va a prescindere dal DvD pirata o meno, secondo me è un fattore di scelta, non esiste una "concorrenza", quindi i prezzi sono imposti...
O uno ha la scelta o si sente costretto, questo è il vero problema, sei io potessi scegliere tra un Dvd a 30 euro con gli speciali e uno a 15 senza speciali allora è un conto, ma visto che per l'80% non esiste questa scelta... |
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 24-11-2003 16:38 |
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| La scelta non esiste subito...ma nel giro di un paio d'anni sì. Guarda solo la metà di tutte le ristampe che stanno faceno infatti: non gli costa niente e così ecco i dvd a meno di 15 euro...per non parlare di quelle offerte che i grandi iper mercati mettono in piedi un paio di volte all'anno...dvd anche vecchi di un solo anno smazzati a 10-12 euro...e poi dicidi scelta...io scelgo di andare al cinema, ma quelli che scaricano da casa? E' questo poi che mi fa schifetto... |
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DottorDio
 Reg.: 12 Lug 2004 Messaggi: 7645 Da: Abbadia S.S. (SI)
| Inviato: 27-06-2005 22:08 |
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Esiste già un topic sulla pirateria e mo lo riporto in auge!
Metto subito in chiaro che prima di avere l'adsl ascoltavo poca musica (ascoltavo ogni tanto i cd del mi babbo) e vedevo solo i film che passavano in tv e quelli che avevo registrati senza neanche tanta passione.
Invece con l'adsl ho cominciato pian piano a interessarmi al grande cinema scaricando divx dei film di Kubrick, Scorsese, Coppola, Spielberg e via discorrendo.
Ma questa passione non s'è fermata al semplice download, m'ha spinto a comprare dvd a quali tenevo molto nonostante i miei pochi mezzi economici, cosa questa che prima non avrei mai fatto, anzi, dicevo "tanto prima o poi sto film lo faranno in tv" e se non lo facevano non mene fregava niente.
Per me la pirateria (ma che brutto termine) è stato il mezzo grazie al quale mi sono avvicinato al cinema e ho cominciato a comprare e a far comprare anche i miei amici.
Detto ciò, quando vedo i dvd di Don Camillo a 30€ e dopo 2 anni sono sempre a 30€ mi dico "e che cazzo, vi vo in quel posto e li scarico in dvd!"
Provate a dire che ho torto (tra l'altro ce li ho in vhs, ma quelli sono film immortali e il vhs è mortale...non va bene).
Se un film mi interessa veramente lo compro (ho Apocalypse Now nella versione cinematografica e poi ho comprato anche la redux a 24€!), ma altri film non penso che li comprerò mai, seppur mi interessano, ma allora perchè non posso vederli?
Per me è come se quel film lo passassero in tv e io melo registro, che c'è di male?
è solo che in tv i film che vedo io li trasmettono raramente e se lo fanno lo fanno a notte tarda!
In più per molti casi il divx è una situazione temporanea: i film di kubrick li ho visti tutti in divx poi li ho comprati tutti, similmente con scorsese, stone e hitchcock!
Sui cd non mi esprimo, perchè quando vedo cd incisi 30-40 anni fa che costano 15€...mi autocensuro!!!
Sui film recenti usciti al cinema dico che spesso uno li scarica o perchè non ha la possibilità di andarli a vedere al cinema (io abito in montagna e il servizio cinema lascia al quanto desiderare) o perchè tanto non ci andrebbe lo stesso.
Ma vi posso garantire che se a uno il film interessa lo va a vedere al cinema senz'altro, o per lo meno aspetta di averlo a noleggio, perchè la qualità dei divx da cinema lascia al quanto a desiderare (eufemismo).
Cmq sui film appena usciti al cinema sono d'accordo nel dire quelli nuociono al cinema, anche perchè al limite aspetti qualche mese e ti vedi il dvd a noleggio almeno che uno non abbia assoluto bisogno di vedere un determinato film (per gli ioma 2004/2005 mi sono guardati dei divx presi dal cinema al limite dell'inguardabile, come 2046 ).
Mi fermo qui, voglio sentire altri pareri prima di continuare
_________________ Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega
Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout! |
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Ipsedixit
 Reg.: 10 Gen 2005 Messaggi: 702 Da: Potenza (PZ)
| Inviato: 28-06-2005 03:11 |
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E a questo punto scendo a difendere il tizio che scarica dal web...
Io sono una di quelle persone che GRAZIE a fastweb ha visto tutti e dico TUTTI i film degni di noto. Prima di tutto c'è da distinguere... ci sono film da cinema (vedi effetti speciali alla star wars) e film da scaricare (vedi Terminal... dove vi assicuro che lo apprezzate ugualmente sul mio 21 pollici... come la cinema). Oltretutto c'è da dire che sul monitor (utilizzado pixel e non linee come i televisori, a meno che non siano tv LCD o plasma) hanno una risoluzione migliore. Vedo sul mio 21 pollici catodico il film a 1600X1200 che è una risoluzione inimmaginabile su qualsiasi tv color... va inoltre detto che i film scaricati dal wEB in DVD rip hanno LA STESSA qualità dei DVD originali, trattandosi di digitale. Va sottolineato oltretutto che spesso le case discografiche lanciano un pezzo di album musicali che SPESSO (tolti i pink floyd, queen e pochi altri esempi di gRANDI DELLA MUSICA) deludono le aspettative del pezzo lanciato (1 pezzo bello e il CD poi è una chiavica). Ci sono Videogames che presentano dei BACHI ALLUCINANTI (perchè ad esempio per andare sul mercato prima che escano videogiochi simili non fixano tutti i BUGS e i BIAS). Faccio un esempio... un mio amico aveva la play 2... in un negozio la ragazza gli regala Medal of Honor FRONTLINE... 30 euro usato... ci gioca e a 3/4 del gioco si blocca... lo riporta al negozio e gli dicono che per cambiarlo doveva restituirlo entro 15 giorni. Il mio amico gli risponde lapidario:" Scusi, ma io mica gioco tutto il giorno alla Play... mi sto laureando in medicina... ci passo un'oretta ogni tanto e a 3/4 di gioco mi si blocca, per questo l'ho scopreto ora. Gli dicono che possono ricomprarlo per 5 euro... ora... in un mese un dvd pagato 30 euro (USATO) anzichè i buoni vecchi 65 di listino, perde il 600% del suo valore in un mese... solo un idiota può comprare DVD originali quando io mi scarico il gioco in bin, ci gioco se si blocco riscarico un altro .bin o .img o .iso finchè non ne trovo uno fixato e crackato bene e non rischio di spendere 60-70 euro per un prodotto che magari poi è difettoso e che necessita di patch (come tutti gli amanti dei videogames sanno) per fixare dei BUG. Tutto questo senza masterizzare, lo uso, ci gioco, lo cancello... praticamente la stessa cosa che avverrebbe se un mio amico me lo prestasse, solo che in rete lo condividono tutti. Mi è capitato di giocare ad Hitman 2 che aveva un bug per il quale con determinate schede grafiche al posto dell'acqua nelle piscine si vedevano tutti pixel NERI!!! (gioco ORIGINALE) Ho trovato in rete lo stesso gioco in cui dei ragazzi si erano presi la briga di modificare liberie e sorgente per eliminare il bug (CIOè IL PIRATA ERA MIGLIORE DELL'ORIGINALE!!!).
Per quanto riguarda i film io sono un fumatore e la sera quando sono con i miei amici possiamo scegliere UN FILM QUALSIASI (è come avere la possibilità di scegliere tutti i film prodotti dal 1920 ad oggi...) e vederlo in compagnia, fumarci una sigaretta quando vogliamo, mangiarci una pizza insieme mentre vediamo un film (con 5 euro ci portano a casa pizza + coca + supplì) quando al cinema ci comprerei nemmeno il pop corn, se il film fa cagare lo stoppiamo e ce ne scarichiamo un altro invece di rimanere lì a sorbircelo perchè tanto abbiamo pagato 7 euro... Ci sono tanti vantaggi e pochi svantaggi. Una serata al cinema (a volte siamo anche 7-8 persone) ci costerebbe 56 euro in biglietti e 35 di pop corn = 81 euro... a casa è praticamente GRATIS!!! Sinceramente la qualità va a farsi fottere.
Voglio inoltre dire che il problema sta nel fatto che spesso i Trailer contengono le UNICHE PARTI BELLE DI UN FILM che poi risultano puntualmente deludenti... Quindi il problema vero sta nel fatto che non ci sono prodotti all'altezza, perchè se un film è VERAMENTE BELLO mi compro il DVD e vado a vederlo AL CINEMA (come ho fatto coi 3 signori degli anelli, con episodio I, II, III di Star Wars, come ho fatto con Sin City e Batman e come farò con La Guerra dei Mondi), ma vi assicuro che film come Terminal, The Truman show, Magnolia, La Febbre e tanti altri, vederli al pc o al cinema E' PRATICAMENTE UGUALE!!! GIURO!!!
Questo è il mio pensiero. Aurevoire |
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Ipsedixit
 Reg.: 10 Gen 2005 Messaggi: 702 Da: Potenza (PZ)
| Inviato: 28-06-2005 03:26 |
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A sostegno delle mie parole...
DA OPEN MINDED
P2P: Il nostro punto di vista!
Peer to Peer (o P2P). Tanto se ne è parlato e tanto se ne parla ancora, ma che cosa è in effetti il P2P e quali sono le possibilità che rende attuabili? E' davvero, come viene descritto dalle major discografiche e non solo, un mezzo per facilitare la distribuzione "illegale" di materiale coperto da copyright, oppure è anche altro?
Più semplicemente, dal nostro punto di vista, il fenomeno del P2P non è altro che la nascita di un nuovo modo di aggregazione online, dove gli utenti si possono sentire in un qualche modo parte integrante del meccanismo stesso. Usando il P2P l'utente non è più un agente passivo all'interno di un sistema più grande di lui del quale molto spesso non comprende le regole; diviene soggetto attivo di una comunità poggiata su regole molto semplicistiche (ad es. molti hub del Direct Connect non permettono la connessione a utenti con materiale pornografico).
Le major attaccano il P2P, o più precisamente i software di File sharing (che altro non sono se non programmi client di diverse reti P2P) denunciando il fatto che secondo loro a partire da Napster, il progenitore dei programmi di File Sharing, le reti P2P vengano usate per lo scambio di materiale registrato. Questo è anche vero, ma come si fa ad impedire la diffusione di materiale "illecito", quando dal momento che è possibile collegare tra loro diversi computers, è anche possibile scambiare dati fra di loro? Lo stesso materiale che secondo loro viene diffuso attraverso il P2P può essere benissimo diffuso usando tecnologie diverse e molto spesso più efficaci. Basti pensare al protocollo FTP o ai canali IRC, ma anche ai Newsgroup e perché no anche sistemi di chat come ICQ potrebbero servire a distribuire lo stesso materiale. Anzi, volendo anche la posta elettronica può bastare.
Dare alle macchine la possibilità di scambiarsi i dati comporta il fatto che non si possa controllare la natura stessa dei dati trasferiti. Se dovessimo applicare il ragionamento delle major alla lettera, al quale si è già spesso contrapposta in ambito legale la teoria che non sia illegale il software in sè, ma l'utilizzo specifico che ne fanno certi utenti, allora non solo i programmi di File Sharing risulterebbero illegali, ma sarebbe illegale addirittura il possesso e l'uso del computer in quanto può facilitare la diffusione di materiale "illegale". Avendo un computer chiunque potrebbe immettere nella rete copie Mp3 dei propri CD o versioni DivX dei propri DVD, che è al nocciolo della questione come lo scambio di mano in mano delle audiocassette pirata che andavano molto in voga prima dell'avvento del CD.
Criminalizzare non è una soluzione, anzi è un pericolo, il pericolo che venga limitata la libertà di utilizzo della rete per gli utenti. Una sorta di caccia alle streghe dove i buoni (le major, e definirle i buoni è già un controsenso) si battono contro i cattivi a suon di cause miliardarie che sono solo dei clamorosi buchi nell'acqua e insensati sprechi di denaro.
Le reti P2P offrono una grande possibilità a coloro che sono desiderosi di diffondere le proprie idee come le proprie opere, siano esse documenti di testo, immagini, fotografie, brani musicali. Artisti emergenti possono, attraverso questi strumenti, riuscire a diffondere capillarmente le proprie creazioni avendo addirittura un rapporto diretto con gli interessati. E questo è un aiuto considerevole in un periodo in cui l'arte è stata ridotta a mero prodotto commerciale. Non a tutti piacciono le musichette propinate a spron battuto dalle radio e molto spesso i negozi si trovano sforniti di materiale alternativo a quello pubblicizzato.
Forse è solo questa la minaccia che spaventa tanto il sistema. Artisti, creativi ed altro non più costretti al gioco ignobile del sistema che riempiendo la distribuzione di intermediari altro non ottiene se non un rigonfiamento dei prezzi spropositato. L'arte come l'ingegno non è qualcosa che si possa inscatolare e rivendere a peso d'oro. E' un patrimonio collettivo che va valorizzato e difeso da chi la considera solo un modo facile e veloce per fare soldi a palate.
Per questo ci auguriamo che il P2P esca dagli scantinati e si erga a sistema di distribuzione di massa in grado di archiviare e proteggere tutto quello che di bello ed interessante la mente umana possa produrre. D'altronde le opere d'arte come quadri e statue vengono messe apposta nei musei in modo tale che tutti possano goderne. Allo stesso modo potremmo avere archivi contenenti tutto quello che la mente umana è in grado di creare, fosse questo una semplice frase o un poema epico, una marcetta o una sinfonia, o quello che volete voi.
Il P2P questo fa in realtà, toglie al sistema il controllo elitario sull'ingegno umano riportandolo ad una dimensione più congeniale e cioè accessibile a tutti senza alcun vincolo politico, religioso o altro. Spaventa, ma spaventa allo stesso modo in cui un singolo essere umano è spaventato dai cambiamenti, entra in gioco il terrore di perdere tutto, di perdere ciò che ha necessitato anni per essere costruito. Ma i cambiamenti sono inarrestabili. Avvengono con la stessa forza distruttrice di una valanga d'acqua che violentemente si apre la strada attraverso le cose che le si parano davanti; fermarla è impossibile, possiamo essere solo spettatori di uno spettacolo così imponente.
Allo stesso modo credo che il P2P supportato dalla moltitudine degli utenti della rete spazzerà via tutto ciò che si troverà davanti fino ad imporsi come realtà sostanziale contro la quale nessuno avrà il potere necessario a contrastarla.
Detto questo l'unica cosa che ci resta da dirvi è condividete, tenendo ben presente che siete gli unici responsabili del materiale che condividete, per cui siate saggi e non lasciate che riescano a fermarci.
Lo sharing
Filosofia della condivisione in rete, ovvero solo gli avvoltoi pensano a prendere senza dare nulla
DC++ e simili sono programmi di FILE SHARING…
Una considerazione per certi versi ovvia, ma qualcuno li considera soltanto un mezzo per scaricare i files di cui ha bisogno, cosa profondamente sbagliata, e per piu' di un motivo.
Una metafora particolarmente azzeccata e' quella pensata da Corsaro Grigio:
"Per farti un esempio più chiaro lo sharing è come una grigliata in
campagna fra amici dove ognuno porta qualcosa da mangiare".
E' evidente che presentandovi a mani vuote (ovvero condividendo poco o nulla) rischiate di fare una gran brutta figura!
Sento gia' sollevarsi alcune obiezioni: "Si, ma con tanti milioni di utenti, cosa vuoi che cambi..." "Ma io non ho niente da condividere, ho appena cominciato..." "Ho poco spazio sull'hard disk..." e cosi' via.
Benissimo, allora tralasciamo il punto di vista etico (in fondo siete voi che vi guardate allo specchio la mattina, se non vi fa impressione scoprire di avere un collo sottile, un becco ricurvo e un piumaggio grigiastro...) e consideriamo la cosa dal punto di vista prettamente pratico.
Anzitutto, meno sono i files messi in condivisione dagli utenti, minori sono le possibilita' di trovare quello che state cercando: un parco utenti formato soltanto da "avvoltoi" risolverebbe definitivamente il problema di quale client sia il migliore: sarebbero tutti sullo stesso piano, ovvero non servirebbero assolutamente a nulla.
Non avete nulla da condividere? Procuratevelo!
Non e' certo un grosso problema ottenere velocemente qualche mp3, o qualche filmato avi, e dopo poche ore di utilizzo del programma sicuramente avrete ampliato la vostra dotazione iniziale. E non venitemi a raccontare che avete la connessione lenta, perche' qui abbiamo tutti almeno una linea dsl...
Poco spazio sull' hard disk? Questo argomento, considerato il costo attuale per gigabyte dei dischi fissi, e' piuttosto debole, e comunque si puo' condividere anche da un CD-ROM, che al termine della sessione viene rimosso dal lettore, risolvendo cosi' anche i problemi di chi si connette da luoghi in cui non puo' tenere un certo tipo di files sul computer. E poi, nessuno vi chiede di avere gigabytes su gigabytes di materiale da scambiare, e' perfettamente inutile (nel senso che non aggiunge nulla al patrimonio di files a disposizione sul sistema) che voi condividiate materiale posseduto gia' da decine o centinaia di utenti. Provate a controllare periodicamente quanto sono comuni i files che condividete, e cancellate quelli che si trovano facilmente: otterrete una lista di dimensioni minori, ma sicuramente altrettanto interessante.
Alcuni hub, poi, vi fanno entrare soltanto se condividete un certo numero di gigabytes: verificate di soddisfare i requisiti minimi se ci tenete ad ampliare le vostre possibilita' di ricerca.
Tutto questo non vi ha ancora convinto?
Provate allora a considerare che moltissimi utenti, quando vi vedono scaricare da loro, come prima cosa vanno a vedere quanto (e COSA!) condividete e, quando quello che vedono non li soddisfa, vi impediscono di scaricare da loro. Basta molto poco per farsi una cattiva fama!
Al contrario (e posso testimoniarlo personalmente), una lista ben fornita, oppure popolata di materiale raro, e' il modo migliore per scaricare velocemente da moltissimi utenti.
Un'ultima cosa, ma MOLTO importante: CURATE la vostra lista, ovvero accertatevi di avere files di buona qualita', senza imperfezioni o troncature, con i nomi corretti (un file con il nome sbagliato non verra' trovato praticamente mai), e che non siano i risultati dei vostri esperimenti sulla normalizzazione o sul transcoding: scaricare qualcosa che alla fine si rivela una ciofeca e' una cosa estremamente frustrante per chi lo fa, toglie spazio ad altri che potrebbero utilizzare lo slot "sprecato" ed arricchisce i provider e i gestori telefonici anziche' la vostra collezione.
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Ipsedixit
 Reg.: 10 Gen 2005 Messaggi: 702 Da: Potenza (PZ)
| Inviato: 28-06-2005 03:28 |
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Tra l'altro ricordate la legge Urbani per il peer to peer? In Europa uno dei motivi per cui non è andata in porto è per questo documento...
Dagli Hacker...:
Comunicato Hacker contro la legge
Urbani
La comunità hacker si schiera dalla parte degli utenti Peer to Peer:
In seguito alla legge emanata e proposta dal parlamento europeo sui diritti d'autore e
la condivisione di materiale protetto da copyright la comunità hacker annuncia che:
qualora venisse reso illegale la condivisione di materiale e il suo download per solo
uso personale
ci saranno una serie di attacchi alle maggiori case di produzione e di sfruttamento dei
diritti d'autore, in quanto, in seguito ad informazioni da noi ottenute, queste stesse
hanno effettuato una pressione ingente per l’ottenimento di una legge che aumentasse
la lotta e i loro profitti. Una strategia secondo il nostro modesto modo di pensare che
non bada all’eliminazione del vero problema, che potrebbe essere eliminato
semplicemente tramite un abbattimento dei prezzi dei prodotti da banco!
Riteniamo di conseguenza fondamentale il ruolo delle suddette e pertanto un nostro
obiettivo futuro consisterà nel fare in modo che non aumentino i profitti di pochi per
il disagio di molti.
Saranno particolare oggetto della nostra attenzione i loro siti di pubblicizzazione e
siti ufficiali.
Questa non vuole essere una minaccia, ma una garanzia affinchè ci sia lo sviluppo di
una società
che si basa sulla libertà e pluralità di informazione. Riteniamo infatti assolutamente
inadeguato il prezzo dei prodotti, troppo elevato per una qualità non sempre eccelsa
(basti pensare alla fornitura Microsoft di programmi pieni di bug) e per il fatto che un
utente si trova già ad effettuare un’importante spesa al momento dell’acquisto del
prodotto che permette alle stesse case di vendere i loro manufatti: il Personal
Computer. I nostri dati, infatti, evidenziano sempre più una trama commerciale che va
di pari passo con le case di produzione software (in particolare di videogiochi) e
quelle hardware: è infatti indubbio che prestazioni di motori grafici traballanti con
capacità di muovere pixel poco elevate, tendono a favorire l’innalzamento dei
requisiti minimi, ad evidente vantaggio per le case produttrici di hardware. Di
conseguenza, è più che giustificato un utente che condivide, per ammortizzare le
spese, con altri utenti il proprio materiale acquistato, come si farebbe con un gruppo
di amici. A questo va inoltre aggiunto anche il fattore economico dell’abbonamento
del gestore telefonico e del provider. Di conseguenza crediamo che le stesse case di
cui sopra potrebbero trovare accordi economici con le compagnie telefoniche e le
case produttrici Hardware.
Condanniamo altresì la condivisione ed il download di materiale pedopornografico,
che rappresenta un vero problema sociale e che andrebbe combattuto in maniera più
aspra, ma si sa che in una società dominata dal denaro sono i problemi di pochi ricchi
che sovrastano quelli di una intera società. Inoltre condanniamo la pirateria e la
vendita di prodotti coperti da copyright, in quanto sono una fonte sempre più ingente
di profitto per organizzazioni criminali internazionali e dai nostri dati anche
terroristiche; consideriamo le peer to peer un argine importantissimo a questo
fenomeno e di conseguenza da incoraggiare e non da reprimere e demonizzare, visto
che è proprio il proibizionismo a favorire il fenomeno che tale insulsa legge si
propone di arginare: la pirateria.
Riteniamo inoltre i prezzi dei prodotti da banco eccessivamente elevati e di qualità
non sempre eccelsa (basti pensare ai bug presenti nei prodotti forniti da Microsoft) e
di conseguenza anche giustificabile l’incertezza di un utente ad acquistarli a prezzi
salati. E’ da evidenziare che i prodotti di manifattura eccelsa, siano essi
cinematografici, videoludici o discografici, da sempre, nonostante le peer to peer,
hanno un ampio bacino di utenza, in quanto gli stessi acquirenti preferiscono un
prodotto certamente superiore a quello che si può ottenere in una peer to peer o sul
banco di un pirata! Di conseguenza ci si dovrebbe proporre l’innalzamento della
qualità dei software e dei prodotti artistici se si vuole aumentare i propri guadagni,
non costringere il bacino utenti a dissanguarsi per poi scoprire di aver usufruito di un
prodotto di serie B, che comunque viene sempre comprato a scatola chiusa
(videogiochi, programmi sono pubblicizzati solo per i loro lati positivi, i gruppi
musicali tendono a lanciare una sola canzone di un intero LP, spesso di qualità
inferiore rispetto al pezzo lanciato, per non parlare della cinematografia che
pubblicizza con i trailer, redatti ad arte, una souspance ed una qualità che spesso non
sono rilevati durante la visione del film stesso).
DI CONSEGUENZA, PROMETTIAMO CHE SE QUESTA LEGGE VERRA’
PROMULGATA
La nostra lotta sarà spietata e i danni economici che infliggeremo saranno
notevolmente maggiori rispetto agli attuali arrecati dalle peer to peer, poiché siamo
convinti che una legge del genere, impedirebbe alle classi meno abbienti di sfruttare
una tecnologia che dovrebbe essere di tutti.
A conferma di questo poniamo una frase di Henry Ford, molto utilizzata, ma sempre
valida:
“Si ha vero progresso solo quando esso diventa di tutti"
La comunità Hacker
Messo a disposizione dal gentilissimo IPSEDIXIT, affinché l’utenza fastweb sappia
di non essere sola in questa lotta. Sempre uniti ragazzi!
Edito dall’illustrissimo utente JFK, distributore ufficiale del manifesto negli hub
fastempire!
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