| Autore |
Hanno scarcerato il carabiniere che ha sparato a Carlo Giuliani |
DrCalamaro
 Reg.: 14 Giu 2002 Messaggi: 2077 Da: ge (GE)
| Inviato: 11-12-2002 09:58 |
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quote: In data 2002-12-11 09:35, SimeOne scrive:
quote: In data 2002-12-10 16:10, DrCalamaro scrive:
Hanno combattuto attivamente per ribadire il diritto a manifestare , un diritto che il potere , di fatto , in quei giorni voleva togliere a tutti . La mano dello Stato si è abbattuta , manganello e pistolamunita , con una violenza criminale su chiunque fosse in strada e nessun pacifismo ha potuto niente contro questa precisa volontà , pianificata a tavolino . Certo Quilty hai ragione a dire che è perlomeno logico ( al di là del giusto o non giusto ) rispondere alla violenza con violenza , anche perchè quei pazzi non si sarebbero fermati neanche di fronte al più inerme e pacifista Gandhi nudo e con le braccia alzate . Hai visto quanti problemi si sono fatti di fronte a vecchi , persone isolate , cortei autorizzati...ecc ec.. molto ecc... Hanno massacrato chiunque e comunque , li hanno trascinati a Bolzaneto e li hanno torturati . E non scordiamo , a onore della cronaca , che erano pronti qualcosa come 200 sacchi mortuari all' obitorio.......
La linea difensiva del movimento non può a livello processuale ancorarsi sulla linea esclusiva della violenza difensiva...CC e Ps avranno migliaia di immagini che dimostrerebbero il contrario . Sto parlando della linea difensiva non di quella di accusa in cui ci sono tonnellate di immagini , video , foto , testimonianze che abbiamo visto nei video e letto nei libri e , come nel caso del Calamaro , vissuto .
Bisogna prendersi le proprie responsabilità , riconoscere le molte facce di questo movimento , pure quella potenzialmente ( se messa in certe circostanze ) violenta .
Bisogna difendersi con intelligenza da chi ha fatto quelle porcate , da chi ha voluto ( fortissimamente voluto !) lo scontro , da chi ha voluto il morto , da chi ha forgiato e messo a punto uno scenario post-apocalittico grottesco e sanguinario .
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"un diritto che il potere , di fatto , in quei giorni voleva togliere a tutti "
"E non scordiamo , a onore della cronaca , che erano pronti qualcosa come 200 sacchi mortuari all' obitorio......."
Divertenti ste cose....cos'è un episodio di X-Files?Adesso verrà fuori che Berlusconi è in realtà un alieno che vuole controllare le nostre menti....
Ma spiegatemi una cosa,ma perchè voi sinistrorsi ultrà avete sempre la presunzione di spacciare come veri degli aneddoti del cazzo tipo questo dell'obitorio,presupponendo chissà quali complotti,che le menti di noi poveri cittadini subnormali non possono cogliere?
Negate persino l'evidenza, come fa Quilty quando afferma che Giuliani voleva solo difendersi...
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No , in effetti non posso essere in grado di convincerti . Ma lo possono fare i documenti che ci sono se solo avessi voglia di approfondire quello che è successo . Aneddoti del cazzo.....dici ? eppure la notizia è apparsa su più di un giornale .
Simeone , non so cosa dirti , se sei in grado di portare argomentazioni contrarie a quelle di noi " sinistrorsi ultrà" fallo , se ne parla . Credi a quello che ti è più comodo credere . Continua a pensare che il responsabile della morte di Carlo sia solo lui stesso.......questa è solo ottusità , e disinformazione . Hai le idee chiare ? qual'è la tua analisi dei fatti ? non hai nessun dubbio ? trovi che la richiesta di archiviazione per Placanica , e quindi assolverlo senza manco un processo sia giusto ?
Non hai una mente subnormale , semplicemente non sai un cazzo del g-8 .
_________________ La carne è grassa, lo spirito è lieto. |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 11-12-2002 10:35 |
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quote: In data 2002-12-11 09:35, SimeOne scrive:
Negate persino l'evidenza, come fa Quilty quando afferma che Giuliani voleva solo difendersi...
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Ancora????
Io questa cosa non l'ho mai detta eppure c'è chi legge interpreta come gli fa comodo.
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 11-12-2002 10:48 |
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quote: In data 2002-12-10 16:10, DrCalamaro scrive:
E non scordiamo , a onore della cronaca , che erano pronti qualcosa come 200 sacchi mortuari all' obitorio.......
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effettivamente pero' su questa cosa "a onere della cronaca" avrei da dissentire. La cronaca cela e camuffa tante di quelle cose,(talvolta in maniera palese, ma diverse e tante altre volte in maniera molto furbastra e alquanto agile a costruire una realtà fittizia) che se si venissero a scoprire, ci sarebbe da piangere x le enormi prese x il culo da qui, fino al 3000. Sicuramente le fonti ci sono sempre e sono pure constatabili, ma cosa ci sia dietro a queste fonti difficilmente la gente, noi, il "pubblico" viene a scoprire il tutto e a sapere il giusto. d'altronde l'abbiamo constatato no? Prove finte della polizia, ma poi black che c'erano veramnete, poi no, poi polizia che armava di suo pugno i black in combutta, poi, poi, poi...tutto costruito, tutto scritto, tutto documentato...tutto immensamente confutabile...non è una critica a quello che ha scritto il Calamaro...solo che io, "l'onere della cronaca", tenderei (dal momento che lo sto pure studiando all'univesrità con qualche seppur minimo ripensamento) ad ignorarlo di tanto in tanto... |
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SimeOne

 Reg.: 26 Ago 2002 Messaggi: 1207 Da: Villasanta (MI)
| Inviato: 11-12-2002 11:33 |
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quote: In data 2002-12-11 09:58, DrCalamaro scrive:
quote: In data 2002-12-11 09:35, SimeOne scrive:
quote: In data 2002-12-10 16:10, DrCalamaro scrive:
Hanno combattuto attivamente per ribadire il diritto a manifestare , un diritto che il potere , di fatto , in quei giorni voleva togliere a tutti . La mano dello Stato si è abbattuta , manganello e pistolamunita , con una violenza criminale su chiunque fosse in strada e nessun pacifismo ha potuto niente contro questa precisa volontà , pianificata a tavolino . Certo Quilty hai ragione a dire che è perlomeno logico ( al di là del giusto o non giusto ) rispondere alla violenza con violenza , anche perchè quei pazzi non si sarebbero fermati neanche di fronte al più inerme e pacifista Gandhi nudo e con le braccia alzate . Hai visto quanti problemi si sono fatti di fronte a vecchi , persone isolate , cortei autorizzati...ecc ec.. molto ecc... Hanno massacrato chiunque e comunque , li hanno trascinati a Bolzaneto e li hanno torturati . E non scordiamo , a onore della cronaca , che erano pronti qualcosa come 200 sacchi mortuari all' obitorio.......
La linea difensiva del movimento non può a livello processuale ancorarsi sulla linea esclusiva della violenza difensiva...CC e Ps avranno migliaia di immagini che dimostrerebbero il contrario . Sto parlando della linea difensiva non di quella di accusa in cui ci sono tonnellate di immagini , video , foto , testimonianze che abbiamo visto nei video e letto nei libri e , come nel caso del Calamaro , vissuto .
Bisogna prendersi le proprie responsabilità , riconoscere le molte facce di questo movimento , pure quella potenzialmente ( se messa in certe circostanze ) violenta .
Bisogna difendersi con intelligenza da chi ha fatto quelle porcate , da chi ha voluto ( fortissimamente voluto !) lo scontro , da chi ha voluto il morto , da chi ha forgiato e messo a punto uno scenario post-apocalittico grottesco e sanguinario .
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"un diritto che il potere , di fatto , in quei giorni voleva togliere a tutti "
"E non scordiamo , a onore della cronaca , che erano pronti qualcosa come 200 sacchi mortuari all' obitorio......."
Divertenti ste cose....cos'è un episodio di X-Files?Adesso verrà fuori che Berlusconi è in realtà un alieno che vuole controllare le nostre menti....
Ma spiegatemi una cosa,ma perchè voi sinistrorsi ultrà avete sempre la presunzione di spacciare come veri degli aneddoti del cazzo tipo questo dell'obitorio,presupponendo chissà quali complotti,che le menti di noi poveri cittadini subnormali non possono cogliere?
Negate persino l'evidenza, come fa Quilty quando afferma che Giuliani voleva solo difendersi...
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No , in effetti non posso essere in grado di convincerti . Ma lo possono fare i documenti che ci sono se solo avessi voglia di approfondire quello che è successo . Aneddoti del cazzo.....dici ? eppure la notizia è apparsa su più di un giornale .
Simeone , non so cosa dirti , se sei in grado di portare argomentazioni contrarie a quelle di noi " sinistrorsi ultrà" fallo , se ne parla . Credi a quello che ti è più comodo credere . Continua a pensare che il responsabile della morte di Carlo sia solo lui stesso.......questa è solo ottusità , e disinformazione . Hai le idee chiare ? qual'è la tua analisi dei fatti ? non hai nessun dubbio ? trovi che la richiesta di archiviazione per Placanica , e quindi assolverlo senza manco un processo sia giusto ?
Non hai una mente subnormale , semplicemente non sai un cazzo del g-8 .
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Il fatto che siano apparse su più di un giornale non vuol dire che siano vere....come tu mi insegni....
PS magari sul G8 non sono informato come te (nel senso che non sono di Genova) ma è altrettanto vero che continuo a non credere a questa cultura del complotto anche perchè sono convinto che a Bush & C. dei no-global gliene frega meno di un cazzo,also a che pro tramare nell'ombra per screditare un movimento che evidentemente non considerano?
_________________ STAY FOCUSED..... |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 11-12-2002 13:08 |
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quote: In data 2002-12-11 11:33, SimeOne scrive:
ma è altrettanto vero che continuo a non credere a questa cultura del complotto anche perchè sono convinto che a Bush & C. dei no-global gliene frega meno di un cazzo,also a che pro tramare nell'ombra per screditare un movimento che evidentemente non considerano?
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A Bush non gliene frega niente?
Noi viviamo in una cosiddetta democrazia dove se vuoi essere eletto devi avere il consenso del popolo.
Si sta creando da qualche anno un movimento contro le porcate di Bush(padre e figlio), delle sue industrie petrolifere e di tutto quello di cui non si parla mai in Tv, sui giornali, i cui proprietari sono multimiliardari che fanno i propri interessi e si guardano bene dal proporre al popolino certe verità scomode.
Accendi la Tv, un Tg1 o Tg5 e sembra di assistere ad un rotocalco tipo novella 2000, con notizie talmente insignificanti che non dicono nulla o a volte coprono quello che veramente accade.
Da qualche anno invece migliaia di persone si riuniscono e sono sempre di più ( A Firenze erano 400-500.000 secondo le stime ufficiali, un milione secondo i no-global)e ovviamente il fenomeno non può essere ignorato dai mass media.
E se il fenomeno no-global va in Tv significa che tutti quanti (il corpo elettorale) prendono atto dell'esistenza di un movimento di protesta. E magari dei motivi della protesta.
Protesta? Motivi?Macchè , quelli spaccano vetrine e incendiano macchine...ah! ok sono dei deficienti...io preferisco votare per Bush!
E il popolo della televisione vota per Bush .
[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 11-12-2002 alle 13:09 ] |
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Marxetto
 Reg.: 21 Ott 2002 Messaggi: 3954 Da: Milano (MI)
| Inviato: 11-12-2002 13:17 |
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| Tutto condivisibile Quilty!Ma va pur detto che non penso che a Bush,e come lui tanti altri generali della politica sia ancora venuto il pepe al culo...il movimento cresce,è sotto gli occhi di tutti...quando sarà larghissimo forse si otterrà davvero di venire ascoltati!Il movimento dei no-global è davvero l'ultima speranza rimasta,bisogna farla brillare il + possibile! |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 11-12-2002 13:29 |
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Non gli è venuto il pepe al culo come non gli era venuto al governo cinese , eppure nel non lontano 1989 il movimento di protesta(toh!) che si radunò in pianna Tiennammen fu spazzato via dai carri armati.
I movimenti di opinione sono estremamente pericolosi per chi non ha interesse a far sapere cosa realmente ci circonda.
E' una lotta per come meglio presentare l'immagine agli elettori.
Gli elettori votano e più sono ammaestrati e poco informati e più i grandi farabutti della politica se la passano comoda.
I movimenti di protesta contro la guerra nel Vietnam furono stroncati come e peggio che a Genova, perchè l'interesse dei ricconi era quello di fare la guerra.
Ora i pacifisti sono derisi , basta guardare i film che fanno , film come Forrest Gump dove la storia viene rielaborata e presentata come fa comodo a loro: ecco che i pacifisti sono dei drogatelli (Jenny) e che si ammalano di Aids mentre chi fa il suo dovere e è americano a 24 carati(Forrest) riesce a farcela nella vita.
Sono geni della manipolazione pubblica , il popolo vota e bisogna ammaestrarlo bene. |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 11-12-2002 14:03 |
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Noam Chomsky, americano
La cultura del dissenso
Malgrado tutto, la cultura del dissenso è sopravvissuta ed è cresciuta parecchio dagli anni sessanta, quando cominciò, molto lentamente, a svilupparsi. Non ci fu alcuna protesta contro la guerra d'Indocina se non anni dopo, con l'inizio dei bombardamenti americani sul Vietnam del Sud, e anche allora il dissenso fu circoscritto a un movimento costituito per la maggior parte di studenti e di giovani. Negli anni settanta le cose erano decisamente cambiate. Si erano formati movimenti popolari importanti: quello ambientalista, quello femminista, quello contro il nucleare e altri ancora. Negli anni ottanta c'è stata un'ulteriore espansione con i movimenti di solidarietà, un fenomeno nuovo e importante nella storia del dissenso, almeno in quella degli Stati Uniti. Queste organizzazioni non limitavano la loro attività alla protesta, ma miravano a un vero e proprio coinvolgimento, spesso intimo, della popolazione nella sofferenza di persone lontane; queste esperienze hanno insegnato molto agli americani e hanno avuto un effetto civilizzante su tutta la società: coloro che sono stati coinvolti in questo genere di attività per molti anni devono esserne consapevoli. Io stesso mi rendo conto che le mie conferenze nelle regioni più reazionarie del paese (la Georgia centrale, il Kentucky rurale eccetera) sono pari a quelle che avrei potuto tenere nel momento culminante del movimento per la pace davanti a un pubblico di attivisti. Certo, la gente può anche non essere d'accordo, ma almeno capisce di cosa si sta parlando ed è possibile trovare un punto di contatto.
Sono tutti segni di un processo di civilizzazione, a dispetto della propaganda, delle strategie messe in atto per controllare il pensiero e manipolare il consenso. La gente inoltre sta acquistando la capacità e la volontà di capire a fondo gli avvenimenti. Lo scetticismo nei confronti del potere è cresciuto e l'atteggiamento è mutato rispetto a molte questioni. E un cambiamento lento, come la deriva dei continenti, ma incisivo e importante. Se sia abbastanza veloce da produrre una differenza significativa in quel che accade nel mondo è un'altra faccenda. Consideriamo, per esempio, la differenza tra i sessi. Negli anni sessanta l'atteggiamento di uomini e donne rispetto ad argomenti quali le "virtù militari" e l'impiego dell'esercito era praticamente identico. Nessuno, uomo o donna, manifestava remore di questo tipo nei primi anni sessanta: tutti pensavano che l'uso della violenza contro altri popoli fosse legittimo. Ma con il passare degli anni le cose sono cambiate, e l'inibizione si è diffusa un po' dappertutto; in questo processo si è manifestato uno stacco, diventato poi una differenza sostanziale; secondo i sondaggi, riguarda circa il 25 percento della popolazione. Che cosa è accaduto? E accaduto che si è formato un movimento popolare parzialmente organizzato di cui sono protagoniste le donne, il movimento femminista. Non si tratta di una vera e propria organizzazione di militanti, ma di un movimento informale che fa leva su uno stato d'animo comune il quale crea un'interazione fra le persone. E questo è particolarmente pericoloso per una democrazia come quella americana: se riescono a costituirsi delle organizzazioni, se la gente non si lascia più distrarre dalla televisione, comincia a cullare strane idee e a sviluppare malsane inibizioni contro l'uso della forza militare. Un pericolo che non è ancora stato scongiurato.
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 11-12-2002 14:05 |
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chomsky
La rappresentazione come realtà
È necessario inoltre falsare radicalmente la storia. È un'altra strategia per sconfiggere le assurde inibizioni: far apparire le cose in modo tale che, quando gli Stati Uniti attaccano e distruggono un paese, sia chiaro che lo stanno proteggendo da mostruosi aggressori.
Fin dalla guerra del Vietnam lo sforzo per ricostruire la storia è stato enorme. Troppa gente allora cominciava a capire com'erano andate veramente le cose, tra cui moltissimi soldati e giovani impegnati nel movimento pacifista e in organizzazioni analoghe. Una pessima cosa: era necessario risanare quei pensieri malati, trasformarli in consenso e indurre il popolo al riconoscimento che tutto quel che facciamo noi americani è nobile e giusto. Se bombardiamo il Vietnam del Sud è perché lo stiamo difendendo da qualcuno, evidentemente dai sudvietnamiti, visto che lì ci sono solo loro. E' quella che gli intellettuali kennedyani, tra cui Adlai Stevenson, chiamarono difesa contro "l'aggressione interna": era necessaria una definizione ufficiale che fosse comprensibile, e questa funzionò perfettamente. Quando i media sono sotto controllo, il sistema scolastico e il mondo della cultura sono allineati, il consenso e assicurato.
L'università del Massachusetts ha condotto uno studio interessante sugli atteggiamenti nei riguardi della crisi del Golfo, allora in corso: l'intento era di conoscere la disposizione mentale con cui le persone guardavano la televisione. Una delle domande era: "Quante vittime vietnamite ci sono state secondo voi durante la guerra del Vietnam?". La risposta media del cittadino statunitense è stata: circa centomila. La stima ufficiale è di quasi due milioni, mentre la cifra reale si aggira probabilmente attorno ai tre o quattro milioni. Gli autori della ricerca proposero poi un'altra domanda: "Cosa pensereste della cultura politica tedesca se, domandando ai tedeschi di oggi quanti ebrei siano morti nell'Olocausto, rispondessero: circa trecentomila? Cosa ci rivelerebbe questa risposta sulla cultura politica tedesca?". La domanda è rimasta in sospeso, ma noi possiamo riprenderla. Cosa ci dice della cultura di noi americani? Che è necessario vincere le malsane inibizioni sull'uso della forza militare e le altre idee che esprimono dissenso. Nel caso della guerra del Golfo ha funzionato, e lo stesso si può dire per qualsiasi altra questione (il Medio Oriente, il terrorismo internazionale, l'America Centrale): l'immagine del mondo che viene presentata al popolo ha solo una remotissima relazione con la realtà. La verità resta sepolta sotto un enorme castello di bugie. Per scongiurare la minaccia della democrazia, in condizioni di libertà, si è dimostrata una strategia molto efficace; a differenza di quanto avviene negli stati totalitari, in cui si ricorre alla forza, questi risultati sono ottenuti in condizioni di libertà. Se vogliamo capire la società in cui viviamo, dobbiamo riflettere su questi fatti.
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 11-12-2002 14:07 |
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Noam Chomsky
Le pubbliche relazioni
"Gli Stati Uniti sono stati i pionieri dell'industria delle pubbliche relazioni, il cui scopo, come sostenevano i capi, era "controllare la mente del popolo". Impararono moltissimo dalla Commissione Creel, dalla creazione del "terrore rosso" e da quel che ne seguì. L'industria delle pubbliche relazioni negli anni venti conobbe un'enorme espansione e per qualche tempo riuscì a indurre nel popolo una sottomissione pressoché totale al dominio degli affari. Fu un fatto talmente clamoroso che i comitati del Congresso cominciarono a studiarlo nel decennio successivo; da questi studi proviene la maggior parte delle informazioni in nostro possesso.
Quella delle pubbliche relazioni è un'industria immensa, che attualmente può contare su un budget dell'ordine di un miliardo di dollari all'anno. Il suo scopo è sempre stato quello di controllare l'opinione pubblica. Negli anni trenta si dovettero affrontare di nuovo problemi gravi, analoghi a quelli del periodo della Prima guerra mondiale. Era l'epoca della grande depressione e i lavoratori stavano conducendo una dura lotta in difesa dei loro diritti. Nel 1935, con la Legge Wagner, ottennero la prima importante vittoria sul piano legislativo: il diritto di organizzarsi. Questo poneva seri problemi. Innanzitutto, la democrazia era in pericolo: al gregge era stato riconosciuto un diritto, e questo non era previsto; il popolo che doveva restare diviso, segregato, isolato, in breve tempo avrebbe potuto organizzarsi e diventare qualcosa di diverso da un semplice spettatore. Se molte persone dotate di risorse limitate riescono a unirsi e a entrare nell'arena politica, il popolo può assumere un ruolo attivo nella società, e questa è una minaccia terribile. Il mondo degli affari reagì energicamente per far sì che quella fosse l'ultima vittoria dei lavoratori, l'inizio della fine della deviazione democratica rappresentata dall'organizzazione popolare. E così fu. Da allora in poi (benché il numero degli iscritti ai sindacati per un breve periodo durante la Seconda guerra mondiale sia cresciuto), la capacità di azione attraverso i sindacati cominciò a diminuire costantemente a opera della comunità degli affari, che ancora oggi investe cifre enormi e mette a punto attente strategie per risolvere quel genere di problemi attraverso l'industria delle pubbliche relazioni e altre organizzazioni, come la National Association of Manufacturers (Associazione nazionale degli industriali) e la Business Roundtable, che all'epoca si misero immediatamente al lavoro per cercare il modo di contrastare le deviazioni democratiche.
La prima prova si ebbe nel 1937. I lavoratori delle acciaierie di Johnstown, nella Pennsylvania occidentale, avevano dato inizio a un importante sciopero. Il mondo degli affari sperimentò una nuova tecnica di distruzione dell'organizzazione operaia, che diede ottimi risultati: abbandonate le squadre di crumiri e di picchiatori, che comunque non sortivano grandi effetti, passò alle armi più sottili ed efficaci della propaganda. Bisognava indurre il popolo a schierarsi contro gli scioperanti, presentando la loro lotta come un'attività distruttiva, dannosa per la società e nociva all'interesse comune, che riguarda "tutti noi", uomini d'affari, lavoratori, casalinghe; "noi vogliamo sentirci uniti, crediamo nell'armonia e nello spirito americano, mentre all'infuori di "noi" ci sono gli scioperanti, che causano distruzione e provocano incidenti, infrangono l'armonia sociale e violano lo spirito americano. Per questi motivi devono essere fermati. Il dirigente d'azienda e il ragazzo che lava i pavimenti hanno gli stessi interessi: il messaggio, essenzialmente, era questo. Per far sì che il popolo, inconsciamente, lo interiorizzasse, la comunità degli affari che controllava i media e disponeva di ingenti risorse compì uno sforzo enorme. E il metodo si dimostrò molto efficace; in seguito fu chiamato "formula della valle di Mohawk" e venne applicato di frequente, diventando uno dei "metodi scientifici per far fallire gli scioperi", attraverso i quali si mobilita l'opinione pubblica in nome di principi insulsi e vuoti come lo spirito americano (chi può contestarlo?), l'armonia (chi può essere contrario?) oppure, come nel caso della guerra del Golfo, l'appoggio alle truppe (chi può rifiutarlo?).
Ma cosa significa, per esempio, la domanda: "Lei appoggia la popolazione dell'Iowa?". Si può rispondere: "Sì, la appoggio" oppure: "No, non la appoggio", ma il punto essenziale è che la domanda non ha alcun senso. Lo stesso vale per gli slogan della propaganda, del tipo "Appoggia le nostre truppe": non significano nulla. E come affermare di appoggiare la popolazione dell'Iowa. In realtà questa domanda ne sottende un'altra, che si può formulare così: "Lei appoggia la nostra politica?". Dunque la vera domanda è indiretta e questa è l'essenza della propaganda efficace: creare uno slogan su cui nessuno dissenta per avere il consenso di tutti. Nessuno può capire che cosa significa, perché non significa nulla; il suo valore essenziale consiste nel distogliere l'attenzione da questioni che, al contrario, sono di fondamentale importanza: "Lei appoggia la nostra politica?". Ma di questo non è permesso parlare, mentre si esprime il proprio inevitabile appoggio ai soldati; e lo stesso vale per lo spirito americano e l'armonia. Restiamo uniti, assicuriamoci di non avere attorno gente cattiva che distrugge la nostra armonia con discorsi sulla lotta di classe, sui diritti dei lavoratori e via dicendo.
Il metodo è talmente efficace che funziona ancora oggi, perfezionato grazie a raffinati accorgimenti. Quelli che lavorano nell'industria delle pubbliche relazioni hanno uno scopo preciso: cercano di inculcare al popolo i valori giusti e hanno una loro idea di come dev'essere la democrazia: un sistema in cui la classe specializzata è addestrata per lavorare al servizio dei padroni della società. Il resto della popolazione dovrebbe essere privato di qualsiasi forma di organizzazione, che è esclusivamente fonte di guai. Ciascuno deve restare da solo davanti alla televisione e assorbire il messaggio secondo cui l'unico valore che conta è possedere più beni e vivere come le ricche famiglie borghesi che appaiono sullo schermo, credendo nell'armonia e nello spirito americano. Per la popolazione, l'unica realtà consentita è quella mostrata dai media; desiderare o credere che esista qualcosa di diverso è una follia. E poiché non è permessa alcuna forma di organizzazione (e questo è fondamentale) non c'è modo di confrontare le proprie idee con quelle degli altri.
Dietro a tutto questo c'è l'idea di democrazia cui ho accennato, la quale impone che il gregge smarrito guardi il campionato di calcio, le sitcom o i film violenti. Ogni tanto è opportuno fargli recitare qualche slogan (come "Appoggia le nostre truppe") o spaventarlo, evocando davanti ai suoi occhi un diavolo che minacci di distruggerlo; altrimenti potrebbe cominciare a pensare, e pensare non è di sua competenza.
Questa è una concezione di democrazia. Ritornando alla comunità degli affari, l'ultima vittoria sul piano dei diritti dei lavoratori è stata la Legge Wagner del 1935. Dopo c'è stata la guerra, i sindacati sono entrati in crisi e altrettanto è accaduto alla ricca cultura operaia associata a essi, che è stata completamente distrutta. Siamo diventati una società governata dal mondo degli affari, a un livello assoluto: quella americana è l'unica società industriale con capitalismo di stato che non ha neppure un contratto sociale ordinario, come avviene in altre società dello stesso tipo. All'infuori del Sudafrica, credo, questo è l'unico paese industriale a non avere un servizio sanitario nazionale. Non è garantito nemmeno un livello minimo di sopravvivenza per quelle parti della popolazione che non sono in grado di adattarsi al modello e guadagnarsi da vivere individualmente. I sindacati sono praticamente inesistenti, né ci sono altre forme di organizzazione popolare. Non esistono partiti politici. I media sono monopolio dell'industria e sostengono tutti la stessa ideologia. I due partiti esistenti sono due fazioni del partito degli affari. La maggior parte della popolazione non si preoccupa neppure di andare a votare, perché lo considera ormai un gesto privo di senso. I cittadini sono tenuti al margine e opportunamente distratti. La figura leader nell'industria delle pubbliche relazioni, Edward Bernays, proviene infatti dalla Commissione Creel; ne ha fatto parte, ne ha appreso la lezione e l'ha utilizzata fino a teorizzare "l'ingegneria del consenso", che descrive come "l'essenza della democrazia". Le persone che sanno fabbricare il consenso sono quelle che possiedono le risorse e il potere per farlo (la comunità degli affari); ed è per loro che lavorate."
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 12-12-2002 07:16 |
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Quilty mi sa che prima o poi dovrò dirti che ti amo...
senti,,, so che hai visto bowling for a colombine...
mi sai dire se in italia è uscito il libro di Moore che qui a londra si chiama "stupid Withe man"?... sono sicuro ti piacerebbe tantissimo... non solko riprende gli argomenti del suo ultimo doc, ma spiega anche come Bush sia riuscito a truccare le elezioni per vincere e assicurarsi la presidenza...
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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SimeOne

 Reg.: 26 Ago 2002 Messaggi: 1207 Da: Villasanta (MI)
| Inviato: 12-12-2002 10:54 |
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quote: In data 2002-12-12 07:16, mattia scrive:
Quilty mi sa che prima o poi dovrò dirti che ti amo...
senti,,, so che hai visto bowling for a colombine...
mi sai dire se in italia è uscito il libro di Moore che qui a londra si chiama "stupid Withe man"?... sono sicuro ti piacerebbe tantissimo... non solko riprende gli argomenti del suo ultimo doc, ma spiega anche come Bush sia riuscito a truccare le elezioni per vincere e assicurarsi la presidenza...
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Eccone un altro....
Bush è un deficiente,lo so,ma questa è fantascienza....E cmq Al Gore non è che fosse molto meglio....
_________________ STAY FOCUSED..... |
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 12-12-2002 11:38 |
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quote: In data 2002-12-12 10:54, SimeOne scrive:
quote: In data 2002-12-12 07:16, mattia scrive:
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Eccone un altro....
Bush è un deficiente,lo so,ma questa è fantascienza....E cmq Al Gore non è che fosse molto meglio....
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effettivamente Sime ha ragione...Gore alla fine incazzato disse le storie sui trucchi elettorali, ma... |
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Marxetto
 Reg.: 21 Ott 2002 Messaggi: 3954 Da: Milano (MI)
| Inviato: 12-12-2002 11:59 |
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C'era un certo Nader da poter votare... |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 12-12-2002 13:10 |
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Tanto che cambia?
Bush o Gore la differenza è minima, sono due facce della stessa medaglia, una apparentemente più democratica...poi se si va a vedere cosa combina Clinton durante il suo mandato...pompini e bombardamenti....tanto alla fine i presidenti sono paggetti nelle mani di chi tira veramente i fili del gioco, le multinazionali con i loro interessi. |
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