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è utile la laurea? |
anthares
 Reg.: 21 Set 2004 Messaggi: 14230 Da: Trento (TN)
| Inviato: 29-01-2007 09:59 |
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quote: In data 2007-01-28 20:53, Mayapan scrive:
In definitiva la laurea non è inutile. Sul quanto sia utile dipende poi anche dal singolo, dalla voglia che ha di renderla utile, dal lavoro che ha il merito/fortuna di trovare ecc...
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credo anch'io sia così.
la laurea da sola non ha poteri magici, uno deve saperla far fruttare.. avere costanza nel cercare il lavoro adatto, e anche tanta fortuna.
_________________ ci vuole intelligenza.. per capire di essere idioti. |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 29-01-2007 10:26 |
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è un discorso che dipende molto dal tipo di laurea.
io l ho presa in filosofia e devo dire che è davvero poco, poco utile.
il punto è che se non hai nemmeno quella allora sì che sei fregato.
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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MARQUEZ
 Reg.: 23 Feb 2006 Messaggi: 2117 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 29-01-2007 10:26 |
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io penso che laurearsi di per sé è una cosa che può essere utile, però a condizione che ci si laurei nel campo giusto. chi ha in mano una "laurea" in storia dell'arte, geografia, erboristica, lettere, filosofia, marketing, scienze della comunicazione(oltretutto abusando della parola scienza) secondo il mio punto di vista non dovrebbe avere riconosciuto giuridicamente alcun diritto in quanto trattasi di pseudolauree, poco più che diplomi serali per persone che non sono intelligenti e che hanno scelto materie in cui uno scimpanzé blandamente addestrato potrebbe eccellere. |
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dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 29-01-2007 10:36 |
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è stato aggiunto un altro tassello in tema con ciò che intendevo sollevare attraverso il dibattito.
condivido che dipende anche dal tipo di laurea.
ma il problema appunto è che c'è anche da dire che oggi molti giovani tralasciano le lauree importanti e si orientano verso quelle meno di primo piano(sempre meglio a mio avviso che iniziare una facoltà difficile per poi abbandonarla; e c'è anche chi la abbandona a tre esami dalla tesi, che stronzata).
se però solo le lauree importanti, dalle quali molti oggi rifuggono o lasciano, rappresentano un inizio che uno si deve costruire, dando più che ottenendo
vuol dire allora che:
o gli studenti sono fannulloni(ma non è possibile che tutti siano fannulloni)
oppure molti si rendono conto(come io penso) che in questa società italiana ti fai un mazzo così di studio per poi dover fare infinite gavette, non retribuito e sfruttato.
insomma è troppo il dare e troppo poco il ricevere(e in questo una laurea, tanto più impegnativa, perde di effettiva utilità, come io intendevo)
e allora almeno scelgono una laurea meno impegnativa e che magari ti fa uscire più rapidamente laureato dall'università.
così di conseguenza hai un'età ancor più anticipata per immetterti subito nel mondo del lavoro e cmq fare gavetta.
negli ultimi anni ad esempio giurisprudenza è stata una di quelle facoltà che ha avuto in alcune città un crollo di iscrizioni.ed è appunto impegnativissima. |
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dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 29-01-2007 10:42 |
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quote: In data 2007-01-29 10:26, MARQUEZ scrive:
chi ha in mano una "laurea" in storia dell'arte, geografia, erboristica, lettere, filosofia, marketing, scienze della comunicazione(oltretutto abusando della parola scienza) secondo il mio punto di vista non dovrebbe avere riconosciuto giuridicamente alcun diritto in quanto trattasi di pseudolauree, poco più che diplomi serali per persone che non sono intelligenti e che hanno scelto materie in cui uno scimpanzé blandamente addestrato potrebbe eccellere.
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questo però indica mancanza di considerazione per chi comunque fa facoltà universitarie e studia per prendere questo pezzo di carta in più, al di là che è più o meno utile di legge ad esempio.
questo ragionamento lo fanno in genere i figli di papà che fanno facoltà importanti e rivendicano così anche la loro "intelligenza sociale".
è un discorso stronzo: soprattutto sulla mancanza di diritti da riconoscere a quei laureati.e scienza della comunicazione è una facoltà che sta crescendo negli ultimi anni ed indirizza cmq ad ambienti anche di tipo giornalistico. |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 29-01-2007 12:03 |
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quote: In data 2007-01-29 10:26, MARQUEZ scrive:
io penso che laurearsi di per sé è una cosa che può essere utile, però a condizione che ci si laurei nel campo giusto. chi ha in mano una "laurea" in storia dell'arte, geografia, erboristica, lettere, filosofia, marketing, scienze della comunicazione(oltretutto abusando della parola scienza) secondo il mio punto di vista non dovrebbe avere riconosciuto giuridicamente alcun diritto in quanto trattasi di pseudolauree, poco più che diplomi serali per persone che non sono intelligenti e che hanno scelto materie in cui uno scimpanzé blandamente addestrato potrebbe eccellere.
| Marquez, non mi piace il tuo disprezzo verso la cultura umanistica.
Mi sento chiamato in causa perchè ho fatto il liceo classico e ora sono laureando in Progettazione e Gestione di Eventi Dell'Arte e dello Spettacolo, un corso di laurea triennale che dovrebbe mettere insieme cultura umanistica (studiamo storia del teatro, del cinema , della musica e ell'arte) con le materie economiche e corsi di informatica per poter (in teoria) creare dei futuri organizzatori di eventi culturali.
Un corso di laurea che forse tu, Marquez, consideri "inutile" (confesso che a volte ho il sospetto che lo sia) ma è ciò che ho scelto e andrò avanti. Forse dopo farò la specialistica nel settore cinematografico o forse mi iscriverò ad una scuola del cinema (ce n'è una a Prato, l'Anna Magnani), non ho ancora deciso. |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 29-01-2007 12:46 |
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quote: In data 2007-01-29 12:03, quentin84 scrive:
quote: In data 2007-01-29 10:26, MARQUEZ scrive:
io penso che laurearsi di per sé è una cosa che può essere utile, però a condizione che ci si laurei nel campo giusto. chi ha in mano una "laurea" in storia dell'arte, geografia, erboristica, lettere, filosofia, marketing, scienze della comunicazione(oltretutto abusando della parola scienza) secondo il mio punto di vista non dovrebbe avere riconosciuto giuridicamente alcun diritto in quanto trattasi di pseudolauree, poco più che diplomi serali per persone che non sono intelligenti e che hanno scelto materie in cui uno scimpanzé blandamente addestrato potrebbe eccellere.
| Marquez, non mi piace il tuo disprezzo verso la cultura umanistica.
Mi sento chiamato in causa perchè ho fatto il liceo classico e ora sono laureando in Progettazione e Gestione di Eventi Dell'Arte e dello Spettacolo, un corso di laurea triennale che dovrebbe mettere insieme cultura umanistica (studiamo storia del teatro, del cinema , della musica e ell'arte) con le materie economiche e corsi di informatica per poter (in teoria) creare dei futuri organizzatori di eventi culturali.
Un corso di laurea che forse tu, Marquez, consideri "inutile" (confesso che a volte ho il sospetto che lo sia) ma è ciò che ho scelto e andrò avanti. Forse dopo farò la specialistica nel settore cinematografico o forse mi iscriverò ad una scuola del cinema (ce n'è una a Prato, l'Anna Magnani), non ho ancora deciso.
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quentin, suvvia, un pò di dignità: non ci si deve abbassare a rispondere a un de-mente simile.
non sprecarti.
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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anthares
 Reg.: 21 Set 2004 Messaggi: 14230 Da: Trento (TN)
| Inviato: 29-01-2007 12:54 |
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quote: In data 2007-01-29 12:03, quentin84 scrive:
Marquez, non mi piace il tuo disprezzo verso la cultura umanistica.
Mi sento chiamato in causa perchè ho fatto il liceo classico e ora sono laureando in Progettazione e Gestione di Eventi Dell'Arte e dello Spettacolo, un corso di laurea triennale che dovrebbe mettere insieme cultura umanistica (studiamo storia del teatro, del cinema , della musica e ell'arte) con le materie economiche e corsi di informatica per poter (in teoria) creare dei futuri organizzatori di eventi culturali.
Un corso di laurea che forse tu, Marquez, consideri "inutile" (confesso che a volte ho il sospetto che lo sia) ma è ciò che ho scelto e andrò avanti. Forse dopo farò la specialistica nel settore cinematografico o forse mi iscriverò ad una scuola del cinema (ce n'è una a Prato, l'Anna Magnani), non ho ancora deciso.
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ma infatti.
io penso che tutti gli indirizzi di studio siano importanti, per chi li ha scelti e studia con impegno.
che poi qualche tipo di laurea dia meno possibilità di lavoro rispetto ad altre è un dato di fatto, ma questo è un altro discorso.
probabilmente chi sceglie un tipo di laurea dovrebbe farsi la domanda: e poi che faccio, come mi mantengo, che sbocchi ho?
..ma questo non si può sempre fare, a volte è (sarebbe) anche bello inseguire i propri sogni.
_________________ ci vuole intelligenza.. per capire di essere idioti. |
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denisuccia
 Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 29-01-2007 14:24 |
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Esatto, il tipo di laurea. Io sono piuttosto ottimista, per quanto mi riguarda, ma allo stesso tempo mi rendo conto che non tutti gli indirizzi danno le stesse buone prospettive, non immediate, almeno.
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 29-01-2007 14:40 |
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quote: In data 2007-01-29 10:36, dan880 scrive:
è stato aggiunto un altro tassello in tema con ciò che intendevo sollevare attraverso il dibattito.
condivido che dipende anche dal tipo di laurea.
ma il problema appunto è che c'è anche da dire che oggi molti giovani tralasciano le lauree importanti e si orientano verso quelle meno di primo piano(sempre meglio a mio avviso che iniziare una facoltà difficile per poi abbandonarla; e c'è anche chi la abbandona a tre esami dalla tesi, che stronzata).
se però solo le lauree importanti, dalle quali molti oggi rifuggono o lasciano, rappresentano un inizio che uno si deve costruire, dando più che ottenendo
vuol dire allora che:
o gli studenti sono fannulloni(ma non è possibile che tutti siano fannulloni)
oppure molti si rendono conto(come io penso) che in questa società italiana ti fai un mazzo così di studio per poi dover fare infinite gavette, non retribuito e sfruttato.
insomma è troppo il dare e troppo poco il ricevere(e in questo una laurea, tanto più impegnativa, perde di effettiva utilità, come io intendevo)
e allora almeno scelgono una laurea meno impegnativa e che magari ti fa uscire più rapidamente laureato dall'università.
così di conseguenza hai un'età ancor più anticipata per immetterti subito nel mondo del lavoro e cmq fare gavetta.
negli ultimi anni ad esempio giurisprudenza è stata una di quelle facoltà che ha avuto in alcune città un crollo di iscrizioni.ed è appunto impegnativissima.
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ho quotato un mio stesso messaggio addietro agli ultimi arrivati per riportare l'attenzione su questo aspetto del discorso che avevo evidenziato.
aspetto eventuali opinioni. |
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denisuccia
 Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 29-01-2007 14:47 |
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quote: In data 2007-01-29 10:36, dan880 scrive:
ed è appunto impegnativissima.
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Ma nemmeno troppo dai.
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 29-01-2007 15:19 |
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quote: In data 2007-01-29 14:47, denisuccia scrive:
quote: In data 2007-01-29 10:36, dan880 scrive:
ed è appunto impegnativissima.
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Ma nemmeno troppo dai.
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frequenti allora proprio giurisprudenza? |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 29-01-2007 15:54 |
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quote: In data 2007-01-29 12:54, anthares scrive:
quote: In data 2007-01-29 12:03, quentin84 scrive:
Marquez, non mi piace il tuo disprezzo verso la cultura umanistica.
Mi sento chiamato in causa perchè ho fatto il liceo classico e ora sono laureando in Progettazione e Gestione di Eventi Dell'Arte e dello Spettacolo, un corso di laurea triennale che dovrebbe mettere insieme cultura umanistica (studiamo storia del teatro, del cinema , della musica e ell'arte) con le materie economiche e corsi di informatica per poter (in teoria) creare dei futuri organizzatori di eventi culturali.
Un corso di laurea che forse tu, Marquez, consideri "inutile" (confesso che a volte ho il sospetto che lo sia) ma è ciò che ho scelto e andrò avanti. Forse dopo farò la specialistica nel settore cinematografico o forse mi iscriverò ad una scuola del cinema (ce n'è una a Prato, l'Anna Magnani), non ho ancora deciso.
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ma infatti.
io penso che tutti gli indirizzi di studio siano importanti, per chi li ha scelti e studia con impegno.
che poi qualche tipo di laurea dia meno possibilità di lavoro rispetto ad altre è un dato di fatto, ma questo è un altro discorso.
probabilmente chi sceglie un tipo di laurea dovrebbe farsi la domanda: e poi che faccio, come mi mantengo, che sbocchi ho?
..ma questo non si può sempre fare, a volte è (sarebbe) anche bello inseguire i propri sogni.
| Sagge parole,Anthares, grazie.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 29-01-2007 alle 15:54 ] |
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denisuccia
 Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 29-01-2007 16:06 |
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quote: In data 2007-01-29 15:19, dan880 scrive:
quote: In data 2007-01-29 14:47, denisuccia scrive:
quote: In data 2007-01-29 10:36, dan880 scrive:
ed è appunto impegnativissima.
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Ma nemmeno troppo dai.
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frequenti allora proprio giurisprudenza?
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No, Farmacia.
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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MARQUEZ
 Reg.: 23 Feb 2006 Messaggi: 2117 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 29-01-2007 18:48 |
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i figli di papà se permetti sono quelli che si fanno pagare l'università dalla famiglia per prendere "lauree" senza alcun valore come quelle che ho scritto sopra.chi si fa il culo 8 anni per prendersi una laurea in matematica magari con 110 e lode e un dottorato di ricerca merita molto più rispetto di chi per dare un esame si deve leggere un qualche libro di qualche raccomandato, lui si figlio di papà. |
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