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Autore nucleare
projector


Reg.: 15 Nov 2004
Messaggi: 532
Da: Teramo (TE)
Inviato: 20-04-2006 13:27  
x molti in questo forum il futuro dell'energia è nell'eolico e nel fotovoltaico, che rappresenterebbero una alternativa valida al nucleare! Molto divertente!
Un pò come dire, sostituiamo il motore di un tir con quello di uno scooter elettrico, basta investire sulla ricerca ed è possibile!
In Italia approssimativamente il 15% circa dell'energia la acquistiamo dall'estero, il 15% viene dall'idroelettrico, il 2% dal geotermico, il resto viene prodotto in centrali termoelettriche, che sono alimentate con combustibili fossili, che acquistiamo x il 98% dall'estero!!!
Ma pensate veramente che sia possibile produrre il 60% dell'energia che l'Italia consuma con mulini a vento e pannelli solari?
Sicuramente sono fonti energetiche da sfruttare molto di più di quanto si faccia adesso, ma non sono affatto la soluzione al problema.
I pannelli fotovoltaici ad esempio siamo noi stessi che dobbiamo iniziare a metterli sui nostri tetti, anche se economicamnte svantaggiosi. L'eolico può essere utilizzato assieme al fotovoltaico x fornire energia a piccole località, ma non si può andare oltre un certo limite peraltro bassissimo!
Consumiamo sempre + energia, ma non vogliamo nuove centrali, il referendum di 20 anni fà fu una grossa presa x il culo, e oggi ne paghiamo le conseguenze!
Fu fatto dopo il disastro di Cernobyl, cioè il secondo e anche l'ultimo vero disastro in oltre 30 anni di nucleare, poi xchè far decidere al popolo se continuare o no con il nucleare, se il popolo non ha le conoscenze necessarie x poter giudicare? queste sono decisioni che dovrebbere prendere scienziati e ingegneri, non il popolo! Basta leggere le pagine di questo forum x capire che si crede un pò troppo alle parole dei verdi e degli ambientalisti che non hanno nemmeno la minima idea di come si produca l'energia!

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medea1976

Reg.: 13 Gen 2005
Messaggi: 401
Da: firenze (FI)
Inviato: 20-04-2006 13:48  
Nucleare...
confesso che non riesco a tenere una posizione definita a riguaro.
Le fonti energetiche possibili sono:
carbone
petrolio
biomasse
geotermica
idrica
eolica
solare
nucleare
Il petrolio ha i problemi che tutti sappiamo.
In Italia di carbone non ne abbiamo molto, inoltre una centrale a carbone è molto inquinante.
Le risorse idriche sono già in buona parte sfruttate e per creare nuove fonti occorre allagare bacini molto grandi spostando paesi interi.
Anche le fonti geotermiche sono già abbastanza sfruttate.
Sulle biomasse non sono molto informata.
L'energia eolica ha una efficienza bassa ed inoltre è di grande impatto ambientale perché richiede l'installazione di mulini alti circa 100 metri in vaste aree.
Pure i pannelli solari sono poco efficienti e anche in questo caso occorre coprire una vasta superficie.
Il nucleare, pur non inquinando molto nella fase di produzione (se si intende per inquinamento le emissioni in atmosfera) comporta dei residui la cui radioattività si esaurisce in centinaia di anni.
Quindi ogni volta che produciamo energia non possiamo evitare un impatto sull'ambiente, insomma inquiniamo.
Mi viene da pensare che forse sarebbe meglio produrre energia a livello locale: mettere i pannelli solari su ogni casa, incrementare le centrali che bruciano biomasse o spazzatura per sopperire al fabbisogno di una comunità limitata.
Scusate lo sproloquio...ma sono veramente confusa a riguardo.


_________________
Dai diamanti non nasce niente,
dal letame nascono i fiori.
(De Andrè)

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 20-04-2006 16:50  
una quinta colonna???

Uno dei fondatori storici di Greenpeace, Patrick Moore, ha dichiarato al Washington Post che «Dire no al nucleare negli anni Settanta fu un errore». Da «sinonimo di olocausto» l’energia nucleare oggi è diventata l'ultima speranza di «salvare la Terra» ha poi aggiunto.

Moore non ha perso tempo nemmeno a sminuire i due incidenti nucleari più gravi della Storia, quello di Three Mile Island e quello di Chernobyl. In particolare a proposito di quest'ultimo, sostiene Moore, «l'agenzia dell'Onu che ha indagato sull'incidente ha registrato 56 morti. Niente a confronto dei cinquemila minatori che muoiono ogni anno nel mondo».
Per dare un'idea del valore che può avere un'affermazione del genere, si consideri che solo pochi giorni fa proprio Greenpeace ha diffuso i risultati di uno studio secondo cui le persone che rischiano ancora di morire di tumore per le conseguenze del disastro di Chernobyl sono oltre 93mila.

Ai sostenitori del nucleare, comunque, non è sembrato vero: il fondatore del più forte e famoso movimento ecologista al mondo che identifica l’opzione nucleare come l’ultima possibilità di salvezza per la Terra e il genere umano.
Ma la risposta non ha tardato ad arrivare. Il presidente di Greenpeace Italia, Walter Ganapini, ha chiarito: «Il signor Moore tira acqua al suo mulino, dato che da 15 anni lavora nell'industria nucleare».
Patrick Moore, che ufficialmente si è “dimesso” da Greenpeace nel 1985 per incompatibilità, in realtà è stato cacciato via, perchè mentre «perorava il taglio a raso della foresta primaria tra Usa e Canada, si scoprì che stava lavorando per l'industria del legno».
Ganapini conclude affermando che «Il nucleare è l'opzione più costosa e lunga di ogni altra soluzione energetica. Solo i costi per dismettere dopo 20 anni un impianto nucleare, sono tali che potrebbero coprire la spesa per una centrale a turbogas di pari potenza».
Il grave problema delle centrali a fissione nucleare, oggi come quarant’anni fa, non è infatti solo quello dei costi dello smaltimento delle scorie: il materiale di scarto mantiene, per secoli, elevatissimi livelli di radioattività, al punto da rendere inabitabile qualunque area in cui si verifichino problemi di perdite nelle strutture di stoccaggio.
Non è quindi né per romanticismo né per antimodernismo, ma per semplice e pragmatico buon senso che il nucleare viene tanto osteggiato sia dai naturalisti di Greenpeace che dalla stragrande maggioranza degli esperti, sempre più impegnati nello studio di soluzioni alternative basate su sistemi integrati di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Ma non ci può aspettare che questo genere di argomenti venga riconosciuto da chi è abituato a cambiare idea a seconda di chi gli paga lo stipendio. (red.is)
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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projector


Reg.: 15 Nov 2004
Messaggi: 532
Da: Teramo (TE)
Inviato: 20-04-2006 17:56  
quote:
In data 2006-04-20 13:48, medea1976 scrive:
Nucleare...
confesso che non riesco a tenere una posizione definita a riguaro.
Le fonti energetiche possibili sono:
carbone
petrolio
biomasse
geotermica
idrica
eolica
solare
nucleare
Il petrolio ha i problemi che tutti sappiamo.
In Italia di carbone non ne abbiamo molto, inoltre una centrale a carbone è molto inquinante.
Le risorse idriche sono già in buona parte sfruttate e per creare nuove fonti occorre allagare bacini molto grandi spostando paesi interi.
Anche le fonti geotermiche sono già abbastanza sfruttate.
Sulle biomasse non sono molto informata.
L'energia eolica ha una efficienza bassa ed inoltre è di grande impatto ambientale perché richiede l'installazione di mulini alti circa 100 metri in vaste aree.
Pure i pannelli solari sono poco efficienti e anche in questo caso occorre coprire una vasta superficie.
Il nucleare, pur non inquinando molto nella fase di produzione (se si intende per inquinamento le emissioni in atmosfera) comporta dei residui la cui radioattività si esaurisce in centinaia di anni.
Quindi ogni volta che produciamo energia non possiamo evitare un impatto sull'ambiente, insomma inquiniamo.
Mi viene da pensare che forse sarebbe meglio produrre energia a livello locale: mettere i pannelli solari su ogni casa, incrementare le centrali che bruciano biomasse o spazzatura per sopperire al fabbisogno di una comunità limitata.
Scusate lo sproloquio...ma sono veramente confusa a riguardo.





favorevoli al nucleare in Italia
selezionando i paesi vengono elencate le centrali dismesse, attive e in costruzione...
é normale che tu sia confusa,la produzione di energia, così come l'approvvigionamento di fonti energetiche sono argomenti molto complessi di cui spesso si sente parlare con troppa superficialità!

[ Questo messaggio è stato modificato da: projector il 20-04-2006 alle 18:03 ]

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pensolo

Reg.: 11 Gen 2004
Messaggi: 14685
Da: Genova (GE)
Inviato: 20-04-2006 19:25  
Non sono del tutto in disaccordo con l'ex fondatore di Greenpeace
_________________
Bart,voglio condividere con te le tre massime indispensabili per andare avanti nella vita.N°1:"Mi raccomando coprimi" N°2: "Miticooo!Ottima idea capo" N°3:"Era già così quando sono arrivato io"

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Quaid1982

Reg.: 18 Apr 2006
Messaggi: 68
Da: Reggio Emilia (RE)
Inviato: 24-04-2006 00:33  
Sono a favore del nucleare.
Se ce l'avessimo eviteremmo di farci tenere per le palle da altri paesi.
E' ora che ci diamo una svegliata secondo me a riguardo.
Tanto più che se scoppia una centrale di quelle francesi siamo fottuti comunque.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Quaid1982 il 24-04-2006 alle 00:34 ]

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 24-04-2006 01:30  
quote:
In data 2006-04-24 00:33, Quaid1982 scrive:
Sono a favore del nucleare.
Se ce l'avessimo eviteremmo di farci tenere per le palle da altri paesi.
E' ora che ci diamo una svegliata secondo me a riguardo.
Tanto più che se scoppia una centrale di quelle francesi siamo fottuti comunque.




Si è vero. E con le tecnologie più recenti i rischi per l'ambiente sono praticamente nulli. Senza considerare che l'aumento galoppante del costo del pretolio e l'esaurimento imminente dei combustibili fossili rende il nucleare una scelta vantaggiosissima.

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 24-04-2006 02:06  
A 20 anni dal disastro nucleare di Chernobyl, uno studio britannico commissionato dai Verdi del Parlamento europeo, stima che il numero dei morti per tumore potrebbe essere di 66mila unità superiore a quanto preventivato, cioè 15 volte in più delle previsioni ONU.

Secondo gli autori dello studio la catastrofe ebbe ricadute su un totale di 3,9 milioni di km quadrati in tutta Europa.

In particolare in Gran Bretagna il 34 per cento del territorio è stato contaminato dalle ricadute delle radiazion per un totale di 720 km quadrati. E ancora: 200mila capi ovini sono rimasti coinvolti. Lo studio, che porta il titolo 'L'altro rapporto su Chernobyl' sarà presentato ufficialmente a Londra la settimana prossima in occasione del 20 anniversario della catastrofe nucleare che risale al 26 aprile 1986.

Gli autori, Ian Fairlie e David Sumner, stimano che potrebbero essere 66 mila in più del previsto le persone che potrebebro morire di tumori causati da Cernobyl; Aiea e Oms avevano fissato in 4000 il numero delle vittime di tumori dovuti a Chernobyl. Secondo uno degli autori, David Sunmer, "le conseguenze di Chernobyl si estendono in realtà su tutto l'emisfero nord e sul mondo intero". Tuttavia "l'estensione completa dei danni, i tumori indotti dall'esposione alle radiazioni non saranno forse mai conosciuti - afferma ancora Sunmer - perché è difficile determinare il numero esatto dei cancri legati a Chernobyl in quanto gli effetti delle radiazioni sono lente a farsi sentire".

(preso da qualche parte su internet, e sentito al telegiornale)


[ Questo messaggio è stato modificato da: JerichoOne il 24-04-2006 alle 02:07 ]

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 24-04-2006 11:12  
quote:
In data 2006-04-24 02:06, JerichoOne scrive:

In particolare in Gran Bretagna il 34 per cento del territorio è stato contaminato dalle ricadute delle radiazion per un totale di 720 km quadrati.



immagino che questo dato sia un bel refuso. Se lo hai trovato sulla ricerca in questione ho dei seri dubbi sulle capacità di questi studiosi.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 24-04-2006 11:17  
quote:
In data 2006-04-24 11:12, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2006-04-24 02:06, JerichoOne scrive:

In particolare in Gran Bretagna il 34 per cento del territorio è stato contaminato dalle ricadute delle radiazion per un totale di 720 km quadrati.



immagino che questo dato sia un bel refuso. Se lo hai trovato sulla ricerca in questione ho dei seri dubbi sulle capacità di questi studiosi.



In effetti...ora guardo sull'Independent On Line che dovrebbe aver lanciato la notizia.

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 24-04-2006 11:25  
quote:
In data 2006-04-24 11:12, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2006-04-24 02:06, JerichoOne scrive:

In particolare in Gran Bretagna il 34 per cento del territorio è stato contaminato dalle ricadute delle radiazion per un totale di 720 km quadrati.



immagino che questo dato sia un bel refuso. Se lo hai trovato sulla ricerca in questione ho dei seri dubbi sulle capacità di questi studiosi.



Se fosse un dato reale la Gran Bretagna risulterebbe meno estesa del Lussemburgo...

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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 24-04-2006 11:27  
quote:
In data 2006-04-24 11:17, JerichoOne scrive:
quote:
In data 2006-04-24 11:12, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2006-04-24 02:06, JerichoOne scrive:

In particolare in Gran Bretagna il 34 per cento del territorio è stato contaminato dalle ricadute delle radiazion per un totale di 720 km quadrati.



immagino che questo dato sia un bel refuso. Se lo hai trovato sulla ricerca in questione ho dei seri dubbi sulle capacità di questi studiosi.



In effetti...ora guardo sull'Independent On Line che dovrebbe aver lanciato la notizia.


L'area con un livello di contaminazione particolarmente in Gran Betagna secondo l'Independent fu di circa 81000 kmq, stando all'articolo sull'Independent.

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 24-04-2006 12:14  
tendenzialmente sono abbastanza favorevole. il problema è che si fa finta che i problemi dovuti all'inquinamento radioattivo o da elettromagnetismo non esistano.
credo che che con le tecnologie attuali i rischi non siano alti ma c'è sempre da considerare che le scorie radiattive sono difficilmente stoccabili in italia dati i suoli spesso franosi, vulcanicie soggetti a terremoti locali. mi viene da pensare al sito di pitigliano in provincia di grosseto ove il governo voleva(aveva previsto timidamente) stoccare i rifiuti dopo le proteste di scanzano ionico. pitigliano è un sito di origine vulcanica(ci sono anche cave di tufi) e c'è nelle vicinanze uno dei terreni già di per sé più ricchi di uranio(l'amiata in quanto vulcano è pittosto radioattivo). questo cosa fa capire, che i signori che sono preposti a decidere i luoghi di stoccaggio, sono spesso incompetenti e sarebbe bene si occupassero di altro.
detto questo penso che in Italia, data la sua posizione sarebbe il caso di sfruttare l'energia eolica e solare, per il momento, in modo da far calare la spesa per l'acuisto del petrolio. purtroppo a causa della semiprivatizzazione dell'enel, grazie alla quale ha raggiunto un potere spaventoso(e poi con i nostri soldi fa pubblicità orribili e che prendono per il culo i ricercatori) è oggi impossibile che lo stato conceda degli sgravi fiscali a chi vuole applicare una piatra fotovoltaica sul tetto della propria abitazione.
quindi mi sembra che tanti partiti politici che invocano energie alternative a quella del petrolio cadano in una mancanza di coerenza imperdonabile.

per ritornare al nucleare o meglio a tutto ciò che di radioattivo c'è vorrei far presente che tutt'oggi nonostante la statistica affermi che ove ci sono più radiazioni ci sono anche più leucemici e tomorati in generale, e che si stato dimostrato da diversi studi che radiazioni sopra una certa frequenza alterano la struttura mitocondriale delle cellule e la struttura cromosomica, ci sono molti pseudoscienziati(Roberto vacca, su newton per esempio) o "scienziati" come veronesi che si ostinano a dire che non sussistono prove veramente scientifiche per affermare che le radiazione provochino il cancro.
quindi data questa crisi della tecnologia in merito, credo che per il momento lo stato dovrebbe aprire le porte al fotovoltaico e in seguito quando ci saranno posizioni chiare(e non politicizzate) al nucleare.

_________________
«E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi

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Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 24-04-2006 12:54  
quote:
In data 2006-04-24 12:14, MARQUEZ scrive:
purtroppo a causa della semiprivatizzazione dell'enel, grazie alla quale ha raggiunto un potere spaventoso(e poi con i nostri soldi fa pubblicità orribili e che prendono per il culo i ricercatori) è oggi impossibile che lo stato conceda degli sgravi fiscali a chi vuole applicare una piatra fotovoltaica sul tetto della propria abitazione.
quindi mi sembra che tanti partiti politici che invocano energie alternative a quella del petrolio cadano in una mancanza di coerenza imperdonabile.



Ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh !!!!!!!!!!!!!!!
Ma se è esattamente l'opposto di quello che è accaduto. Quando l'Enel aveva il monopolio di stato era impossibile per legge possedere una qualunque fonte di produzione elettrica propria, oggi non è più così.
E gli sgravi fiscali per istallare celle fotovoltaiche ci sono stati a centinaia sia a livello europeo, nazionale, regionale, provinciale e comunale. Un esempio http://www.edilbase.com/novita.php?selezione=3&id=92
Altro che impossibili. Ma informati.
E probabilmente non ha mai sentito nominare la legge 192 del 2005, che prevede una rivoluzione nei metodi di gestione energetica degli edifici, imponendo ai progettisti un uso massiccio di pannelli solari, vasche di accumulo energetico, collettori solari, pannelli radianti, vetricamera tripli, scambiatori a condensazione, facciate ventilate ed altre tecnologie simili che permetterebbero di abbattere del 60-70% i consumi energetici degli edifici (gli impianti di riscaldamento sono la prima fonte di gas serra) con un evidente vantaggio per l'ambiente. Tutto ciò è stato approvata dal governo Berlusconi, che alle vuote parole e alle patetiche pagliacciate dei verdi di sinistra contrappone i fatti.

E per quanto riguarda i siti di stoccaggio delle scorie è ovvio che un posto non vale l'altro. Ma il problema dei terremoti non è un problema. Le strutture moderne in cemento armato usate per questi depositi possono resistere a qualunque terremoto. Senza contare che tali scorie sarebbero stoccate centinaia di metri sotto terra e chiunque abbia studiato i rudimenti della fisica dovrebbe sapere che bastano in verità pochi metri di terreno per ostacolare qualunque flusso radiattivo.
Il problema sorge solo se le sostanze tossiche risalgono, come accadrebbe in presenza di falde acquifere.

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projector


Reg.: 15 Nov 2004
Messaggi: 532
Da: Teramo (TE)
Inviato: 24-04-2006 12:56  
quote:
In data 2006-04-24 12:14, MARQUEZ scrive:


detto questo penso che in Italia, data la sua posizione sarebbe il caso di sfruttare l'energia eolica e solare, per il momento, in modo da far calare la spesa per l'acuisto del petrolio. purtroppo a causa della semiprivatizzazione dell'enel, grazie alla quale ha raggiunto un potere spaventoso(e poi con i nostri soldi fa pubblicità orribili e che prendono per il culo i ricercatori) è oggi impossibile che lo stato conceda degli sgravi fiscali a chi vuole applicare una piatra fotovoltaica sul tetto della propria abitazione.








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