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	| Autore | Solita Italietta sparagnina |  
| ipergiorg 
  Reg.: 08 Giu 2004
 Messaggi: 10143
 Da: CARBONERA (TV)
 
 | | |  Inviato: 10-10-2004 09:56 | 
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 | Articolo polemico 
 ..
 Pensare in piccolo e pensare in grande non è la stessa cosa.
 
 L’Italia è umiliata dalla piccola Slovenia (numero 43 al mondo) e Lippi si dichiara soddisfatto delle prestazioni dei suoi giocatori.
 
 Il Brasile stravolge il Venezuela (numero 59 al mondo) per 5-2 ( 2 Kakà, 2 Ronaldo, 1 Adriano) e Parreira va in tv a mostrare la sua rabbia e accusa i suoi giocatori di essersi rilassati sul 5-0 e che dovevano segnare di più oltre che non subire gol.
 
 L’Italia comincia con un attaccante in campo e solo quando viene a trovarsi in svantaggio ne mette un altro: sul due a zero sarebbe stato troppo pericoloso.
 
 Il Brasile gioca con due punte dall’inizio e per pochi minuti, e sul 3-0 per pochissimo tempo ne schiera addirittura tre e poi finisce la partita come l’aveva iniziata: con due attaccanti e un centrocampista offensivo.
 
 E’ questione di giocatori o di mentalità dell’allenatore?
 
 L’Italia del rinnovamento, quella che doveva dimenticare Mondiali ed Europei e far sognare gli italiani, ha mostrato limiti preoccupanti proprio nell’uomo, Lippi, che doveva darle una vuova mentalità.
 
 Domanda semplice: perché Di Vaio è stato fatto entrare negli ultimi minuti quando c’era da inseguire un pareggio e non prima, sullo zero a zero quando c’era la possibilità di inseguire una vittoria?
 
 Evidentemente un attacco con due punte è necessario solo per ribaltare un risultato quando sei in svantaggio e non per costruirlo quando stai pareggiando.
 
 Gilardino e Tony davanti e Totti a fare il centrocampista avanzato, con la possibilità di inserirsi negli spazi creati dai movimenti dei due attaccanti, non potevano giocare dall’inizio?
 
 Chi si aspettava straordinari stravolgimenti, una nuova mentalità, un modulo offensivo diverso, è stato servito.
 
 L’Italia di Lippi è chiaro che alla fine si qualificherà per i Mondiali 2006 visto che è in un girone molto facile, ma c’è la quasi certezza che in Germania tornerà all’antico.
 
 Tornerà a giocare in maniera tremebonda e se per caso dovesse passare in vantaggio, vedremo la solita sostituzione di una punta con un centrocampista e di un centrocampista con un difensore.
 
 A dar retta ai soliti gazzettieri in servizio permanente effettivo l’Italia ha il migliore portiere del mondo (l’uscita a vuoto di ieri sera è stata simile a quella che ci sbattè fuori dall’ultimo Europeo), ha i migliori difensori del pianeta Terra (Nesta e Cannavaro sulla punizione dalla quale è venuto il gol cercavano di guardare le stelle attraverso le nuvole…) eccetera eccetera.
 
 E poi sui giornali di oggi si legge Lippi che dice: loro hanno avuto una sola occasione ed hanno segnato.
 
 Piccola domanda finale: e quando gli avversari avranno tre o quattro occasioni, quanti gol segneranno?
 
 ______________
 
 Adriano segna un solo gol nel Brasile ma è entrato solo al 69' al posto di Kakà (2 gol).
 Speriamo non si stanchi troppo il nostro campione.
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 Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.
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| Julian 
  Reg.: 27 Gen 2003
 Messaggi: 6177
 Da: Erbusco (BS)
 
 | | |  Inviato: 10-10-2004 10:41 | 
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 | Ieri siamo stati parecchio sfortunati,però secondo me il problema di fondo resta un altro:
 quell'aurea di mistificazione che circonda oramai da unpò di anni i nostri giocatori,che
 sono sempre i migliori del mondo,in qualunque
 caso.Se perdiamo è sempre colpa di circostanze
 sfavorevoli..ora,abbiamo avuto parecchia sfiga
 sia agli europei che ai mondiali del 2002 che ieri,però non si tratta solo di quello..la nostra mentalità se non cambia non ci consentirà preticamente più di vincere un cazzo.E poi,soprattutto,smettiamola di osannare i nostri fenomeni..quando avevamo
 dei fenomeni veri abbiamo vinto un Mondiale,
 o siamo usciti per vera sfiga(Italia 90').
 Se ripenso a chi avevamo in difesa allora mi
 viene da piangere..potevamo scegliere fra
 Baresi,Maldini,Vierchwood,Ferrara,Bergomi,
 Ferri,Costacurta.Oggi il migliore è Nesta,
 che è al livello di Bergomi,ma non può competere con il Ferrara o il Vierchwood di
 allora,secondo me.
 _________________
 Se nulla capivo, qui tu finalmente
 nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
 paradossale, tra noi terra infondata,
 dove sono i leoni, ammattiti e marroni
 lasciando immaginare
 la sposa occidentale.
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 |  
| gongolante 
  Reg.: 06 Feb 2002
 Messaggi: 3054
 Da: Cesena (FO)
 
 | | |  Inviato: 10-10-2004 11:03 | 
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 | Certe caratteristiche sono italiane da sempre e son talmente radicate che è veramente difficile cambiarle. Sono figlie del nostro campionato, del nostro paese, di tutto quello che gira al mondo pallonaro.
 L'unica verità è il risultato, basta guardare le pagelle, basta vedere come i giudizi dipendano solamente da quello.
 L'Italia ha sempre vinto con la difesa, la tattica, le astuzie, la furbizia, è sempre stata capace di risorgere quando è tirata aria di bufera! Un'italiano quando è rilassato non rende...
 
 Un'altra verità è che noi in attacco schieriamo Toni,Gilardino, Totti ed Esposito (Cassano a casa), il Brasile può scegliere tra Ronaldo, Ronaldino, Adriano e Kakà.
 Ho detto.
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 Cinematik - il fantacinema!
 In fase di lettura: LE ETICHETTA DELLE CAMICIE di Tiziano Sclavi
 Ultimo film: UN BACIO APPASSIONATO di Ken Loach
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| ipergiorg 
  Reg.: 08 Giu 2004
 Messaggi: 10143
 Da: CARBONERA (TV)
 
 | | |  Inviato: 10-10-2004 11:13 | 
 | 
 | una altra cosa che noto è la intempestività nei cambi degli allenatori italiani. E lo noto troppo spesso anche all'inter... quante volte un deludente Vieri è rimasto in campo per 60 minuti? Ieri Toni è entrato al 70° e onestamente è + in forma di Gilardino. Poi Montella proprio non tornerà + in nazionale? 
 Insomma da parte di un selezionatore mi aspetterei un minimo di flessibilità mentale (come da parte di allenatori con molti campioni a disposizione). Capisco che Gila è il futuro ma i punti servono sempre. E montella credo abbia buona intesa con Totti. Per quel che riguarda gli schemi e le geometrie posso capire che si lavori sempre con lo stesso centrocampo... ma gli attaccanti devono segnare e se sono in un momento negativo li si può anche lasciare a casa.
 _________________
 ADRIANOOOOOOOO!!!!!!!
 
 [ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 10-10-2004 alle 11:17 ]
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| Julian 
  Reg.: 27 Gen 2003
 Messaggi: 6177
 Da: Erbusco (BS)
 
 | | |  Inviato: 10-10-2004 13:38 | 
 | 
 | Quando abbiamo vinto nel dopoguerra l'abbiamo sempre fatto grazie soprattutto a difese di
 ferro,ed al momento d'oro di qualche uomo in
 attacco(Rossi nell'82',Baggio nel 94' che ci
 portò a sfiorare un titolo mondiale).Oggi però
 la nostra scuola difensiva è scaduta veramente
 in basso:se pensiamo che il migliore delle nuove generazioni doveva essere Ferrari(ma ha
 25 anni..ci ricordiamo Maldini e Ferrara a 25
 anni?),siamo veramente messi male.L'unica cosa
 da fare è puntare sull'attacco,però non lo si  fa.
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 Se nulla capivo, qui tu finalmente
 nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
 paradossale, tra noi terra infondata,
 dove sono i leoni, ammattiti e marroni
 lasciando immaginare
 la sposa occidentale.
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