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| Autore |
La frase più bella tra canzoni, libri, film, poesie... |
Ondina ex "Plumett"
 Reg.: 24 Apr 2003 Messaggi: 2205 Da: Padova (PD)
| Inviato: 17-01-2004 15:11 |
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Mio fratello è figlio unico
_________________
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 28-02-2004 21:16 |
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La mia firma
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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redrum
 Reg.: 23 Gen 2005 Messaggi: 98 Da: Milano (MI)
| Inviato: 04-02-2005 00:35 |
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....Così tra questa
Infinità s'annega il pensier mio:
E 'l naufragar m'è dolce in questo mare.
_________________
He came dancing across the water
With his galleons and guns
Looking for the new world
And a palace in the sun
[ Questo messaggio è stato modificato da: redrum il 04-02-2005 alle 00:36 ] |
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medea1976
 Reg.: 13 Gen 2005 Messaggi: 401 Da: firenze (FI)
| Inviato: 04-02-2005 14:11 |
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In each and every soul lies a man, very soon he'll deceive and discover
But even till the end of his life, he'll bring a little love
-Queen-
_________________ Dai diamanti non nasce niente,
dal letame nascono i fiori.
(De Andrè) |
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medea1976
 Reg.: 13 Gen 2005 Messaggi: 401 Da: firenze (FI)
| Inviato: 04-02-2005 14:11 |
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Scusate, non dovevo specificare l'autore...
_________________ Dai diamanti non nasce niente,
dal letame nascono i fiori.
(De Andrè) |
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medea1976
 Reg.: 13 Gen 2005 Messaggi: 401 Da: firenze (FI)
| Inviato: 04-02-2005 14:21 |
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piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.
Un'altra e poi basta
Chi cammina si intorbida,
l'acqua corrente non vede le stelle,
chi cammina dimentica
e chi si ferma sogna.
_________________ Dai diamanti non nasce niente,
dal letame nascono i fiori.
(De Andrè) |
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Paolalla
 Reg.: 30 Set 2004 Messaggi: 1250 Da: mendicino (CS)
| Inviato: 04-02-2005 14:45 |
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io e Demon amiche per l'eternità di amicizia ke ci unisce anke ora kiuse da giorni in questa stanza dormiamo di luminal ke coccola sonni nn stanki perchè parliamo sottovoce e c'è solo solitudine ke unisce qst nn conoscere sorti invano attese senza visite di desdemona e nessuna notizia di Paula e Demonia ke speriamo in volo e ke nei nostri sogni guardiamo in volo e c'è buio nn cercato e sonni nn stanki e parole ripetute nello notti più spesse così ci abbracciamo e può essere volgarmente romantico dirsi ti amo in questi momenti e volgarmente facile stringersi ora ke nn c'è resto. Che nn c'è nulla a proteggerci e nn altri baci se nn i nostri. Che nn c'è Nulla.
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Paolalla
 Reg.: 30 Set 2004 Messaggi: 1250 Da: mendicino (CS)
| Inviato: 04-02-2005 14:48 |
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la mancanza di punteggiatura nella prima parte nn è per errore
è scritto proprio così
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redrum
 Reg.: 23 Gen 2005 Messaggi: 98 Da: Milano (MI)
| Inviato: 04-02-2005 17:34 |
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"Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, perchè le parole le immiseriscono - le parole rimpiccioliscono cose che finchè erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è più che questo, vero? Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portar via. E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perchè vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate. Questa è la cosa peggiore , secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare."
_________________ He came dancing across the water
With his galleons and guns
Looking for the new world
And a palace in the sun |
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Paolalla
 Reg.: 30 Set 2004 Messaggi: 1250 Da: mendicino (CS)
| Inviato: 06-02-2005 16:44 |
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Forse non riusciro' a darti il meglio
piu' volte hai trovato i miei sforzi inutili
forse non riusciro' a darti il meglio
piu' volte hai trovato i miei gesti ridicoli
come se non bastasse
l'aver rinunciato a me stessa
come se non bastasse
tutta la forza del mio amore...
e non ho fatto altro che sentirmi sbagliata
ed ho cambiato tutto di me
perche' non ero abbastanza
ed ho capito soltanto adesso che avevi...paura
forse non riusciro' a darti il meglio
ma ho fatto i miei conti ed ho scoperto che non possiedo di piu'
come se non bastasse
l'aver rinunciato a me stessa
come se non bastasse
tutta la forza del mio amore...
e non ho fatto altro che sentirmi sbagliata
ed ho cambiato tutto di me
perche' non ero abbastanza
ed ho capito soltanto adesso
e non ho fatto altro che sentirmi sbagliata
ed ho cambiato tutto di me
perche' non ero abbastanza
ed ho capito soltanto adesso che avevi...paura
Carmen Consoli
Blunotte
questa canzone è stupenda
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pkdick
 Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 06-02-2005 16:50 |
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chi l'aveva mai visto, 'sto topic...
così, di getto:
La verità è che la gente sta male
Inseguendo ogni giorno la normalità
Che ci ucciderà
_________________ Quattro galìne dodicimila |
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Shirleen
 Reg.: 07 Nov 2003 Messaggi: 114 Da: ceriale (SV)
| Inviato: 06-02-2005 19:14 |
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Nothing's what it seems to be,
I'm a replica, I'm a replica
Empty shell inside of me
I'm not myself, I'm a replica of me...
è ritornello di una canzone dei Sonata Arctica, e rispecchia molto quelloche sento, nel mio cuore.
ma amo molto anche la frase che è la mia firma.
_________________ L'uomo ha bisogno di quello che ha in sè di peggiore per raggiungere ciò che di migliore c'è in lui. |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 06-02-2005 19:38 |
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quote: In data 2003-12-10 21:56, mallory scrive:
Diciamo che è impossibile.
Ma appena ho letto questo thread, mi è balenato in mente questo passo:
"Lo schiavo non vede di buon occhio le virtù dei potenti: è scettico e diffidente, ha la raffinatezza della diffidenza per tutto quanto di "buono" venga tenuto in onore in mezzo a costoro, vorrebbe persuadersi che tra quelli la stessa felicità non è genuina. All’opposto vengono messe in evidenza e inondate di luce le qualità che servono ad alleviare l’esistenza ai sofferenti: sono in questo caso la pietà, la mano compiacente e soccorrevole, il calore del cuore, la pazienza, l’operosità, l’umiltà, le gentilezza a esser poste in onore[...] La morale degli schiavi è essenzialmente morale utilitaria.
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no scusa tu mi citi nietzsche???
il mio Dio???
oh arianna mi sono innamorata di te.
ho avuto l illuminazione.
oh che parole sublimi.
tornando al topic, ne ho tante, davvero tante di frasi, molti aforismi del buon friedrich.
metto questo mattone:
“Io vi insegnerò cos’è il Superuomo. L’uomo è qualcosa che deve essere superato. Che cosa avete fatto per superarlo?
Tutti gli esseri fino ad oggi hanno creato qualcosa che andava al di là di loro stessi: e voi invece volete essere la bassa marea di questa grande ondata e tornare ad esser bestie piuttosto che superare l’uomo?
Che cos’è la scimmia per l’uomo? Qualcosa che fa ridere, oppure suscita un doloroso senso di vergogna. La stessa cosa sarà quindi l’uomo per il Superuomo: un motivo di riso o di dolorosa vergogna.
Avete percorso il cammino dal verme all’uomo, ma in voi c’è ancora molto del verme. Una volta eravate scimmie, e anche adesso l’uomo è piú scimmia di qualsiasi scimmia al mondo. Ma anche il piú saggio di voi non è che un essere ibrido, qualcosa di mezzo fra la pianta e lo spettro. È questo forse ch’io vi comando di essere? Fantasmi o piante?
Guardate, io invece vi insegno a diventare Superuomini!
Il Superuomo, ecco il vero senso della terra. La vostra volontà quindi dica: il Superuomo diventi il senso della terra.
Vi scongiuro, o fratelli, siate fedeli alla terra, e non credete a coloro che vi parlano dl speranze ultraterrene! Essi sono dei manipolatori di veleni, sia che lo sappiano, o no.
Sono degli spregiatori della vita, dei moribondi, degli intossicati dei quali la terra è stanca: se ne vadano in pace!
Una volta il peccato contro Dio era il peggior sacrilegio; ma Dio è morto, e perciò sono morti anche questi esseri sacrileghi. Peccare contro la terra, ecco la cosa piú terribile che si può fare oggi; stimare di piú le viscere dell’imperscrutabile che non il senso della terra!
Un tempo l’anima guardava con disprezzo al corpo: e allora questo disprezzo era la cosa piú alta: essa voleva che fosse magro, affamato, orribile. Cosí pensava di sfuggire a lui e alla terra.
Oh, quell’anima era essa stessa orribile, magra, affamata: e la gioia di quell’anima era la crudeltà!
Ma anche voi, fratelli miei, ditemi: che cosa vi dice il corpo a proposito di questa vostra anima? Non è essa povertà, sporcizia e un miserabile benessere?
In verità, l’anima è un sudicio fiume. Bisogna essere un mare per accogliere in sé un sudicio fiume senza diventare impuri.
Ecco, io vi insegnerò a diventare Superuomini; il Superuomo è appunto quel mare, in cui si può perdere il vostro grande disprezzo.
Qual è l’esperienza piú grande che potete avere? L’ora del grande disprezzo. L’ora in cui la vostra felicità vi farà nausea, e anche la vostra ragione, e la vostra virtú.
È l’ora in cui direte: ‘Che mi importa della mia felicità? Essa non è che povertà e sporcizia e un miserabile benessere. Ma la mia felicità dovrebbe giustificare la mia stessa esistenza’.
È l’ora in cui direte: ‘Che me ne importa della mia ragione? Ha essa forse, fame di sapere, come il leone di nutrimento? Essa è povertà e sporcizia e un miserabile benessere!’
È l’ora in cui direte: ‘Che me ne importa della mia virtú? Ancora non mi ha reso furibondo. Come sono stanco del mio Bene e del mio Male! Tutto ciò è povertà e sporcizia: e un miserabile benessere!’
È l’ora in cui direte: ‘Che me ne importa della mia giustizia? Non vedo ancora ch’io sia diventato fiamma ardente e carbone!’
È l’ora in cui direte: ‘Che me ne importa della mia compassione? Non è la pietà la croce cui viene inchiodato colui che amò gli uomini? Ma la mia pietà non è una crocifissione’.
Avete già parlato cosí? Gridato cosí? Ahimè, se mai vi avessi già udito gridare a quel modo!
Non il vostro peccato, no, è la vostra moderazione che grida vendetta al cielo, l’avarizia che conservate nei vostri stessi peccati!
Dov’è il lampo che deve leccarvi con la sua lingua? La follia con cui dovete essere vaccinati?
Ecco, io vi insegno a diventare Superuomini: essi sono quel lampo, essi sono quella follia!”
Quando Zarathustra ebbe cosí parlato, uno della folla gridò: “Abbiamo sentito abbastanza il funambolo, ora vogliamo anche vederlo!” E il popolo rise di Zarathustra. Ma il funambolo, che credeva che quelle parole fossero rivolte a lui, si mise all’opera.
Zarathustra tuttavia guardò il popolo e stupí. Poi parlò in questa guisa:
“L’uomo è una corda annodata fra l’animale e il Superuomo, una corda tesa sopra un abisso.
Un pericoloso andar dall’altra parte, un pericoloso metà-cammino, un pericoloso guardarsi indietro, un pericoloso rabbrividire e star fermi.
Ciò che v’è di grande nell’uomo, è che egli è un ponte e non uno scopo: ciò che si può amare nell’uomo, è che egli è un passaggio e una caduta.
Io amo coloro che non sanno vivere anche se sono coloro che cadono perché essi sono coloro che attraversano.
Io amo i grandi spregiatori, perché sono i grandi adoratori, sono frecce di nostalgia verso l’altra riva.
Io amo coloro che non soltanto dietro le stelle cercano una ragione per sacrificarsi e andare a fondo; ma che si sacrificano per la terra, affinché essa divenga un giorno proprietà del Superuomo.
Io amo colui che vive per conoscere, e che vuole conoscere perché un giorno il Superuomo possa vivere. E cosí vuole la propria distruzione.
Io amo colui che lavora e inventa, in modo da costruire la casa per il Superuomo e preparare per lui la terra, l’animale e la pianta; perché cosí facendo vuole la propria distruzione.
Io amo colui che ama la sua virtú: perché la virtú è volontà di distruzione e freccia della nostalgia.
Io amo colui che non serba in sé una sola goccia del proprio spirito, al contrario, vuol essere interamente lo spirito della propria virtú: e cosí passerà come spirito sopra il ponte.
Io amo colui che della propria virtú fa la propria inclinazione e il stesso destino: cosí, per amore della sua virtú, vorrà ancora vivere, e al tempo stesso non piú vivere.
Io amo colui che non vuole avere troppe virtú. Una virtú vale piú di due virtú, perché essa è doppiamente un nodo cui si attacca il destino.
Io amo colui che spreca la propria anima, che non vuole ringraziamenti, e che non restituisce nulla: perché egli dona sempre e non vuole conservarsi.
Io amo colui che si vergogna quando il dado cade in modo favorevole a lui, e si chiede: ‘Sono forse un baro?’ giacché egli vuole andare a fondo.
Io amo colui che getta parole d’oro davanti alle sue azioni e mantiene sempre piú di ciò che ha promesso: perché egli vuole la propria distruzione.
Io amo colui che giustifica quelli che verranno e assolve quelli che sono tramontati: poiché egli vuole andare a fondo a causa degli uomini del presente.
Io amo colui che castiga il proprio Dio perché lo ama, giacché egli perirà per la collera del suo Dio.
Io amo colui la cui anima resta profonda anche nella ferita e può esser distrutto anche da un piccolo avvenimento, perché cosí andrà volentieri all’altro capo del ponte.
Io amo colui la cui anima è troppo ricca, sí che egli dimentica se stesso e tutte le cose che sono in lui: in tal guisa tutte le cose diverranno la sua distruzione.
Io amo colui che è libero di spirito e di cuore: perché la sua testa sarà soltanto il viscere del suo cuore; il suo cuore tuttavia lo spingerà verso la rovina.
Io amo tutti coloro che sono come gocce pesanti che cadono a una a una dalla nera nube che sovrasta all’uomo: essi annunciano che sta per venire il fulmine e periscono come annunciatori.
Vedete, io sono un annunciatore del fulmine, sono una di quelle gocce che cadono dalla nube: quel fulmine si chiama Superuomo”.
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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hal9000
 Reg.: 13 Set 2004 Messaggi: 1519 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 06-02-2005 19:48 |
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"Parlare in continuazione non significa comunicare"
_________________ "Anche i pomodori sanno che non si sfugge al passato" |
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Ramarrina
 Reg.: 17 Nov 2004 Messaggi: 598 Da: rm (RM)
| Inviato: 07-02-2005 08:51 |
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quote: In data 2005-02-04 17:34, redrum scrive:
"Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, perchè le parole le immiseriscono - le parole rimpiccioliscono cose che finchè erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è più che questo, vero? Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portar via. E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perchè vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate. Questa è la cosa peggiore , secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare."
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Oddio! Ma è stupenda!
Grazie redrum...
_________________ Vi sono ricordi che non si lasceranno cancellare; memorie come ombre, vaghe, variabili, infinite, non ferme; come un'ombra di cui mi sarà impossibile liberarmi finchè risplenderà luce nella mia ragione ("Berenice" E. A. Poe)
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