| Autore |
Giovanni Pascoli |
fuffina
 Reg.: 30 Mag 2007 Messaggi: 153 Da: Milano (MI)
| Inviato: 19-06-2007 14:41 |
|
SCALPITIO
Si sente un galoppo lontano
(è là...)
che viene, che corre nel piano
con tremula rapidità.
Un piano deserto, infinito,
tutt'ampio, tutt'arido, eguale,
qualche ombra d'uccello smarrito
che scivola simile a strale.
Non altro. Essi fuggono via
da qualche remoto sfacelo,
ma quale, ma dove egli sia
non sa né la terra né il cielo.
Si sente un galoppo lontano,
più forte...
che viene, che corre nel piano:
La morte! La morte! La morte!
Non ho resistito, dovevo postarla... è angosciante e bellissima.
_________________ Non sono avventuriero per scelta, ma per destino.
(Vincent Van Gogh) |
|
andrea70
 Reg.: 10 Mar 2007 Messaggi: 565 Da: frosinone (FR)
| Inviato: 19-06-2007 15:03 |
|
quote: In data 2007-06-19 14:38, fuffina scrive:
Ma allora non sono l'unica a cui piace così tanto!!!
|
Piace molto anche a me pur preferendogli altri poeti. In "Novembre" in sole tre strofe riesce a trasmetterci il senso di pace della morte in modo magistrale.
Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore.
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. È l'estate,
fredda, dei morti.
_________________
|
|
Zniga79
 Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 48 Da: Genova (GE)
| Inviato: 19-06-2007 17:30 |
|
Pascoli piace molto anche a me.
Comunque il definirlo "aulico", come qualcuno ha fatto, è quantomeno azzardato.
Semmai, il suo limite risiede nel non aver adeguato la forma (ovvero la lingua e i modi espressivi, che sono essenzialmente rimasti gli stessi dei suoi predecessori italiani) ai contenuti estremamente innovativi della sua poesia, accostabile per molti versi al Simbolismo di Rimbaud, Mallarmé e compagnia.
Sì, qualche timido tentativo c'è stato: vedi le allitterazioni "disturbanti", le innumerevoli onomatopee che riproducono, anche in maniera piuttosto efficace, i richiami degli amati uccelli, e via dicendo... ma nulla di più.
Tanto che per decenni fu liquidato come poeta nostalgico e - se mi si permette la definizione - un po' "pantofolaio". Al contrario, tutta la sua opera è intrisa, oltre che di un culto quasi morboso per la morte, di ossessioni, di reminiscenze traumatiche giovanili e di complessi irrisolti.
Comunque apprezzo molto "Il lampo/Il tuono", "L'ora di Barga", "La mia sera", oltre alle già citate "L'assiuolo" e "Il Bolide".
A proposito di quest'ultima qualcuno aveva notato che mio fratello ne utilizza gli ultimi versi come firma qui sul forum... sono stato proprio io a fargli conoscere questa poesia!
_________________ Ho gli occhi di Rodolfo Valentino, i muscoli di Johnny Weissmuller e il cervello di Albert Einstein.
Colleziono pezzi di cadaveri illustri. |
|
AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 20-06-2007 11:26 |
|
Aulico Pascoli? Non c'è sentimento più legato al significato schietto delle "cose", all'odore della terra e della natura, acre/terrigno, profondo, lirico, agli avvenimenti concreti e pure trasfigurati, ai piccoli grandi eventi della vita, tra struggenti memorie e nostalgie, rimpianti, presente vivo, sentimento immanente ed "antieroico" della vita e della morte.., come il suo.
I GATTICI
E vi rivedo, o gattici d'argento,
brulli in questa giornata sementina:
e pigra ancor la nebbia mattutina
sfuma dorata intorno ogni sarmento.
Gia vi schiudea le gemme questo vento
che queste foglie gialle ora mulina;
e io che al tempo allor gridai, Cammina,
ora gocciare il pianto in cuor mi sento.
Ora, le nevi inerti sopra i monti,
e le squallide pioggie, e le lunghe ire
del rovaio che a notte urta le porte,
e i brevi dì che paiono tramonti.
infiniti, e il vanire e lo sfiorire,
e i crisantemi, il fiore della morte.
Musica silenziosa (n)delle "parole"; verso rivoluzionario, anticipatore del "verso musicale" dannunziano. Ha ragione fuffina, un grande poeta, di primissima importanza, sottovalutato, forse perchè si era costretti, almeno ai miei tempi, a mandare giù a memoria, a scuola, La cavallina storna...
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 20-06-2007 alle 11:28 ] |
|
Fakuser
 Reg.: 04 Feb 2005 Messaggi: 2656 Da: Milano (MI)
| Inviato: 21-06-2007 02:56 |
|
| Mi piacerebbe,come per altri poeti,conoscerlo realmente a fondo e non a livello antologico-Universitario,perche' si tratta di un versificatore rivoluzionario e dalloperato cruciale,nonche' uno scrittore capace d far tremare la terra.Per me al top ci sta Il CIECO e altri Primi poemetti.Marquez si astenga perdio. |
|
Moreschi

 Reg.: 14 Gen 2006 Messaggi: 2038 Da: Milano (MI)
| Inviato: 21-06-2007 11:23 |
|
io ero stato obbligato a studiare "la cavalla storna" o qualcosa del genere.
non finiva MAI
_________________ “Tutti i miei film possono essere pensati in bianco e nero, eccetto Sussurri e grida ... ho sempre immaginato il rosso come l'interno dell'anima” (I. Bergman). |
|
MARQUEZ
 Reg.: 23 Feb 2006 Messaggi: 2117 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 23-06-2007 15:13 |
|
in un qualunque libro di letteratura si legge proprio quello che scrivete voi: pascoli non è aulico.
lui infatti diceva di aborrire questo genere di poesia. ma avete mai letto una poesia liberandovi del giudizio di colui che scrive le antologie di letteratura?
avete mai provato a confrontare quel genere di poesia con quella di neruda o di Hikmet?
allora abbiamo o no che pascoli è aulico??
comunque fate voi, giudicate pure spegnendo il cervello, d'altronde mi sembra di capire che nei vostri corsi di laurea fasulli è questo quello che richiedono!
_________________ «E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi |
|
denisuccia
 Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 23-06-2007 15:17 |
|
A me Pascoli non è mai piaciuto, mi spiace per chi lo apprezza, ma è così.
In compenso sono una gran conoscitrice di Neruda, e apprezzo tantissimo Hikmet, i due citati da Marquez.
Ma Pascoli, proprio...
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
|
MARQUEZ
 Reg.: 23 Feb 2006 Messaggi: 2117 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 23-06-2007 15:21 |
|
quote: In data 2007-06-23 15:17, denisuccia scrive:
A me Pascoli non è mai piaciuto, mi spiace per chi lo apprezza, ma è così.
In compenso sono una gran conoscitrice di Neruda, e apprezzo tantissimo Hikmet, i due citati da Marquez.
Ma Pascoli, proprio...
| mi fa piacere che ci siano già diversi utenti che apprezzano Hikmet perché purtroppo non è previsto negli ordinamenti scolastici per lasciar posto a ebefrenici del calibro di d'annunzio o di Pascoli appunto che reputo un pessimo poeta.
comunque sono davvero curioso di sentire cosa penserete sulla disquisizione che è nata sul pascoli aulico o meno. denis tu che ne pensi?
_________________ «E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi |
|
quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 23-06-2007 15:26 |
|
quote: In data 2007-06-23 15:17, denisuccia scrive:
A me Pascoli non è mai piaciuto, mi spiace per chi lo apprezza, ma è così.
In compenso sono una gran conoscitrice di Neruda, e apprezzo tantissimo Hikmet, i due citati da Marquez.
Ma Pascoli, proprio...
| Personalmente mi piacciono tutti e tre.
Di Pascoli amo lo stupore e il timore "fanciullesco" di fronte alla magia della Natura..mentre D'Annunzio voleva fondersi con essa, Pascoli la osserva incantato.
Di Hikmet e Neruda amo le poesie d'amore, quanto di più romantico e passionale abbia mai letto. |
|
quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 23-06-2007 15:30 |
|
| Quanto alla storia dell'aulico..per me basta leggersi "Meriggio" o "La pioggia nel pineto" (dove emerge fra l'altro il D'Annunzio panteista che desidera fondersi con la Natura) per rendersi conto di come D'Annunzio sia molto più aulico, magniloquente, "prepotente" di Pascoli |
|
MARQUEZ
 Reg.: 23 Feb 2006 Messaggi: 2117 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 23-06-2007 15:39 |
|
quote: In data 2007-06-23 15:30, quentin84 scrive:
Quanto alla storia dell'aulico..per me basta leggersi "Meriggio" o "La pioggia nel pineto" (dove emerge fra l'altro il D'Annunzio panteista che desidera fondersi con la Natura) per rendersi conto di come D'Annunzio sia molto più aulico, magniloquente, "prepotente" di Pascoli
| nessuno lo nega. d'annunzio ricercava proprio questo. pascoli è ancora più ridicolo per certi versi perchè crede che la sua poesia non sia aulica. invece guardandola con gli occhi moderni eccome se lo è. però a lettere insegnano queste sciocchezze e noi sporchi socialisti dobbiamo solo tacere e non diffondere falsa testimonianza.....
_________________ «E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi |
|
TomThom
 Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 2099 Da: Mogliano Veneto (TV)
| Inviato: 23-06-2007 16:00 |
|
quote: In data 2007-06-23 15:26, quentin84 scrive:
quote: In data 2007-06-23 15:17, denisuccia scrive:
A me Pascoli non è mai piaciuto, mi spiace per chi lo apprezza, ma è così.
In compenso sono una gran conoscitrice di Neruda, e apprezzo tantissimo Hikmet, i due citati da Marquez.
Ma Pascoli, proprio...
| Personalmente mi piacciono tutti e tre.
Di Pascoli amo lo stupore e il timore "fanciullesco" di fronte alla magia della Natura..mentre D'Annunzio voleva fondersi con essa, Pascoli la osserva incantato.
Di Hikmet e Neruda amo le poesie d'amore, quanto di più romantico e passionale abbia mai letto.
|
Concorda ma non dimenticare Salinas...Se non lo conosci colma in fretta questa lacuna!
_________________
|
|
TomThom
 Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 2099 Da: Mogliano Veneto (TV)
| Inviato: 23-06-2007 16:08 |
|
@Marquez
Che tu ritenga Pascoli un pessimo poeta è una notizia che mi addolora profondamente.
Giudizi simili dati da un ateo socialista amante delle parentesi graffe e insensibile alla logica delle emozioni mi feriscono le viscere e soprattutto mi ispirano una gran cagata.
Aulico o meno, sussidiario delle medie o no, la soggettività personale è fondamentale nell'approccio ad un'opera. Quindi che non ti piaccia è affar tuo, ma non venire a sparare "...è merda..." con tono compiaciuto e tale da far sembrare il tuo povero giudizio universalmente riconosciuto.
Ma ciò che mi dà più da pensare è che tu apprezzi Hikmet...Cazzo mi tocca rivalutarlo in negativo
_________________
|
|
quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 23-06-2007 16:14 |
|
quote: In data 2007-06-23 15:39, MARQUEZ scrive:
quote: In data 2007-06-23 15:30, quentin84 scrive:
Quanto alla storia dell'aulico..per me basta leggersi "Meriggio" o "La pioggia nel pineto" (dove emerge fra l'altro il D'Annunzio panteista che desidera fondersi con la Natura) per rendersi conto di come D'Annunzio sia molto più aulico, magniloquente, "prepotente" di Pascoli
| nessuno lo nega. d'annunzio ricercava proprio questo. pascoli è ancora più ridicolo per certi versi perchè crede che la sua poesia non sia aulica. invece guardandola con gli occhi moderni eccome se lo è. però a lettere insegnano queste sciocchezze e noi sporchi socialisti dobbiamo solo tacere e non diffondere falsa testimonianza.....
| Che discorsi fai? Letto con "occhi moderni" sarebbe aulico persino l'Inferno di Dante che pure è il cantico scritto con lo stile meno raffinato e più semplice (per esplicito volere dell'Autore) tra quelli della Divina Commedia.
Poi che c'entra il socialismo? Le poesie di Pascoli non hanno nulla di politico...quindi non ha senso contrapporlo a Neruda e Hikmet che hanno scritto anche (ma non solo) poesie a sfondo politico-sociale.
Neruda e Hikmet si muovono tra passione amorosa e passione politica, due cose che Pascoli (per quanto ne so) non ha affrontato o ha affrontato pochissimo nelle sue poesie.
Tu paragoni tre poeti diversissimi per cultura e sopratutto, esperienze di vita.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 23-06-2007 alle 16:20 ] |
|
|