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Attacco in asse |
sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 28-08-2006 02:21 |
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quote: In data 2005-01-03 13:36, TINTOBRASS scrive:
Sarebbe stato impensabile per i cineasti "classici" una trasgressione così audace
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infatti Ford in Ombre rosse non lo fa mai, solo "decine e decine" (cit. Tristam) di volte.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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TINTOBRASS
 Reg.: 25 Giu 2002 Messaggi: 5081 Da: Roma (RM)
| Inviato: 30-08-2006 17:57 |
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Metto da parte la strafottenza di fondo dei tuoi interventi sulla quale stendo un velo pietoso (i cinefili dell'ultima ora sono le bestie peggiori).
Il fatto che Ford abbia azzardato una trasgressione all'epoca tanto audace, non significa che fosse abituale per i cineasti classici il ricorso alla destrutturazione della grammatica cinematografica. Si, lui lo ha fatto, ma non ha certo fatto scuola per questo preciso motivo. Ci si ricorda di "Ombre rosse" per l'ispirato lavoro sulla profondità di campo e sulla spettacolarizzazione della violenza. Il ruolo di una Major hollywoodiana non era certo quello di alimentare il ricorso a particolari sperimentazioni. Sono altre cinematografie ad aver poi dedicato anni ed anni al rinnovamento di stantie e rigide leggi estetiche. Ma è inutile proseguire questo discorso. Non arriveremmo a nulla. Anche perché scemo noi sei, ed hai capito perfettamente cosa volevo intendere con il precedente intervento. Chiudiamola qui, non amo perdere tempo in sterili provocazioni.
_________________ "La giovinezza è una conquista dello spirito che si raggiunge solo ad una certa età" (Proust)
Il sito della mia personalissima rivoluzione: http://www.vueling.com |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 30-08-2006 19:13 |
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Mi sembrava solo un accademismo impreciso e infondato. Il cinefilo dell'ultim'ora legge frasi come quella e pensa che il cineasta bravo sia quello che non scavalca mai il campo (l'ho fatto anch'io, vedere topic di Mystic river). Si dà troppa importanza a una cosa che non la ha affatto.
La strafottenza di fondo è solo un (in genere efficace) incentivo alla discussione.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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pkdick
 Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 31-08-2006 12:15 |
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magari sto cannando clamorosamente non capendone nulla, ma giusto per curiosità:
mi è chiaro il discorso sullo scavalcamento di campo, ma invece cos'è che rende anche l'attacco in asse un (voluto o meno) errore di grammatica? la successione di due inquadrature dello stesso soggetto senza che vi sia continuità?
[ Questo messaggio è stato modificato da: pkdick il 31-08-2006 alle 12:17 ] |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 31-08-2006 13:18 |
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sempre secondo sta benedetta grammatica, tra due inquadrature successive l'angolo di ripresa dovrebbe variare di non meno di 30°.
(almeno credo)
_________________
Non vorrei mai appartenere ad un forum che accettasse tra i suoi moderatori uno come me.
[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 31-08-2006 alle 13:18 ] |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 01-09-2006 02:18 |
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Ciao!
Io amo l'attacco in asse, se posso ne faccio sempre uno o anche più di uno...
In verità dire che si tratti di un errore è un'esagerazione... più che altro è difficile usarlo senza che ci sia un salto visivo. Di solito, non mi ricordo dove o con chi ne parlavo, se unisci il raccordo sul movimento (o leggero della macchina da presa se riprendi a mano - o interno al quadro se passa qualcosa in campo) lo stacco è molto più dolce e "invisibile".
Se ci fate caso la grammatica nasce e origina proprio da quelle leggi che ti impediscono di vedere l'esistenza di una regia. Tutto quello che rende visibile la presenza di una regia (negli stacchi, nei raccordi, nel montaggio) viene etichettato come errore.
Sarà giusto, non sarà giusto?
A voi l'ardua sentenza...
Il raccordo sull'asse comunque veniva spesso usato (Keaton ne usa sempre in tutti i due rulli o i lunghi) e ancora adesso è usato largamente (Fincher, ma anche Moretti)...
Non vedo poi cosa ci sia di sbagliato...
_________________
Una minchia/sapida
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 01-09-2006 alle 02:19 ] |
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pkdick
 Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 01-09-2006 02:24 |
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che bello, avevo più o meno intuito...
interessante la considerazione sul raccordo sul movimento!
[ Questo messaggio è stato modificato da: pkdick il 01-09-2006 alle 02:26 ] |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 01-09-2006 02:29 |
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quello aiuta in tutto!
se si muove il soggetto uno stacco qualsiasi sul movimento (basta che sia simile) ha sempre successo...
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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mescal
 Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 01-09-2006 03:23 |
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poi c'è il doppio raccordo sull'asse, che era in non ricordo quale film di Truffaut, che Scorsese ha messo in quasi tutti i suoi film, e che è usato spesso anche dai Simpson. |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 01-09-2006 11:41 |
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quote: In data 2006-09-01 03:23, mescal scrive:
poi c'è il doppio raccordo sull'asse,
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cioè tipo in Uccelli di Hitchcock, nella scena in cui la madre di Mitch trova il cadavere con gli occhi divorati dai pennuti?
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 01-09-2006 12:48 |
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Sempre in Gli Uccelli c'è anche il raccordo sull'asse a scoppio ritardato.
Hitchcock le ha fatte e provate tutte, prima di tutti
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 01-09-2006 14:02 |
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quote: In data 2006-09-01 12:48, Tristam scrive:
Sempre in Gli Uccelli c'è anche il raccordo sull'asse a scoppio ritardato.
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questa mi manca...
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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mescal
 Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 01-09-2006 14:04 |
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quote: In data 2006-09-01 11:41, sandrix81 scrive:
quote: In data 2006-09-01 03:23, mescal scrive:
poi c'è il doppio raccordo sull'asse,
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cioè tipo in Uccelli di Hitchcock, nella scena in cui la madre di Mitch trova il cadavere con gli occhi divorati dai pennuti?
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io gli Uccelli non l'ho mai visto bene per intero, ma mi sa che i Simpson citano quello... |
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Skualo
 Reg.: 01 Mag 2005 Messaggi: 758 Da: Venezia (VE)
| Inviato: 02-09-2006 23:20 |
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quote: In data 2006-09-01 12:48, Tristam scrive:
Sempre in Gli Uccelli c'è anche il raccordo sull'asse a scoppio ritardato.
Hitchcock le ha fatte e provate tutte, prima di tutti
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Ciao, puoi spiegarmi meglio che intendi per "attacco sull'asse a scoppio ritardato" ed il punto dove Hitch lo utilizza? Sono troppo curioso....
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Tristam ex "mattia"
 Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 03-09-2006 14:40 |
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Ok...
Allora immaginate un primo piano di un attore, messo in successione ad un altro primo piano (o comunque piano ravvicinato) di un secondo attore.
Una sequenza di inquadrature di questo tipo, soprattutto se sappiamo che questi due personaggi sono in relazione immediata o sono nello stesso spazio, viene articolata da qui la guarda come un campo e controcampo. Quindi i due attori sono in relazione di vicinanza e di opposizione, si potrebbe dire. Un buon regista può forzare anche gli spazi e le angolazioni in modo da costruire anche una relazione di sguardi.
Il gioco è fatto: la percezione ci induce quindi a pensare ad unj perfetto campo e controcampo...
Se però uno di questi attori esce di campo, rivelando che dietro, nella profondità di campo che prima impallava, c'è il secondo attore che gli pensavamo accanto allora improvvisamente ci rendiamo conto che tutto quello che avevamo visto era semplicemente un raccordo sull'asse (immaginario che passa dalle teste dei due attori per esempio)...
A dovere di cronaca questo atipico raccordo è stato segnalato da Burch nel fondamentale saggio "Prassi del Cinema" (sandrix mi meraviglio di te!) a pagina 20/21 (per l'edizione della Pratiche Editrice).
In Uccelli questo raccordo avviene quando "Tippi, attardatasi a parlare con la maestra del villaggio, telefona al fidanzato". Leggete voi stessi.
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