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Autore CRITICHIAMO IL CRITICO
Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 20-10-2006 08:59  
Gironavigando su Internet mi sono imabattuto su questa interessante classificazione di Pierre Hombrebueno su Positif. Riguarda le diverse categorie di critico

Il Critico Semaforico – Un semaforo che lampeggia. Rosso = Stop. Arancione = Correte a vostro rischio. Verde = Attraversate. Sotto forma di pollici su, giù o impagliato in mezzo, di stelline, di cuoricini, è la stessa cosa. La critica informativa, colei che dà consigli su cosa vedere e non vedere.
Il Critico Semaforico è quindi giudice, il Dio supremo che ha il privilegio (ma anche il rischio) di promuovere o bocciare un’opera cinematografica rispetto le sue formazioni professionali e la propria idea di Cinema. La Semaforia è diffusa in riviste come Ciak e HotDog, ma anche tra i diversi quotidiani, dove il critico si siede sulla cattedra, e bolla i film che gli passano sotto mano con un distintivo di promosso o bocciato.

Il Critico Giustiziere – Talvolta il Critico Semaforico si evolve in un Critico Giustiziere, in un paladino della giustizia in cui ricorre spesso la dettatura “militanza”. E’ la critica più politica, e perciò più incline alla polemica. Un Critico idealista, spesso utopistico che difende ad occhi chiusi i suoi autori, massacrando, sempre ad occhi chiusi, tutti gli altri. E’ una critica che lotta, che scrive orazioni e trattati cinematografici come fossero fogli di propaganda politica per un’idealizzazione cinematografica. I Critici giustizieri sono sempre di meno, ma nei decenni scorsi han fatto la fortuna con i Cahiers du Cinema e i futuri paladini della Nouvelle Vague.

Il Critico Esteta – Detto anche il Critico del Decoupage. Colui che, con tutti i suoi mezzi conoscitivi sul cinema, fa un’analisi prettamente “estetico” della forma cinematografica. Una critica che non giudica con l’esplicitazione semaforica o giustiziera, bensì mediante l’implicita analisi delle varie componenti tecniche che compongono un’opera cinematografica. Più che estetica, è forse un critico anatomista, che tenta di esplorare lo scheletro del soggetto in questione. L’Esteta è colui che vede nel film un oggetto scientifico e nel critico lo scienziato pronto a farne l’autopsia, analizzando l’uso dei piani, dei campi, dei movimenti di macchina, e soprattutto, dei livelli di significazione. Quasi nessuno, oggi, è Esteta.

Il Critico Filosofo – La Critica come una novella. Il film come strumento di riflessione (a)moralistico. Diciamo che se il Critico Esteta è come l’uomo che guarda solo se la donna è bella e carina, il Critico Filosofo è l’uomo che si disinteressa dell’aspetto, guardando solo il carattere, più o meno gentile, più o meno cattivo, più o meno simpatico, più o meno antipatico. La Critica che osserva e delinea il messaggio filmico e la sua utilità per la vita e la società. La ricerca si trasferisce dalla messa in scena alle tematiche, perché si ritiene più importante ciò che si dice, piuttosto che il modo in cui viene detto. Si tende quindi spesso a cadere nella filosofia e nella psicologia, cercando di analizzare l’opera nel suo utilizzo pedagogico, e non più dal punto di vista prettamente tecnico. E’ raramente una critica che parla di Cinema in senso stretto, ma preferisce osservare le conseguenze di questo Cinema, le sue ripulsioni/effetti sulla mente e la vita di chi guarda. E chiaramente, è la Critica che più di ogni altro crede che cambiare il mondo con un film sia possibile.

Il Critico Acritico – Il critico che non critica. E’ possibile? No, non lo è. Ma diciamo che l’(a)critico è colui che analizza meno l’opera cinematografica in quanto tale. Il film non è altro che lo spunto iniziale per parlare di qualcos’altro che vada oltre quel soggetto, per parlare di tutto, di qualsiasi cosa, tranne del film in sé. Perché si ritiene che ancor più importante del Cinema c’è la vita, e un film può essere solo il riflesso di questa vita, quindi si trova più interessante ragionare ed analizzare la (propria) esistenza che l’ombra di essa proiettata sugli schermi. Si discute sulla società, si utopizzano mondi impossibili (da sognare), a volte si arriva persino a parlare della morte della propria bisnonna.

A questo aggiungerei il critico Pregiudiziale, senza alcuna accezione negativa del termine, ossia il critico che conoscendo i tratti della poetica e il linguaggio di un autore decide comunque di parlarne male senza vederne le opere.

Faccio alcuni esempi

Tristam mi sembra un critico contemporaneamente Esteta e filosofo (ossia in perfetto equilibrio tra linguaggio e pensiero)

Quilty un critico prettamente estetico

Alzayd su Scoop è un critico pregiudiziale.

Nancykid su Tarantino è un critico giustiziere

Lancio questa provocazione per vedere cosa ne pensate. E' chiaro che definire è limitare e che ogni classificazione ha delle pecche, però mi sembrava divertente parlarne.


[ Questo messaggio è stato modificato da: Schizobis il 20-10-2006 alle 09:32 ]

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 20-10-2006 09:09  
Io sono senza dubbio più un critico acritico. Però con alcuni distinguo rispetto alla definifizione.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 20-10-2006 09:29  
Io ti collocherei tra acritico e filosofo.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 20-10-2006 10:03  
quote:
In data 2006-10-20 08:59, Schizobis scrive:


Quilty un critico prettamente estetico




Può darsi, comunque in un film vado alla ricerca dei significati, ma tali significati li voglio vedere costruiti attraverso il puro linguaggio cinematografico (inquadrature, movimenti di macchina , montaggio) e non derivati da meriti di sceneggiatura , scenografia o quant'altro. Altrimenti me ne vado a teatro (che poi non ci vado)o mi leggo un libro.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 20-10-2006 10:07  
Lo so su questo discordiamo ampiamente.
Ma capisco il tuo punto di vista.


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Ahsaas

Reg.: 18 Apr 2006
Messaggi: 779
Da: Parma - India (es)
Inviato: 20-10-2006 14:37  
ahahah
mi fa piacere che sia stato riportato questo pezzo scritto in gioventù
_________________
http://www.positifcinema.com/

[ Questo messaggio è stato modificato da: Ahsaas il 20-10-2006 alle 14:38 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 20-10-2006 15:42  
io sono decisamente semaforico.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 20-10-2006 16:02  
quote:
In data 2006-10-20 15:42, sandrix81 scrive:
io sono decisamente semaforico.




Si sei semaforico ma con una "certa tendenza" all'estetico.....


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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 20-10-2006 18:15  
il problema è che aspiro allo status di giustiziere...
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 20-10-2006 18:17  
quote:
In data 2006-10-20 18:15, sandrix81 scrive:
il problema è che aspiro allo status di giustiziere...




Sei il solito megalomane....
_________________
True love waits...

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 20-10-2006 18:18  
quote:
In data 2006-10-20 18:15, sandrix81 scrive:
il problema è che aspiro allo status di giustiziere...



Secondo me un pò lo sei...anzi siamo un pò tutti giustizieri.
Basta che dopo segua la fase estetico-filosofica che è la più difficile e nella quale tutto finisce. E muore. E vive.


_________________
Una minchia/sapida

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 20-10-2006 alle 18:19 ]

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 20-10-2006 18:40  
Leggendo le definizioni, io mi definirei filosofico, anche troppo.

Ho la sensazione che la maturazione critica comporti un passaggio in tutte le fasi.
Ovvero si nasce semaforici, si diventa giustizieri (con la fase border line pregiudiziale) poi maturando si arriva alla fase filosofica e poi ancora alla fase estetica.
Dopo un paio di tramvate nei denti si arriva all'equilibrio estetico-filosofico.
Qui inizia la noia.
E si muore Acritici, parlando della incontinenza della propria bisnonna.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 20-10-2006 19:26  
ahah... ottima parabola.
Però secondo me la fase estetica precede quella filosofica.

_________________
Una minchia/sapida

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 20-10-2006 alle 19:32 ]

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Ahsaas

Reg.: 18 Apr 2006
Messaggi: 779
Da: Parma - India (es)
Inviato: 20-10-2006 20:12  
ma penso che il critico migliore sia un po' quello che raggruppa tutte queste tendenze.
perchè il Cinema è essenzialmente un'unione binomica di Estetica e Filosofia. Ovvero, come aveva detto precedentemente Quilty: questa stessa Filosofia viene filtrata e mostrata attraverso un processo Estetico.
In quanto siamo soggetti, necessariamente sovviene anche una fetta da giustiziere (sofista?) per la difesa di un'amore (più filico che cine forse), e in quanto siamo persone con una vita oltre il Cinema, necessariamente abbiamo inglobato in noi anche un "acriticismo".

Quello che odio di più nella (pseuda)critica è il pericoloso binomio semaforico+giustiziere. Formano quelle personalità totalmente chiuse e bigotte, dannose per un qualsiasi tipo di dialettica.
_________________
"E' FINITA" SI DICE ALLA FINE

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 20-10-2006 20:27  
quote:
In data 2006-10-20 19:26, Tristam scrive:
Però secondo me la fase estetica precede quella filosofica.

ma sono d'accordo.
il contrario è un po' il sonno della ragione...
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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