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Editoriale "coraggioso".... |
gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 08-07-2005 15:38 |
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Che ne pensate di questo editoriale?
A mio avviso ha parecchie pecche:
1-per buon parte del testo (l'ultima) non si capisce più che cosa voglia dirci
2-E' eccessivo e facilemnte "euivocabile"
, ma un tema a mio avviso lo centra (anche se forse non se ne rende conto), ovvero come il cinema soprattutto di commedia, tenda a rappresentare sempre più le persone gay come gente che ha in virtù della propria scelta sessuale, una personalià più amabile di chi è eterosessuale.
Un razzismo quindi al contrario per nulla suffragato da tesi valide che possano unire l'omosessualità/ eterosessualità ad un modo di porsi nei confronti degli altri.
Se il cinema è spesso servito per denunciare e proporre con tempi e modi piacevoli tematiche forti che fanno politica, è certo però che nel caso specifico si stia abusando finendo quasi per delegittimare quanto prima cercato di affermare.
Quante volte al cinema abbiamo visto gay perfettissimi, dolci, simpatici e ragionevoli oltre ogni limite? (pensate sia ai perrsonaggi televisivi che a quelli cinematografici di ultima generazione, a partire da Qualcosa è cambiato)
Possibile che film come quelli di Araki e Almodovar((non a caso due omosessuali)siano solo eccezioni?
Sia chiaro, io non sto accusando chi è omosessuale, ma non mi va neanche che passi lo stereotipo gay buono, etero=cattivo. La scelta sessuale è fuori da queste analogie, eppure il cinema e la tv ce le propino a più non posso.
ecco come nascono editoriali estremistici e quasi "violento" come quello di DeCarlo.
I primi a lamentarsi di questo modo di fare cinema dovrebbero essere proprio i diretti interessati. E' così che si fomentano le discriminazioni.
_________________
Qui occorre fare qualcosa di assolutamente assurdo e stupido, e noi siamo i più indicati per farlo!
Il mio blog
[ Questo messaggio è stato modificato da: gatsby il 08-07-2005 alle 15:40 ] |
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royearle ex "meskal"
Reg.: 06 Mag 2005 Messaggi: 6294 Da: napoli (NA)
| Inviato: 08-07-2005 15:50 |
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Mi sembra abbastanza delirante(l'articolo, intendo).
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oldboy83
Reg.: 06 Gen 2005 Messaggi: 4398 Da: Mogliano (MC)
| Inviato: 08-07-2005 17:14 |
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quote: In data 2005-07-08 15:38, gatsby scrive:
Che ne pensate di questo editoriale?
A mio avviso ha parecchie pecche:
1-per buon parte del testo (l'ultima) non si capisce più che cosa voglia dirci
2-E' eccessivo e facilemnte "euivocabile"
, ma un tema a mio avviso lo centra (anche se forse non se ne rende conto), ovvero come il cinema soprattutto di commedia, tenda a rappresentare sempre più le persone gay come gente che ha in virtù della propria scelta sessuale, una personalià più amabile di chi è eterosessuale.
Un razzismo quindi al contrario per nulla suffragato da tesi valide che possano unire l'omosessualità/ eterosessualità ad un modo di porsi nei confronti degli altri.
Se il cinema è spesso servito per denunciare e proporre con tempi e modi piacevoli tematiche forti che fanno politica, è certo però che nel caso specifico si stia abusando finendo quasi per delegittimare quanto prima cercato di affermare.
Quante volte al cinema abbiamo visto gay perfettissimi, dolci, simpatici e ragionevoli oltre ogni limite? (pensate sia ai perrsonaggi televisivi che a quelli cinematografici di ultima generazione, a partire da Qualcosa è cambiato)
Possibile che film come quelli di Araki e Almodovar((non a caso due omosessuali)siano solo eccezioni?
Sia chiaro, io non sto accusando chi è omosessuale, ma non mi va neanche che passi lo stereotipo gay buono, etero=cattivo. La scelta sessuale è fuori da queste analogie, eppure il cinema e la tv ce le propino a più non posso.
ecco come nascono editoriali estremistici e quasi "violento" come quello di DeCarlo.
I primi a lamentarsi di questo modo di fare cinema dovrebbero essere proprio i diretti interessati. E' così che si fomentano le discriminazioni.
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hai ragione gatsby. e il discorso andrebbe esteso verso una certa pratica televisiva "finto cinematografica" che propina stereotipi a volontà. Il Cinema con la c maiuscola (come dici tu, quello Araki o di Almodovar) non si abbassa a simil livelli, anzi, cerca di descrivere la realtà sociale e culturale che lo circonda.
_________________ Una sola cosa è certa: da questa vita non ne usciremo vivi. |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 09-07-2005 15:12 |
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ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 27-08-2005 12:19 |
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La sessualità e la bontà d'animo sono due variabili indipendenti? Complicato da dimostrare e, francamente una parte così importante nella nostra vita mi pare difficile che non influenzi tutte le altre.
Un uomo può essere facilmente dipinto come un essere feroce è molto meno credibile invece avere una donna "feroce". La sessualità non c'entra proprio nulla secondo voi?
Con un ragionamento da quattro soldi (ma non è che al cinema si faccia tutti delle grosse elucubrazioni) è facile dipingere una donna come sensibile (anzi guai a non farlo che quelle ci strozzano!!) e se si riesce a trovare un maschietto che interagisce in una conversazione con loro egli sarà sensibile oppure vorrà semplicemnte ingannarle per portarsele a letto. Ora visto che i gay non vogliono portarsele a letto devono per forza essere sensibili.
Certo, quando si sente la parola stereotipo si ha un moto di repulsione però in fin dei conti non è che uno stereotipo nasca dal nulla, deriva cmq da una osservazione (per quanto rapida) della realtà. Ed è anche possibile che un regista usi, per semplificarsi il lavoro (e concentrarsi che so sulla storia), appunto dei personaggi stereotipati. Il film avrà un po' meno spessore, ma non mi sembra mica un delitto!
_________________ Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis. |
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