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Bibliografia essenziale |
Hawke84
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 5586 Da: Cavarzere (VE)
| Inviato: 07-05-2005 12:13 |
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quote: In data 2004-06-15 19:10, ZoraDomina scrive:
Personalmente consiglierei due libri fondamentali per appesantire il vostro bagaglio culturale, due testi che comunque premetto andrebbero letti con molta calma, molta attenzione e soprattutto, in un momento del percorso di studio del cinema già inoltrato.
Tali testi infatti, possono diventare un ottimo supporto alla memoria tecnica, poichè, seguendo una traccia schematica di quello che è il linguaggio cinematografico, raccordano la fisicità delle nozioni filmiche, con una discussione teorica che si fonde con l'ispezione filosofica.
I testi in questione sono dunque utili ad ampliare lo spettro di percezione del linguaggio filmico, imprimendone la funzionalità nella memoria dell'analista.
Sottotitolati Cinema 1 e Cinema 2, i libri in questione sono i superbi saggi di Gilles Deleuze: Immagine-Movimento e Immagine-Tempo.
Sublimi.
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ho iniziato ieri sera Immagine-movimento e devo ammettere che non si preannuncia una lettura semplice.
già il primo capitolo, se letto attentamente, porta via un paio d'ore.
bisognerebbe prima rispolverare almeno Bergson
_________________ perchè l'italiano è sempre quello che va piano quando vede la macchina della polizia e appena passata corre oltre il limite.
[anthares] |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 07-05-2005 13:01 |
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per carità! lascia stare Bergson. ormai è passato e artificioso... meglio come lo ricorda Deleuze...
piuttosto tieni duro e continua nella lettura... certi capitoli nemmeno hanno molto senso però superati quelli ti ritrovi nello spazio aperto del cinema. è una bella sensazione.
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 07-05-2005 22:08 |
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quote: In data 2005-05-07 12:13, Hawke84 scrive:
quote: In data 2004-06-15 19:10, ZoraDomina scrive:
Personalmente consiglierei due libri fondamentali per appesantire il vostro bagaglio culturale, due testi che comunque premetto andrebbero letti con molta calma, molta attenzione e soprattutto, in un momento del percorso di studio del cinema già inoltrato.
Tali testi infatti, possono diventare un ottimo supporto alla memoria tecnica, poichè, seguendo una traccia schematica di quello che è il linguaggio cinematografico, raccordano la fisicità delle nozioni filmiche, con una discussione teorica che si fonde con l'ispezione filosofica.
I testi in questione sono dunque utili ad ampliare lo spettro di percezione del linguaggio filmico, imprimendone la funzionalità nella memoria dell'analista.
Sottotitolati Cinema 1 e Cinema 2, i libri in questione sono i superbi saggi di Gilles Deleuze: Immagine-Movimento e Immagine-Tempo.
Sublimi.
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ho iniziato ieri sera Immagine-movimento e devo ammettere che non si preannuncia una lettura semplice.
già il primo capitolo, se letto attentamente, porta via un paio d'ore.
bisognerebbe prima rispolverare almeno Bergson
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Quando lo lessi io, andai a rispolverare Bergson, e in effetti non mi fu molto d'aiuto; anche perchè Deleuze si riferisce a concetti specifici della filosofia bergsoniana e li tratta in maniera distaccata e personale.
Andare a ricercare certe piccolezze ti farebbe perdere il tempo e il filo della lettura.
Procedi con calma e rileggi più volte le parti apparentemente criptiche, e vedrai che comprenderai comunque ciò che Gilles intende dire.
Ne caso, mi citi le pagine e le parti e ne discutiamo, dato che ai tempi, con grande sforzo, mi parve di comprenderlo bene. |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 13-10-2005 20:48 |
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mi sento di consigliare un libro che sto finendo proprio ora.
Il libro è L'occhio del regista - Visioni di cinema di venti registi contemporanei di Laurent Tirard, edito dalla BUR nella collana Holden Maps.
Si tratta di venti lezioni di cinema, ossia il risultato di venti interviste di Tirard ad altrettanti registi di fama internazionale (Boorman, Pollack, Sautet, Allen, Bertolucci, Scorsese, Wenders, Almodovar, Burton, Lynch, Cronenberg, Jeunet, Stone, Woo, f.lli Coen, Kitano, Kusturica, Von Trier, Kar Wai, Godard), interviste strutturate tutte in ugual modo e indirizzate a comprendere i metodi di lavoro e le decisioni che prendono i venti registi durante il loro lavoro.
Il libro è interessante dunque in primo luogo perché a parlare sono i registi, in secondo luogo perché le domande sono abbastanza tecniche (com dirige gli attori, come usa la mdp, come si impara a dirigere,...).
Ci si rende conto che spesso le preoccupazioni e le cause che stanno dietro le scelte sono molto più "semplici", pratiche, basilari di come a volte si sia portati a pensare. E allo stesso tempo si comprende di più il modo di lavorare - e, quindi, il modo di prendere decisioni - di venti grandi (vabbè, non tutti grandi...) registi di oggi (o dell'immediato ieri).
Il testo è questo:
http://www.blackmailmag.com/laurent_tirard_l_occhio_del_regista.htm
_________________
Non vorrei mai appartenere ad un forum che accettasse tra i suoi moderatori uno come me.
[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 13-10-2005 alle 20:51 ] |
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Hawke84
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 5586 Da: Cavarzere (VE)
| Inviato: 15-10-2005 19:28 |
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è da un sacco di tempo che lo vedo alla feltrinelli ma mi mancano sempre i soldi...
_________________ perchè l'italiano è sempre quello che va piano quando vede la macchina della polizia e appena passata corre oltre il limite.
[anthares] |
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Richmondo
Reg.: 04 Feb 2008 Messaggi: 2533 Da: Genova (GE)
| Inviato: 17-10-2008 16:30 |
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Io consiglio vivamente anche Semiotica del cinema, di J. M. Lotman, che ho da poco finito di leggere.
_________________ E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti. |
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