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Autore Obiettivo della guerra
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 21-03-2003 11:56  
L'obiettivo della guerra è quello di porre fine a Saddam Hussein.

E' sbagliato dire che nel caso in cui gli Stati Uniti non riuscissero a rovesciare il regime, saremmo di fronte a uno dei più grandi fallimenti della storia dell'umanità?

Visto che in Afghanistan l'obiettivo era catturare dei fantomatici terroristi(obiettivo fallito,sono tuttora introvabili nonostante la propaganda che vuole che un giorno sì e uno no bin Laden sia catturato,lui o i suoi figli)

che in Jugoslavia l'obiettivo era porre fine a Milosevic(obiettivo fallito, Milosevic tanto per la cronaca rimase ben stabile come presidente fin dopo i bombardamenti e fu sconfitto solo alle sucessive elezioni)

che nella guerra del golfo del 91 non si volle catturare Saddam...

...qualche preoccupazione e qualche precedente c'è.

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nice74

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 243
Da: Nice ville (es)
Inviato: 21-03-2003 12:00  
la guerra è il più grande fallimento dell'umanità.
_________________
Ho visto gente andare, perdersi e tornare e perdersi ancora.
E con le stesse scarpe camminare per diverse strade o con diverse scarpe su una strada sola.

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 21-03-2003 14:26  
quote:
In data 2003-03-21 12:00, nice74 scrive:
la guerra è il più grande fallimento dell'umanità.



_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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DrCalamaro

Reg.: 14 Giu 2002
Messaggi: 2077
Da: ge (GE)
Inviato: 21-03-2003 14:35  
Uno degli obiettivi della guerra è anche giustificare tutti gli interessi e gli investimenti fatti sulla stessa. A pensare quanto costa una portaerei od un missile scud c'è da stare male.
_________________
La carne è grassa, lo spirito è lieto.

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dejanira

Reg.: 16 Nov 2002
Messaggi: 510
Da: buonvicino (CS)
Inviato: 21-03-2003 14:39  
quote:
In data 2003-03-21 14:26, seanma scrive:
quote:
In data 2003-03-21 12:00, nice74 scrive:
la guerra c¡ il piu? grande fallimento dell'umanitr´.






condivido in pieno...? inaudito che ancora oggi, dopo la presunta civilizzazione, si parli ancora di guerra, dimissili e di bombe....
ma vorrei sapere se i signori "della guerra" si sono mai trovati sotto un cielo come quello di Baghdad....se hanno mai visto il volto dei bambini, o delle donne o degli uomini che in questo momento stanno perdendo la casa....la famiglia...
é una cosa che si deve condannare sempre e comunque perch? non esistono guerre giuste!!!!esistono solo quelle sbagliate!!!!
Ho paura solo di una cosa....la possibilit? che si utilizzino delle armi batteriologiche e sinceramente ? una cosa che mi terrorizza a morte...
PACE PACE PACEPACE PACE PACE....perch? questa parola viene utilizzata come prestesto per la guerra????? che orrore....

PACE!!!!
_________________
"..Oscura è l'Ombra eppure il mio cuore gioisce, perchè tu, Estel, sarai frai grandi il cui coraggio la distruggerà.."
- Dama Arwen -

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dejanira

Reg.: 16 Nov 2002
Messaggi: 510
Da: buonvicino (CS)
Inviato: 21-03-2003 14:40  
[quote]In data 2003-03-21 14:39, dejanira scrive:
quote:
In data 2003-03-21 14:26, seanma scrive:
quote:
In data 2003-03-21 12:00, nice74 scrive:
la guerra c¡ il piu? grande fallimento dell'umanitr´.






condivido in pieno...?
scusate per il punto interrogativo ma doveva essere esclamativo...ops

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- Dama Arwen -

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 21-03-2003 14:44  
quote:
In data 2003-03-21 14:39, dejanira scrive:
quote:
In data 2003-03-21 14:26, seanma scrive:
quote:
In data 2003-03-21 12:00, nice74 scrive:
la guerra c¡ il piu? grande fallimento dell'umanitr´.






condivido in pieno...? inaudito che ancora oggi, dopo la presunta civilizzazione, si parli ancora di guerra, dimissili e di bombe....
ma vorrei sapere se i signori "della guerra" si sono mai trovati sotto un cielo come quello di Baghdad....se hanno mai visto il volto dei bambini, o delle donne o degli uomini che in questo momento stanno perdendo la casa....la famiglia...
é una cosa che si deve condannare sempre e comunque perch? non esistono guerre giuste!!!!esistono solo quelle sbagliate!!!!
Ho paura solo di una cosa....la possibilit? che si utilizzino delle armi batteriologiche e sinceramente ? una cosa che mi terrorizza a morte...
PACE PACE PACEPACE PACE PACE....perch? questa parola viene utilizzata come prestesto per la guerra????? che orrore....

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dejanira

Reg.: 16 Nov 2002
Messaggi: 510
Da: buonvicino (CS)
Inviato: 21-03-2003 14:53  
quote:
In data 2003-03-21 14:44, seanma scrive:
quote:
In data 2003-03-21 14:39, dejanira scrive:
quote:
In data 2003-03-21 14:26, seanma scrive:
quote:
In data 2003-03-21 12:00, nice74 scrive:
la guerra c¡ il piu? grande fallimento dell'umanitr´.






condivido in pieno...? inaudito che ancora oggi, dopo la presunta civilizzazione, si parli ancora di guerra, dimissili e di bombe....
ma vorrei sapere se i signori "della guerra" si sono mai trovati sotto un cielo come quello di Baghdad....se hanno mai visto il volto dei bambini, o delle donne o degli uomini che in questo momento stanno perdendo la casa....la famiglia...
é una cosa che si deve condannare sempre e comunque perch? non esistono guerre giuste!!!!esistono solo quelle sbagliate!!!!
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PACE PACE PACEPACE PACE PACE....perch? questa parola viene utilizzata come prestesto per la guerra????? che orrore....

PACE!!!!


parole sacrosante...ma qualcuno evidentemente non recepisce...



per quanto noi ci sforziamo..per quanto si facciano appelli e manifestazioni il volere nn cambia...Bush e Saddam..due uomini inutili che potrebbero portare la Terra alla Rovina...nn mi sento di dire altro....peace & love
_________________
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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 21-03-2003 14:58  
quote:
In data 2003-03-21 14:53, dejanira scrive:
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In data 2003-03-21 14:44, seanma scrive:
quote:
In data 2003-03-21 14:39, dejanira scrive:
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In data 2003-03-21 14:26, seanma scrive:
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In data 2003-03-21 12:00, nice74 scrive:
la guerra c¡ il piu? grande fallimento dell'umanitr´.






condivido in pieno...? inaudito che ancora oggi, dopo la presunta civilizzazione, si parli ancora di guerra, dimissili e di bombe....
ma vorrei sapere se i signori "della guerra" si sono mai trovati sotto un cielo come quello di Baghdad....se hanno mai visto il volto dei bambini, o delle donne o degli uomini che in questo momento stanno perdendo la casa....la famiglia...
é una cosa che si deve condannare sempre e comunque perch? non esistono guerre giuste!!!!esistono solo quelle sbagliate!!!!
Ho paura solo di una cosa....la possibilit? che si utilizzino delle armi batteriologiche e sinceramente ? una cosa che mi terrorizza a morte...
PACE PACE PACEPACE PACE PACE....perch? questa parola viene utilizzata come prestesto per la guerra????? che orrore....

PACE!!!!


parole sacrosante...ma qualcuno evidentemente non recepisce...



per quanto noi ci sforziamo..per quanto si facciano appelli e manifestazioni il volere nn cambia...Bush e Saddam..due uomini inutili che potrebbero portare la Terra alla Rovina...nn mi sento di dire altro....peace & love


nn sto parlando dei 'grandi' ma di noi "comuni mortali" a volte cosi ripugnanti....e nn fatemi aggiungere altro...
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 21-03-2003 17:09  
Altro obiettivo(non dichiarato):

un attacco all'euro e all'Europa






Dal 7 all'11 aprile 2003 a Vienna si terrà il 4° Meeting dell'OPEC.
Prima d'allora è necessario che tutti i pozzi petroliferi iracheni siano controllati!

Che succederebbe se l’OPEC passasse all’Euro?
di Paul Harris, da Soberania.info - Traduzione di Tito Pulcinelli


L'idea ossessiva di Bush su Bagdad si basa su molte ragioni. In altri articoli che ho scritto per YellowTimes.org, feci allusione non tanto alle ovvietà delle ragioni addotte contro l'Iraq, bensì alla guerra di Bush contro l'Europa. Io credo che questa sia la ragione principale della fissazione con l'Iraq.
Quando un paese va in guerra, si preparano piani su chi sarà vittorioso e su chi perderà; nessuno scatena una guerra sperando di essere sconfitto, però non sempre l'obiettivo manifesto dell'aggressione é l'obiettivo vero della guerra. A volte non si tratta di quel che speri di ottenere con la guerra, bensì di quello che gli altri perderanno; e non deve per forza essere un tuo nemico dichiarato quello che ti aspetti che soffrirà le conseguenze maggiori della guerra.
In questo caso, Bush spera che la vittima sia l'economia europea, che é robusta e probabilmente sarà ancor più forte in un futuro vicino. L'ingresso della Gran Bretagna nell'Unione Europea é inevitabile; la Scandinavia lo fará in tempi ravvicinati. A maggio del 2004, entreranno dieci nuovi paesi e questo fará aumentare il PIL dell'UE a circa 9,6 trilioni di dollari e 280 milioni di persone, di fronte ai 10,5 trilioni di dollari e 280 milioni di persone degli USA. Questo, per i nord-americani, é un formidabile blocco concorrente; ma la situazione é molto più complessa di quel che indicano queste cifre. E molto dipende dalla piega che prenderanno gli avvenimenti in Iraq.
Come tanti altri, ho scritto che questa guerra che é alle porte si combatterà per il petrolio. Sicuramente vi sono altre ragioni, però il petrolio é la causa scatenante. Ma non per le ragioni che comunemente si adducono.
Non é per le enormi riserve ancora vergini che si ritiene esistano in Iraq, che non sarebbero state sfruttate a causa delle sue antiquate tecnologie; non é per le brame del governo USA di mettere le zanne su questo petrolio. E' piuttosto per le zanne che i nord-americani vogliono mantenere lontano da lì.
La causa di tutto questo non é l'11 di settembre, né l'improvvisa illuminazione che Saddam continuava ad essere un tipo ripugnante, né il cambio di governo negli Stati Uniti. Quel che ha accelerato le cose é stata la decisione presa dall'Iraq il 6 di novembre del 2000: sostituire il dollaro con l'euro nel suo commercio petrolifero. Allora, questo cambio sembrò uno stupido capriccio, perché l'Iraq stava perdendo una gran quantità di utili a causa di una dichiarazione politica di principio.
Però prese questa decisione, e il deprezzamento continuo del dollaro nei confronti dell'euro, sta a significare che l'Iraq fece un buon affare cambiando riserve monetarie e divise per il commercio del proprio petrolio. Da quel momento, l'euro si é rivalutato del 17% sul dollaro, cosa che si deve applicare pure ai 10 bilioni di dollari del fondo di riserva dell'ONU "petrolio per cibo".
Sorge una domanda che, probabilmente, si é posto anche Bush: che succederebbe se l'OPEC passasse all'euro?
Alla fine della seconda guerra mondiale, nella conferenza di Bretton Woods venne firmato un accordo che fissava il valore dell'oro a 35 dollari l'oncia e con questo divenne lo standard internazionale con il quale si misuravano le monete. Però nel 1971, Nixon cancellò tutto questo, e il dollaro divenne lo strumento monetario principale, e solo gli USA possono produrlo. Il dollaro oggi é una moneta priva di copertura, sopravalutato, nonostante il record del deficit di bilancio e lo status di paese più indebitato del mondo. Il 4 di aprile del 2002, il debito era di 6021 trilioni di dollari a fronte di un PIL di 9 trilioni di dollari.
Il commercio internazionale é diventato un meccanismo grazie al quale gli USA producono dollari e il resto del mondo produce quel che i dollari possono comprare. Le nazioni non commerciano più per ottenere "vantaggi comparativi", ma solo per ramazzare dollari da destinare al pagamento del debito estero, che é fissato in dollari. E per accumulare dollari nelle riserve monetarie con la finalità di preservare il valore delle monete nazionali. Le banche centrali delle nazioni, per prevenire attacchi speculativi alle proprie monete, sono costrette a comprare o trattenere dollari, in una misura equivalente all'ammontare del proprio circolante.
Tutto ciò crea il meccanismo del dollaro forte che, a sua volta, obbliga le banche centrali ad immagazzinare dollari, cosa che rende ancor più forte il dollaro. Questo fenomeno é conosciuto come "egemonia del dollaro" e fa sì che le merci strategiche -soprattutto il petrolio- siano quotate in dollari. Tutti accettano i dollari perché con essi si può comprare il petrolio.
Dal 1945, la forza del dollaro consiste nell'essere la divisa internazionale per gli interscambi petroliferi globali (petro-dollari). Gli USA stampano centinaia di migliaia di miliardi di dollari senza nessun tipo di copertura: "petro-dollari" che sono usati dalle nazioni per pagare la fattura degli energetici agli esportatori dell'OPEC. Ad eccezione dell'Iraq e, parzialmente, del Venezuela.
Questi petro-dollari sono poi riciclati nuovamente dall'OPEC negli USA, sotto forma di lettere del tesoro o altri titoli con denominazione in dollari: azioni, beni immobiliari ecc. Il riciclaggio dei petro-dollari rappresenta il beneficio che, dal 1973, gli USA ricevono dai paesi produttori di petrolio per "tollerare" l'esistenza dell'OPEC.
Le riserve di dollari debbono essere investite nel mercato nord-americano, cosa che, a sua volta, produce utili per l'economia USA. L'anno scorso, nonostante un mercato in netto ribasso, l'ammontare delle riserve USA é cresciuto del 25%. L'eccedente nei conti dei capitali finanzia il deficit commerciale.
Dato che gli USA creano "petro-dollari", loro controllano il flusso del petrolio. Siccome il petrolio si paga in dollari e questa é l'unica moneta accettata in questi scambi, si arriva alla conclusione che gli USA possiedono il petrolio del mondo gratis.
Di nuovo: che succederebbe se l'OPEC decidesse di seguire l'esempio dell'Iraq e cominciasse a vendere il petrolio in euro? Una esplosione economica. Le nazioni importatrici di petrolio dovrebbe mettere in uscita i dollari dalle rispettive riserve delle banche centrali, e rimpiazzarli con gli euro. Il valore del dollaro precipiterebbe, e le conseguenze sarebbero quelle di un qualsiasi collasso di una moneta: inflazione alle stelle (vedi Argentina), i fondi stranieri in fuga dal mercato dei valori nord-americano e ritiro dei fondi dalle banche come nel 1930 ecc.
Tutto questo non avverrebbe solo negli USA. Il Giappone ne uscirebbe severamente castigato, data la sua totale dipendenza dal petrolio straniero e l'incredibile sudditanza al dollaro. Se crollasse l'economia giapponese, crollerebbero quelle di molti paesi -non escluso gli USA- in un effetto domino.
Questi sarebbero gli effetti potenziali di un "improvviso" passaggio all'euro. Un cambio più graduale sarebbe più gestibile, ma altererebbe ugualmente l'equilibrio finanziario e politico del mondo. Vista la vastità del mercato europeo, la sua popolazione e la sua necessità di petrolio (ne importa più degli USA), l'euro potrebbe rapidamente diventare -di fatto- la moneta standard per il mondo.
Esistono buone ragioni perché l'OPEC -come gruppo-segua l'esempio dell'Iraq e adotti l'euro. Non vi é dubbio (dopo tanti anni di umiliazioni subite dagli USA) che potrebbero approfittare delle circostanze per emettere una dichiarazione politica di principi. Ma esistono anche solide ragioni economiche.
Il poderoso dollaro ha regnato incontrastato dal 1945 e negli ultimi anni ha guadagnato ancor più terreno con il dominio economico USA. Alla fine degli anni ‘90, più dei quattro quinti delle transazioni monetarie e la metà delle esportazioni mondiali, sono avvenute in dollari. L'obiettivo della guerra di Bush contro l'Iraq, naturalmente, é assicurarsi il controllo di quei giacimenti e porli sotto il segno del dollaro; successivamente passerà ad incrementare esponenzialmente la produzione e forzare i prezzi al ribasso. Alla fin fine, l'obiettivo di Bush é scongiurare con minacce di ricorrere alle vie di fatto, che qualsiasi paese produttore passi all'euro.
A lungo termine, il vero obiettivo non é Saddam, é l'euro e l'Europa. Gli USA non se ne staranno con le mani in mano ad assistere allo spettacolo di questi "ultimi arrivati" degli europei che tengono in pugno le redini del loro destino. E men che mai, che assumano il controllo della finanza internazionale. Naturalmente, tutto dipende dal folle piano di Bush e, soprattutto, che non scateni la terza guerra mondiale.






[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 21-03-2003 alle 17:12 ]

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DrCalamaro

Reg.: 14 Giu 2002
Messaggi: 2077
Da: ge (GE)
Inviato: 21-03-2003 17:48  
....e d'altronde lo stesso Bush (e chi per lui) afferma che gli standard di consumo degli americani non sono contrattabili.....
buona noche gaia.
_________________
La carne è grassa, lo spirito è lieto.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 21-03-2003 18:16  
Obiettivo(non dichiarato):petrolio e egemonia.

L'IRAQ. La prima fase di un antico progetto di egemonia mondiale





Da un'inchiesta di Neil MacKay

Donald Rumsfeld, il Segretario della Difesa USA, e il suo deputato Paul Wolfowitz scrissero al Presidente Bill Clinton nel 1998 esortando alla guerra contro l’Iraq e alla rimozione di Saddam Hussein perché “rappresenta un pericolo per una significativa porzione dei rifornimenti mondiali di petrolio”.
Nella lettera Rumsfeld dichiara anche che l’America dovrebbe andare unilateralmente in guerra, attacca l’ONU e asserisce che “in ogni caso la politica americana non può più essere azzoppata da una traviante insistenza alla ricerca dell’unanimità nel Consiglio di Sicurezza”.



Traduzione di Nuovi Mondi Media
Fonte: The Sunday Herald http://www.sundayherald.com/32185
Reprinted for fair use only

Rumsfeld esortò Clinton ad attaccare l’Iraq
di Neil MacKay, The Sunday Herald
Donald Rumsfeld, il Segretario della Difesa USA, e il suo deputato Paul Wolfowitz scrissero al Presidente Bill Clinton nel 1998 esortando alla guerra contro l’Iraq e alla rimozione di Saddam Hussein perché “rappresenta un pericolo per una significativa porzione dei rifornimenti mondiali di petrolio”.
Nella lettera Rumsfeld dichiara anche che l’America dovrebbe andare unilateralmente in guerra, attacca l’ONU e asserisce che gli USA non “dovrebbero venir paralizzati insistendo per l’unanimità del Consiglio di Sicurezza dell’ONU”.
Tra coloro che firmarono la lettera, datata 26 gennaio 1998, sono inclusi: l’attuale consigliere al Pentagono di Bush, Richard Perle; Richard Armitage, il numero due del Dipartimento di Stato; John Bolton e Paula Dobriansky, sottosegretari di Stato; Elliot Abrams, consigliere presidenziale per il Medioriente e membro del Consiglio di Sicurezza Nazionale e Peter W Rodman, assistente segretario alla Difesa per la sicurezza interna.
Nella lettera si legge: “Ti esortiamo a sfruttare l’opportunità e a farti promotore di una nuova strategia che garantisca gli interessi USA e dei nostri amici ed alleati nel mondo. Questa strategia dovrebbe mirare, innanzitutto, alla rimozione del regime di Saddam Hussein dal potere.
Non possiamo continuare a dipendere dai nostri alleati della Guerra del Golfo per mantenere le sanzioni o per punire Saddam quando quest’ultimo non collabora alle ispezioni Onu. Se Saddam acquisisce la capacità di costruire armi di distruzione di massa, come certamente farà se le cose continuano così, la sicurezza delle truppe americane nella regione, dei nostri amici e alleati come Israele e gli Stati arabi moderati, ed una significativa porzione delle scorte mondiali di petrolio, tutto sarà messo a rischio.”
Gli attuali consiglieri di Bush spiegano la loro soluzione al problema iracheno: “L’unica strategia accettabile è eliminare la possibilità che l’Iraq possa usare, o minacciare di farlo, armi di distruzione di massa. In pratica ciò significa un’azione militare siccome la diplomazia ha chiaramente fallito. Questo ora deve diventare lo scopo della politica estera americana.
Crediamo che gli USA abbiano l’autorità, tenendo conto delle risoluzioni ONU esistenti, di compiere i passi necessari, inclusi quelli militari, per proteggere i nostri interessi vitali nel Golfo. In ogni caso la politica americana non può più essere azzoppata da una traviante insistenza alla ricerca dell’unanimità nel Consiglio di Sicurezza”.
La lettera, firmata anche da Zalmay Khalizad, rappresentante per Bush dell’opposizione irachena, dall’ex consigliere di amministrazione James Wollsey e Robert Zoelick, rappresentate per il commercio USA, fu scritta dai firmatari come parte dle Progetto for il Nuovo Secolo Americano (PNAC), un gruppo di pensiero di destra del quale tutti loro sono parte.
Un altro membro fondatore dl PNAC è Dick Cheney, il vice Presidente.
Chiarisce scopi e propositi del PNAC un articolo precedente di Neil Mackay:



"Bush aveva pianificato il 'cambio di regime' in Iraq prima ancora di diventare presidente"
Sunday Herald - Scozia - 15 settembre 2002

Un progetto segreto per il dominio globale statunitense rivela che il Presidente Bush e il suo governo avevano pianificato un attacco premeditato contro l'Iraq per imporvi un "cambio di regime" addirittura prima del suo ingresso alla presidenza nel gennaio del 2001.
Il progetto - scoperto dal Sunday Herald - per la creazione di una "Pax Americana globale" è stato redatto per Dick Cheney (attualmente vicepresidente), Donald Rumsfeld (segretario alla difesa), Paul Wolfowitz (il vice di Rumsfeld), il fratello minore di George W. Bush, Jeb e per Lewis Libby (il capo dello staff di Cheney). Il documento, dal titolo "Rebuilding America's Defences: Strategies, Forces And Resources For A New Century" ("ricostruire le difese dell'America: strategie, forze e risorse per un nuovo secolo"), è stato redatto nel settembre del 2000 dal think-tank di destra, il Project for the New American Century (PNAC "progetto per un nuovo secolo americano").
Il piano mostra che il governo Bush intendeva assumere il controllo militare del Golfo a prescindere se Saddam Hussein fosse o no al potere. Il testo dice 'gli Stati Uniti hanno cercato da decenni di svolgere un ruolo più permanente nella sicurezza regionale del Golfo. Mentre il conflitto irrisolto con l'Iraq fornisce una giustificazione immediata, l'esigenza di avere una sostanziosa presenza delle forze americane nel Golfo va oltre la questione del regime di Saddam Hussein.'
Il documento del PNAC presenta 'un progetto per conservare la preminenza globale degli Stati Uniti, impedendo il sorgere di ogni grande potenza rivale, e modellando l'ordine della sicurezza internazionale in modo da allinearlo ai principi e agli interessi americani'.
Questa 'grande strategia americana' deve essere indirizzata 'il più lontano possibile verso il futuro', dice il rapporto. Che invita poi gli Stati Uniti a 'combattere e vincere in maniera decisiva in teatri di guerra molteplici e contemporanei', come una 'missione chiave'.
Il rapporto descrive le forze armate statunitensi all'estero come la 'cavalleria lungo la nuova frontiera americana'. Il progetto del PNAC dichiara il proprio sostegno a un documento scritto in precedenza da Wolfowitz e Libby, in cui si affermava che gli Stati Uniti dovrebbero 'dissuadere le nazioni industriali avanzate dallo sfidare la nostra egemonia o anche dall'aspirare a svolgere un ruolo regionale o globale maggiore'.
Il rapporto del PNAC inoltre:
- descrive gli alleati chiave, tra cui il Regno Unito, come 'il mezzo più efficace per esercitare un'egemonia globale americana';
- afferma che le missioni militari per garantire la pace 'richiedono un'egemonia politica americana e non quella delle Nazioni Unite';
- rivela l'esistenza di preoccupazioni nell'amministrazione americana a proposito della possibilità che l'Europa possa diventare un rivale degli USA;
- dice che 'anche se Saddam dovesse uscire di scena', le basi nell'Arabia Saudita e nel Kuwait dovranno restare in maniera permanente - nonostante l'opposizione locale tra i regimi dei paesi del Golfo alla presenza di soldati americani - perché 'anche l'Iran potrà dimostrarsi una minaccia pari all'Iraq agli interessi statunitensi';
- mette la Cina sotto i riflettori per un 'cambio di regime', dicendo che 'è arrivata l'ora di aumentare la presenza delle forze armate americane nell'Asia sudorientale'. Ciò potrebbe portare a una situazione in cui 'le
forze americane e alleate forniscano la spinta al processo di democratizzazione in Cina';
- invita a creare le 'US Space Forces' ("forze spaziali statunitensi") per dominare lo spazio, e ad assumere il controllo totale del ciberspazio in modo da impedire che i 'nemici' usino internet contro gli Stati Uniti;
- anche se gli Stati Uniti minacciano la guerra contro l'Iraq per aver sviluppato armi di distruzione di massa, gli USA potrebbero prendere in considerazione, nei prossimi decenni, lo sviluppo di armi biologiche - che pure sono state messe al bando. Il testo dice: 'nuovi metodi di attacco - elettronici, 'non letali', biologici - diventeranno sempre più possibili. ... il combattimento si svolgerà in nuove dimensioni, nello spazio, nel ciberspazio, forse nel mondo dei microbi... forme avanzate di guerra biologica in grado di prendere di mira genotipi specifici potranno trasformare la guerra biologica dal mondo del terrorismo in un'arma politicamente utile';
- il testo prende di mira la Corea del Nord, la Libia, la Siria e l'Iran come regimi pericolosi, e sostiene che la loro esistenza giustifica la creazione di un 'sistema mondiale di comando e di controllo'.
Tam Dalyell, deputato laburista (inglese) e una delle principali voci di ribellione contro la guerra all'Iraq, ha dichiarato: 'si tratta di immondizia proveniente da pensatori di destra pieni di falchi-coniglio - gente che non ha mai visto gli orrori della guerra, ma è innamorata dell'idea della guerra. Gente come Cheney, che è riuscita a sfuggire al servizio militare ai tempi della guerra del Vietnam.
'Si tratta di un progetto per il dominio mondiale statunitense - un nuovo ordine mondiale creato da loro. Questi sono i processi mentali di americani fantasticanti, che desiderano controllare il mondo. Sono sconvolto dal fatto che un primo ministro laburista inglese vada a letto con una banda di gente di una tale bassezza morale.'

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 21-03-2003 19:27  
quote:
In data 2003-03-21 11:56, Quilty scrive:
L'obiettivo della guerra è quello di porre fine a Saddam Hussein.

E' sbagliato dire che nel caso in cui gli Stati Uniti non riuscissero a rovesciare il regime, saremmo di fronte a uno dei più grandi fallimenti della storia dell'umanità?

Visto che in Afghanistan l'obiettivo era catturare dei fantomatici terroristi(obiettivo fallito,sono tuttora introvabili nonostante la propaganda che vuole che un giorno sì e uno no bin Laden sia catturato,lui o i suoi figli)

che in Jugoslavia l'obiettivo era porre fine a Milosevic(obiettivo fallito, Milosevic tanto per la cronaca rimase ben stabile come presidente fin dopo i bombardamenti e fu sconfitto solo alle sucessive elezioni)

che nella guerra del golfo del 91 non si volle catturare Saddam...

...qualche preoccupazione e qualche precedente c'è.


attento a non generalizzare quilty, sono d'accordo con te per quanto riguarda l'afghanistan (anche se quello dei talebani era un regime immondo), ma per la jugoslavia il discorso è diverso, senza la guerra a destabilizzare il potere di milosevic, slobo forse sarebbe riuscito a vincere le elezioni e ora sarebbe ancora lì al suo posto a rompere le balle. l'esasperazione per i bombardamenti ha dato la forza alla società civile serba (studenti, intellettuali, la chiesa ortodossa stessa) per dire basta al monopolio politico di milosevic.
Senza la guerra a quest'ora credi che sarebbe sotto processo a L'Aia?
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"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 22-03-2003 11:53  
io non credo che si possa costruire un discorso con i "se" e i "ma".
La guerra ha incrementato le atrocità dei balcani(è ampiamente dimostrato).
Ragionando con i "se" potrei dire che se Milosevic fosse stato ugualmente sconfitto alle elezioni successive perchè la gente si era resa conto delle sue atrocità,potrei concludere che questa guerra era è stata una guerra del tutto inutile e gratuita.
E non è detto che non sarebbe stato arrestato poi per i suoi crimini.
Ma non mi sembra un discorso serio.

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 22-03-2003 15:35  
quote:
In data 2003-03-22 11:53, Quilty scrive:
io non credo che si possa costruire un discorso con i "se" e i "ma".
La guerra ha incrementato le atrocità dei balcani(è ampiamente dimostrato).
Ragionando con i "se" potrei dire che se Milosevic fosse stato ugualmente sconfitto alle elezioni successive perchè la gente si era resa conto delle sue atrocità,potrei concludere che questa guerra era è stata una guerra del tutto inutile e gratuita.
E non è detto che non sarebbe stato arrestato poi per i suoi crimini.
Ma non mi sembra un discorso serio.



E' ampiamente dimostrato. Certo...
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