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Autore Viaggio al centro della terra - 3D
kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 19-01-2009 22:31  
Trama: Lo scienziato Trevor Anderson, esperto di movimenti tellurici e geologia, è alla ricerca del fratello Max, disperso tempo prima durante una spedizione. Un giorno, quando il nipote Sean viene a trovarlo per stare qualche giorno con lui, si accorge di un segnale misterioso che proviene dall'Islanda. Potrebbe essere una traccia importante per ritrovare Max ed effettuare delle importanti scoperte. Zio e nipote si recano sul luogo, dove trovano l'aiuto di una affascinante guida del luogo di nome Hannah. I tre cominciano un'incredibile avventura seguendo il libro di Jules Verne, verso il centro della terra.


Commento: Ed ecco arrivare, in una cornice tecnologica 3-D, il rifacimento di uno dei più grandi classici del cinema d'avventura che bene o male tutti abbiamo avuto modo di vedere, quel Viaggio al centro della Terra del 1959 di Henry Levine, con protagonista James Mason, tratto dal romanzo di Jules Verne. Riproposto più volte in tv, il film di Levine viene ricordato per gli affascinanti effetti speciali del tempo, le strane creature e per la curiosa presenza nella spedizione dell'oca Gertrude (sostituita qui da un tenero uccellino luminescente), la fida compagna palmata del gigantesco islandese Hans. Nel film odierno (un autentico carrozzone privo di anima, stile parco dei divertimenti) i protagonisti vengono ridotti molto di numero, precisamente tre, viene tolta la gara per la scoperta, introducendo il fatto che il libro di Verne che il protagonista porta con sé funge da una sorta di guida-viaggio, e tutto si svolge quasi come se fosse un astuto videogioco, concetto introdotto praticamente da subito con la presenza della PSP e di vari stilemi che staremo ad elencare dopo la stesura della breve trama, con indicati come d'uso i riferimenti-collegamenti agli attori.
Ed eccola la trama: il granitico Brendan Fraser (attore che dopo il patetico tentativo di darsi qualche voto attoriale con The Air I Breathe del 2007, è saggiamente tornato a mummie e film avventura a lui più congeniali) è il professor Trevor Anderson, single incallito e con l'amore per le rocce più che per le donne. Quando il nipote Sean (Josh Hutcherson, diciassettenne ma con vari film al suo attivo, come Un ponte per Terabithia e Innamorarsi a Manhattan) viene a trovarlo per stare con lui qualche giorno, lo scienziato si trova a disagio. Ma grazie al ragazzo scopre un segnale inaspettato, e allora non esita a portarlo con sé in Islanda sulle tracce del fratello Max (e padre di Sean) scomparso. Qui trovano Hannah, una guida locale (Anita Briem), che accetta di accompagnarli sul luogo per denaro. Trovatisi intrappolati in una caverna, comincia un affascinate viaggio verso il centro della Terra.
Diversamente dal capostipite, il film di Eric Brevig (un esperto di effetti speciali) elimina ogni possibile ramificazione di trama, desertifica l'ingenuità per la sorpresa con il fatto che il libro di Verne descrive in anticipo il viaggio (come se Verne stesso lo avesse scritto dopo aver parlato con qualcuno sopravvissuto all'esperienza, o magari fosse lui stesso ad averlo fatto), ma soprattutto gioca tutte le sue carte per sfruttare al massimo (anche prima dell'inizio della spedizione) la tecnologia 3-D. E così vediamo jo-jo che vengono usati senza molta giustificazione in faccia allo spettatore, corse spericolate in carrelli da miniera (ricordando anche Indiana Jones chapter 2), pesci sparati contro di noi stile baseball, sputazzi di acqua e saliva di dinosauro verso la telecamera, in modo che chi guarda “occhialini dotato” (il 3-D visionato da noi comunque nel nuovo standard tecnologico, con l'addio alle classiche lenti verdi e rosse, è stupefacente) si sorprenda sulla poltrona e abbia un istinto di ritrazione per l'oggetto che sembra colpirlo.
Oltretutto rispetto al precedente la durata è stata ridotta all'osso (93 minuti) in quanto gli occhialini affaticano effettivamente l'occhio e una metratura più lunga poteva portare problemi di resistenza; molte cose sono state giocoforza tagliate per concentrarsi sugli effetti.
Il film, si diceva, ha un profondo impianto videogame: la protagonista (che sembra aver fatto di tutto nella vita, non si sorprende per nulla) sembra una Lara Croft in erba, a un certo punto abbiamo un pezzo chiaramente di ispirazione platform game, e molte cose sono una sorta di corsa alla sopravvivenza con i buchi che si aprono, da evitare, dove cammini mentre sei inseguito; il tutto con il professor Fraser che spiega minerali e rocce con fare guascone e tono poco convinto, capace di fare battute anche in momenti davvero di pericolo estremo («Ma stiamo ancora cadendo?»). Mentre nel 1959 si privilegiava la discesa alpinistica e il fascino dell'ignoto (vedere la differenza d'impatto emozionale quando viene scoperta la grande caverna), c'era in mezzo una gara per chi metteva per primo la bandierina, nel 2009 si dà tutto per scontato preferendo un più comodo ascensore che arriva veloce, e innestando nella trama un incredibile cellulare (vi aspettavate che non si potesse citare pure qui?) che suona e riceve la comunicazione nel mezzo della battaglia ittica al centro del pianeta.
Come si può capire un impianto di base poverissimo che soddisfa in pieno l'aspetto spettacolare per la serata cinema scacciapensieri, adattissimo anche al pubblico verde, ma è nullo sotto ogni altra angolazione di fascino, vedere questo film senza l'ausilio del 3-D non ha alcun senso (avvertiamo che alcune sale potrebbero applicare un sovrapprezzo del biglietto per questo), dato che vive solo ed unicamente in quest'ottica.
In definitiva un film carrozzone adatto a qualunque tipo di pubblico solo nell'ottica del luna park, che tradisce completamente lo spirito del classico ispiratore, che si limita a sfruttare all'osso e con monotonia tutti gli stili da videogioco che possiede concentrandosi anche sul giochino del te lo sbatto in faccia che ti sorprendi tipico del 3-D. Una buona pellicola è valida indipendentemente dai formati e dalle tecniche proposte, questa vive soltanto ed unicamente grazie ad esse. Ampiamente scontato, certo, oltretutto il fatto che il finale che parla di Atlandide (scoperta invece nel film classico) in maniera esplicita pensiamo davvero che un eventuale buon riscontro al botteghino possa presupporre a un nuovo viaggio 3-D. Che non avrebbe neppure il fascino minimo di finire all'ombra del Vesuvio.

pubblicata su Cine Zone

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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 19-01-2009 22:36  
come già detto altrove, vista in 3d, mi ci sono divertito parecchio
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 24-01-2009 01:28  
Già. Una figata...

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 24-01-2009 01:43  
ma senza, il film naufraga.
quindi il 3d in questo film non funzion da valore aggiunto, ma da filtro per nascondere le proprie debolezze.
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 24-01-2009 01:54  
Ma più che altro credo che il film sia proprio stato costruito in previsione degli effetti 3D, non è stato concepito per essere visto senza di essi. Quella piatta è una versione monca.
Comunque i personaggi sono molto carini, gli attori validi, certo a livello di narrazione è un po' leggerino.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 24-01-2009 02:01  
vabbè ma allora qualsiasi film visto a casa da soli su uno schermo piccolo è una versione monca, visto che è stato ideato per il grande schermo e per la visione collettiva.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 24-01-2009 02:09  
infatti. il discorso non regge.
anche "il delitto perfetto" di Hitchcock è stato girato in 3D. quindi?
e comunque nessun film può essere giudicato dal grado di leggerezza narrativo.
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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 24-01-2009 02:11  
quote:
In data 2009-01-24 02:01, sandrix81 scrive:
vabbè ma allora qualsiasi film visto a casa da soli su uno schermo piccolo è una versione monca, visto che è stato ideato per il grande schermo e per la visione collettiva.



Mmm, a parte il fatto che comunque questo è vero, il cinema non si può veramente vedere su piccolo schermo, qui si tratta di un caso un po' diverso, perché una stessa inquadratura concepita per il 3D, vista in versione piatta cambia letteralmente significato.



[ Questo messaggio è stato modificato da: TheSpirit il 24-01-2009 alle 02:13 ]

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 24-01-2009 02:23  
allora... che un film non si possa vedere sul piccolo schermo è una menzogna bella e buona nonchè una presa di posizione arbitraria e snobistica. La grandezza di proiezione non cambia la bellezza del film, al massimo la sua fruizione. Qui tu sembri pericolosamente confondere.
Un film pensato per il 3d e solo per questo non è un film di cinema, ma un film per il 3d.
un film pensato per il cinema che si può anche vedere in 3d non richiede per forza di cose gli occhialini per essere apprezzato.
qui i discorsi sono matematici.
ti ripeto che "il delitto perfetto" è girato in 3d. lo hai mai visto in 3d? hai mai pensato che ti servissero gli occhiali per apprezzarlo?
(non rispondere)
_________________
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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 24-01-2009 02:23  
quote:
In data 2009-01-24 02:09, Tristam scrive:
infatti. il discorso non regge.
anche "il delitto perfetto" di Hitchcock è stato girato in 3D. quindi?
e comunque nessun film può essere giudicato dal grado di leggerezza narrativo.



Il delitto perfetto è anche girato con un 3D che veramente ha poco a che fare con quello che sta nascendo oggi.
Lì a Hitchcock interessava accentuare determinati elementi della propria messa in scena ma non metterla radicalmente in discussione.
Qui siamo forse all'alba di un nuovo linguaggio (che probabilmente si esprimerà al meglio nell'animazione o nel cinema ibrido) e questo è un esperimento che ne fa intravedere alcune potenzialità.
Chiaro che il film sia poca cosa, perché il capolavoro in Technicolor ce lo si godeva anche sul televisore in bianco e nero, certi aspetti della grandezza passano nonostante la limitazione tecnologica. Ma resta, se visto nel pieno del suo potenziale, una poca cosa piuttosto divertente.

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 24-01-2009 02:25  
quote:
In data 2009-01-24 02:23, Tristam scrive:
allora... che un film non si possa vedere sul piccolo schermo è una menzogna bella e buona nonchè una presa di posizione arbitraria e snobistica. La grandezza di proiezione non cambia la bellezza del film, al massimo la sua fruizione. Qui tu sembri pericolosamente confondere.
Un film pensato per il 3d e solo per questo non è un film di cinema, ma un film per il 3d.
un film pensato per il cinema che si può anche vedere in 3d non richiede per forza di cose gli occhialini per essere apprezzato.
qui i discorsi sono matematici.
ti ripeto che "il delitto perfetto" è girato in 3d. lo hai mai visto in 3d? hai mai pensato che ti servissero gli occhiali per apprezzarlo?
(non rispondere)



Boh, citavo semplicemente Godard, eh... E' lui che dice che il cinema in tv non si può vedere. E (concordano) anche godardiani come Dominique Paini.
Per quanto mi riguarda hanno ragione, ma non pretendo siano d'accordo tutti...

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 24-01-2009 09:24  
penso che tra cinema e televisione ci sia meno differenza che tra cinema 3d e cinema, comunque, questo è il primo film fatto unicamente per il nuovo 3d, è un vero e proprio volano fatto per introdurre la gente a questo "nuovo" linguaggio. La scelta della storia, il target di riferimento, il 90% delle inquadrature, sono fatte unicamente per scoprire le potenzialità e ilimiti del 3d, e date queste premesse il risultato per me è più che riuscito.
_________________
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 24-01-2009 10:49  
quote:
In data 2009-01-24 02:25, TheSpirit scrive:
quote:
In data 2009-01-24 02:23, Tristam scrive:
allora... che un film non si possa vedere sul piccolo schermo è una menzogna bella e buona nonchè una presa di posizione arbitraria e snobistica. La grandezza di proiezione non cambia la bellezza del film, al massimo la sua fruizione. Qui tu sembri pericolosamente confondere.
Un film pensato per il 3d e solo per questo non è un film di cinema, ma un film per il 3d.
un film pensato per il cinema che si può anche vedere in 3d non richiede per forza di cose gli occhialini per essere apprezzato.
qui i discorsi sono matematici.
ti ripeto che "il delitto perfetto" è girato in 3d. lo hai mai visto in 3d? hai mai pensato che ti servissero gli occhiali per apprezzarlo?
(non rispondere)



Boh, citavo semplicemente Godard, eh... E' lui che dice che il cinema in tv non si può vedere. E (concordano) anche godardiani come Dominique Paini.
Per quanto mi riguarda hanno ragione, ma non pretendo siano d'accordo tutti...



Godard è un buon uomo di cinema del secolo scorso. ormai non ha più nulla a che vedere con ciò che succede nel mondo. e quindi è inevitabile che si arrocchi su concezioni antiche che non riguardano più il cinema, ma semmai il cinematografo. quindi credo che ascoltare godard e usarlo come scudo sia ancora sbagliato

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
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Da: genova (GE)
Inviato: 24-01-2009 10:51  
quote:
In data 2009-01-24 09:24, gatsby scrive:
penso che tra cinema e televisione ci sia meno differenza che tra cinema 3d e cinema, comunque, questo è il primo film fatto unicamente per il nuovo 3d, è un vero e proprio volano fatto per introdurre la gente a questo "nuovo" linguaggio. La scelta della storia, il target di riferimento, il 90% delle inquadrature, sono fatte unicamente per scoprire le potenzialità e ilimiti del 3d, e date queste premesse il risultato per me è più che riuscito.



le virgolette andavano su linguaggio più che su nuovo.
ok. è un esperimento di 3d non una prova di cinema. è quello che diciamo tutti infatti...
_________________
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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
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Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 15-02-2009 01:03  
ma nuovo linguaggio de che? il cinema 3d non è in tre dimensioni, è sempre un'immagine proiettata su uno schermo (piatto). l'effetto 3d, che è appunto un effetto e non una modifica ontologica nè niente di simile, può essere positivo se viene sfruttato appunto come un'aggiunta. nel Delitto perfetto (perdonatemi, questa gran differenza tra il 3d di 50 anni fa e quello di oggi, a parte il perfezionamento tecnologico, quale sarebbe?) la presenza fisica della mano tesa della Kelly, o del candelabro che ostacola la visione, si sente anche se visto in 2d.
in Viaggio al centro della terra invece l'unica cosa che c'è è la spettacolarità dell'effetto 3d. è in tutto e per tutto uguale a quegli spettacoli di 10 minuti che proiettano nei cinema 3d di mirabilandia e simili. il film non c'è.

_________________
"There is a time when the operation of the machine becomes so odious, makes you so sick at heart, that you can't take part..."

[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 15-02-2009 alle 01:04 ]

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