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il cosmo sul como |
martalari
Reg.: 11 Mag 2006
Messaggi: 460
Da: roma (RM)
|  Inviato: 17-12-2008 11:43 |
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Miiiiiiiii QUANTO E' SPASSOSO ALDO NEL COSMO SUL COMO'
Cinepanettoni, cinepandori, cinecocomeri, c'è un titolo per tutti i gusti, e anche la comicità cambia, anche quella di Aldo , Giovanni e Giacomo è da sempre diversa soprattutto perché è unica, non comune, si sorride e si ride sempre con stile, nessun rumore che arriva dalla bocca da altri posti, nessuno strilla, si recita con le loro facce pazzesche e le battute sapientemente dosate e mixate negli episodi de Il Cosmo su Comò
Nel primo episodio ci sono i mariti ancora gli unici a credere nel viaggio in macchina con le mogli e i figli, quelle vacanze e quei luoghi (sempre gli stessi per alcune famiglie) che i figli non vogliono assolutamente raggiungere e succederà qualcosa di unico, nel secondo notissimi quadri si animeranno (Bustric fortisssimo) quasi uno sketch esilarante stile Mai dire..., nel terzo veramente bello Aldo si innamora della Ragonese, mentre un prete con la sua chiesa che cade a pezzi si troverà con molti soldi .... strepitose le battute tra Giovanni e Giacomo, nel quarto episodio quello che è piaciuto tantissimo ai nostri amici c'è una coppia che non riesce ad avere figli e cerca tutti i metodi per risolvere "il problema", incontrando dottoresse allucinanti (mitica Massironi) e santoni....
Una nuova frontiera per la comicità? In realtà uno stile d..o.c. (di origine comico controllata) che ritroviamo nelle loro battute, ma soprattutto nella loro fisicità, quella che fa riempire i loro teatri all'inverosimile, che fa incassare miliardi al cinema anche con una "semplice" ripresa teatrale come l'ultimo film, quella che ri fa ridere tutti con Aldo che appare sul grande schermo anche senza dire nulla
Ecco forse il cinema dovrebbe sfruttare di più le facce, quelle che hanno fatto grande il nostro cinema quello dei Monicelli e dei De Sica, quando un volto curioso riempiva una scena
Aldo, Giovanni e Gacomo come poi Ficarra e Picone non hanno bisogno di luoghi esotici, non ci sono storie di corna e intrecci tra chi è del sud e chi è del nord per accontentare tutto lo stivale che va al cinema una volta l'anno, sono attori che scrivono le loro battute e le interpretano da anni pensando al loro pubblico, ma rimanendo fedeli al loro stile.
Magari non riderà il ragazzo (alcuni) di Tor Bella Monaca perché non c'è nessun "rumore strano" che arriva da nessuna parte o di Piazza Euclide perché non ci sarà la spiaggia tropicale, ma come ha detto una nostra affezionata visitatrice "Non passa mai quel tipo di comicità sana"
I NOSTRI VOTI
ALDO 8 Giovanni & Giacomo (idem)
Marina Massironi 9
Luciana Turina 7 1/2
Sergio Bustric 8
Isabella Ragonese 7 + +
Sara D'amario 7
Voto al film 7
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Gli altri film delle Feste già visti
Madagascar voto 6 +
Come un uragano 3
The Spiriti prs...
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oronzocana
Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
| | Inviato: 20-12-2008 10:38 |
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quote:
In data 2008-12-17 11:43, martalari scrive:
I NOSTRI VOTI
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vostri di chi, scusa?
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
| | Inviato: 20-12-2008 15:40 |
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simpatico il modo di dare dei coatti grezzi a quelli di tor bella monaca.poco da dire,sei veramente una merda,te e chi ti accompagna
ciao! |
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kagemusha
Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
| | Inviato: 21-12-2008 22:41 |
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quote:
In data 2008-12-20 15:40, badlands scrive:
simpatico il modo di dare dei coatti grezzi a quelli di tor bella monaca.poco da dire,sei veramente una merda,te e chi ti accompagna
ciao!
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un intervento da vero moderatore |
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
| | Inviato: 23-12-2008 13:55 |
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l'ho fatto per difenderti!
ciao! |
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oronzocana
Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
| | Inviato: 28-12-2008 14:53 |
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... che poi il film è una monnezza storica. Non fa neanche sorridere.
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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ssj4gohan
Reg.: 07 Set 2005
Messaggi: 192
Da: Capurso (BA)
| | Inviato: 28-12-2008 15:26 |
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| Sempre meglio dei prodotti Vanzina/Parenti... |
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pkdick
Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
| | Inviato: 28-12-2008 17:39 |
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alla fine manco tanto. le gag di questo film in fondo non sono meno fiacche e scontate. poi vabbè, loro sempre simpatici e tutto quello che si vuole, ma qua davvero ai minimi storici.
da notare che martalari ha dato nove a marina massironi che nel film nemmeno c'è. compare per un paio di secondi tale cinzia massironi, sua cugina.
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Quattro galìne dodicimila |
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ssj4gohan
Reg.: 07 Set 2005
Messaggi: 192
Da: Capurso (BA)
| | Inviato: 29-12-2008 12:24 |
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| Da evidenziare che non voleva essere un prodotto simil-cine-panettone ai quali siamo abituati ogni santo anno. E' stata una cosa diversa sotto ogni aspetto, a partire dalla banale gita familiare sfociata con personaggi e situazioni reali tranne che per il finale inverosimile e che fa sorridere, per passare ad un sillogismo potteriano e devo dire molto bello ed originale. In definitiva non è certo un capolavoro e non sarà forse una pietra miliare della comicità italiana - anche se non me la sentirei di classificarlo come prodotto comico - ma possiamo dire che i nostri tre beniamini sono molto bravi nel fare teatro, molto più dei tanti altri attori (che si fanno chiamare attori) siano in grado di offrire. Una sorta di Unplugged con più finanziamenti dietro... |
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Marcos
Reg.: 10 Lug 2003
Messaggi: 3463
Da: Tarquinia (VT)
| | Inviato: 29-12-2008 12:55 |
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quote:
In data 2008-12-28 15:26, ssj4gohan scrive:
Sempre meglio dei prodotti Vanzina/Parenti...
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Il timore è che, però, questo loro film si avvicina fin troppo alle commedie che non fanno ridere di Vanzina e Parenti! Mi spiace. Il trio voleva fare come il primo Carlo Verdone, ma ci confeziona 4 storie che fanno, si e no sorridere, qua e là, ma senza genialità.
Marcos
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Salve, sono Marcos. |
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pkdick
Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
| | Inviato: 29-12-2008 13:05 |
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ssj4gohan
Reg.: 07 Set 2005
Messaggi: 192
Da: Capurso (BA)
| | Inviato: 29-12-2008 15:12 |
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quote:
In data 2008-12-29 13:05, pkdick scrive:
quote:
In data 2008-12-29 12:24, ssj4gohan scrive:
un sillogismo potteriano
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?
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Chi ha letto la Rowling avrà colto la sfumatura citata da uno dei personaggi apparsi sui quadri animati.
Per riprendere, è onesto affermare che il film non fa morire dal ridere e strappa solo sorrisi, ma a mio parere l'obbiettivo è stato volutamente quello: lasciare tutto nelle mani della mimica e dell'interpretazione, che a parer mio non è stata affatto cattiva, anzi, i personaggi sono risultati molto veritieri. E' chiaro che c'è chi storce il naso e forse sono l'unico che ha apprezzato questa scelta e che ha trovato una vena di originalità. |
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mary93
Reg.: 11 Dic 2008
Messaggi: 129
Da: bagnoli irpino (AV)
| | Inviato: 29-12-2008 18:01 |
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Ragazzi senza offesa io ammiro molto Aldo, Giovanni e Giacomo. Credo che siano i migliori comici italiani attuali. Non so proprio come dirlo ma questo film faceva veramente cagare.... insomma a parte alcuni episodi come L'autobus del peccato e Temperatura basale su cui si poteva veramente costruire un bel film gli altri episodi non facevano sorridere appena. ma dai, io l'ho visto al cinema e sono rimasta delusa. ma dai, se lo potevano risparmiare. in fondo loro fanno film su uomini di una certa età che hanno una vita particolare. alla fine scusa che morale c'era? io ho sentito anche le interviste sulla morale presente nel film ma ben nascosta. io l'ho cercata ma sinceramente non ne ho trovato nemmeno un accenno. in conclusione loro sono bravi assolutamente ma la sceneggiatura faceva schifo!!!!! voto: 4 e mezzo 
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mary93 |
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kubrickfan
Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
| | Inviato: 11-01-2009 22:51 |
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Trama: Quattro storie diverse tra loro, intervallate dalle microavventure di un santone e due suoi seguaci. Nella prima tre famiglie milanesi evitano una vacanza indigesta giocando a pallone allo stadio, nella seconda un prete deve salvaguardare i soldi della questua da un parrocchiano avido, nella terza dei quadri si parlano tra loro e prendono vita, nella quarta un uomo ha grossi problemi di concepimento e lotta contro i ristretti tempi della temperatura basale perfetta.
Commento: Aldo, Giovanni e Giacomo come la stella cometa appaiono per Natale cercando di sfidare la strapotenza di De Sica & Co. – ma, visti gli scarsi risultati artistici (davvero molto ma molto modesti), era davvero meglio che se ne stavano alla finestra, attendendo di avere delle idee molto più valide di quelle messe in campo odiernamente (il film è sceneggiato anche da loro). Ma soprattutto dovevano cercare di trovare una trama compatta ed uniforme per fare un film unico e non uno ad episodi (quattro) totalmente slegati tra di loro (senza neppure un filo conduttore) e intervallati dalle micro-stupidaggini del santone Tsu'nam (Giovanni) e dei suoi due storditi discepoli Pin e Puk (Aldo e Giacomo). La divisione ad episodi andava molto di moda negli anni addietro; oggi viene usata dal trio comico per poter proporre in chiave del tutto banale i loro personaggi, le loro macchiette e le loro insipienti recitazioni. Diciamo così avvertendo che il film a chi piace il trio comico magari, ma molto magari, non deluderà (in fondo rivedono ciò che il gusto passato aveva già assaggiato con soddisfazione), ma a tutti coloro che non sono per forza dei fan risulterà smaccatamente forzato, per nulla liberatorio nella risata e oltretutto con i personaggi secondari (soprattutto femminili: la Villa, la Finocchiaro e la Aragonese) molto più riusciti dei protagonisti.
Ogni episodio prende a mani basse dal cinema italiano che fu: nel primo episodio vediamo citato Sordi con il personaggio del vacanziero con al seguito la famiglia, l'auto carica di cose e con una vacanza del tutto banale alle porte («Gruppo vacanze Piemonte!», si direbbe citando Villaggio) e che nessuno, tranne il capofamiglia, vuole fare. Dopo la rivolta della moglie di Giacomo tutti pensano bene di fare vacanze migliori con un pallone allo stadio Meazza. Tic risaputi, stupidaggini a iosa, battibecchi insapori. Si salva solo la simpatia di Debora Villa da Camera cafè nella parte della moglie di Aldo e la presenza della Turina nella parte della suocera pedante. Nel secondo episodio Giacomo è un prete leale e sincero che ha invece un aiutante di chiesa davvero poco onesto (Giovanni) che gli ruba parte della questua. Aldo è un sempliciotto (con capelli) innamorato della bella commessa di un negozio di animali (la Ragonese di Tutta la vita davanti). Dal cielo piove una valigia piena di soldi che potrebbe risolvere i problemi di tutti e tre (chiesa, cupidigia e amore), ma le cose non sono facili. Qui siamo in zona Don Camillo e Peppone, ma il tono è talmente vuoto e ripetitivo che i dialoghi sulla confessione (con un personaggio che probabilmente si masturba in continuazione e che deve avere assoluzioni a ripetizione – cosa vista anche ne Il marchese del Grillo, ricordiamo la frase «Questa vale per tre!») risultano del tutto privi di ogni simpatia.
L'episodio tre rimanda ad Hogwarts ed Harry Potter. Dei quadri molto infoiati “vivono” appesi alle pareti, si parlano da lontano e sognano un incontro impossibile. Quando viene appesa una bella cortigiana (Silvana Fallisi è la donna del quadro), Aldo si scatena, rompe gli equilibri provocando uno sconquasso tra gli altri dipinti viventi. Tra sberleffi e pernacchie, qualche citazione colta (il quadro di verdure e di frutta tipico dell'Arcimboldo intitolato “Rodolfo secondo in veste di Vertunno”), e un Napoleone imbufalito e preso per i fondelli, attendiamo il quarto e conclusivo (finalmente!) episodio, che ricorda che in fondo la sofferenza è tanta ma non infinita. Qui Giacomo, chiamato con il suo cognome, vuole un figlio a tutti i costi, dalla moglie (Sara D'Amario, l'avete forse appena vista in Solo un padre) solo che i suoi spermatozoi sono pigri, nulli a livello di fertilità e deve sentirsi i rimproveri di una spocchiosa dottoressa (la Finocchiaro, in partecipazione amichevole). Non riuscendo a concepire, si espone anche a strane medicine alternative, che non danno risultati. Invece la felicità starà dove meno se lo aspetta, mentre i due amici (indovinate chi sono) che hanno figli a carrettate si lamentano di tante cose.
Marcello Cesena, esperto di televisione anche come attore, ha diretto i tre senza nessuna personalità, da autentico yes man, piegandosi ai voleri innocui della ripetitività e della logica della produzione senza obiettivo artistico. Doveva uscire a Natale e solo a Natale questo film raffazzonato ed inconcludente per avere qualche chance al botteghino, erede bruttura, mostro di inutilità figlio del capostipite I nuovi mostri (che di episodi ne aveva 14, ma erano tutti perfetti) come struttura di concezione. Non possiamo dire di aver riso una volta con sincerità alle battute: è tutto compresso in una logica ferrea del risaputo e riciclato. L'inizio con i credits è ben congegnato, inquadrando le montagne con velocità, con titoli che si dissolvono con buona grafica, tutto il resto è inesistente.
In definitiva? Lasciate perdere questo inutile carrozzone uscito solo per rubarvi soldi della tredicesima: è brutto, per nulla divertente, monotono e ripetitivo, oltretutto mosciamente citazionista. Non sappiamo più quali anatemi tirargli, credendo che anche i fan di AG&G abbiano adorato la parola “Fine” come non mai.
pubblicato su cine zone
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