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Autore Nanni Moretti sulle elezioni
Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 12-04-2008 15:10  
Interessante intervista al regista Nanni Moretti realizzata da Micromega.

http://it.youtube.com/watch?v=wooeBdRbGCw

http://it.youtube.com/watch?v=fCo_5tb0SUg

http://it.youtube.com/watch?v=QwKaahgP0n8

http://it.youtube.com/watch?v=jXREX3jdxHQ

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 12-04-2008 16:37  
ne ho letto un'ampia parte su La Repubblica. nanni moretti è un grande autore cinematografico e l'ho apprezzo moltissimo. ma sul suo sostegno al pd non sono d'accordo.

penso che moretti sia un riformista moderato non una persona con idee di sinistra d.o.c. .

la vera sinistra sta da una sola parte: non mette insieme poteri forti a confronto con quelli deboli. perchè i secondi rischiano seriamente di soccombere ai primi.

e mi dispiace non poco doverlo dire, perchè nanni moretti era stato un artista sostenire della linea di sinistra del pci e nel film palombella rossa aveva interpretato lo smarrimento del passaggio dal socialcomunismo italiano a una sinistra sempre meno sinistra e più riformista, cioè quella del pds.

io penso che moretti è convinto che oggi fare sinistra vuol dire farla come il pd vuole dare a capire.

io non sono d'accordo, se è quello il suo parere.
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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 12-04-2008 20:27  
Mi è sembrato un discorso estremamente riduttivo,sconclusionato e banalmente schematico.Moretti insiste con quest'ossessione di vedere un paese diviso esattamente in due tra buoni e cattivi.Quest'idea di un'Italia autentica da un lato,e di un'altra Italia furba e di plastica dall'altro,è non solo limitativa sul piano analitico e culturale (ci sono elementi di verità,ma la questione è decisamente più complessa),ma è proprio l'assunto che ha spianato la strada alla costruzione di un bipolarismo di facciata,in questo paese,dove le differenze tra i due schieramenti,le tematiche che hanno dominato la scena,sono state quasi esclusivamente quelle legate al ruolo della magistratura,al "senso dello stato" e delle istituzioni,e soprattutto all'informazione televisiva e alla sua regolamentazione.Snodi importantissimi,sia chiaro (pur non essendo un liberale tout-court vedo anch'io la necessità di affrontare di petto e una volta per tutte,ad esempio,il conflitto d'interessi),ma lo scontro politico vive e deve vivere di tant'altri elementi che a Moretti,almeno da quest'intervista,sembrano sfuggire completamente.Il suo è un ragionamento per cui l'urgenza italiana (e da questo fa nascere l'impellenza di votare e sostenere il Partito Democratico,non porta alcun'altra ragione di merito programmatico) sia quello di impedire a tutti i costi a Berlusconi di governare.Non importa di quale sostanza sia composta l'alternativa,è essenziale che formalmente egli non ridivenga primo ministro.E' curioso che a parlare sia proprio chi anche meno di una decina di anni fa disse testualmente che "con quei dirigenti la sinistra non avrebbe avuto futuro" (per inciso - i dirigenti a cui si riferiva sono sempre gli stessi e sono tutti nel Pd.)Io credo invece che uno dei maggiori drammi della sinistra italiana consista proprio nell'aver abbandonato progressivamente tutta una serie di istanze per inseguire illusoriamente (nel senso che di concreto si sono visti solo tentativi di apparentamento col Centrodestra - basti pensare alla bicamerale,alle ventilate larghe intese ecc. - )il mito delle "sovrastrutture" da correggere.Ed è solo su queste che Moretti si focalizza.Non un accenno alla laicità dello stato (anzi,parla della Binetti come una mosca bianca all'interno del Partito Democratico,dimenticando che in due anni di governo sul fronte dei diritti civili Prodi non ha fatto assolutamente nulla),non una parola sulla precarietà nel mondo del lavoro che i vari Centrosinistra non solo non hanno risolto ma hanno addirittura introdotto.Per non parlare poi delle decisioni prese in politica internazionale,dei salari,delle pensioni e via di questo passo.Quella dei tanti che si asterranno non è una scelta presa a cuor leggero,non c'è alla base solamente sfiducia e delusione,c'è anche una riflessione profonda e oggettiva sulla realtà.Se continueremo a pensare alle elezioni in funzione della possibilità o meno che Berlusconi e i suoi possano risalire al potere,faremo esattamente il suo gioco.E come ho già scritto,questi 15 anni lo dimostrano ampiamente.
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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 12-04-2008 22:40  
quote:
In data 2008-04-12 20:27, Marxetto scrive:
Mi è sembrato un discorso estremamente riduttivo,sconclusionato e banalmente schematico.Moretti insiste con quest'ossessione di vedere un paese diviso esattamente in due tra buoni e cattivi.Quest'idea di un'Italia autentica da un lato,e di un'altra Italia furba e di plastica dall'altro,è non solo limitativa sul piano analitico e culturale (ci sono elementi di verità,ma la questione è decisamente più complessa),ma è proprio l'assunto che ha spianato la strada alla costruzione di un bipolarismo di facciata,in questo paese,dove le differenze tra i due schieramenti,le tematiche che hanno dominato la scena,sono state quasi esclusivamente quelle legate al ruolo della magistratura,al "senso dello stato" e delle istituzioni,e soprattutto all'informazione televisiva e alla sua regolamentazione.Snodi importantissimi,sia chiaro (pur non essendo un liberale tout-court vedo anch'io la necessità di affrontare di petto e una volta per tutte,ad esempio,il conflitto d'interessi),ma lo scontro politico vive e deve vivere di tant'altri elementi che a Moretti,almeno da quest'intervista,sembrano sfuggire completamente.Il suo è un ragionamento per cui l'urgenza italiana (e da questo fa nascere l'impellenza di votare e sostenere il Partito Democratico,non porta alcun'altra ragione di merito programmatico) sia quello di impedire a tutti i costi a Berlusconi di governare.Non importa di quale sostanza sia composta l'alternativa,è essenziale che formalmente egli non ridivenga primo ministro.E' curioso che a parlare sia proprio chi anche meno di una decina di anni fa disse testualmente che "con quei dirigenti la sinistra non avrebbe avuto futuro" (per inciso - i dirigenti a cui si riferiva sono sempre gli stessi e sono tutti nel Pd.)Io credo invece che uno dei maggiori drammi della sinistra italiana consista proprio nell'aver abbandonato progressivamente tutta una serie di istanze per inseguire illusoriamente (nel senso che di concreto si sono visti solo tentativi di apparentamento col Centrodestra - basti pensare alla bicamerale,alle ventilate larghe intese ecc. - )il mito delle "sovrastrutture" da correggere.Ed è solo su queste che Moretti si focalizza.Non un accenno alla laicità dello stato (anzi,parla della Binetti come una mosca bianca all'interno del Partito Democratico,dimenticando che in due anni di governo sul fronte dei diritti civili Prodi non ha fatto assolutamente nulla),non una parola sulla precarietà nel mondo del lavoro che i vari Centrosinistra non solo non hanno risolto ma hanno addirittura introdotto.Per non parlare poi delle decisioni prese in politica internazionale,dei salari,delle pensioni e via di questo passo.Quella dei tanti che si asterranno non è una scelta presa a cuor leggero,non c'è alla base solamente sfiducia e delusione,c'è anche una riflessione profonda e oggettiva sulla realtà.Se continueremo a pensare alle elezioni in funzione della possibilità o meno che Berlusconi e i suoi possano risalire al potere,faremo esattamente il suo gioco.E come ho già scritto,questi 15 anni lo dimostrano ampiamente.




Ah, quanto è saggio questo ragazzo!

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Redneck

Reg.: 13 Apr 2008
Messaggi: 147
Da: Lubbock Texas (es)
Inviato: 16-04-2008 20:23  
Moretti? E' quello della birra?

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