HistoryX
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Da: cagliari (CA)
|  Inviato: 15-03-2008 13:56 |
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"IL GIORNO DOPO ¨¨ uno sguardo su un limite. Un uomo è sicuramente morto. Quest'uomo, gira intorno ai suoi affetti, ai suoi cari, con uno sguardo ora sereno e ora sofferto. Egli appare in bilico tra il lasciare e il sentirsi ancora legato a qualcosa che ormai è già oltre quel limite. Nel suo vagare tra un desiderio, un'immagine, un contatto con qualcuno: un amico, una ex fidanzata, un fratello, un cane, un oggetto, un semplice sguardo su dei bambini che giocano o su qualcosa che non appartiene più ad un mondo per come lo conosce, quest'uomo sembra acquistare sempre più una consapevolezza che lo porta a prendere coscienza di una sua nuova dimensione che appartiene proprio a quel limite, dove, come in uno specchio in uno specchio, tutto semplicemente è. "
NOTE TECNICHE E CURIOSITA'
"Nella sceneggiatura, scritta con Alessandro Albanese, Gisella Di Palma e Francesco Dosia, avevo originariamente pensato d¡¯inserire anche una voce fuori campo che descrivesse il pensiero di ogni personaggio che appare nella storia. Durante le riprese, mi rendevo sempre più conto che la voce fuori campo sarebbe stata troppo didascalica. Era una semplice sensazione che un bel giorno, si concretizzò al montaggio, quando Francesco mi chiese: "Ma allora, questa voce fuori campo quando la registriamo?". Timidamente, provai a dire quello che già da tempo stavo pensando. "Che ti sembra se non la mettiamo?" A montaggio finito, dopo una proiezione con tutti gli autori della sceneggiatura, decidemmo di comune accordo di non inserire i pensieri dei personaggi che pure avevamo scritto. La scelta drastica di non inserire un commento che servisse da filo conduttore al corto e che facilitasse sicuramente la comprensione dello spettatore, ha dato probabilmente un risvolto più enigmatico alla storia. Del resto, il mistero della creazione artistica passa certe volte da idee ed intuizioni che solo apparentemente non hanno nulla a che fare con il risultato finito. "Scriviamo un corto sulla paura!" Era stata questa l'idea iniziale. "Scriviamo una sceneggiatura ad episodi, dove facciamo vedere i diversi aspetti della paura". Ognuno di noi prese un personaggio e gli costruì una storia intorno. Presero corpo tre tipi differenti di paura. Ci accorgemmo ben presto che tutti questi aspetti della paura, avevano a che fare con la paura di ciò che non si conosce e perciò, ognuno di essi, s'indirizzava verso il grande mistero della morte. Da qui, il tentativo e il passo successivo di unire queste tre storie, ci ha portato pian piano verso questo film, il cui risultato è un piccolo viaggio di un attimo, quasi una poesia per immagini, colma di quella sensazione di qualcosa che si è realizzata quasi indipendentemente da una nostra volontà. Le riprese sono state realizzate a Roma, tra Villa Ada, Nomentano, Lun-Eur, appartamenti sequestrati agli amici e parenti, a novembre del 2007, usando una Digital Video Camera della Panasonic, a troupe ridottissima, nell'arco di una settimana." Angelo Orlando
da http://www.myspace.com/ilgiornodopo .
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