dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 09-03-2008 13:40 |
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penso che ancora una volta ci si avvia alle elezioni politiche in un clima tutt'altro che democratico ed equilibrato.
ne è stato un lampante esempio, e segnale, l'ennesimo show di ieri di berlusconi: che ha stracciato pubblicamente il programma elettorale del pd.
io non sono un elettore del pd e mai lo sarò, e ritengo che il loro programma sia troppo riformista e troppo a favore del capitalismo italiano, a danno dei lavoratori e dello stato sociale.
ma penso che in politica ogni leader deve mantenere un comportamento diplomatico, leale e corretto nei confronti degli avversari politici.
tanto più perchè berlusconi (ovviamente ingannando anche su questo i cittadini) vuol farsi passare per un liberale e moderato.
il gesto di ieri è indice di non moderazione, anzi contiene un significato quasi pericolosamente "sovversivo". nel senso che rende più esasperato quel senso di ribelle antipolitica populista che lui appunto intende sempre cavalcare.
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ma ci sono anche altri esempi di antidemocrazia, e mi riferisco ai confronti tv tra i politici.
probabilmente sulla base di direttive politicizzate delle aziende tv, i programmi televisivi di attualità politica stanno danno quasi esclusivamente spazio ai due partiti più in primo piano, relegando gli altri a posizioni marginali o nulle addirittura.
purtroppo tutto ciò è il segnale di un pericoloso allineamento dell'informazione televisiva a quel sistema presidenzialista all'americana molto antidemocratico: un potere e una pubblicità divisa solo tra due partitoni simili e riformisti, e l'utilizzo di strategie non solo politiche per portare gli altri soggetti di partito ad un graduale oscuramento.
il che toglie oltretutto agli elettori completezza di informazione, pluralità di informazione e dunque capacità di scegliere un'alternativa sulla base di tutti i partiti presenti sulla scena, fossero anche tra quelli con pochi punti percentuali di rappresentanza.
la democrazia ha delle regole precise, e vanno rispettate e tutelate.
naturalmente il mio appunto lo muovo anche contro la stampa: anche un quotidiano completo e corretto come La Repubblica sta infatti dando molto spazio solo a pd-pdl, trascurando approfondimenti sui comizi elettorali di tutti i partiti che corrono alle elezioni 2008.
e così non va.
la sinistra arcobaleno ha chiesto negli ultimi giorni di poter fare un confronto tv con veltroni: cesare salvi di sinistra democratica ha oggi dichiarato che dalle aziende tv arrivano solo rimandi e stop continui.
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l'ultima parte del mio post riguarda le "lezioni di democrazia" di francesco storace.
storace ha dichiarato che fini entrò nella destra solo per convenienza e che il suo partito è vittima di un sistema in cui la democrazia è in pericolo.
-1: non penso proprio che fini entrò nella destra per convenienza. era, ed è tutt'ora, un fascista convinto. e lo dimostra anche il tipo di claque e sostenitori che, senza loro disappunti, hanno sostenuto alleanza nazionale in piazza anche, e ancora, con le bandiere del ventennio.
e lo dimostra anche la sua frase razzista nei confronti del nero candidato alla casa bianca barak obama.
fini ha fatto un'altra cosa, per convenienza: ha finto di essere un ex fascista e finge di essere un leader aperto a una destra moderna, accettando di sciogliere il suo partito (con non pochi disappunti dei suoi alleati di partito) e di farlo aderire al pdl di berlusconi (non solo senza averlo formalmente chiesto ai suoi alleati attraverso una decisione politica motivata, ma anche dopo i mesi trascorsi a scambiare accuse proprio contro berlusconi).
-2: indubbiamente anche la destra, come molti altri partiti piccoli, soffre di un clima di emarginazione. ma non venga storace a dire che la democrazia è in pericolo: non perchè non è vero, ma perchè il termine democrazia, pronunciato da lui, che è un fascistone sostenitore del regime del ventennio, suona malissimo. e procura non poco fastidio.
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