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Autore I nostalgici della falce & martello
sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 26-02-2008 11:20  
quote:
In data 2008-02-26 11:17, McMurphy scrive:
(non ho ancora capito perche' l'insegnante con il 70% di assenteismo che era sui giornali qualche mese fa non possa essere licenziato in tronco)



Perché a nessun governo interessa fare una vera riforma del pubblico impiego, i cui meritocrazia e raggiungimento dei risultati contino veramente qualcosa.

Licenziare un dipendente pubblico è praticamente impossibile se questo si impunta a non farsi licenziare.
_________________
E' ok per me!

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Kubrick5


Reg.: 19 Apr 2006
Messaggi: 5694
Da: San Zeno (BS)
Inviato: 26-02-2008 12:58  
[quote]In data 2008-02-25 22:56, Valparaiso scrive:
[quote]In data 2008-02-25 20:32, Kubrick5 scrive:
quote:
In data 2008-02-25 20:11, quentin84 scrive:
quote:
In data 2008-02-25 17:19, Kubrick5 scrive:
quote:
In data 2008-02-25 14:01, Quilty scrive:
quote:
In data 2008-02-25 13:12, Kubrick5 scrive:

Ma che cazzo vuol dire? Mi stai dicendo che se io ho maggiori possibilità economiche di te, io devo subire?? Se fossimo in uno stato dove vige l'uguaglianza economica potrei capirlo, ma grazie a Dio siamo in un paese liberale dove TUTTI possono cercare di ambire ad una vita migliore




col contributo e sulle spalle degli altri, hai dimenticato di aggiungere.




Non l'ho dimenticato. E quello che dici non è la consuetudine



...solo che sono molto più incline a solidarizzare con un operaio che si spacca la schiena nei cantieri e nelle fabbriche rischiando la pelle per arricchire questo Paese quindi anche me e te.




Mi pare una scoperta davvero sensazionale.
Immagino che da domani la produttività nelle fabbriche arriverà alle stelle...


[ Questo messaggio è stato modificato da: Valparaiso il 26-02-2008 alle 10:05 ]


Oddio... Ma sei davvero di una cosi ristretta apertura mentale sulle cose importanti? Le cazzate ti entrano a quintali però!

Rispondimi: Secondo te come fa uno a diventare imprenditore?


_________________
Emancipate yourselves from mental slavery;
None but ourselves can free our minds.
Have no fear for atomic energy,
'Cause none of them can stop the time.
How long shall they kill our prophets,
While we stand aside and look?

[ Questo messaggio è stato modificato da: Kubrick5 il 26-02-2008 alle 12:59 ]

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 26-02-2008 14:31  
Perché era imprenditore il papà.

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Happiness is only real when shared

[ Questo messaggio è stato modificato da: Valparaiso il 26-02-2008 alle 14:35 ]

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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 26-02-2008 15:05  
quote:
In data 2008-02-26 14:31, Valparaiso scrive:
Perché era imprenditore il papà.




per un attimo ho temuto che qualcuno avrebbe riquotato il post di kubrick
_________________
E' ok per me!

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 26-02-2008 15:55  
sloberi, io penso che oggi di licenziamenti ce ne sono già troppi: i contratti a termine, introdotti anche in alcuni settori del pubblico impiego sui lavoratori interinali prestati dalle agenzie private del lavoro, sono un licenziamento a tempo indeterminato.

si può lavorare da un minimo di 40 giorni (è successo nel mio caso) ad un massimo di 1 anno, ma alla fine (anche se sei stato il più bravo, preciso e diligente sul posto di lavoro)vieni risbattuto in mezzo a una strada.

e così facendo uno si ritrova senza un lavoro sicuro e uno stipendio sicuro e costante che ti permetta di costruirti un futuro.

per quel che riguarda gli altri casi: un conto è la diligenza sul posto di lavoro, un conto è la produttività.

sono due termini che oggi vengono spesso confusi, e non a caso:
sono gli imprenditori a volerli far confondere.

per convincere l'opinione pubblica che un ente dello Stato deve essere gestito come fosse un'azienda. che significa flessibilità e stipendio correlato alla, appunto, produttività.

come se questo significasse, poi, massima efficienza: le ferrovie dello Stato (ormai privatizzate) sono all'ultimo posto nella classifica almeno europea. inefficienze, ritardi e treni vecchi di anni. e debiti, debiti a non finire (che il privato, furbamente, chiede allo Stato di doverli sanare).

diligenza e produttività non possono essere confuse:

in un settore pubblico vale la costanza nel lavoro, e il suo svolgimento fatto con precisione.

ma non la produttività, che è una conseguenza di un'attività esclusivamente commerciale, aziendale, un'attività di mercato insomma.

produttività vuol dire prodotto: un'azienda offre prodotti di mercato, per far muovere l'economia. e dunque deve cercare di essere produttiva per non fallire.

un ente pubblico cosa deve produrre?: un ente pubblico non produce niente. non è un settore economico di mercato.

dunque è inappropriata una sua gestione come fosse un'azienda e, di conseguenza, è inappropriatissima una sua direzione affidata a un privato, il cui scopo non è efficienza, ma profitto e zero garanzie sociali e occupazionali per i suoi dipendenti.


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Kubrick5


Reg.: 19 Apr 2006
Messaggi: 5694
Da: San Zeno (BS)
Inviato: 26-02-2008 19:06  
quote:
In data 2008-02-26 15:55, dan880 scrive:
un ente pubblico cosa deve produrre?: un ente pubblico non produce niente. non è un settore economico di mercato.

dunque è inappropriata una sua gestione come fosse un'azienda e, di conseguenza, è inappropriatissima una sua direzione affidata a un privato, il cui scopo non è efficienza, ma profitto e zero garanzie sociali e occupazionali per i suoi dipendenti.





Un ente pubblico deve produrre servizi. Servizi sempre migliori ogni anno che passa.
Un ente pubblico deve inoltre perseguire obiettivi di interesse pubblico.

Oltretutto esistono enti pubblici economici e non economici, ma è un altro discorso.

Se si vogliono servizi migliori lo Stato deve spendere di più in quel settore; se non può, privatizza, in modo tale che un privato possa creare servizi migliori.
Poi ci sono ALCUNI imprenditori che pensano solo ai loro profitti, non TUTTI.

Te lo dico x l'ultima volta, Dan: smettila di generalizzare

_________________
Anche la follia merita i suoi applausi

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 26-02-2008 20:36  
un ente pubblico deve offrire servizi all'utenza, che è diverso dal produrre.

quindi un servizio che svolge una funzione statale non può essere paragonato a un'azienda, a una impresa: l'azienda e l'impresa nascono su iniziativa privata e autonoma per svolgere un'attività economico-commerciale all'interno di un mercato e in ragione dell'economia di un Paese.

è logico, dunque, che ad esse si debbano applicare criteri di gestione privatistica, economica, imprenditoriale.

non è logico invece per un servizio dello Stato, pubblico, svolto da un ente pubblico: perchè non ha niente a che fare con economia, commercio, mercato. e non ha dunque niente da dover produrre.

soprattutto perchè la gestione privata comporta (oltre alla perdita di garanzie sociali e occupazionali per i lavoratori) anche una "gestione di mercato" di attività essenziali, necessarie per la società: attività talmente necessarie e fondamentali da non poter essere trasformate in "domanda" e "offerta", o in "tanto pago-tanto ho" (che comporta annullamento di eguali diritti per chi richiede un servizio pubblico).

e mi riferisco soprattutto all'assistenza sanitaria: per fare l'esempio più eclatante che possa far capire quanto sarebbe mostruoso privatizzare un settore pubblico.

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in quanto alla spesa pubblica: non penso che lo Stato la taglia perchè obbligatoriamente deve andare così.

la taglia per sottrarre risorse che ci sono e che potrebbero essere utili a migliorare e rilanciare (soprattutto) il settore pubblico, per destinarle invece alle richieste del capitale, cui appunto ha delegato troppi poteri sul controllo del sistema e conomico e lavorativo nazionale.

e questo per via dell'iniquo processo di globalizzazione che ha iniziato a manifestarsi dopo la caduta del muro di berlino.

e gli effetti discriminatori sulla società e sul sistema sociale di questa trasformazione li ho appunto elencati nella prima parte di questo post.

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francamente trovo molto puerile la tua affermazione circa il fatto che l'imprenditore non ricerca il profitto attraverso la sua attività:

se non cercasse il profitto non inizierebbe nemmeno ad avviare un'attività d'impresa.

il privato ha (come del resto lo dicono anche le leggi economiche) nel suo DNA professionale l'obiettivo di avviare un'attività economico-commerciale per guadagnare, ricercare il profitto economico attraverso la propria, o le proprie, attività.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 26-02-2008 21:08  
quote:
In data 2008-02-25 20:50, Kubrick5 scrive:


FIGLI di ex operai diventati capi d'azienda. I loro figli hanno ereditato quella fortuna. Non si può dargiene 1 colpa di questo. Poi capisco benissimo i vari discorsi sugli imprenditori che pensano solo al profitto, non sono mica scemo.


Semmai si dice "fargliene una colpa".."dargiene" non so cosa voglia dire.

Comunque credevo di aver già chiarito che non ho nulla di personale contro i capi d'azienda e tantomeno i loro figli.
Mi limito ad esprimere perplessità sul sistema economico capitalistico che nel mondo,a quanto mi risulta, ha fatto la fortuna di alcune (poche) persone e la sfortuna di (molte) altre: hai presente (per dirne una) la gigantesca crisi economica che ha colpito l'Argentina qualche anno fa?

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 26-02-2008 alle 21:10 ]

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Kubrick5


Reg.: 19 Apr 2006
Messaggi: 5694
Da: San Zeno (BS)
Inviato: 27-02-2008 13:05  
quote:
In data 2008-02-26 21:08, quentin84 scrive:
quote:
In data 2008-02-25 20:50, Kubrick5 scrive:


FIGLI di ex operai diventati capi d'azienda. I loro figli hanno ereditato quella fortuna. Non si può dargiene 1 colpa di questo. Poi capisco benissimo i vari discorsi sugli imprenditori che pensano solo al profitto, non sono mica scemo.


Semmai si dice "fargliene una colpa".."dargiene" non so cosa voglia dire.

Comunque credevo di aver già chiarito che non ho nulla di personale contro i capi d'azienda e tantomeno i loro figli.
Mi limito ad esprimere perplessità sul sistema economico capitalistico che nel mondo,a quanto mi risulta, ha fatto la fortuna di alcune (poche) persone e la sfortuna di (molte) altre: hai presente (per dirne una) la gigantesca crisi economica che ha colpito l'Argentina qualche anno fa?

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 26-02-2008 alle 21:10 ]



Si ce l'ho presente....
A Cuba invece sono tutti felici e contenti...Cos'è la loro? L'isola che non c'è??

Cmq la chiudo qui con questo topic. L'avevo detto: se Dan generalizza e basta senza mettere davvero in discussione le sue idee, io mollo. Bravo Dan, ti sei dimostrato un comunista dittatoriale peggio di Stalin.
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Anche la follia merita i suoi applausi

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