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Autore Molto incinta
Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 19-09-2007 23:58  
Judd Apatow è il mite e intelligente orchestratore di una commediola sentimentale come “40 anni vergine”, una pellicola che, pur inserendosi in un filone per lo più scacciapensieri, aveva qualcosa da dire, o comunque lo diceva bene. Nulla di eccezionale o di sofisticato, ma nemmeno tempo del tutto sprecato.

Sull’idea del “caso socio-sentimentale” che animava quella pellicola, si fa strada anche Knocked up, Molto incinta nella versione italica, che ci mette di fronte alle peripezie di un nerd che, causa una notte dominata da un’ubriacatura molesta, mette incinta una bionda, bella e giovane giornalista in carriera.

Il motore di fondo che muove tutto il film, l’equivoco iniziale, indirizza tutta la pellicola sui binari della commedia dell’incomunicabilità: due mondi si scontrano, quello ideale e perfetto di lei, e quello sgangherato di lui, convivente con altri quattro sfigati che cercano di lanciare un sito internet che indichi esattamente a quale minuto di quale film le attrici famose si mostrano senza veli.

Il configgere di questi due universi relazionali e comportamentali così differenti costituisce la spina dorsale del film, che saltella da un’impostazione giovanilistica e pecoreccia a quella più classica della commedia sentimentale.

Interessante e coraggioso è lo spunto del voler tenere il bambino, scelta che verrà portata a fondo con tutte le conseguenze del caso, contro tutte le evidenze e i consigli, unica posizione veramente originale all’interno di tutto lo script.

Per il resto la commedia si barcamena in situazioni poco più che carine, non riuscendo mai ad innestare quella marcia in più, quello spunto geniale che distingue un’ottima commedia da quella che passerà ben presto nel dimenticatoio. Anche perché la singolare durata, oltre le due ore, non favorisce la pregnanza e l’efficacia dei meccanismi narrativi.

Apatow torna così sugli schermi con un’idea sulla carta intelligente, esplorabile, ma che viene ridotta ad una dimensione piuttosto bidimensionale, alla ricerca di una risata facile che in quanto tale diventa banale, poco efficace.

Ciò non toglie che Molto incinta sia un filmetto scacciapensieri, valido per una serata tra amici, e poco più.


pubblicata già qui
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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 20-10-2007 19:18  
Trama: Ben Stone è il classico fannullone che pensa solo a divertirsi, fumare erba e dedicarsi a scherzi e lazzi sul sesso estremo, tanto da voler aprire con la compagnia di amici un sito web che segni l'esatto minuto dove in ogni film appaiono le parti intime femminili. Alison Scott invece è un avvenente bionda in carriera televisiva. Una sera in cerca di sfogo si reca con la sorella in discoteca dove incontra ben con la sua compagnia di fannulloni. Totalmente ubriachi Ben e Alison si dedicheranno a una notte d'amore non protetto dalle conseguenze davvero devastanti per gli orizzonti di vita che si erano prefissati ...

Commento: Dopo aver diretto 40 anni vergine Judd Apatow dirige una nuova commedia con il sesso come tema (a fare collegamento ideale in un veloce cameo appare Steve Carell protagonista di quel film e del recente un'impresa da Dio) , ampliando però il discorso in maniera più ampia prendendo come tema portante non l'atto in se stesso ma le conseguenze che l'arrivo di una nuova vita può portare a beneficio o disperazione per una forzata esistenza diversa da come se la si aspettava. I due protagonisti si ritroveranno con : una carriera televisiva rovinata per Alison (come sardonicamente a un certo punto le guest intervistate le dicono prendendola in giro per la sua pancia, Eva Mendes in primis), vita oziosa e debosciata per Ben completamente ribaltata. E' la fine delle illusioni della gioventù ... o no? Di fatto il film lascia intravvedere molto di più, effettivamente si dice, citando Ritorno al Futuro e Doc Brown, che quello che è accaduto senza cercalo (la gravidanza) lo si sarebbe volentieri impedito, ma in fondo è anche vero che cominciando prima del previsto una fase di maturità assolutamente inevitabile si parte prima a costruire qualcosa di buono. In mezzo a un campionario vastissimo di amenità tipiche della commedia alla Porky's (rutti, scoregge e battute sul sesso pesantissime) che molte volte si cerca di ingentilire citando Guerre Stellari (davvero tante le volte in cui il capolavoro di Lucas viene tirato in ballo in situazioni stranianti), il percorso di diversificazione e formazione della coppia subisce traumi e riconciliazioni, portando tutto verso un concetto finale ben definito dopo aver fatto tanti percorsi di ritorno alla base di ingenuità e di frivolezza.
Il personaggio maschio (non solo di Ben, ma anche di Peter) viene maltrattato come se fosse una strada impossibile da asfaltare la cui scorza grezza esce comunque, le donne hanno invece una parte di maggiore consapevolezza, le due sorelle sono viste in maniera diversa, magari oppressive ma che fanno tutto per il bene del futuro e dei figli, e Apatow si concentra a fare in modo che i due opposti nel percorso del film (129 minuti, una durata davvero inusuale per queste commedie che fanno fatica ad arrivare ai 90) lentamente si incontrino, che ognuno abbia il suo tempo per trasformarsi credibilmente e senza repentinità. E il pregio del film, sta proprio in questo, nel voler raccontare qualcosa in una storia piena di lazzi e volgarità più o meno pesanti, raggiungendo comunque un obbiettivo, anche se non certo originalissimo e abbastanza scontato, non solo a livello di racconto ma anche emozionale, chiudendo l'arco narrativo in maniera completa con le parole finali e le foto degli attori da piccoli sui titoli di coda.
Scelta molto intelligente anche quella di virare in ambienti ospedalieri, presenti spesso nel film, per acclimatare il più possibile la bella protagonista Katherine Heigl (ex fotomodella e protagonista del serial medico Grey's Anatomy dove fa la dottoressa Izzie), rimanendo tra la serietà al vetriolo alla Doc House e alla leggereza di Scrubs.
Un lavoro eseguito con molta voglia di raccontare qualcosa in un contesto molto leggero, dove ci si possa divertire ma non solo, in una serata scacciapensieri meno scontata di quello che si pensi e che non ci permette di entrare del tutto privi di attenzione. Il titolo italiano, che sembrerebbe la solita invenzione fantasiosa dei distributori è invece una forzata traduzione (per quanto contestabile) meno lontana del titolo originale di quanto si pensi (to get) (knocked up=restare incinta).
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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

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denisuccia

Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
Inviato: 28-10-2007 14:51  
Direi meno peggio di quanto pensassi.
Il film scorre piuttosto velocemente, per quanto a volte si noti l'eccessiva voglia di strappare una risata facile, quando sarebbe bastato semplicemente sviluppare meglio i personaggi (e quindi le diversità nella coppia) per rendere comiche determinate scene. Il personaggio di Ben mi ha abbastanza colpita, non tanto perchè è il classico giovane nullafacente, attirato da donne nude ed erba da fumare, quanto per la scelta di inserirlo in un film che non ha nulla a che vedere con le solite storie che vedono tra i personaggi elementi come lui (vedi Road Trip e simili). Ben non è belloccio, non è ricco, non è maturo, però risulta migliore di quanto si possa pensare, e per questo riesce a convincere. E pure Alison non è male, per quanto credo sia molto più semplice rendere bene l'idea di donna lavoratrice che rimane incinta, piuttosto che di cazzone che diventerà padre.
Detto questo... qualche scena forzata, è vero, ma alcune effettivamente carine: lei che si disgusta, la mattina dopo, a guardargli il sederone, oppure quando cerca di evitare, a colazione, il modo per farsi trovare (e non vede l'ora di sganciarlo)... ma la scena che mi ha fatto più ridere (oltre che impressione e, volendo, mi ha stupita) è stata la scena del parto, quando Alison vuole sapere cosa si vede e Ben l'accontenta con lo specchio. Ecco, lì ho effettivamente riso molto.
Carino come film e, tra l'altro, nato con l'idea di non essere impegnativo, è ancora più apprezzabile.

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L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi.

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Nuvola87

Reg.: 18 Mag 2007
Messaggi: 578
Da: Torino (TO)
Inviato: 28-10-2007 21:45  
Non mi è piaciuto molto. L'ho trovato piuttosto lento e prevedibile. C'è di meglio.
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La vera felicità non dipende da fattori esterni.

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