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Hostel 2 |
Petrus
Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 22-06-2007 21:12 |
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Una fama da cult del genere, una locandina inquietante quanto allusiva, non esauriente, il patrocinio benevolo di mister Tarantino e la promessa di un horror movie impostato sui teenager, per un pubblico di teenager, ma con l'aspirazione (e la convinzione) di essere adulto. Prendete il tutto, shakerate con un po' di Fenech, qualche bella ragazza e alcune scene volutamente splatter. Otterrete Hostel volume secondo.
Pallida imitazione del suo pur debole predecessore, figlio di un marchingegno mediatico che l'ha costretto nell'aspettativa di essere il seguito dell'horror capofila dell'ultimo tempo, obbligato ad andare oltre i limiti imposti dal primo e imbrigliato nei limiti della censura.
E se il primo si rivelava un (quasi) fiasco, onesto film di mezza estate con molte tette e qualche occhio fuori dall'orbita, pur sempre figlio di un'idea potenzialmente nuova e confezionato con una discreta fattura, il sequel si rivela una pallida imitazione, costellata da luoghi comuni, costruita con una lentezza esasperante, realizzata con una scarsa approssimazione, e, quel che è peggio, perfettamente ricalcante lo schema narrativo del suo ormai illustre predecessore.
Così l'unica differenza è che ai tre ragazzi si sostituiscono tre belle (??) donzelle, che i prosperosi topless si fanno da parte per lasciare posto ad una castigatissima quanto fugace apparizione della Fenech (oltre che al macabro nudo della scena ripresa dal poster), e che all'innovativo schema di terrore atteso e mai veramente consumato (Roth nel primo si è dimostrato abilissimo in sede di montaggio) della parte conclusiva si è sostituita una dinamica del tutto simile, anche se depotenziata dal ‘già visto' e da una ricerca di profondità di significato che disperde ulteriormente quella densità d'immagine che costituiva uno dei pochi punti di forza del predecessore.
Roth prova a inserire maldestramente il tema della vittima che diventa carnefice, stilizzando caratteri e psicologie che più che gli stereotipi classici del genere ricalcano una schizofrenia di scrittura mal controllata.
Il tutto inserito in un tessuto narrativo lento e stiracchiato, grottesco a tratti (il treno italiano pieno di ragazzi con la maglia di Totti che cantano popopopopò, piuttosto che la Bratislava piena di mascheroni di vago sapore elfico ne sono degni esempi), infarcito di momenti morti che non solo non creano un neppur vago senso di climax per quel che avverrà, ma che anzi depotenziano di significato e di impatto le già pretestuose scene macabre.
Non ci avventuriamo nelle incongruenze di script onde evitare di non dilungarci troppo. Tirando le somme, otterrete un film che non rispetta nemmeno le attese al ribasso di un seguito qualunque, destinato quasi inesorabilmente alla sola, mesta, distribuzione in homevideo se non fosse per il nome e l'autorevole sponsorizzazione.
Astenersi perditempo.
già pubblicata qui
_________________ "Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate" |
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Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002 Messaggi: 25368 Da: Capocity (CA)
| Inviato: 22-06-2007 22:03 |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 22-06-2007 22:22 |
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ma si sbaglia anche perché il secondo è tutt'altro che un'imitazione del primo.
anzi è proprio diverso.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Maresca
Reg.: 12 Mar 2007 Messaggi: 2111 Da: Siviglia (es)
| Inviato: 22-06-2007 22:27 |
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Ah ma è già uscito? Allora mi sa che domani... |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 22-06-2007 22:33 |
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vai vai. io mi sono divertito da matti.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Petrus
Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 22-06-2007 23:46 |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 23-06-2007 01:19 |
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quote: In data 2007-06-22 22:03, Deeproad scrive:
quote: In data 2007-06-22 21:12, Petrus scrive:
Pallida imitazione del suo pur debole predecessore
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Secondo me ti sbagli, il primo era un film stràfico e molto ben costruito.
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Giaaaaaaaaaaaaaaaa!
Io non vedo l'ora... |
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kubrickfan
Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 23-06-2007 09:21 |
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decisamente migliore del primo
Trama: paxton, unico sopravvissuto alla prima terribile avventura nell'hostello dei sadici e delle torture, sembra che viva una vita al sicuro anche se tormentata da terribili incubi. Ma come sempre, gli incubi del passato non ti mollano mai. Intanto tre ragazze americane decidono di passare una vacanza studio in Slovacchia guidate dalla avvenente Axelle. Beth, Withney e Lorna vengono invitate da Axelle in una beauty farm a trascorrere del tempo in relax...riusciranno a riposarsi e a vivere qualche avventura sentimentale interessante?
Commento: ecco che Eli Roth torna sul luogo del delitto e propone il seguito (assolutamente filologico, i due film assieme si possono vedere come un unico racconto unito dalle vicissitudini di Paxton, una sorta di citazione al modus operandi del secondo Venerdì 13) in chiave rosa (3 ragazze protagoniste al posto di 3 ragazzi) della vacanza a sfondo erotico sessuale che si tinge di rosso. Ma mentre il primo capitolo privilegiava parecchio la fase dell'adescamento mettendo in vetrina formose bellezze mozzafiato e utilizzando il gore solo in alcuni brevi momenti (la sensazione di disagio era data sopratutto dalle ambientazioni sporche e dal putridume più che dalle viscere sezionate, mostrate, scoperte) questo chapter 2, dopo una fase di costruzione intonacazione di ambienti e storyline secondarie (la chiusura della vicenda di Paxton, il treno degli italiani burini calciopallonari e l'arrivo nell'ostello della morte), si dedica (e parecchio, credetemi) alla proliferazione di situazioni scabrose, di viscere esposte e tagli più o meno sadici con scene di effetto davvero incredibili (quando vedrete il cameo di Ruggero Deodato e l'omaggio al suo Cannibal Holocaust impazzirete di gioia) che faranno la gioia degli amanti di genere, magari delusi dal primo capitolo.
Sotto l'abile consiglio dell'amico Quentin Tarantino (che lo ha voluto presente nel recente "A prova di morte") Roth sfodera una serie di citazioni incredibili al cinema italiano di genere anni 70, reclutando per un cameo sia Luc Merenda che la grande fascinosa soldatessa-dottoressa del cinema erotico sexy-trash Edwige Fenech (un vero piacere rivederla anche se brevemente), come l'effetto iniziale che ricorda i lavori artigianali di Fulci o Stivaletti.
Ma citazioni non solo al cinema di altri, ma anche al loro, come la maglietta di Axelle che è uguale a quella di Roth in "A prova di morte" e lo spezzone di Pulp Fiction con il famoso discorso in the car di Samuel l.jackson e John Travolta.
Racconto che ci mostra come le perversioni e le cose peggiori stanno dove non te lo aspetti, cioè nella salute e bellezza ricercata delle beauty farm patinate oppure dietro a uomini di affari, anche padri di famiglia, ben vestiti ma che hanno di base ben altro che divertimenti innocui con cui sollazzarsi.
Un mondo imperfetto dietro la facciata, d'accordo, come del resto imperfette sono le loro vittime che troppo attratte dalle falene e dai canti di sirena non si curano di vivere la loro vita con sicurezza e regolare ricerca del limite a cui accostarsi, colpevoli in fondo di nulla se non della loro avventata voglia di buttare la bellezza giovanile in campo.
Nel settore attori bellissimo il dualismo tra due ex-protagonisti della serie televisiva Desperate Housewives (Robert Bart e Richard Burgi, il primo poi fa una battuta su Ercole incredibile citando il fatto che era il doppiatore americano del Disney che fu), dove i ruoli del coraggioso e del timoroso nascondono problemi emozionali di diversa specie e insano piacere (come la scena del sesso orale interrotto dal cerca persone che suona privilegiando la ricerca della violenza e del sadismo), mentre gli altri personaggi (protagoniste comprese) in fondo non devono sfoderare chissà che capacità per reggere la scena. Un film oltre davvero, che contrariamente al primo che era solo mostrato in maniera unidirezionale, ora vive di due direzioni di lettura, quella delle vittime e dei carnefici, riuscendo a presentare un racconto interessante, violento e sadico (non si risparmiano neppure i bambini) completo e vivacizzato dall'iconografia delle maschere e costumi tanto cara a Roth (con l'indicazione nella scena dove Burgi ne indossa una del fatto di essere o non essere solo quello che si è di facciata) che farà la gioia di chiunque voglia delle emozioni forti e del profumo dei ferormoni sempre presente.
Se Roth fosse riuscito a donare maggiore spessore alla trama senza delle soluzioni raffazzonate (come il finale fatto con troppa fretta e alcune situazioni poco credibili di scena come il controllo delle sale tramite le telecamere), se non si fosse perso per il lungo tratto filmico del treno per allungare il brodo a dipingerci come dei pallonari tottidipendenti e degli imbrattatori scriviparolacce (incredibili le scritte), sicuramente in buona fede per omaggiare i Paulo Roberto Cotechino e gli Ecceziunale, e la fase thrilling non fosse tanto scontata (come invece sapevano rendere molto meglio gli artigiani italiani), questo lavoro sarebbe stato oltre che un divertimento di genere e un piccolo cult, un ottimo esempio di costruzione moderna che radicalizza le sue basi nel passato per donare nuova linfa al racconto.
Così è solo un valido pastiche di emozioni visive forti che ha saputo superare se stesso. Direi che possiamo ampiamente essere soddisfatti.
_________________ non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT |
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Petrus
Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 23-06-2007 09:40 |
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quote: In data 2007-06-23 09:21, kubrickfan scrive:
Se Roth fosse riuscito a donare maggiore spessore alla trama senza delle soluzioni raffazzonate (come il finale fatto con troppa fretta e alcune situazioni poco credibili di scena come il controllo delle sale tramite le telecamere), se non si fosse perso per il lungo tratto filmico del treno per allungare il brodo a dipingerci come dei pallonari tottidipendenti e degli imbrattatori scriviparolacce (incredibili le scritte), sicuramente in buona fede per omaggiare i Paulo Roberto Cotechino e gli Ecceziunale, e la fase thrilling non fosse tanto scontata (come invece sapevano rendere molto meglio gli artigiani italiani), questo lavoro sarebbe stato oltre che un divertimento di genere e un piccolo cult
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come a dire che se solo fosse stato un buon film, lo sarebbe stato
concordo
_________________ "Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate" |
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Frankiefan
Reg.: 11 Mar 2004 Messaggi: 364 Da: Savona (SV)
| Inviato: 23-06-2007 18:10 |
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Non paga di horror che definire da pugno nello stomaco è poco, immancabile è giunta la visione del seguito del più famigerato film di Eli Roth, ovvero Hostel 2.
Poco o nulla è cambiato rispetto al primo, se non che le protagoniste sono tre studentesse d'arte, e il paese di partenza è l'Italia. La parentesi nostrana dura poco, e le ragazze, per un motivo o per l'altro, si ritrovano presto in Slovacchia, dove incapperanno nell'organizzazione di torturatori ricchi e annoiati del primo film.
A conti fatti il sequel parrebbe una copia carbone dell'originale. Innanzitutto chiude alcuni punti lasciati in sospeso nella prima pellicola, poi introduce una visione più ampia dell'organizzazione che sta dietro all'associazione di ricchi folli, dandole uno stampo mafioso e un capo che è un incrocio tra un villain di James Bond e e un sicario della mafia dell'Est Europeo. Al di là di queste aggiunte alla trama, si può notare tuttavia alcuni cambiamenti a livello stilistico, e anche per quanto riguarda i personaggi.
A differenza del capostipite, che presentava personaggi ignoranti ed odiosi, Hostel 2 ha il "pregio" di proporre protagonisti verosimili, se non simpatici comunque più sfaccettati, e di utilizzare attori in grado di recitare, una su tutti Heather Matarazzo, protagonista della scena più raccapricciante di tutto il film. Vengono anche approfondite le psicologie di chi sceglie di partecipare alle aste dell'organizzazione e trasformarsi in carnefice, attraverso due personaggi che sono l'incarnazione della mediocrità e dell'ipocrisia altoborghese, molto interessanti poiché umanizzano gli asettici torturatori della prima pellicola, rendendo il film ancora più cupo e malato, difficile da sopportare.
Eli Roth si sta anche raffinando in quanto a tecnica registica, parrebbe. Dal primo, sgraziato Cabin Fever, a questo Hostel 2 che utilizza immagini molto raffinate, una fotografia pulita e uno stile di regia classico, in netto contrasto con gli horror attuali. Ho molto apprezzato l'allestimento scenico e il richiamo ad Elisabeth Bathory della morte della seconda vittima, la discesa nelle camere delle torture dei due clienti americani, con tanto di ralenti e splendida, triste canzone slovacca in sottofondo e le terme improvvisamente vuote, rese ancor più sinistre dai vapori della nebbia. Carino anche il citazionismo pseudo Tarantiniano. Dalla guest appearence degli idoli trash nostrani Edvige Fenech e Luc Merenda, alla scena di Pulp Fiction passata dalla TV dell'ostello, dalla guest appearence di Ruggero Deodato <regista di film come Ultimo Mondo Cannibale e Cannibal Holocaust> nei panni, appunto, di un cannibale, fino alla semi citazione di Street Trash con la banda di bambini che gioca a calcio con una testa umana <i barboni del film citato giocavano a rugby con un fallo>.
Diciamo dunque un sequel migliore dell'originale, seppur non privo di difetti come il solito razzismo di fondo, stereotipi, varie perplessità <io non ho ancora capito la banda di bambini, peraltro già presente nel film precedente, a cosa serva...>. Per quanto riguarda il doppiaggio, all'inizio del film il sopravvissuto del primo capitolo, come si evince dalle divise dei carabinieri, è in italia, e chi lo interroga è Luc Merenda, appunto. Il doppiaggio italiano tuttavia trasforma tutto in lingua slava <credo>. Assurdo. Comunque Hostel 2 lo consiglio caldamente.
Post già pubblicato qui
_________________ Rose tints my world, keeps me safe from my trouble and pain!!!
Mo' motherf***ing SNAKES on mo' motherf***ing planes!!!
http://www.bollalmanacco.splinder.com |
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Onlypippo
Reg.: 01 Gen 2002 Messaggi: 704 Da: Lecco (LC)
| Inviato: 23-06-2007 18:31 |
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quote: In data 2007-06-22 22:03, Deeproad scrive:
quote: In data 2007-06-22 21:12, Petrus scrive:
Pallida imitazione del suo pur debole predecessore
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Secondo me ti sbagli, il primo era un film stràfico e molto ben costruito.
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è da un sacco d tempo ke bazzico su qst forum, e m avevi dato l'impressione d un gran esperto d film horror.. ma se m dici ke HOSTEL è strafico.. m rimangio tt!!
_________________ c'è una cosa che.. odio sempre più..
sono i MERDABLU.. odio i MERDABLU!!! |
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Maresca
Reg.: 12 Mar 2007 Messaggi: 2111 Da: Siviglia (es)
| Inviato: 24-06-2007 00:58 |
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Mi ha un po' deluso, devo ammettere che mi aspettavo di meglio. |
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Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002 Messaggi: 25368 Da: Capocity (CA)
| Inviato: 24-06-2007 02:17 |
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TomThom
Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 2099 Da: Mogliano Veneto (TV)
| Inviato: 24-06-2007 09:12 |
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Partendo dalla premessa che non ho visto il primo...Devo dire che questo Hostel II è un film un sacco pruriginoso, solamente per la quantità di gnocca che ci bazzica...
Uscito dalla sala ho continuato a vedere belle ragazze ovunque e avevo un insana voglia di prenderne qualcuna a piallate...
Per quel che riguarda il film, un buon intrattenimento di inizio estate, Tarantino ha i suoi pupilli e contento lui...
Roth sembra un buon cucitore di gnoccasplatter, con qualche luogo comune di troppo (noi italiani non siamo tutti ubriaconi tifosi strafatti e malati di figa...o sì??? ) ed un finale un pò cretinetto sempre di tenore "calcistico"...Bleah...
Qualche citazione palese (Pulp Piction) e una leggera aura Eyes Wide Shut (per l'atmosfera) nella scena con la povera Lorna(l'unica cessa del film) sgozzata da una donna mantellata circondata dalle candele...
Nel complesso un degno filmettino di genere...
Ah, Axelle...
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Musika
Reg.: 31 Gen 2006 Messaggi: 3175 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 24-06-2007 11:44 |
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quote: In data 2007-06-24 09:12, TomThom scrive:
Ah, Axelle...
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quoto
_________________ ...L'inferno non conosce furia simile ad una donna respinta... |
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