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Autore Proseguimento di Blanche
mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 26-08-2002 16:50  
Ogni qual volta che Stella cercasse di difenderla da Stanley, nonostante che fosse incinta, era aggredita anche lei fisicamente da questo feroce brutale marito. Poi qualche mese dopo, Blanche ebbe finalmente una dichiarazione di matrimonio, da parte del proprio spasimante (trentenne) Mitch. - Quest’uomo si presentava come compagno lavorativo del marito di Stella. Blanche lo conobbe il giorno dopo il suo arrivo a casa di Stanley
Lei più che altro sperava attraverso di tale timida persona sessualmente focosa, di riuscire in qualche modo a sistemarsi, ma voleva concedersi sessualmente a lui solo dopo il matrimonio. - Tra parentesi: “In questo film Mitch, (tuttora in vita), era rappresentato dall’attore americano Karl Malden. Egli nacque nel 1914. Grazie a questa pellicola vinse anche lui un meritato premio Oscar, come attore non protagonista.
Le sue origini prevalgono jugoslave”; nel film è stato doppiato con la voce italiana di Nino Pavese.

Purtroppo il quadro generale, visto dal marito di Stella non era di certo molto roseo: nei cinque lunghi interminabili mesi di convivenza abitativa con (Blanche) ospitata a casa sua; che oltre tutto pesava sul proprio bilancio economico famigliare… lo rendeva molto aggressivo nei suoi confronti. Soprattutto quando lei si beveva di nascosto le sue bottiglie di liquori. - Certamente, in fatto d’ubriachezza cronica, la medesima era più tenace, e assidua, di Stanley.

Blanche era accolta alla meglio in un piccolo scomodo letto, collocato a fianco della parete del soggiorno. Tale stanza faceva funzione d’ingresso abitativo. Qui la presenza di Blanche creava disaggio generale nell’intimità famigliare domestica. E’ come se ciò non bastasse: nel momento in cui Stanley invitava i propri amici di sera, a casa sua a giocare a carte, doveva sorvegliarla di continuo.
Il motivo fu prevalentemente, a causa dei chiassosi pettegolezzi di Blanche e Stella, nei confronti di quelle grosse transitanti MUCCHE… pezzate al pascolo. … Con riferimento fisico, e morfologico, alle decrepite mogli, dei suoi cari amici. In particolar modo della coinquilina Eunice che abitava al piano di sopra con il suo rozzo, consorte Steve.
In quella vecchia abitazione di Stanley, il soggiorno in cui Blanche dormiva, rimaneva comunicante, anche con la stanza da letto del cognato, attraverso una sottile tenda al posto della porta. Quest’uomo, disaggio di corrente situazione, non poteva certamente avere troppe libertà sessuali notturne nei riguardi di sua moglie, per il semplice motivo che purtroppo Blanche, soffriva spesso d’insonnia, e quando lui praticava rapporti sessuali con Stella, lo disprezzava di continuo.

Eunice che abitava al piano di sopra, era sempre coinvolta nelle liti domestiche con suo marito Steve. Essa inoltre doveva intervenire spesso anche nelle liti domestiche di Stella e Stanley, ospitando la moglie del medesimo a dormire a casa sua insieme a Blanche.
Una di queste tremende liti è stata quella in cui Stanley semi ubriaco una notte frantumò il vetro della finestra scaraventando fuori l’apparecchio radio. Era già il secondo giorno in cui Blanche stava ospitata casa sua. Lei nella stanza da letto adiacente a quella del soggiorno seduceva con questa radio per la prima volta Mitch; e a Stanley gli dava fastidio ascoltarla, perché non riusciva a concentrarsi sul poker. Dopo che lui la spense Blanche la riaccese di nuovo. Stanley nel frattempo perse al gioco, ed andò all’istante a frantumare la radio fuori della finestra. Stella cercò di trattenere invano la reazione furibonda del marito; ma a conseguenza di ciò, gli venne una forte crisi di nervi. Lei durante corrente crisi disse: andatevene tutti…via! - Poi spaccò la scatola di cartone e le relative lampadine collocate all’interno di questa. Tale marchingenio era appeso al lampadario del soggiorno, e serviva a riprodurre un’ambientazione simile a quella di una bisca clandestina notturna da poker. A conseguenza di ciò, Stanley picchiò la moglie.

Nel frattempo i suoi amici Pablo, Steve e Mitch, lo asserragliarono e lo misero di forza sotto la doccia fredda. Dopo di tale doccia Stanley s’infuriò come una bestia, prendendoli a pugni in faccia e questi, dovettero scappare a gambe all’aria.
In quel momento Stella e Blanche erano andate a rifugiarsi al piano di sopra a casa d’Eunice, mentre Stanley rimasto solo dalla disperazione si mise a piangere. Poi telefono su da Eunice e questa gli chiuse il telefono in faccia. Stanley cosi andò fuori e grido: voglio mia moglie! Eunice rispose: se non te ne vai chiamo la polizia! Tua moglie e incinta e sai benissimo che aspetta un bambino. – Stanley di colpo si mise ad urlare dalla disperazione, mettendosi le mani ai capelli: STELLA!…STELAA! … STELLA..AA! – Sua moglie date queste implorazioni disperate del marito si apprestò a scendere e Blanche intervenendo affermò alla medesima: vengo con te! Eunice rispose: no! …E’ meglio che tu non vada! …
Stella scese lentamente la scala e Stanley piangendo si mise in ginocchio con la testa appoggiata su il ventre gravido della stessa implorandogli perdono. Lei lo abbracciò appassionatamente e poi andarono a sfogarsi nella stanza da letto. – Blanche scese anche lei; e spiando dalla finestra del cortile rimase incerta sul da farsi. In quel momento riapparve il suo spasimante Mitch pronto per consolarla. I due chiacchierarono per ore senza aver concluso sessualmente nulla, di “fatto! … La mattinata seguente Stanley era andato a portare a lubrificare la macchina dal meccanico, e anche a far riparare la radio. Si era rotta solamente una valvola, poiché non era caduta sul selciato. Quella stessa mattina c’era il mercatino rionale lungo la strada adiacente, il cortile. Un vecchio ambulante giunse lentamente nel suo interno gridando a squarcia gola: banane! … banane! … Il sole era tiepido, ed emanava fasci luminosi marcando ombre allungate.

In quel momento Blanche in vestaglia da notte scese dal piano di sopra, ed andò da Stella. Ora sua sorella era adagiata sul letto felice e contenta; e soprattutto sessualmente appagata. Blanche cercò di persuaderla a lasciare il marito, ma Stella era di tutt’altro parere.
Nel frattempo giunse Stanley con una tanica d’olio in mano. Egli ascoltò per caso dalla finestra del retro cortile, le loro conversazioni. Blanche in quel momento disse: hai sposato un pazzo! … E’ un animale!… Da quest’istante in poi, le ostilità di Stanley nei confronti della cognata diventarono più e marcate. Adesso lui doveva soltanto trovare un pretesto valido per cacciarla via da casa.

Cinque mesi dopo, Stanley venne a sapere da un proprio collega di lavoro in fabbrica, dove lavorava come operaio, lo squallore di vita da prostituta riguardo alla cognata, ed informò questo caro amico Mitch. Questo dopo una furibonda lite in fabbrica con lui non voleva credergli, ma altre persone gliene fornirono prove concrete.
A conseguenza del fatto in questione, Egli sì propense di lasciarla poiché Blanche, gli aveva mentito spudoratamente su tutti i fronti.
Qualche ora dopo di sera, … l’estrema crudeltà del cognato fu tale, proprio durante la celebrazione del compleanno di Blanche. In quel momento la tavola da pranzo era imbandita a festa con tanto di torta e candeline. Era stato naturalmente invitato da Blanche a tale festa il proprio spasimante Mitch.. Durante quella lunga interminabile attesa, le ostilità di Stanley nei confronti di Blanche divennero insopportabili. Stella lo guardava mentre, lui mangiava come un porco senza ritegno. Aveva le mani e la faccia tutte unte di pollo.
Lei in quel momento gli disse rimproverandolo: vatti a lavare la faccia, e poi aiutami a sparecchiare! Stanley di scatto esplose spaccando un piatto contro il muro e gli disse: ecco guarda come sparecchio io! … Maiale, Disgustoso, Volgare unto, sono parole che ho sentito troppo spesso in questa casa. Chi credete di essere due regine?! … Dice un vecchio detto cinese che ogni uomo è Re, ed io sono il re qua dentro. Blanche e Stella impaurite da questa bestia umana, tenevano entrambe la testa bassa sul tavolo. Poi Stanley ruppe ancora un bicchiere contro il muro ed andò fuori nel cortile a calmarsi. Stella andò anche lei fuori, e dopo aver discusso col marito finalmente si riappacificarono. Rientrarono in casa, ma qualche minuto dopo riemersero nuovamente le ostilità di Stanley nei confronti della Cognata, e gli disse:
“Ho un regalino per il tuo compleanno”. Blanche aprendo quella busta bianca da lettera stropicciata, trovò “crudelmente” un biglietto di sola andata sull’autobus, diretto al paesino di Laurel del quale era in precedenza giunta. A conseguenza di simile crudele gesto, Stanley litigò nuovamente con sua moglie. Il motivo di questa lite, fu accentuato ancora di più, dopo che Stella apprese il vero motivo perché Mitch non era venuto alla festa. Poi Stella, si senti male, e Stanley la condusse all’ospedale perché prossima a partorire.

Mitch, quella stessa sera si recò selvaggiamente di colpo a casa sua con la barba incolta e abiti stropicciati da lavoro. – Era tutto unto di grasso e puzzava come una carogna! In quel momento Blanche era da sola in casa rintronata dell’alcol. - Si mostrava lì, tutta penzolante, su di una poltrona con un grosso ventilatore a soffitto che gli ronzava in testa. - Mitch bussando ripetutamente alla porta, quasi la spaccò per entrare, poi addentrandosi col muso disse: c’è troppo buio qua dentro! - Blanche gli rispose il buio per me è pace. – Mitch non lo mai vista alla luce! – Blanche per forza lei di giorno lavora. – Mitch ma la Domenica no, … lei mi ha mentito! … Ho.. sapevo benissimo che non aveva più sedici anni, ma ero talmente ingenuo da crederla una donna onesta. Io la credevo RETTA!
Blanche Che cosa significa retta?!… Può esserlo forse una linea, una via; ma il cuore di un essere umano?! ...

In quel momento nella stanza del soggiorno semi buia illuminata dalla tenue luce del lampione stradale, si accese l’insegna luminosa blu di un locale notturno. Dalla finestra entravano fasci luminosi intermittenti; i quali portavano lievemente in risalto attraverso la sua vestaglia semitrasparente: le gambe e la vagina con le labbra semi socchiuse di Blanche.
Mitch per vederla meglio alla luce le strappò con violenza quella sorta di rifugio “esistenziale” dato dal paralume di carta cinese, posto sulla lampada.
Blanche traumatizzata da ciò, con voce implorante disse: no … non accenda quella luce! … La prego non l’accenda! … - Non voglio realismo voglio magia;... sì, si, magia! … Io altero la realtà non dico la verità ma vorrei che lo fosse! … E’ se questa e una colpa che mi puniscano pure! -
E’ pensare che era stato proprio Mitch a mettere il paralume di carta su quella lampada; il giorno del loro primo incontro. - Blanche lo aveva comprato in un negozio cinese. Ciò tende ad indicare come anche Mitch (amava) in principio siffatto mondo illusionistico della medesima. - Ma ora non più! … Nel frattempo gli afferrò di colpo la testa, puntandogliela vicino al bordo della lampadina quasi ad ustionargli il viso e disse osservandola attentamente: non m’importa che c’e lai più larga di quanto immaginassi; ma e tutto quanto il resto…Tutte quelle menzogne che mi avevi raccontato…

Poi la scaraventò con disprezzo sopra il divano. Blanche accettò umilmente anche questo; ma quando Mitch gli disse: “Non posso più sposarti! … Non posso più portare una donna come te… in casa di mia madre”! A tale risposta dopo che Mitch cercò sessualmente di (possederla) lo cacciò via da casa urlandogli follemente dietro fino al cortile. Poi sopragiunsero dei passanti con l’intento di chiamare le guardie. Di conseguenza Blanche presa dal panico ritornò velocemente in casa, spegnendo la luce e chiudendo finestre e persiane. Un agente si avvicinò alla porta d’ingresso e gli chiese: signora che cosa è successo; si sente male? … Blanche ripose ora sto meglio! … L’agente apra la porta! … Blanche no! … La prego, le prometto che adesso starò buona!
Blanche dopo qualche minuto rimase nuovamente sola; - e continuò ancora a bere, a bere!… Poi prese dal grosso baule quei suoi vecchi polverosi abiti stropicciati e si adornò a festa.. Questi miseri indumenti davano una vaga impressione di Dama Vittoriana; con tanto di gioielli (fasulli). Ora la patetica figura di Blanche era proprio al completo! … Adesso lei apparteneva realmente ad un Sud anacronistico, decadente, americano del passato. Questo era proprio tutto ciò che ora rimaneva del suo vecchio nostalgico mondo giovanile aristocratico perduto per sempre. Improvvisamente cominciò “anche” a monologare con se stessa al buio, nei riguardi di una fantomatica festa danzante. Essa dialogava, dialogava, con alcuni (inesistenti) damerini che le ronzavano a torno, prodotti dalla sua fervida immaginazione. - Ad un tratto di colpo si accese la “luce”. Gli apparve davanti a se la figura di Stanley alquanto brillo. Era lì che la SPIAVA da qualche tempo. Evidentemente Blanche non lo aveva “nemmeno” sentito entrare in casa.

Lui gli disse sorridente: “Mi hanno mandato a casa…Tanto il bambino non verrà fuori fino a domani mattina”. In quel momento Blanche in stato confusionale gli comunicò sorridente, che aveva ricevuto un telegramma da un suo vecchio ammiratore; si trattava di: “Un invito ad una crociera nei carabi”. A questa (menzogna) a Stanley gli conveniva credere, perché ora non c’era più sua moglie Stella in casa, che gli ronzava attorno alle palle. Adesso aveva l’opportunità di approfittarne sessualmente con Blanche. Cominciò da prima con la tecnica della riappacificazione, Poi mostrandosi parzialmente nudo, le mostrò il suo primo pigiama di nozze e la invitò a bere. Corrente strategia però non funzionò a fatto, quindi passò alle maniere forti; strupandola, ed insultandola, con violenza nel letto di sua moglie.

Blanche a conclusione di tale gesto si senti profondamente umiliata. Adesso lei era stata strappata del tutto dal proprio mondo immaginario, inebriato dall’alcol. Oramai davanti a se era tutto crudo e reale, ma fingeva verso se stessa di non accorgersene… Aveva inoltre perso il senso della propria dignità, e pure quello della ragione.
La settimana seguente a tale stupro è stata condotta di forza in una clinica psichiatrica. Questo fu per Blanche l’arrivo finale verso il capolinea di quel binario… transitante:
<< Il selvaggio tram del “Desiderio>>”. Sua sorella (Stella) sentendosi volgarmente tradita e offesa da parte del marito, subito dopo che portarono Via Blanche, si distacca dal medesimo per sempre; lasciandolo al proprio animalesco destino. Poi per l’ennesima volta il marito di Stella, “gridava” selvaggiamente a piena voce il proprio abitudinale ritornello come se niente fosse accaduto … Vieni qui! Stella! … Stella vieni qui! …Stella Stellaaaa!
In conclusione sua moglie disse: io lì non ci tornerò mai più!… e sali piangendo verso quell’antica scala ricurva, che portava in cima al primo piano, con il proprio bambino in braccio appena nato. A metà di questa scala c’era la sua cara coinquilina Eunice.
Durante quella soleggiata mattinata autunnale di Settembre, essa l’accolse per l’ennesima volta a casa sua come aveva fatto ripetutamente altre volte.

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