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Autore Blanche a casa di Stella
mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 26-08-2002 16:46  
L’ARRIVO DI BLANCHE A CASA DI STELLA

Quella vecchia abitazione di Stella, decorata con il portico di ferro battuto annerito dal tempo, gettava lo sguardo del viandante, su di un variopinto cortile interno. Nel suo interno abitativo emergeva il contrasto se bene sfumato di due mondi diversi legati tra loro. Quel reale visto mediante i muri scrostati fatiscenti, e quello appariscente del mobilio, lampadari e supeletili di una decadente nobile aristocrazia perduta nel tempo. L’unico contatto col mondo esterno di corrente nucleo famigliare, era una piccola radio a valvole; usata più lo più: per riempire le orecchie di musica nei momenti di noia.
Attraverso l’angusta prospettiva (pittoresca) di questa misera casetta di New orleans, s’intravedeva un piccolo fontanile rotondo di marmo collocato al centro del cortile.

In tale luogo, durante le lunghe giornate afose pomeridiane, la frescura dei temporali estivi consacrava: sensazioni sublimi.
Verso la parete destra abitativa di tale casa, appoggiava un’antica scala ricurva traballante che portava su in cima al primo piano.
Poco distante appariva circondata tutta in torno da un complesso di piccole vecchie abitazioni da ballatoio interno; le quali accedevano tra loro, mediante un’altra scala adiacente. Queste davano luce attraverso il cortile; … ove soggiornavano molte famiglie in prevalenza povere.
Di mattina il fracasso del mercatino ambulante dei venditori in strada, e le grida dei bambini gioiosi, era percepibile fino a troncare il sonno più profondo.
Stella, viveva tra queste fracassasse anime tumultuose, con suo marito Stanley kowalski (ventottenne) d’origine polacca.

Egli nacque in America nella Louisiana, e dopo il periodo di ferma militare si congedò dall’Esercito americano, con il grado di sergente maggiore. Quella stessa sera del suo arrivo alla stazione ferroviaria di New Orleans, Blanche si reco a casa di Stella, ma lei non c’era. Stella era andata a vedere il suo Stanley che giocava al campo di bocce.

In quel momento lei sotto la luce tenue del lampione incontrò Eunice, la coinquilina di Stella. Questa era seduta in cortile, su di un vecchio sedile scuro di camion con le gambe tirate all’aria.
La medesima chiacchierava del più e del meno, con una ragazza di colore. Blanche le chiese a siffatta donna notizie riguardo a sua sorella. Nella variante al romanzo di William, fu che nel film del 1951 Blanche andò da sola alla bocciofila per cercarla sua sorella; mentre nella versione originale del romanzo di Williams fu questa serva (negra), amica d’Eunice ad andare a chiamare Stella. - Qui la censura cinematografica è certamente evidente, … data mediante la problematica “razziale” del tempo.

Stando alla versione di tale film del 1951, Blanche incontrò Stella in un locale di bocce; o meglio di bulling, mentre Stanley litigava a pugni con alcune persone. Queste due sorelle proposte da Williams, al momento del loro incontro, si fusero in troppi teneri e morbosi abbracci affettivi. Poi le medesime giungessero a casa senza la presenza di Stanley.
Arrivate a casa Blanche, comunicò a Stella la catastrofica notizia della loro eredità famigliare di Belle Rève andata PERDUTA per sempre, con testuali parole: “Perché mi guardi cosi…?!
Il povero babbo!… la mamma!… - nostra zia!… Come facevo a pagare tutti i debiti di quei funerali… con il mio magro stipendio della scuola”?!… La morte costa cara!… Sai Stella; mentre tu pensavi soltanto a tuo MARITO!…
A conseguenza di quest’ammonizione Stella piangendo andò a chiudersi nel bagno. Dopo qualche minuto sopragiunse suo marito Stanley. - Blanche l’incontro per la prima volta nell’ingresso del soggiorno. Lui sotto il giubbotto di raso dorato, indossava una maglietta di tipo militare verde tutta impregnata di sudore, e durante i loro convenevoli di “presentazione” se la tolse esibendosi in modo a dir poco: provocatorio! … In quel momento suonatori Jazz del locale notturno adiacente a tale casa, suonava le consuetudini del loro repertorio serale.

C’é da affermare che fin dell’arrivo, di Blanche a casa di Stella la convivenza abitativa, con tale cognato Stanley fu molto traumatica. Essa lo detestava per la sua arrogante “volgarità” autoritaria animalesca; ma inconsciamente sentiva che lo desiderava! … Blanche tentò perfino di attrarlo fisicamente a se, sperando di dominarlo; - ma non era di certo (lei) che conduceva il gioco! … le sue puerili trappolette di seduzione più che altro lo irritavano. Tipo quella: <<Mi abbottoni il vestito>>? … mentre sua sorella era in cortile che l’aspettava per uscire.

Purtroppo agli occhi di quest’individuo Blanche era poco più di un “ulteriore” peso finanziario, che ostacolava il suo selvaggio, “mondo” familiare domestico.
Intenzionalmente di proposito Stanley occultava fin dal principio, i propri proponimenti sessuali nei confronti della medesima, dimostrandogli spavaldamente in faccia, con frasi ambigue, di intuire psicologicamente in Blanche, solo le smancerie di una misera prostituta borghese alcolizzata.

A Stanley nessuna persona lo aveva informato di questi scabrosi dettagli, ma purtroppo ciò che egli pensava nei confronti di questa donna era vero! … E c’era anche dell’altro…
A Blanche, ovviamente questa situazione creava molto disaggio, e altresì un senso profondo di sottomissione. Corrente sua sottomissione era più che altro dovuta, alla propria precaria condizione economica; la quale non gli permetteva al momento una sistemazione abitativa migliore.
Stanley, nella sera seguente dell’arrivo di Blanche, ritirò con la propria macchina, il baule di lei alla stazione ferroviaria. Era un vecchio baule alquanto strano; per aprirlo nella giusta posizione bisognava metterlo in verticale sul pavimento; poiché da una parte c’era la cassettiera, e dall’altra erano appesi gli abiti.

Al suo arrivo, la moglie lo informò che la loro (eredità) famigliare era ormai andata perduta per sempre.
La reazione di Stanley, fu di mettere a soqquadro il contenuto di quel grosso baule, affermando testuali parole: “Ecco dove è finita tutta la tua eredità!… Guarda…Guarda.. qui!… - E queste che sono?… - Pellicce di volpe lunghe un chilometro!… Guarda!…Guarda!…- Corone di diamanti degni di una Regina - Sei stata truffata… Stella”!
In quel momento di rabbia, rivendicò anche la legge sul diritto Napoleonico americano, pretendendo da Blanche la parte d’eredità della rispettiva consorte.
Alle insistenti maniacali domande di Stanley, relative ai documenti di successione, Stella prendendo difesa di Blanche, la quale si trovava in bagno sotto la doccia della vasca; rispose: “Ma non ci sono carte! … Non mi ha mostrato carte! … che m’importa delle CARTE”! … (in questa frase CINEMATOGRAFICA, si tende ad indicare similmente, l’abbondante ripetizione di cascami retorici, …a volte gradevoli, o a volte martellanti, … usati spesso da Tennessee Williams).

In quel clima afoso di New Orleans, con quasi quaranta gradi all’ombra, Blanche faceva spesso lunghi interminabili bagni con acqua caldissima. - Lei diceva spesso a Stella: “Li faccio per calmare i nervi…Si chiama idroterapia”. (Chi era stato quel cane di medico che gli avesse prescritto tale terapia, … ancora adesso è un mistero)!

Di certo, non erano tanto quelle povere bigiotterie di “finte” collane, e perle, comprate per pochi soldi da un povero rigattiere, che Blanche possedeva dentro il baule; - o quei vecchi abiti ornamentali, anacronistici … del tutto << fuori moda>>; … che lei ostentava oltremodo in tale ambiente. E’ non era neanche l’eccessivo vapore proveniente dal bagno, della sua persistente idroterapia quotidiana.
Il motivo fondamentale della disapprovazione di Stanley, nei confronti di Blanche, sussisteva soprattutto nel sospetto che essa avesse dilapidato, nel tempo, quel poco d’eredità famigliare, data dai suoi defunti genitori, nel fastoso lusso di qualche albergo.
Nella realtà concreta, … le cose andarono alquanto diversamente! … Negli anni precedenti Blanche sostenne da sola economicamente, quando Stella andò via con Stanley, il peso di un’eredità famigliare ormai in fase di declino. Il tutto tramite, il suo magro stipendio d’insegnante. Il preside della sua scuola in cui Blanche lavorava, quando seppe dai genitori degli alunni di averne (favorito) sessualmente uno di soli 17 anni fu licenziata!
Blanche, proprio il giorno del suo arrivo a New Orleans aveva mentito a Stella, affermandogli a riguardo che era stata posta in licenza di malattia dal Preside dalla scuola, a causa del suo forte esaurimento nervoso.

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