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la Bestia nel cuore |
ameliep
Reg.: 12 Set 2005 Messaggi: 133 Da: venezia (VE)
| Inviato: 13-09-2005 15:17 |
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qlc ha visto già qst film?
vi va di parlarne?
ciao ciao
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ameliep
Reg.: 12 Set 2005 Messaggi: 133 Da: venezia (VE)
| Inviato: 14-09-2005 20:01 |
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non l'ha visto proprio nessuno o ha fatto schifo proprio a tutti?
_________________ è una povera vita, questa, se, tra mille affanni, non abbiamo il tempo di stare a guardare. W.H.Davies |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 14-09-2005 21:36 |
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Citizen
Reg.: 12 Ago 2004 Messaggi: 210 Da: Prato (PO)
| Inviato: 15-09-2005 17:25 |
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Mi sono decisamente stancato di sentire recensioni entusiastiche riguardo a questo film, che, sinceramente ha avuto molto poco da dirmi. Un film che si permette di schernire ( a ragione, per l'amor di Dio) la fiction, ma poi vira decisamente sulle regole proprie a quest'ultima; tradimenti, amori disillusi e ritrovati, umorismo macchiettistico e trovate registiche povere (a dispetto di una carrellata iniziale invidiabile) e scontate. Bravina la Mezzogiorno, ma non reggono gli altri ( a parte Lo cascio) e non regge la sceneggiatura, affatto!
_________________ Me, I don't talk much... I just cut the hair. |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 15-09-2005 17:34 |
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bah, io qui i tradimenti(uno) li ho letti in un altro modo, ovvero come un espediente per dimostrare quanto sia importante liberarsi dei propri segreti per vivere meglio e aver fiducia nella comprensione del prossimo. Tant'è che il tradimento di Boni è davvero solo accennato.
La cosa da lodare, a differenza di altri film analoghi, è la profondità di tutti i personaggi , tutti scritti con cura e delineati in modo tale che avessero una vita propria. Non ci sono spunti nuttati lì così, al massimo possiamo dire che alcuni passaggi sono ridondanti (come il racconto che Locascio fa alla Mezzogiorno sugli episodi della loro infanzia). Si poteva tagliare qualcosa, senza dubbio, ma il complesso mi è sembrato più che buono.
La regia non sarà da premiOscar, ma è onesta e accompagna bene la storia.
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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liliangish
Reg.: 23 Giu 2002 Messaggi: 10879 Da: Matera (MT)
| Inviato: 15-09-2005 18:47 |
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visto ieri e, per lo più, sono d'accordo con Gatsby.
il soggetto è interessante, la sceneggiatura a volte si perde per strada e il film è discontinuo, a volte sviluppa degli spunti interessanti, altre li lascia sospesi, altre ancora sviscera ciò che sarebbe poetico accennare soltanto.
la regia poi fa proprio un po' acqua, basta pensare alla scena ambientata sul treno, in cui quella che sulla carta era certamente una buona idea si perde nelle incertezze della mdp e nei tagli sporchi delle inquadrature.
ma questo è il cinema a cui il pubblico italiano è abituato, e servirgli qualcosa di diverso, la storia ci insegna, può rivelarsi un grosso errore.
_________________ ...You could be the next. |
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gattotopo
Reg.: 26 Feb 2005 Messaggi: 396 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 15-09-2005 18:56 |
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Credo che il film di Cristina Comecini rispecchi un tema molto importante. Anche se io ancora non ho visto il film, ho sentito dire alla televisione che sono presenti alcune scene di pedofilia, argomento che secondo il mio parere è stato poco discusso nel cinema. Perciò penso che questa sia un'opera cinematografica da vedere.
_________________ Un film è, o dovrebbe essere, più simile alla musica che non alla fiction.Dovrebbe essere una progressione di stati d'animo e sentimenti. Il tema, ciò che è dietro all'emozione, il significato:tutto viene dopo.(Stanley Kubrick) |
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oronzocana
Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 18-09-2005 21:09 |
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Parlare in termini positivi di questo film non mi risulta un granché facile.
Capisco che la Comencini ha un cognome "mitico", ma francamente non se ne può più di vedere la Mezzogiorno che si barcamena tra isterismi, pianti e tradimenti.
Basta!
Non posso negare che la regia sia tutto sommato azzeccata nel senso che riesce bene a far partecipe lo spettatore di uno spaccato socioculturale piuttosto attuale con bei movimenti di macchina e primi piani(molti) mai stucchevoli.
Però, porca puttana, mi sono fatto due palle grosse come due meloni...eddai.
La Mezzogiorno sarà pure brava(?), ma è monoespressiva e monotona. Passa metà del film a piangere e l'altra metà a bisbigliare con un tono di voce irrittante per quanto piatto. Una coppa Volpi regalata per dare il solito contentino al filmetto italiano.
Idem per la Rocca che è addirittura teatrale all'ennesima potenza e mai spontanea e naturale nei dialoghi.
All'opposto invece Lo Cascio e la Finocchiaro, che una coppa Volpi se la sarebbe meritata cento volte di più, sono completamente in parte. Spontanei, fluidi e mai impostati.
I film di genere non siamo più capaci a farli. Le commedie sono sempre meno. Ci rimangono questi filmetti che si assomigliano un pò tutti tanto per continuare a far restare il cinema italiano nella mediocrità più totale.
Un film nel complesso passabile, ma emozionalmente piatto e inconsistente.
voto 5.5
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Citizen
Reg.: 12 Ago 2004 Messaggi: 210 Da: Prato (PO)
| Inviato: 19-09-2005 18:47 |
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quote: In data 2005-09-18 21:09, oronzocana scrive:
Parlare in termini positivi di questo film non mi risulta un granché facile.
Capisco che la Comencini ha un cognome "mitico", ma francamente non se ne può più di vedere la Mezzogiorno che si barcamena tra isterismi, pianti e tradimenti.
Basta!
Non posso negare che la regia sia tutto sommato azzeccata nel senso che riesce bene a far partecipe lo spettatore di uno spaccato socioculturale piuttosto attuale con bei movimenti di macchina e primi piani(molti) mai stucchevoli.
Però, porca puttana, mi sono fatto due palle grosse come due meloni...eddai.
La Mezzogiorno sarà pure brava(?), ma è monoespressiva e monotona. Passa metà del film a piangere e l'altra metà a bisbigliare con un tono di voce irrittante per quanto piatto. Una coppa Volpi regalata per dare il solito contentino al filmetto italiano.
Idem per la Rocca che è addirittura teatrale all'ennesima potenza e mai spontanea e naturale nei dialoghi.
All'opposto invece Lo Cascio e la Finocchiaro, che una coppa Volpi se la sarebbe meritata cento volte di più, sono completamente in parte. Spontanei, fluidi e mai impostati.
I film di genere non siamo più capaci a farli. Le commedie sono sempre meno. Ci rimangono questi filmetti che si assomigliano un pò tutti tanto per continuare a far restare il cinema italiano nella mediocrità più totale.
Un film nel complesso passabile, ma emozionalmente piatto e inconsistente.
voto 5.5
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D'accordo fino all'ultima virgola!
_________________ Me, I don't talk much... I just cut the hair. |
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planula
Reg.: 14 Giu 2003 Messaggi: 94 Da: CASTELLAMMARE DI STABIA (NA)
| Inviato: 25-09-2005 10:38 |
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il film mi è piaciuto!
attori naturalmente bravissimi!
la trama alcune volte un po' scontata, altre un po' forzata, mi ha comunque regalato emozioni.
E visto quel che gira da un po' nelle sale, questo è davvero un bel film! |
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oldboy83
Reg.: 06 Gen 2005 Messaggi: 4398 Da: Mogliano (MC)
| Inviato: 25-09-2005 15:37 |
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Quoto tutto quello che è stato detto fin d'ora, soprattutto Oronzo.
La Comencini si destreggia bene alla regia di un film dai temi delicati, ma non riesce nell'intento fino alla fine del film.
Una storia abbastanza debole e simile a molte altre (le crisi familiari sembrano andare molto di moda ultimamente) che troppo si rifà a pratiche narrative televisive.
Uso intelligente della mdp nella prima parte del film, che spia la protagonista riprendendola dall'esterno della propria casa/prigione ma anche scrutandola con riprese dall'alto e movimenti di macchina inquisitori, alla ricerca della "bestia", del male tumorale sepolto nelle pieghe della memoria e dell'onirico.
Il film potrebbe anche essere letto secondo i codici della finzione e mascheramento:
la Mezzogiorno è una doppiatrice (che vive appunto più vite finzionali, tentando di nascondere la propria), Boni è un attore di fiction (e anche lui nasconde un tradimento), Lo Cascio un professore che vive in un mondo ricostruito e copiato (le "discussioni sull'architettura finto-americana) ostentando una freddezza da guida turistica.
Coppa Volpi della Mezzogiorno assolutamente immeritata.
_________________ Una sola cosa è certa: da questa vita non ne usciremo vivi. |
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Lilluz
Reg.: 21 Ott 2004 Messaggi: 947 Da: Pescara (PE)
| Inviato: 25-09-2005 18:15 |
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mi aspettavo un film diverso e invece devo dire che sono rimasto abbastanza deluso. la sceneggiatura non mi ha colpito più di tanto, abbastanza prevedibile, anche se molto "abbondante". L'interpretazione degli attori è l'unica cosa meritevole nel film, in particolare la finocchiaro e lo cascio, meritevole anche boni. La mezzogiorno fa sempre la solita parte. sconsolata, triste e malinconica con scenate di isteria annesse.
la regia è quella che è, ma alla fine ci può stare.
probabilmente avevo troppe aspettative...
_________________ Lui ha visto la luce !!!!
LUI HA VISTO LA LUCE !!!!!!!!!!!! |
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kaciaronr1
Reg.: 22 Set 2005 Messaggi: 52 Da: caprarola (VT)
| Inviato: 25-09-2005 19:08 |
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a me e' piaciuta tantissimo la scelta di angela finocchiaro che regala momenti veramente comici e distensivi ad una storia realmente troppo pesante. |
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nicola777
Reg.: 07 Gen 2004 Messaggi: 413 Da: Sestu (CA)
| Inviato: 02-12-2005 19:28 |
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Cristina Comencini è un scrittrice. Ha scritto il libro La bestia nel cuore. Ne trae un film di cui firma la regia. A mio parere, proprio in questo stanno gli aspetti sia positivi che negativi del film. Gli aspetti positivi sono l’empatia che la regista ha per la storia che racconta, per i luoghi, per i personaggi, i loro gesti e le loro parole. Questo la spinge a cercare immagini che rendano perfettamente ciò che si vuole trasmettere. C’è quindi una ricerca del significato attraverso il linguaggio cinematografico. Una ricerca che non porta alla semplice esposizione dei fatti, ma all’elaborazione di questi attraverso il mezzo filmico. Dall’altra parte però si avverte che l’etica filmica della regista deriva direttamente dalla sua etica letteraria. Cioè, tutte le immagini, tutti i moralistici movimenti di macchina, tutti i primi piani, tutti i dettagli potrebbero non essere frutto di una segmentazione teorica (di parole che diventano immagini) dello scritto che poi si tramuta in cinema, ma una semplice copiatura di ciò che è stato descritto nel libro. In tal modo si ottengono scene di forte impatto visivo (scena dell’incubo) che appartengono a parti del libro fortemente introspettive (da parte del personaggio). Queste vengono però a mancare quando dietro un’immagine non c’è nessuna metafisica. E ciò, rispetto alla realizzazione di alcuni momenti del film, mette in luce un’empatia verso i personaggi che risulta efficace solo in determinate scene e tradisce un amore per il cinema, mezzo che viene utilizzato nelle sue piene potenzialità solo per essere subordinato alla letteratura. |
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AnnieHall
Reg.: 04 Nov 2005 Messaggi: 2375 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 02-12-2005 22:56 |
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Non mi ha convinto lo svolgimento della storia, e la recitazione degli attori. Adesso non sono "fresca" di visione, ma non pare un film di cui andare fieri. Al contrario la Comencini era entusiasta del suo lavoro, sono andata ad una conferenza di presentazione del libro e neanche questo mi sembra eccezionale. Probabilmente scegliendo un tema così difficile non l'ha articolato secondo quelle che erano le mie aspettative, ma anche dal punto di vista oggettivo lo trovo scontato e anche un po' pesante.
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