bellantoni
Reg.: 21 Nov 2004 Messaggi: 249 Da: Roma (RM)
| Inviato: 01-06-2005 13:43 |
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E’ abbastanza irrisorio che Barbarella di Roger Vadim sia stato tratto da un fumetto francese di Jean-Claude Forest degli anni ’60, in quanto il film ha una dignità ed una atmosfera tutta personale. Il film inizia con uno spogliarello di un’astronauta sospeso nell’assenza di gravità in una navicella spaziale molto pop. L’astronauta è la bellissima, biondissima Jane Fonda, che non sarà mai più così sexy nella sua carriera. La trama è un altro elemento irrisorio del film. La giovane eroina Barbarella vaga da un pianeta all’altro alla ricerca di Duran Duran, uno scienziato terrestre che intende costruire un’arma in un futuro in cui regna l’amore e le guerre sono un lontano ricordo. In questo girovagare galattico Barbarella incontra tanti personaggi, un cacciatore di bambine assassine (Ugo Tognazzi), un angelo (Jean Philippe Law), una principessa ninfomane e lo stesso Duran Duran. Il film rappresenta un capolavoro per la sua estetica pop. E’ quasi un manifesto della cultura, la moda, la musica, la letteratura degli anni ’70. Anche tecnicamente è molto all’avanguardia. Le astronavi non sono quelle di Kubrick di Space Odissey, ma gli arredi e i paesaggi dei diversi pianeti e la fotografia sono sicuramente state di esempio a molti cineasti sci-fi degli anni a seguire. Una nota importante, il film fu prodotto da De Laurentis e girato a Cinecittà e il buon Mario Bava utilizzò il materiale di scena lasciato da Vadim per realizzare, sempre per De Laurentis, il suo indimenticabile Diabolik, scroccando anche l’attore protagonista Jean Philippe Law.
L'inevitabile remake sarà prodotto e interpretato da Drew Barrymore... Lascio a voi i confronti e le considerazioni del caso.
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