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Autore Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
Schizo

Reg.: 16 Ott 2001
Messaggi: 1264
Da: Aosta (AO)
Inviato: 20-03-2006 16:08  
Avevo scritto un commento su questo film ma è sparito!
Comunque film coraggioso ed eretico.
Un diario fedele dei vizi e schizofrenie del potere.

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 31-07-2007 03:17  
quote:
In data 2003-09-03 21:09, fassbinder scrive:
Che meraviglia di film
fortunatamente l'ho recuperato anni addietro, quando l'Unità allegava i capolavori italiani al giornale.



Videocassetta che presi pure io, ma che mi sono guardato solo ora.
Che dire, il film è sicuramente datato, molto legato a fattori culturali e ideologici che poco hanno a che fare col nostro presente.
E però è anche difficile negare gli elementi cinematografici che funzionano alla grande, dalla regia di Petri, che riusciva a trasmettere al racconto grande forza e dinamismo, grazie alla plasticità delle inquadrature, alla ricchezza dei movimenti di macchina, al ritmo del montaggio. Alla recitazione, incentrata su un Volontè sicuramente a uno degli apici della sua gigioneria divistica, e però anche estremamente efficace e godibile. Straordinaria e memorabile la colonna sonora di Morricone, che accentua gli umori al tempo stesso sarcastici e kafkiani della pellicola.
La parabola sul potere e sugli apparati che ne garantiscono la perpetuazione, come accennato, perde a tratti molta efficacia, quando Petri si lascia troppo sedurre dalla rappresentazione di un'attualità nei confronti della quale probabilmente sovrastimava la lucidità del proprio sguardo.
E però la pellicola mantiene una parte della propria validità grazie al suo formidabile spunto, quello della storia di un uomo del potere che decide di mettere alla prova la consistenza del potere stesso, commettendo un delitto e seminando indizi della propria colpevolezza. Inizialmente la riuscita del piano sembra rafforzare la sua fiducia in se stesso e la coscienza del proprio ruolo, ma in seguito l'uomo inizierà ad entrare in crisi rendendosi conto, attraverso la completa impossibilità di farsi accusare, di come la macchina di cui fa parte lo trascende completamente, e il suo ruolo sia in fondo quello di uno dei tantissimi ingranaggi, alla fine completamente insignificante e privo di qualsiasi libertà.
Il film porta la sua riflessione sui meccanismi che regolano il Potere e il mantenimento della Legge, il conflitto eterno tra la debolezza della natura umana, soggetta a tutte le passioni dell'esistenza, e la neutra indifferenza dell'Istituzione, di fronte alla quale l'uomo è in un certo senso sempre colpevole, in una società di cui gli uomini sono servi più spesso di quanto essa serva a loro.
Una storia che mantiene il suo fascino completamente intatto, e sarebbe molto interessante vedere cosa verrebbe fuori da una nuova rilettura adattata a una sensibilità più moderna, evitando gli eccessi di ideologia spicciola che finiscono paradossalmente per edulcorare la forza critica dell'originale.






[ Questo messaggio è stato modificato da: Valparaiso il 31-07-2007 alle 03:17 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 31-07-2007 03:32  
l'ho visto per la prima volta non più di un mese fa, e non è che mi abbia proprio entusiasmato eh

edit: ecco sono abbastanza d'accordo con valpa
edit bis: anzi no

_________________
Murphy era un ottimista.

[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 31-07-2007 alle 03:34 ]

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roccomedia

Reg.: 15 Lug 2005
Messaggi: 3829
Da: Bergamo (BG)
Inviato: 31-07-2007 14:43  
Questo è un film che amo moltissimo e mi ha meravigliato particolarmente la sua presenza sul Dizionario del Cinema italiano "Stracult" di Marco Giusti accanto ai Pierini, alle Giovannone, ai Decameroneidi, ai Musicarelli, agli hard con Marina Frajese e via dicendo...
Scrive testualmente Giusti a proposito del film di Petri: Malgrado l'Oscar, malgrado ogni genere di esaltazione del tempo, è il film che tutti noi bravi ragazzi di sinistra e della critica militante odiavamo di più. Il trionfo di un cinema di effetti piccoli e grandi, recitazione iperespressiva, battute facili, ideologia buttata lì. Molti anni dopo, ebbi un colloquio chiarificatore con il regista Alex Cox (quello di "Repo Man") che lo ama moltissimo e mi spiegò che per lui era esattamente come un maccheroni-western, solo spostato sull'ideologia e sul poliziesco. Ma l'effetto continuo, il tipo di cinema era identico. A cominciare dalla recitazione, dalla musica, dal tipo di discorso sociale. Perchè allora ci piacevano gli Spaghetti-Western di Sergio Sollima e non il poliziesco di Petri? Era curioso, è vero. Rivisto, da poco, non riesco ancora a convincermi, ma certo 30 anni dopo, il film acquista un altro aspetto. Volontè è fantastico e stravolge un film che è già sopra le righe. E poi c'è Florinda Bolkan così sexy e Fulvio Grimaldi allora militante di Lotta Continua. Ma quando viene picchiato Massimo Foschi non ci sto...non è cinema che mi possa piacere! A quel tempo si potevano amare solo Ray, Bresson, Lang...Però, Stracult lo è in pieno. (M. Giusti, 2004, pp. 386-387).

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 31-07-2007 19:34  
quote:
In data 2007-07-31 14:43, roccomedia scrive:
Questo è un film che amo moltissimo e mi ha meravigliato particolarmente la sua presenza sul Dizionario del Cinema italiano "Stracult" di Marco Giusti accanto ai Pierini, alle Giovannone, ai Decameroneidi, ai Musicarelli, agli hard con Marina Frajese e via dicendo...
Scrive testualmente Giusti a proposito del film di Petri: Malgrado l'Oscar, malgrado ogni genere di esaltazione del tempo, è il film che tutti noi bravi ragazzi di sinistra e della critica militante odiavamo di più. Il trionfo di un cinema di effetti piccoli e grandi, recitazione iperespressiva, battute facili, ideologia buttata lì. Molti anni dopo, ebbi un colloquio chiarificatore con il regista Alex Cox (quello di "Repo Man") che lo ama moltissimo e mi spiegò che per lui era esattamente come un maccheroni-western, solo spostato sull'ideologia e sul poliziesco. Ma l'effetto continuo, il tipo di cinema era identico. A cominciare dalla recitazione, dalla musica, dal tipo di discorso sociale. Perchè allora ci piacevano gli Spaghetti-Western di Sergio Sollima e non il poliziesco di Petri? Era curioso, è vero. Rivisto, da poco, non riesco ancora a convincermi, ma certo 30 anni dopo, il film acquista un altro aspetto. Volontè è fantastico e stravolge un film che è già sopra le righe. E poi c'è Florinda Bolkan così sexy e Fulvio Grimaldi allora militante di Lotta Continua. Ma quando viene picchiato Massimo Foschi non ci sto...non è cinema che mi possa piacere! A quel tempo si potevano amare solo Ray, Bresson, Lang...Però, Stracult lo è in pieno. (M. Giusti, 2004, pp. 386-387).


Eheh... me la sono letta subito dopo il film questa recensione. In effetti Giusti e la maggior parte della critica "di tendenza" non hanno mai amato Petri...

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ines49

Reg.: 15 Mag 2004
Messaggi: 376
Da: PADOVA (PD)
Inviato: 15-09-2007 22:42  
L'ho rivisto in tv giovedì notte (ore di sonno perse "positivamente) ed ancora mi ha entusiasmato come la prima volta al cinema: Un vero capolavoro, manco ricordavo avesse vinto un oscar (ma ha importanza?)
Non ha entusiasmato M. Giusti o i "Critici di tendenza"?. Peggio per loro!


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