sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 08-10-2004 21:24 |
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I grandi della musica elettronica - Karlheinz Stockhausen
Stockhausen è il compositore più famoso e rappresentativo per la musica elettronica.
Studia pianoforte e composizione a Colonia, dove frequenta anche l'università studiando filosofia e musicologia. Frequenta i corsi internazionali di Darnstadt per musicisti d'avanguardia (in seguito ne diventerà il direttore), e nel 1952 entra nello studio di Schaeffer a Parigi dove compie i primi esperimenti di musica concreta. L'anno seguente entra a far parte dello studio di musica elettronica di Colonia. Dopo un'intensa attività internazionale come docente e direttore d'orchestra, nei primi anni '60 assume la direzione dello studio di Colonia.
Questa rapida carriera nel mondo musicale è da mettere in stretto rapporto alle particolari capacità intuizionistiche del pensiero musicale moderno di Stockhausen.
Le sue prime composizioni sono per gli strumenti tradizionali, ma già rivelano il suo nuovo pensiero compositivo, e la voglia di prescindere da ogni continuità storica.
Attraverso la serialità integrale (estensione di procedimenti seriali ad altezze, ritmo, timbro, intensità,...), Stockhausen approda alla totale dissociazione "puntillistica", radicalizzando la lezione di Webern (e quindi di Schönberg), e quindi al suo superamento nella "composizione per gruppi" (per gruppo si intende una costellazione sonora percepibile globalmente, nel complesso, e non analizzabile nell’ascolto delle sue singoli componenti sonore), già nei Klavierstücke per pianoforte e in Kontrapunkte.
Le nuove direzioni di ricerca comportano l’indagine del rapporto tra tempo e fenomeno sonoro, all’interno di una concezione del tempo musicale sottratto alla direzionalità tradizionale, e il superamento della serialità integrale, l’indagine sull’impiego compositivo dello spazio e l’introduzione di un certo grado di indeterminazione e di pratiche aleatoriepiù controllate e diverse rispetto a quelle di Cage.
Da Gesang der Jünglinge, la sua prima grande composizione di musica elettronica, la sua vasta produzione è segnata da un’evoluzione continua verso un nuovo modo di fare musica.
Del 1960 è Kontakte, tentativo di offrire sonorità costruite con mezzi elettronici con interventi di strumenti musicali a percussione (legno e pelle) e pianoforte.
Questi timbri convenzionali non hanno mai il sopravvento sugli elementi sonori elettronici. Il lavoro si basa su nastro preparato elettronicamente dal compositore e una partitura scritta per percussioni e pianoforte.
Si delinea la rinuncia al radicale purismo stilistico degli anni precedenti in Momente, lavoro fondato sui “momenti”, entità formali più ampie e autonome dei “gruppi” e la cui disposizione lascia spazio ad alcune volontà degli interpreti.
Un’invenzione timbrica visionaria e l’apertura a eterogenee dimensioni stilistiche caratterizzano alcuni lavori successivi, in cui Stockhausen assume via via atteggiamenti da veggente, mirando al coinvolgimento “magico” degli ascoltatori.
L’ultimo Stockhausen (che si dedica anche all’opera, con il ciclo intitolato Licht.), non rinuncia a principi di organizzazione rigorosa, ma al radicalismo sperimentale, e riscopre i piaceri della melodia e della trasparenza della scrittura, in una luce peraltro personalissima.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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