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Autore La vita è bella
Marco82

Reg.: 02 Nov 2003
Messaggi: 924
Da: Lodi (LO)
Inviato: 01-10-2004 20:19  
Film del 1997, vincitore di 3 premi oscar (esattamente come Miglior film straniero, Migliore colonna sonora e Migliore attore protagonista) diretto e interpretato da Roberto Benigni.
Ora....ho sempre sentito grandi cose su questo film, soprattutto il "come" è stato deciso di trattare l'argomento (che nella prima parte pare un bellissimo film comico ma che nella seconda parte si rileva invece un vero e proprio film drammatico) e ieri ho avuto l'occasione di rivederlo in tv su rai 1, ma ancora non riesco (anche se mi sto sforzando ^^') ad apprezzarlo tanto da poter dire: UN CAPOLAVORO come in tanti hanno detto e dicono.
Credo che ciò che renda speciale il film sia tutta l'invenzione dell'inesistente "gioco a premi" che Guido (Benigni) inventa per suo figlio, cercando in qualche modo di nascondere ai suoi occhi l'orrore che stava vivendo, ma a me (nonostante la seconda visione ieri) ancora non riesce a convincere.
Posto questo topic perchè quà dentro ho già avuto la fortuna di leggere commenti e recensioni su film "impegnativi" come potrebbe essere questo e in ognuno di loro ho sempre letto tantissime opinioni validissime (anzi su qualcuno direi che scrive meglio di tanti critici "veri" ^^') e parecchie volte leggendoli mi è capitato di cambiare idea sui film in questione e in qualche modo mi piacerebbe che avvenisse anche con La vita è bella.
Dico questo perchè mi riesce difficile (però non uccidetemi moralmente per questo per favore ^^') sorridere o dire "madòò che roba" quando Benigni "scherza" per quasi tutto il secondo tempo sul campo di concentramento in cui finisce assieme al figlio, non tanto per le battute o la genialità con cui le inventa e le dice, più che altro rispetto a quello che successe veramente di quei tempi.
So che probabilmente la mia è una critica che già si è sentita (però nell'archivio non c'erano topic), ma trovo quasi "assurde" le scene in cui compaiono tutti gli altri ebrei insieme a Benigni e lui "gioca" su ciò che stava succedendo (tutta la scena della traduzione delle regole del lagher per esempio); lì, come in altri casi, mi è venuto spontaneo cercare di immaginarmi le stesse scene successe però "realmente" e proprio non sono riuscito a "digerirle". In quelle scene (quella che ho citato ma anche altre, come lo zio che aiuta la comandante prima di morire) le ho trovate troppo assurde per essere prese con stile ironico e sinceramente non riesco neanche a capire come qualcuno abbia potuto farlo. Ma so anche che in tanti l'hanno trovato questo "perchè" (tra l'altro avevo letto che al tempo il film era stato visto e apprezzato anche da parecchie comunità ebraiche, quindi come dire...se è piaciuto a loro che toccava direttamente...) e mi piacerebbe che qualcuno a cui questo film è piaciuto mi spiegasse le sue teorie, per cercare forse di valutare il film sotto un'ottica diversa che mi permetta di cambiare giudizio
_________________
"1..2..3..4..5..e 6...sei...numero perfetto..."
"ma non era 3, il numero perfetto?"
"sì, ma io ho sei colpi quì dentro..."

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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 01-10-2004 21:34  
Be', per me il film è un CAPOLAVORO: per il modo amaro e drammatico con cui è affrontato l'argomento, per il sorriso che confonde al pianto, per com'è stato diretto einterpretato da un regista-attore-artista come Benigni, genio dell'etica, dell'ideologia, della cinematografia, dell'invenzione, della stranezza e perciò stasso (in questo caso) della genialità drammatica.
Per le musiche.
Per l'innocenza del figlio Giosuè.
Per il significato profondissimo e in realtà complicatissimo, sul quale si potrebbe fare un trattato di filosofia.
Per l'unione (forse l'ho già detto ma lo ripeto) tra la terribile tristezza e l'orlo della speranza e poi, terribile, l'omicidio e la tragedia.
Perchè è ARTE in ogni sua inquadratura, in ogni sua trovata, è poesia Benigni che fa un giro di valzer attorno alla principessa di notte e sotto la pioggia, è poesia il "buongiorno principessa", è poesia la traduzione delle regole del gioco-olocausto terribile constatazione della barbarie che la mente umana può assumere e connotare, è arte tra Chaplin e Rossellini (come scrisse un critico), è un film terribilmente cupo nonstante il titolo ma nella seconda parte (da quando vengono deportati in avanti) in ogni scena straziante, commovente.
Per la fotografia.
Per il titolo.
Per la locandina, pure.
Per tutto.

E ci sarebbe, credo, ancora molto altro da dire...
_________________
L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

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Lord_Elric
ex "EricDraven"

Reg.: 01 Apr 2004
Messaggi: 2186
Da: piombino (LI)
Inviato: 01-10-2004 23:06  
Fare un buon film sul dramma dell'Olocausto dopo Schindler's list è diventata un'impresa immane, secondo me. Primo, perchè già tanti ne sono stati fatti (tanto per citare due titoli, kapò e il portiere di notte), secondo perchè Schindler's list è un capolavoro e lascia pochi 'buchi' da riempire...
Presa per buona questa ipotesi, io credo che l'intento di Benigni sia stato non tanto quello di descrivere l'Olocausto, quanto quello di lanciare un messaggio su come sia possibile resistere alla violenza e conservare l'innocenza. L'ambientazione 'storica', secondo me, è soltanto un contorno al vero significato del film. Credo che la stessa storia poteva essere ambientata, per dirne una, nella Russia di Stalin.
Togliendo le pretese di ricostruzione storica, guardando il film soltanto per il suo significato, credo sia impossibile non goderlo in ogni suo aspetto.
Per me è un capolavoro.
Se invece la mia ipotesi circa il significato del film è sbagliata, se si vuol guardare come un film 'storico' sull'Olocausto, il giudizio non può essere così positivo.

_________________
"Elric non può avere ciò che più desidera. Ciò che desidera non esiste. Ciò che desidera è morto. Elric ha soltanto angoscia, rimorso, malvagità, odio. E' tutto ciò che merita e tutto ciò che potrà mai desiderare" M.Moorcock-Elric di Melnibonè

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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 02-10-2004 14:31  
quote:
In data 2004-10-01 23:06, Lord_Elric scrive:
Fare un buon film sul dramma dell'Olocausto dopo Schindler's list è diventata un'impresa immane, secondo me. Primo, perchè già tanti ne sono stati fatti (tanto per citare due titoli, kapò e il portiere di notte), secondo perchè Schindler's list è un capolavoro e lascia pochi 'buchi' da riempire...
Presa per buona questa ipotesi, io credo che l'intento di Benigni sia stato non tanto quello di descrivere l'Olocausto, quanto quello di lanciare un messaggio su come sia possibile resistere alla violenza e conservare l'innocenza. L'ambientazione 'storica', secondo me, è soltanto un contorno al vero significato del film. Credo che la stessa storia poteva essere ambientata, per dirne una, nella Russia di Stalin.
Togliendo le pretese di ricostruzione storica, guardando il film soltanto per il suo significato, credo sia impossibile non goderlo in ogni suo aspetto.
Per me è un capolavoro.
Se invece la mia ipotesi circa il significato del film è sbagliata, se si vuol guardare come un film 'storico' sull'Olocausto, il giudizio non può essere così positivo.





Hai perfettamente ragione.
Credo che quello che hai detto tu sia lo scopo del film, ed anche per questo come messaggio lanciato diventa forte e profondissimo.
Oscar meritatissimi.
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L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

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Davil89

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 6581
Da: Soliera (MO)
Inviato: 02-10-2004 18:34  
be cosa dire ... gran film. Mi ha fatto ridere ma soprattutto mi ha fatto molto piangere
_________________
"Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso"

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simboy

Reg.: 20 Set 2002
Messaggi: 1603
Da: grugliasco (TO)
Inviato: 02-10-2004 18:39  

Sopravvalutato , un buon film , niente di più.
Film furbo , come lo è Benigni , che adesso ci riprova con "La tigre e la neve" , in Iraq per amore... mah... vedremo un po'...
Una mezza idea di cosa aspettarmi già ce l'ho...

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simboy

Reg.: 20 Set 2002
Messaggi: 1603
Da: grugliasco (TO)
Inviato: 02-10-2004 18:51  
quote:
In data 2004-10-02 18:34, Davil89 scrive:
be cosa dire ... gran film. Mi ha fatto ridere ma soprattutto mi ha fatto molto piangere




A me non ha fatto nè ridere nè piangere, non so perchè per tutta la durata del film ho costantemente avuto la sensazione di aver già visto tutto quello che scorreva sullo schermo. Ogni battuta l'ho trovata scontata , come la trama e come ciò che avrebbe dovuto commuovermi. Visto e rivisto dopo tutti i premi vinti e i pareri unanimi e compiacenti della popolazione cinematografica mondiale , non sono riuscito a farmelo piacere , pur costringendomi e sottoponendomi a varie sedute di psicoterapia , conclusione ?
Cuore di pietra

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Marco82

Reg.: 02 Nov 2003
Messaggi: 924
Da: Lodi (LO)
Inviato: 02-10-2004 18:51  
beh ma allora alla fine sono solo io che ho trovato quelle scene fuori dall'accettabile?
_________________
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"ma non era 3, il numero perfetto?"
"sì, ma io ho sei colpi quì dentro..."

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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 02-10-2004 22:11  
quote:
In data 2004-10-02 18:51, Marco82 scrive:
beh ma allora alla fine sono solo io che ho trovato quelle scene fuori dall'accettabile?




Purtroppo no.
Dicendo questo, non svoglio svalutare assolutamente la vostra opinione ma credo che certe critiche siano piuttosto insane al cinema.
Benigni furbetto, Benigni non è poi quel genio, La vita è bella al di fuori dell'accettabile.
Più che di critiche penso si tratti di generalizzazione.
Sempre attenendomi alla mia opinione, cioè che il film è un CAPOLAVORO di riso e drammaturgia, chiedo a quelli cha hanno dato giudizi negativi senza citare episodi: quali sono le scene al limite dell'accettabile? Cosa di questo film non vi ha colpito?
Così, per saperlo.
Io odio generalizzare.

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"Ma voi che siete uomini
sotto il vento e le vele
non regalate terre promesse
a chi non le mantiene"

[ Questo messaggio è stato modificato da: paolo14 il 02-10-2004 alle 22:13 ]

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misterx76

Reg.: 12 Gen 2004
Messaggi: 2312
Da: carsoli (AQ)
Inviato: 03-10-2004 00:49  
Neanche a me ha fatto ne ridere e ne piangere, ma lo giudico comunque un buon film(non un capolavoro, ma siete impazziti?). Consideriamo anche che ogni volta che vedo Nicoletta Braschi mi viene l' orticaria e questo mi limita non permettendomi di apprezzare al meglio il regista.
_________________
...due volte già cadeste senza cavarne frutto, badate un 3° fulmine vi annienterà del tutto!!!

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Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 03-10-2004 22:25  
a me è piaciuto molto.
non l'ho trovato per nulla stucchevole e melenso,al contrario,penso sia molto delicato e poetico. Benigni è riuscito a narrare una storia così crica di affetto e significato in un contesto storico terribile.
mi ha fatto commuovere tantissimo e lo considero davvero un film eccezionale.

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FabryDivx
ex "ometto"

Reg.: 27 Apr 2003
Messaggi: 1788
Da: Palermo (PA)
Inviato: 03-10-2004 23:39  
La vita è bella, è un capolavoro , perchè non cadendo nella banalità Benigni ha proposto un'evento cosi drammatico come l'olocausto con un'ottica differente dai lavori precedenti , non sta tanto nella verosimiglianza degli avvenimenti che il messaggio di Benigni voleva farsi strada , ma "La vità è bella" deve essere vista con un'altra ottica o meglio focalizzarsi non con l'ottica aduulta ma di un bembino che si ritrova sballotatto in quei lughi drammatici ma che vengono colorati dal padre con un gioco.
L'ironicità di Benigni stavolta non si è fatta strada con al sua comicità , ma con l'introduzione di un elemento contrastante con la guerra , il gioco. Ecco come il film prende forma sotto i macchinamenti della folle macchina chiamata guerra che i grandi macchinatori è tuttora un gioco , il gioco della guerra.
Se continuando aparlare di messaggio posso dirvi con certeza che è proprio il bambino ad essere l'elemento principale del film , cioè il passaggio del testimone di attore protagonista è : Il padre=>Figlio...
Questo non è un film sulla guerra ma bensi sull'infanzia di un bambino , e perciò ripadisco che per me questa è l'ottica con cui si deve guardare il film.

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""Solo chi teme di non essere mai citato evita di citare" S. M. Ejzenstejn"

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Michi81

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 3120
Da: Lugano (es)
Inviato: 04-10-2004 00:17  
A me questo film non è piaciuto per niente: e dire che ho sempre amato Benigni, soprattutto in veste televisiva e cabarettistica, ma anche nei suoi film precedenti. Ma, secondo me, "La vita è bella" è un film né comico né drammatico, concepito e ideato forse per validi motivi etici o commemorativi (chi lo sa?), ma che è finito per arruffianarsi le simpatie delle lobby ebraiche U.S.A. in modo da far piazza pulita della concorrenza..
Non vedo i tanto decantati pregi del film. Come comicità, è un disastro completo; come denuncia dell'olocausto, è perfino irritante nella sua banalità semplicistica. Benigni premio oscar come miglior attore? Se la cava bene, ma l'oscar andava decisamente a qcun'altro! Sulla Braschi stendo - come sempre - un velo pietoso: recita tutte le parti propostole allo stesso (pessimo) modo.. Già la sua sola presenza svaluta terribilmente il film (come negli altri film in cui Benigni si è ostinato a farla "recitare").
Ciliegina sulla torta: il carrista americano - che parla con perfetto accento londinese - che appena liberato il campo, e non sapendo neppure se i nazisti sono ancora nei paraggi, porta il bambino "a fare un giro".
Un film commerciale che non si avvicina minimamente al capolavoro gridato da molti. Un film per tutta la famiglia e per tutte le età, in cui la morale sfrenata e l'ironia non poteva che colpire - sia detto senza alcun intento polemico o denigratorio: vuol essere una semplice constatazione - il pubblico italo-americano e il commercialissimo festival di Hoollywood. Credo che ci voglia ben altro per considerarlo un capolavoro!
Al di là di ogni altra considerazione, mi sembra un film modesto, che non può essere certo riabilitato da un messaggio semplicistico e buonista.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Michi81 il 04-10-2004 alle 08:53 ]

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Lord_Elric
ex "EricDraven"

Reg.: 01 Apr 2004
Messaggi: 2186
Da: piombino (LI)
Inviato: 04-10-2004 22:52  
e te pareva che non arrivava la spiegazione politica...
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"Elric non può avere ciò che più desidera. Ciò che desidera non esiste. Ciò che desidera è morto. Elric ha soltanto angoscia, rimorso, malvagità, odio. E' tutto ciò che merita e tutto ciò che potrà mai desiderare" M.Moorcock-Elric di Melnibonè

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GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 05-10-2004 09:14  
La Vita è bella è un bel film.
Ma ti lascia una fastidiosa sensazione di incompiuto alla fine di ofni visione.
Cosa sara mai? ( ti chiedi).
Qual'è il particolare che stona e che non mi consente di apprezzarlo appieno? ( ti chiedi ).

Sicuramente un lagher poco credibile ( dal punto di vista "scenografico" ).
Sicuramente una pletora di figuranti e comparse alienate e mobili come i manichini della standa.
Sicuramente ( "moolto" sicuramente ) le 2 espressioni di Nicoletta Braschi.
Un'attrice improponibile.

_________________
U N I T A C I N E F I L A

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