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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > L'uomo che non c'era   
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Autore L'uomo che non c'era
Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 01-07-2002 02:09  
beh sono il primo ad intervenire...
nessuno ha ancora aggiunto nulla...
e neanch'io lo farò
e semplicemente perchè il film non l'ho visto... e mi viene da dire purtroppo a questo punto...dopo la tua recensione,
quindi mi limito a farti i complimenti perchè sei una di quelle poche persone che scrive davvero...
i miei complimenti più "disinteressati"

_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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MrWolf

Reg.: 17 Dic 2001
Messaggi: 1616
Da: fano (PS)
Inviato: 01-07-2002 02:43  
Ottima!!! Sia la pellicola che la recensione


[ Questo messaggio è stato modificato da: MrWolf il 01-07-2002 alle 02:44 ]

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 01-07-2002 11:15  
Il cinema dei fratelli Cohen è un cinema fatto di personaggi. Volti, espressioni, corpi, movenze , il loro rapporto con lo spazio, con gli oggetti che li circondano , con gli ambienti in cui si muovono, respirano , le loro connessioni reciproche , i loro scontri, gli avvicinamenti e le lontananze.
Il personaggio esiste a prescindere dalla storia che si racconta, anzi, la storia è il personaggio. Sia egli uno sceneggiatore di hollywood, un geniale inventore, un marito balordo, una detective ingenua come un cucciolo ma scaltra come una volpe, un giocatore di bowling qualunquista e apatico.
Sia egli un barbiere capace di filosofeggiare su un taglio di capelli, capace di uccidere e capace di fumare una sigaretta come se stesse commentando un papiro della torà.
Il cinema dei fratelli cohen è un cinema semplice come potrebbe esserlo un libricino per bambini. Essenziale ma grave come una boccia di bowlimg. E' facile lanciarla, ci sono i tre buchini che ti aiutano, ma è così difficile che arrivi allo strike. Il cinema dei fratelli cohen, invece, abbatte sempre tutti i birilli. Ed è un piacere rotolare su quel lucido parquet.
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 01-07-2002 12:08  
Effettivamente a livello tecnico è un gioello questo film, anche se non mi ha entusiasmato.
Sulla forma nulla da eccepire, è un capolavoro.

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lolita

Reg.: 03 Dic 2001
Messaggi: 1186
Da: roma (RM)
Inviato: 01-07-2002 12:11  
l'uomo che non c'era...il dramma dell'invisibilità agli occhi degli altri,agli occhi vicini,a quelli lontani,il dramma di tutti i gesti compiuti da Ed che s'infrangono contro un nulla che è l'indifferenza del resto...tagliare capelli,che poi ricresceranno...uccidere un uomo...e non poter essere pensato colpevole...aiutare una ragazza...e ricevere la materialità che è distruzione,come sigillo ultimo di un affetto che mai viene riscattato,come origine di una colpa che non gli appartiene...Ed è la tragedia del normale,in bianco e nero come se già fosse Passato nel momento in cui vive...invisibile e disperso nell'aria come il fumo da cui è costantemente coperto,da cui è costantemente significato
_________________
I've been revoltingly unfaithful to you

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 01-07-2002 13:49  
sono contenta di poter leggere anche le vostre opinioni a riguardo...

il film merita...
è geniale!


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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 01-07-2002 13:51  
quote:
In data 2002-07-01 02:09, mattia scrive:
beh sono il primo ad intervenire...
nessuno ha ancora aggiunto nulla...
e neanch'io lo farò
e semplicemente perchè il film non l'ho visto... e mi viene da dire purtroppo a questo punto...dopo la tua recensione,
quindi mi limito a farti i complimenti perchè sei una di quelle poche persone che scrive davvero...
i miei complimenti più "disinteressati"





grazie Mattia....
soprattutto per l'ultima frase...che dona sincerità al post....

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Cinefila

Reg.: 07 Mar 2003
Messaggi: 1087
Da: PESCARA (PE)
Inviato: 13-06-2003 20:44  
Mallory, da grande appassionata dei Coen posso solo dire: mi hai commossa. Ti giuro, l'emozione è stata fortissima (e io sonotutt'altro ke svenevole, credetemi).Anke l'intervento di Das, come al solito, mi ha aperto porte infinite ad altrettante infinite riflessioni.
Ogni singolo personaggio dei grandi fratelli è indimenticabile, ed il barbiere qualunque, ke critica ilsuo destino senza trovare la forza di cambiarlo, ke è ciò ke di più lontano possa esistere da 1 eroe non è da meno.
Il cinema basato sul personaggio, è il loro grande punto forte. Ogni personalità è analizzata con okkio freddo e impietoso, ogni caratteristica spirituale messa a nudo dai dialoghi e dalla telecamera, ke mai come in questo caso può essere definita "1 okkio + profondo di quello umano".
Sono 1 ragazza piuttosto gelida, ma sento di dover ringraziare i Coen, capaci di regalarmi emozioni così forti.
_________________
Noi siamo gli stranieri
Del mondo intero
Dovunque noi siamo
Noi siamo fuori
O Notre Dame
E noi ti domandiamo
Asilo Asilo

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 13-06-2003 21:52  
visto che lo scopo era questo...

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SimeOne


Reg.: 26 Ago 2002
Messaggi: 1207
Da: Villasanta (MI)
Inviato: 14-06-2003 00:15  
Billy Bob Thorton da Oscar in questo film.
_________________
STAY FOCUSED.....

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 14-06-2003 02:42  
Bello come pochi.
Un bianco e nero che ti fà scegliere la tonalità di ogni personaggio,
il colore della presenza
che sicuramente per l'uomo che non c'era
non è nè bianca nè nera
semplicemente invisibile
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 14-06-2003 10:33  
Dopo L'uomo che non c'era, ho continuato a vedere in bianco e nero per una settimana.
Emozionante.
_________________
U N I T A C I N E F I L A

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Nannolo

Reg.: 28 Mag 2003
Messaggi: 49
Da: asd (MI)
Inviato: 06-09-2003 17:57  
Forse l'ho guardato un po' distrattamente, comunque il film e' riuscito a comunicarmi poco o niente. Non credo di essere riuscito a intendere il vero significato dell'opera.. ci sono stati alcuni particolari inoltre che mi hanno sviato, ad esempio il disco volante, il complotto di cui parla la vedova etc etc.

La fotografia e il bianco e nero mi hanno colpito notevolmente.

Di sicuro lo riguardero'; sento che e' un ottimo film ma non sono riuscito ancora a farlo mio.

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 01-02-2004 17:40  
Mai frames bianchi,spezzati da gravose tonalità di nero,mai avrei ritenuto sarebbero stati in grado di causare questo repentino "ritorno al passato".Il sottoscritto,lo si perdoni se indulge a discorsi personali,si era parecchio stufato del Cinema forse per estrema nonchè errata supponenza,forse per mancanza di stimoli.Questa terribile,originale "pastiche"di toni e generi,questo prorompente inchino alla mitologia del "black&white" cinematografico,questa magica,incomparabile confessione-rifrazione,che per sua stessa forza deforma ciò che è attorno a lei,ha smosso un continente,sollevato palazzi,fatto gridare d'esultanza.Elogio alla mediocrità?Nessun film può esserlo,perchè l'artista non è mai un mediocre.No.Feroce,appassionata,anche distaccata "milestone" della satira,la satira non di tipo polemico,ma giustappunto letterario.Il bianco e nero è fedele,fedelissimo strumento a questo fine:un mondo in bianco e nero,non solo alla ricerca di "antirealismo"ma seguendo la già individuata strada dell'inchino celebrativo.Ma questo è riduttivo.Il bianco e nero è parte integrante dell'operazione umanistico.letterario-social-cinematografica dei Coen:tutto nel bianco e nero,contrapposizione tra luce ed ombra,raggiunge livelli di grottesco impensabili con il colore.Il grottesco.Altalena continua e incessante tra riso e pianto.Ma non solo.Adombrato mescolamento di questi:ora l'uno s'affaccia,ora l'altro irrompe prepotente.Questo abile "gioco"impedisce una comunque forzosa "classificazione" dell'opera e permette di arrivare al punto:un punto dolente,dolentissimo,ma tremendamente geniale.L'istrionico,indecifrabile bailamme di situazioni,che consta di momenti spudoratamente mimetici e citazionisti come d'originali trovate,trova la sua ragion d'essere alla fine del percorso.Non è uno sterile gioco di omaggi,nè tantomeno uno altrettanto sterile tentativo di (ancora) "antirealismo" ma quantomai una velata ma precisa richiesta d'aiuto:un manifesto appeso alla parete del mondo che facendosi notare per le sue stravaganze,vuole in realtà piangere di chi lo guarda.Anzi no.Vuole guardare chi lo guarda.Ed,ma di conseguenza Joel ed Ethjan(mai come in questo film la partecipazione dell'autore si avvicina all'immedesimazione)puntano l'infallibile arco dell'Arte sugli uomini e scoccano la dolorosa freccia del dolore,della perdita,della disperazione.I provetti cuochi ci fanno mangiare la loro eccentrica ma saporita torta e alla fine ci fanno leggere la ricetta,il quid iniziale,la pasta informe da dove è uscita la torta.E allora all'improvviso tutti gli ingredienti ci saltano sù,come fossero sgradevoli,anche se non lo sono,perchè la torta in fondo era buona,ma lo era grazie a quel quid "segreto" che ha reso normali ingredienti primizie.Il soggetto ha perso e vinto.Il soggetto ha vinto.Il soggetto ha "fatto la storia".Il soggetto è diventato Dio.Eccolo il "superuomo".Eccolo,il "mediocre pezzo di legno".Rimarranno solo trucioli,ma quel pezzo è servito per costruire una casa.

Grazie,fratelli Coen.Stavolta lo dico anch'io.Grazie per aver tirato su il "diamante-uomo"dal fango.

Grazie.
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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Citizen

Reg.: 12 Ago 2004
Messaggi: 210
Da: Prato (PO)
Inviato: 04-04-2005 00:53  
Sicuramente per molti aspetti uno dei film più importanti, significativi e (diciamolo, senza aver timore di creare "classifiche"!) belli che abbia mai visto... Forse anche grazie al mio amore per la filosofia non posso non amare ogni singolo film dei fratelli Coen, ma questo in particolare mi lascia ad ogni visione qualcosa nel mio io. I brividi mi assalgono, letteralmente, in quella stanza così bianca, così luminosa... Kafka, Camus, Heisenberg, Il grande sonno: un mix perfetto, con in più quel quid che solo dei maestri saprebbero dare... non so cosa sia in particolare, forse il voice-over, forse lo stupendo bianco e nero di roger deakins, forse la bravura degli attori: insomma, tutto concorre a fare di questo film una pietra miliare della cinematografia (tra l'altro premiato a Cannes ex-aequo con Mulholland Drive, che anno, ragazzi!). Un chiarimento però lo devo avere: che spiegazione date voi alla navicella che appare alla fine e quale alla scena dopo l'incidente? Sogno?Passato?
_________________
Me, I don't talk much... I just cut the hair.

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