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Un aiutino, gentilmente... |
Natalija
Reg.: 22 Ott 2003
Messaggi: 500
Da: Pianella (PE)
|  Inviato: 08-02-2004 19:22 |
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Questa è la recensione che, con un po' di fortuna, sarà pubblicata tra una settimana sul giornalino della mia scuola.
Non è ancora pronta, non l'ho ancora consegnata, e prima di farlo vorrei un vostro parere. Via libera a correzioni e critiche.
Il Pianista (R.Polanski)
C’è aria di guerra a Varsavia, nel 1939. Sono in atto l’invasione tedesca e la persecuzione degli ebrei. Si vive nella paura e nella povertà e si ascolta, ancora per poco, la musica di Vladislav Szpilman, che suona il suo pianoforte, incurante dell’orrore nazista che spossa il suo Paese come una malattia infettiva. Si trincera dietro la sua musica, e non concepisce guerra o lotta che possa arrivare a privarlo di essa. Finché l’antisemitismo non porta anche lui, ebreo polacco, alla cruda realtà del ghetto, alle umiliazioni ed alla ricerca della sopravvivenza ad ogni costo.
Dall’autobiografia di Szpilman, noto compositore e pianista morto nel 2000 alla veneranda età di 88 anni, Polanski traccia con mano sapiente un film sofferto, dalla durezza e sincerità strabilianti.
Dimenticate la sottile poesia di “Shindler’s List”, o la struggente dolcezza di “La vita è bella”; “Il Pianista” non trasforma l’Olocausto in uno spettacolo, né lo utilizza come parafrasi di moralismo ed insegnamenti all’umanità. Non ci sono eroi, né santi, né commoventi scene d’amore, e non ci sono neppure grandi personalità da ricordare nel tempo. C’è solo un uomo che assiste impotente alla distruzione del suo popolo dalle finestre di squallidi appartamenti, consapevole di non poter nulla contro l’odio per il quale non sembra esservi rimedio, desideroso solo di sfuggire alla morte per poter tornare alla sua amata musica. Ed è forse proprio l’amore per quest’ultima, e la certezza che neppure le bombe potranno sopraffarla ad aiutarlo a resistere.
Seppur dimostrando naturalmente una forte partecipazione al dolore del popolo semita, Polanski si discosta dagli stereotipi come quello dei tedeschi “cattivi” e ebrei “vittime”, preferendo invece le sfumature presenti in ogni realtà: il capitano nazista dà e chiede aiuto (seppur invano) al protagonista.
Un interpretazione pacata, silenziosa, quasi “rassegnata” è valsa all’attore Adrien Brody una statuetta come migliore attore protagonista. Oscar anche alla sceneggiatura ed alla regia, ed un David di Donatello nostrano come miglior film straniero.
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E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna. |
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Ondina
ex "Plumett"
Reg.: 24 Apr 2003
Messaggi: 2205
Da: Padova (PD)
| | Inviato: 08-02-2004 19:38 |
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quote:
In data 2004-02-08 19:22, Natalija scrive:
Sono in atto l’invasione tedesca e la persecuzione degli ebrei.
Polanski si discosta dagli stereotipi come quello dei tedeschi “cattivi” e ebrei “vittime”,
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ciao  ottima recensione,solo queste due frasi secondo me non sono molto scorrevoli,prova ad usare un altro verbo per la prima..la seconda invece potrebbe suonare meglio così:si discosta dallo stereotipo del tedesco cattivo ecc.poi fai tu 
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
| | Inviato: 08-02-2004 19:42 |
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"non tratteggiiando i tedeschi come figure malvage e gli ebrei come vittime sacrificali"
 
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sono un bugiardo e un ipocrita |
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Ondina
ex "Plumett"
Reg.: 24 Apr 2003
Messaggi: 2205
Da: Padova (PD)
| | Inviato: 08-02-2004 19:44 |
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quote:
In data 2004-02-08 19:42, seanma scrive:
"non tratteggiiando i tedeschi come figure malvage e gli ebrei come vittime sacrificali"
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naah,troppo pesante...meglio la mia soluzione 
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Natalija
Reg.: 22 Ott 2003
Messaggi: 500
Da: Pianella (PE)
| | Inviato: 08-02-2004 20:01 |
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Grazie per i suggerimenti. Per il resto, pensate ossa andare bene così?Sono nervosissima, è la prima volta che recensisco per qualcuno o qualcosa che non sia Film Up!
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E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna. |
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Ondina
ex "Plumett"
Reg.: 24 Apr 2003
Messaggi: 2205
Da: Padova (PD)
| | Inviato: 08-02-2004 20:05 |
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come recensione è perfetta,secondo me
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Natalija
Reg.: 22 Ott 2003
Messaggi: 500
Da: Pianella (PE)
| | Inviato: 08-02-2004 20:07 |
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Grazie, sono entrata in crisi di identità almeno 3 volte quest'oggi...
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E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna. |
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Ondina
ex "Plumett"
Reg.: 24 Apr 2003
Messaggi: 2205
Da: Padova (PD)
| | Inviato: 08-02-2004 20:08 |
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non sai quanto ti capisco!io devo decidermi a spedire qualcosa al premio campiello...giusto per dire "ho partecipato"...
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Natalija
Reg.: 22 Ott 2003
Messaggi: 500
Da: Pianella (PE)
| | Inviato: 08-02-2004 20:13 |
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Devi partecipare, assolutamente! Hai il talento adatto, l'unica cosa sulla quale sei carente è probabilmente il coraggio di gettarti a capofitto nelle situazioni. Ma potresti rappresentare una sferzata di aria fresca nella polerosa letteratura italiana odierna. Prova. Avrai fortuna.
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E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna. |
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Ondina
ex "Plumett"
Reg.: 24 Apr 2003
Messaggi: 2205
Da: Padova (PD)
| | Inviato: 08-02-2004 20:16 |
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già.una mia amica m'ha detto che al campiello vogliono racconti di guerra,o sul genere Verga insomma...figuriamoci!bè se lo dici tu quasi quasi partecipo,potrei scriverne anche un altro,tanto l'ispirazione non mi manca!
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Natalija
Reg.: 22 Ott 2003
Messaggi: 500
Da: Pianella (PE)
| | Inviato: 08-02-2004 20:18 |
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quote:
In data 2004-02-08 20:16, Ondina scrive:
tanto l'ispirazione non mi manca!
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Beata te...
Comunque, rinnovo il mio consiglio: partecipa assolutamente!
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E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna. |
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