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Autore Aretha Franklin incoronata più grande cantante di tutti i tempi
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-11-2008 15:44  
quote:
In data 2008-11-19 01:23, TheSpirit scrive:

No ma non si intende cantanti rock, ma si prende l'era in cui il rock è esistito (visto che la rivista è dedicata al rock) come riferimento.
Comunque è una lista fatta computando la media di varie liste personali...




Capito perfettamente che non si intende cantanti rock, ma, e proprio per questo, ciò non toglie che sia un'idea bizzarra mischiare capre e cavoli, e i risulati delle votazioni, la classifica, che infatti fanno ridere poichè assolutamente improbabili, ne sono la dimostrazione. Conosco bene la rivista Rolling Stones, la leggevo un tempo (ci provavo... dato il mio inglese meno che stentato), che ha sempre trattato principalmente il rock, con qualche marginale incursione in campo jazzistico, rock-jazz, fusion, ecc, e che per questo ritengo si sarebbe dovuta occupare di una classifica di cantanti rock, come le più prestigiose riviste di Jazz (quali il Down Beat americana, o la nostra Musica Jazz) si occupano di "Jazz Hall of Fame", oltre che di musica nera non propriamente jazz. Perchè a limite non stilare due classifiche di musicisti d'area rock e d'area black separatamente, attivi nell'era del rock? E perchè non anche intitolare il sondaggio "i migliori cantanti nell'era della musica popolare nera" (che è nata prima dell'altra ed ha pertanto maggior peso musicale)? C'è, a mio avviso, questo "complesso di superiorità" (che forse serve a celarne uno di inferiorità...), chiamiamolo così, del mondo dello spettacolo, dei media, della critica dei bianchi, che si riaffaccia, che tende ancora a minimizzare, tenere un po' in ombra il ruolo fondamentale e germinale che ha avuto la musica nera nell'influenzare, anzi nel dare il via, la vita stessa, alla musica "pop" bianca.
Poi sta bene tutto.., se è gioco così sia.., e la mia non vuole essere una critica al rock, o un'esaltazione della musica nera, o un atteggiamento manicheo, un'ortodossia infruttifera, però, insomma, mai perdere il senso critico, la visione storica di fenomeni paralleli, in parte superficialmente simili, invero profondamente diversi, se non anche antitetici sotto certi aspetti squisitamente musicali, psichici e "filosofici", per non ritrovarci sempre più impelagati in questa nostra (post)moderna omologazione ed appiattimento culturale che travolge tutto, che tende a recidere radici ed annullare le belle e salvifiche peculiarità dei distinti ambiti culturali, dove invece è nella consapevole accettazione delle stesse, senza forzature e scorciatoie, che si realizza la possibilità di un'armonica, piena ed equilibrata interscambiabilità tra le due sfere musicali con le loro risultanze stilistiche, linguistiche, e poetiche che, quantunque specifiche, non si annullana tra di loro.

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 19-11-2008 16:02  
Capisco il tuo punto di vista, non hai tutti i torti. Però ritengo che la classifica abbia una sua giustificazione, indicando esponenti della musica popolare di un certo periodo.
Includere elementi propriamente jazz avrebbe significato toccare un ambito musicale più "di élite".
E il periodo in questione non è un errore, a mio avviso, considerarlo segnato dal rock. Che è stato musicalmente un avvenimento centrale, ha segnato un cambio d'epoca fondamentale, sia pure in una prospettiva "bianca". E che si è comunque riverberato, di rimando,anche sulla musica nera, se non altro mettendola in grado di raggiungere un nuovo pubblico.
E poi è anche, con tutti suoi limiti, una cosa abbastanza divertente, con cui uno si può confrontare anche per dissentire e constatarne i limiti...



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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-11-2008 16:04  
quote:
In data 2008-11-19 09:56, pkdick scrive:
quote:
In data 2008-11-19 00:58, AlZayd scrive:

No.., perchè così va a finire che molti giovani che ne sanno poco di "musica antica"... finiscono per credere che Aretha Franklin sia una rock star... E così ecco un altro tenativo di appropriazione indebita della cultura nera da parte dei culi bianchi dell'industria discografica e dello spettacolo...



vabbè, però se l'effetto collaterale di questo fosse che qualche giovane si provasse ad ascoltare un pò di aretha franklin non sarebbe del tutto male.

_________________
Quattro galìne dodicimila

[ Questo messaggio è stato modificato da: pkdick il 19-11-2008 alle 09:56 ]



D'accordo, però... Ricordo quelle belle e a nimatissime discussioni su Jazz vs Rock, anni '70.., in cui ero "militante" attivo, fatte tra amici, spesso portate avanti della stampa più o meno specializzata (ora si dormono, in ogni ambito, sonni fin troppo tranquilli e inconsapevoli...),in cui qualcuno sosteneva che il rock avrebbe in qualche modo sensibilizzato il pubblico, specialmente le nuove generazioni, al jazz. Niente di più falso, e lo dico a ragion veduta, per esperienza personale, e in questo campo ne ho fatta parecchia.
A parte qualche distratto ed occasionale approccio, il rocchettaro faticava, e seguita a trovare le stesse difficoltà ancora oggi, a capire il jazz che è un mondo a parte. Come sostenuto nel precedente post, le scorciatoie non servono, non si conquistano i favori di una bella donna andando a parlare con il di lei fratello minore ... ma il discorso si farebbe troppo lungo, semprechè questo esempio sia pertinente...

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-11-2008 16:13  
quote:
In data 2008-11-19 16:02, TheSpirit scrive:
Capisco il tuo punto di vista, non hai tutti i torti. Però ritengo che la classifica abbia una sua giustificazione, indicando esponenti della musica popolare di un certo periodo.
Includere elementi propriamente jazz avrebbe significato toccare un ambito musicale più "di élite".
E il periodo in questione non è un errore, a mio avviso, considerarlo segnato dal rock. Che è stato musicalmente un avvenimento centrale, ha segnato un cambio d'epoca fondamentale, sia pure in una prospettiva "bianca". E che si è comunque riverberato, di rimando,anche sulla musica nera, se non altro mettendola in grado di raggiungere un nuovo pubblico.
E poi è anche, con tutti suoi limiti, una cosa abbastanza divertente, con cui uno si può confrontare anche per dissentire e constatarne i limiti...




Si, ma il mondo dello spettacolo bianco (non parlerei del mondo musicale, come ambito della cratività) restituisce a questo punto il "maltolto".., in maniera, come è sempre stato, "ipocrita", mistificatoria, ovvero quel riverbero "nero", primario, seminale, paradigmatico, che, negato alla musica nera, si trasferisce in quella bianca che con questa "luccicanza" di cui si appropria incontra notorietà e soldi... tanti. Il mio pensiero è al riguardo malcomxiamo, più che martinluteroiano.., per me nessuna gentile concessione.., riconoscimento pieno del sacrosanto primato, valore, peso storico, culturale.

Black il beautiful!



_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 19-11-2008 alle 16:15 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-11-2008 16:24  
quote:
In data 2008-11-19 16:02, TheSpirit scrive:
Includere elementi propriamente jazz avrebbe significato toccare un ambito musicale più "di élite".



Per la cronaca, capisco il giusto senso della tua affermazione, parlo in generale, il jazz non è mai stata una musica d'elite, anzi, è nata come musica popolare per eccellenza, musica anche d'intrattenimento, per ballare.., compiendo tuttavia una rivoluzione culturale e di costume epocale.., molto pericolosa per quanto riguardava la questione razziale, ed ecco dunque che i sistemi di petere bianchi hanno cercato di edulcorarla, annacquarla affiancandogli, nel tentativo di sviamento, lo strapotere del rock, della musica bianca ciuccia midolli neri...
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 19-11-2008 16:38  
quote:
In data 2008-11-19 16:24, AlZayd scrive:
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In data 2008-11-19 16:02, TheSpirit scrive:
Includere elementi propriamente jazz avrebbe significato toccare un ambito musicale più "di élite".



Per la cronaca, capisco il giusto senso della tua affermazione, parlo in generale, il jazz non è mai stata una musica d'elite, anzi, è nata come musica popolare per eccellenza, musica anche d'intrattenimento, per ballare.., compiendo tuttavia una rivoluzione culturale e di costume epocale.., molto pericolosa per quanto riguardava la questione razziale, ed ecco dunque che i sistemi di petere bianchi hanno cercato di edulcorarla, annacquarla affiancandogli, nel tentativo di sviamento, lo strapotere del rock, della musica bianca ciuccia midolli neri...



Giusto, ma anche l'evoluzione del linguaggio jazzistico ha teso via via a portarla a una caratterizzazione sempre più d'elite, sempre più verso il linguaggio "per iniziati".
Mentre le ramificazioni più popolari del linguaggio jazzistico sono confluite sempre più verso il rock, inteso in senso lato.
Insomma quando il pubblico giovanile bianco ha scelto la musica come uno dei suoi principali mezzi di espressione, diventando la forza trainante della discografia, e di tutti gli aspetti commerciali che giravano intorno all'industria musicale, il jazz da un lato ha nutrito, fornito linfa creativa, al rhythm and blues, dall'altro ha intrapreso una strada di ricerca, di affinamento della forma, di creazione di un linguaggio sempre più "alto" e duttile, capace di esprimere anche idee oltre che sentimenti, pur non perdendo mai il contatto anche con le forme di musica più popolare, a cui forniva spunti, quando i musicisti rock e pop provavano ad esplorare esplorare nuovi percorsi, e da cui traeva a sua volta stimoli, come dalla musica popolare di tutto il mondo, da rielaborare secondo il proprio metodo e il proprio linguaggio.


[ Questo messaggio è stato modificato da: TheSpirit il 19-11-2008 alle 16:39 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-11-2008 16:51  
quote:
In data 2008-11-19 16:38, TheSpirit scrive:
quote:
In data 2008-11-19 16:24, AlZayd scrive:
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In data 2008-11-19 16:02, TheSpirit scrive:
Includere elementi propriamente jazz avrebbe significato toccare un ambito musicale più "di élite".



Per la cronaca, capisco il giusto senso della tua affermazione, parlo in generale, il jazz non è mai stata una musica d'elite, anzi, è nata come musica popolare per eccellenza, musica anche d'intrattenimento, per ballare.., compiendo tuttavia una rivoluzione culturale e di costume epocale.., molto pericolosa per quanto riguardava la questione razziale, ed ecco dunque che i sistemi di petere bianchi hanno cercato di edulcorarla, annacquarla affiancandogli, nel tentativo di sviamento, lo strapotere del rock, della musica bianca ciuccia midolli neri...



Giusto, ma anche l'evoluzione del linguaggio jazzistico ha teso via via a portarla a una caratterizzazione sempre più d'elite, sempre più verso il linguaggio "per iniziati".
Mentre le ramificazioni più popolari del linguaggio jazzistico sono confluite sempre più verso il rock, inteso in senso lato.
Insomma quando il pubblico giovanile bianco ha scelto la musica come uno dei suoi principali mezzi di espressione, diventando la forza trainante della discografia, e di tutti gli aspetti commerciali che giravano intorno all'industria musicale, il jazz da un lato ha nutrito, fornito linfa creativa, al rhythm and blues, dall'altro ha intrapreso una strada di ricerca, di affinamento della forma, di creazione di un linguaggio sempre più "alto" e duttile, capace di esprimere anche idee oltre che sentimenti, pur non perdendo mai il contatto anche con le forme di musica più popolare, a cui forniva spunti, quando i musicisti rock e pop provavano ad esplorare esplorare nuovi percorsi, e da cui traeva a sua volta stimoli, come dalla musica popolare di tutto il mondo, da rielaborare secondo il proprio metodo e il proprio linguaggio.


[ Questo messaggio è stato modificato da: TheSpirit il 19-11-2008 alle 16:39 ]



Certo che il jazz sia come dici tu, ricerca, sostanza, profondità, ecc, giustissime le tue analisi sulle fenomenologie, ma non spiegano la sostanza, il dato di fatto, ovvero che il problema è della gente che non capisce e manca ai migliori appuntamenti della cultura, della psiche e della poesia.., e non che il jazz sia musica d'elite o chiusa in se stessa...

Dai.., veloce, devo chiudere, ho degli impegnucci di prosaicissima routine.., ci risentiamo presto.

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TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
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Da: Napoli (NA)
Inviato: 19-11-2008 16:59  
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Includere elementi propriamente jazz avrebbe significato toccare un ambito musicale più "di élite".



Per la cronaca, capisco il giusto senso della tua affermazione, parlo in generale, il jazz non è mai stata una musica d'elite, anzi, è nata come musica popolare per eccellenza, musica anche d'intrattenimento, per ballare.., compiendo tuttavia una rivoluzione culturale e di costume epocale.., molto pericolosa per quanto riguardava la questione razziale, ed ecco dunque che i sistemi di petere bianchi hanno cercato di edulcorarla, annacquarla affiancandogli, nel tentativo di sviamento, lo strapotere del rock, della musica bianca ciuccia midolli neri...



Giusto, ma anche l'evoluzione del linguaggio jazzistico ha teso via via a portarla a una caratterizzazione sempre più d'elite, sempre più verso il linguaggio "per iniziati".
Mentre le ramificazioni più popolari del linguaggio jazzistico sono confluite sempre più verso il rock, inteso in senso lato.
Insomma quando il pubblico giovanile bianco ha scelto la musica come uno dei suoi principali mezzi di espressione, diventando la forza trainante della discografia, e di tutti gli aspetti commerciali che giravano intorno all'industria musicale, il jazz da un lato ha nutrito, fornito linfa creativa, al rhythm and blues, dall'altro ha intrapreso una strada di ricerca, di affinamento della forma, di creazione di un linguaggio sempre più "alto" e duttile, capace di esprimere anche idee oltre che sentimenti, pur non perdendo mai il contatto anche con le forme di musica più popolare, a cui forniva spunti, quando i musicisti rock e pop provavano ad esplorare esplorare nuovi percorsi, e da cui traeva a sua volta stimoli, come dalla musica popolare di tutto il mondo, da rielaborare secondo il proprio metodo e il proprio linguaggio.


[ Questo messaggio è stato modificato da: TheSpirit il 19-11-2008 alle 16:39 ]



Certo che il jazz sia come dici tu, ricerca, sostanza, profondità, ecc, giustissime le tue analisi sulle fenomenologie, ma non spiegano la sostanza, il dato di fatto, ovvero che il problema è della gente che non capisce e manca ai migliori appuntamenti della cultura, della psiche e della poesia.., e non che il jazz sia musica d'elite o chiusa in se stessa...



Voglio dire, per esempio, che il jazz da tempo ha abbandonato la forma-canzone, come blocco di musica con una certa durata, che si può trasmettere alla radio, ascoltare in pochi minuti, ed è giocoforza un tipo di musica più adatta alla vita di tutti i giorni e non solo ad un ascolto attento e concentrato... Questo la rende per forza di cose una musica meno accessibile di altre...
Secondo me il jazz può riscuotere interesse, e infatti spesso tante iniziative jazzistiche attirano pubblico e vanno a buon fine, però non è più la musica dei tempi di Louis Armostrong o Duke Ellington, che forniva anche dei brani molto orecchiabili...

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-11-2008 21:32  
mescal, ti avevo risposto a mozzichi e bocconi.., interrotto da varie urgenzuole.., e all'invio ho perso tutto.., che cazzo ci ha sto forum ultimamente che s'impalla sempre!? Ora non mi va di riscrivere tutto.., niente di che, passato il momento, rimando a breve.

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