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Autore Il Patto de lupi
MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 07-06-2002 12:49  
quote:
In data 2002-06-07 00:31, missGordon scrive:
scusate ma chi è "gambe"??



già me lo domado anche io forse voleva dire l'indiano
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"... ' fanculo a quelli che credono di capire un film, quando invece si fermano solo ad alcuni aspetti tecnici, credendo di essere dei grandi cineasti..."

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McMirko


Reg.: 06 Giu 2002
Messaggi: 41
Da: parabiago (MI)
Inviato: 07-06-2002 13:18  
Raga io nel film l'indiano l'ho sentito chiamare Gambe...AZZ NOOOOO E MANI!!!! MUAHAHAHHAHAHAHA!!! Volevo vedere se eravate preparati nell'argomento..anatomia umana!!!

[ Questo messaggio è stato modificato da: McMirko il 07-06-2002 alle 13:20 ]

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 21-06-2006 12:27  
quote:
In data 2002-06-05 11:52, MikesAngel scrive:
Ieri ho visto questo film e devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Ve lo consiglio.
E' un pò paticolare, prendetelo come il racconto di una leggenda, ma ha delle scenografie stupende ed è una bella storia
, seppur con qualche incongruenza.





Dal momento che il topic che era stato aperto al riguardo nella sezione"Oggi va in onda" è inspiegabilmente stato chiuso ( ), riporterò qui alcuni ointerventi del sotoscritto postati su quel topic che vi faranno capire perchè questo film per me è stato una merdata.
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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 21-06-2006 12:30  
05-03-2004 ore 17:30 RICHMOND scrive:

_________________


dato ke MATRIXFAN m ha kiesto d scrivere quello ke so sulla bestia dello gevodaun, eccovi una delle tente testimonianze raccolte dal libro "Strani animali e antiche storie" di Vittorio martucci:





"nel Giugno del 1764 una giovane guardiana di mukke del Vivarais viene aggredita da uno strano animale ke verrà descritto in questo modo:

- E' grosso come un vitello, con il petto ampio, il collo robusto, le orekkie dritte, il muso da levriero, la gola nera con due denti laterali lunghi e affilati, la coda sfrangiata e una striscia bianca ke va dalla sommità della testa alla coda stessa. Si muove a balzi lunghissimi. -

La donna riesce miracolsamente a mettersi in salvo; poi la tragedia.
Il 1 luglio 1764, presso St. Etienne de Ludgarès, viene rinvenuto il corpo straziato di una contadina quattordicenne, Jeanne Boulet, nativa di Les Ubas. Siamo nel cuore della Francia, in un territorio scarsamente popolato che, un secolo dopo, Eliseè Reclus ritrarrà così:

- Il dipartimento della Lozère, ke forma il promontorio meridionale dell'altopiano granitico, è una delle regioni più povere della Francia. Il nome stesso di Gevodaun, ke è la denominazione popolare del paese, ridesta subito nella mente l'idea di altopiano incolto, frequentato dai lupi, battuto dalle tempeste e spesso ricoperto di neve -

Fra agosto e dicembre vengono segnalate nei dintorni altre morti analoghe, ke si succedono con ritmo via via crescente, in una accavallarsi di quadri raccapriccianti: corpi martoriati, divorati, spesso privi della testa, con una certa prevalenza di vittime femminili.
Agli inizi del 65 il misterioso assassino si sposta ad occidente, verso i monti della Margeride e l’Aubrac. La bestia, come s finisce per riamare l’autore delle carneficine (e il termine indefinito indica lo smarrimento generale di fronte a questo fenomeno), è avvistata da molti, ma è sfuggente, inafferrabile. Le viene attribuito un aspetto proteiforme: lupo enorme, orso gigantesco, iena, ibrido inclassificabile, mostro per metà umano.
I contadini, ke non possono portare armi da fuoco, sono terrorizzati; il vescovo di mende fa celebrare funzioni e nello stesso tempo offre una ricompensa sostanziosa. La notizia giunge a Parigi e viene finalmente inviato un drappello di Dragoni comandato dall’aiutante maggiore Duhamel. La spedizione si rivela però un fallimento: gli uomini sono maldestri e insolenti, pronti a sakkeggiare i già provati paysans; i cavalli si trovano a disagio tra le asprezze del territorio e si impantanano negli acquitrini. Le morti continuano.
Si fa ricorso ai cacciatori normali, fra cui i Denneval, padre e figlio, ke fanno sfoggio di poderosi mastini specializzati nell’inseguimento dei lupi; e ha inizio la carneficina degli animali.
Il 1 maggio 1765, i fratelli Mertel de la Chaumette feriscono mortalmente un grosso esemplare presso saint Alban; ma la strage d uomini non cessa.
Luigi XV offre allora seimila franki di ricompensa e decide di inviare il luogotenente delle cacce reali, Antoine de beauterne, considerato il miglior fucile del regno. Questi osserva, predispone appostamenti e, dopo tre mesi, il 21 settembre, a Sainte Marie des charles, fa crollare un lupo colossale. Racconterà:

- Mi presentava il fianco destro e si è girato per guardarmi; senza por tempo in mezzo, gli ho tirato con la mia spingarda contenente cinque carike di polvere, trentacinque pallini per la caccia al lupo e una palla di grosso calibro: la potenza dello sparo mi ha fatto rinculare di due passi –

Gli attakki sembrano cessare; in nove mesi si sono avuti 57 morti, tutti ragazzi e ragazze di giovane età. A fine anno, tuttavia, si ripiomba nel terrore per un’ennesima vittima: il 21 dicembre Agnès morgues di 11 anni viene ritrovata con la testa decapitata e il collo dilaniato. La funebre conta riprende.
E’ una lotta disperata e i nobili del luogo, sotto la guida del markese di apcher, decidono di unire le forze e di organizzare una battuta in grande stile, senza esclusione di colpi.
Finalmente, il 9 giugno 1767, il bettoliere Jean Chastel uccide il lupo decisivo. Con queste parole l’abate Pourcher, in un libro del 1889, fisserà l’attimo supremo dell’ultima caccia:

- Il 9 giugno trecento cacciatori e battitori si riunirono sotto la
direzione del signor d’ Apcher per dare la caccia alla bestia feroce nei boski della Tènazeire. I cacciatori presero posto, e fortunatamente, i cacciatori la sospinsero verso jean Chastel, appostato alla sogne d’Auvert. Quando la bestia gli giunse davanti, Chastel diceva le litanie della santa vergine.
La riconobbe perfettamente, ma per un senso di pietà e di fiducia verso la madre di Dio, volle terminare la sua preghiera. Poi kiuse il libro, ripose in tasca gli okkiali, imbracciò il fucile e uccise la Bestia ke lo aveva aspettato (………….) Nella regione si dice ke nel punto della sogne d’auvert dove cadde la Bestia, l’erba non cresce più alta in una stagione ke nell’altra, ke è rossiccia e ke nessun animale la mangia. Ma altri lo negano. –

La strage cessa per sempre, Il gevodaun è salvo.
Questa storia ha alimentato racconti, ha ispirato versi e opere teatrali ed è entrata stabilmente nel folklore di quella parte di Francia; su di essa sono state scritte decine di libri. Ma alla domanda capitale non è stat ancora data una risposta soddisfacente: cos’ era la bestia del gevodaun?
Qui ci limitiamo a passare in rassegna le ipotesi formulate, prendendone in esame i vari aspetti".

Li vedremo nel prossimo post (RICHMOND)


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Blucerchiato, vuoi sapere perchè tua sorella
Viene a studiare da me?
Con la scusa dell'università, tua sorella sai che fa?
Perde la verginità.
(Sul ritmo di Rosamunda)

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 21-06-2006 12:32  
05-03-2004 ore 17:32 RICHMOND scrive:

_________________



analizziamo ora le varie ipotesi, sempre citando le pagine del testo del libro ke finora ho riportato:

" 1) IPOTESI DEL LUPO:

E’ l’ipotesi pi ovvia, anke se quasi tutti i suoi sostenitori specificano ke è preferibile parlare di più lupi (almeno tre) ke, in successione, avrebbero seminato il panico nella zona. A favore di questa tesi sta l’elevato numero di animali allora nella regione, e il loro accrescimento in quel periodo, dovuto sia alla guerra dei sette anni, ke aveva utilizzato altrove braccia ed energie, sia alle leggi sulla caccia, ke riservavano ai nobili la maggior parte delle prede. Contro i lupi depongono anke le reazioni dei bovini ke, in varie occasioni, avevano salvato i giovani proprietari dalla morte certa: difficilmente i pacifici erbivori avrebbero lottato contro aggressori ad essi non familiari.
A questa ipotesi va ad affiancarsi quella di un ibrido selvatico lupo-cane; questo spiegherebbe la grande aggressività, quale conseguenza dell’eterosi, e la presenza di makkie bianke sul mantello della bestia, più volte segnalata.
Contro l’ipotesi dei lupi sarebbero, tuttavia, gli aspetti francamente outrès, decisamente eccessivi delle uccisioni, assolutamente estranei al modo di cacciare del carnivoro; si pensi soprattutto alle numerose decapitazioni.

2) IPOTESI DI ALTRI ANIMALI SELVATICI DELLA ZONA:

E’ la meno accettata, anke se la postura eretta della Bestia, così come descritta in molte aggressioni, potrebbe far pensare ad un orso. Qualcuno ha sostenuto con sicurezza l’opera di una lince.

3) IPOTESI DI INTERVENTI UMANI:


E’, naturalmente, la più sconcertante, ma anke quella più soggetta ad amplificazioni e a fraintendimenti. Per esaminarla esaurientemente, la suddivideremo in due sottoipotesi:

3-1) IPOTESI DEL LICATROPO:

la voce di un mostro umano quale autore delle stragi cominciò a circolare molto presto, alimentata d numerose osservazioni e da inquietanti resoconti. La bestia fu vista proteggere con a zampa una ferita ke le era stata inferta; la si sorprese ad osservare, attraverso una finestra a pianterreno, l’interno di un casolare, con un atteggiamento ke fu giudicato troppo umano. E, infine, nel corso di un combattimento con un tal Pierre Blanc, furono scorti strani bottoni sulla sua pelliccia.
M.me Aribaud Ferrare parla senza mezzi termini di un uomo misterioso, conosciuto col nome di Messire, ke si celava nell’abbazia di Mercoire, dalla quale si sarebbe spinto nei dintorni per compiere i suoi orripilanti delitti. La studiosa è pronta ad affermare ke egli sarebbe l’autore almeno dei misfatti del Vivarais, ma aggiunge di non potere fornire maggiori precisazioni sul personaggio, ke sarebbe l’antenato di un uomo politico attuale.


3-2) IPOTESI DI ANIMALI ALLEVATI E AIZZATI DALL’UOMO:

In questo caso l’attenzione si sposta su antoine Chastel, figlio di Jean Chastel ke era l’uccisore dell’ultimo lupo. Si trattava di un misantropo, abituato a vivere nei boski dove si mormorava allevasse ogni sorta di animali. Una simile ipotesi può far scendere in campo le specie esotike, quali iene (spesso prese in considerazione anke nelle antike cronake), scimmie antropomorfe, orsi labiati, ghiottoni e quant’altro mai. Il movent non andrebbe cercato nel puro sadismo, ma in oscure trame religiose e politike. Ki è a favore della tesi Chastel fa rilevare come vi fosse stato un periodo di relativa calma quando l’uomo era stato imprigionato per alcuni mesi. Tutte le ipotesi, poi, ke prospettano interventi programmati sembrerebbero trovar conferma (ma fino a ke punto?) in un recente esae al computer di tutta la faccenda, ke rivelerebbe alcune costanti significative nella distribuzione spazio-temporale degli eventi.

4) IPOTESI DI ESSERI DIABOLICI O DI EXTRATERRESTRI:

Le ipotesi estreme non sono mai mancate (si pensi alla leggenda della crescita dell’erba), anke con aggiornate versioni ufologie; mancano, ovviamente, gli elementi concreti di valutazione.
Concludiamo questa rassegna con l’identikit della bestia compilato dal curato di Lorcières all’epoca degli eventi, sulla base delle varie segnalazioni:

- L’animale feroce e selvaggio ha un corpo allungato e, quindi, due volte più lungo di un comune lupo e molto più alto. E’ basso sui forti piedi anteriori; le zampe estremamente larghe e armate di temibili artigli la cui impronta nel terreno molle o nella neve affonda per la profondità di un dito. La testa è molto grossa e molto larga; e si assottiglia terminando in un muso; la gola è enorme, quasi sempre aperta, con denti così micidiali e taglienti da staccare in poco tempo la testa di una persona. Le orekkie sono estremamente corte, ma dritte e rialzate, gli okki scintillanti tanto da ispirare terrore, il torace molto pi largo , quasi come quello di un cavallo, di svariati colori; i piedi posteriori più alti di quelli davanti, senza artigli, e non lasciano impronte se non quelle di un calcagno. I fianci del corpo sono rossastri, la parte inferiore del ventre bianca, il dorso nerastro, con una banda nera per tutta la lunghezza; la coda lunga, folta e sollevata. E’ estremamente agile e veloce, accorto ed astuto; sa distinguere, per assalirlo, il sesso di cui è bramoso (………). – ”


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[ Questo messaggio è stato modificato da: RICHMOND il 21-06-2006 alle 12:36 ]

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 21-06-2006 12:34  
05-03-2004 ore 17:49 RICHMOND scrive:

_______________________


Ora sono di nuovo io, RICHMOND, ke parlo.
Ho preso le testimonianze da un libro, come ho già scritto ke tratta l'argomento degli animali misteriosi in genere. l'avevo comprato proprio sperando d trovarvi notizie sulla famigerata bestia dello gevodaun, di cui mio fratello (anke lui molto appassionato d animali e di questa vicenda) m ha spesso parlato.
Io nn prendo per vero tutto quello ke dice il libro, ovviamente. sappiamo tutti bene ke spesso, questi avvenimenti, portano la fantasia umana all'apice della sua operosità.
E' anke vero, però, ke quella della bestia dello gevodaun rimane una pagina di storia alla quale nn è stata data un spiegazione.
Come è sritto qua sopra, le ipotesi si soo sprecate: qualcuno dice ke fosse un lupo (e io nn credo), qualcun altro dice fosse un animale esotico (magari scappato dalle case nobiliari ke ne ospitavano alcuni), qualcun altro parla di esseri diabolici o della mente umana dietroa a tutto questo.

Naturalmente, però, c viene da pensare come mai dobbiamo affidarci a fonti di informazione come quella a cu io ho fatto riferimento, e nn ai libri di storia. Allora è vero ke dietro tutto c'era l'antenat d un politico? Quindi meno se ne parla meglio è d questa storia? perkè io noto davvero ke c'è tanta disinformazione su questa storia. M sono informato anke presso esperti d animali, studiosi della natura (addetti al museo civico d storia naturale ecc...) e loro sono i poki ke sono a conoscenza d questo fatto.
Oltre tutto il film, a cui qusto topic è dedicato, come ho già detto a mio avviso è una porcata: il finale è orrendo e sbrigativo, nn si respira l'atmosfera d mistero ke s respira leggendo le pagine ke ho citato sopra, stravolge i fatt realmente accaduti, è diretto e recitato male. Questa vicenda eritava molto di più.

La bestia, comunque, propio per il fatto ke ancora oggi nn trova risposta alla sua storia inquietante, ha pesato moltissimo sulla storia dell'uomo, e sulla sua formazione culturale: l'uomo battuto dalla natura, da un essere misterioso ke nn è mai stato scoperto. nn a caso in questo periodo in francia si svilupp il romanticismo, ke vede l'uomo, nelle sue tematike, rapportarsi con una natura maligna e malvagia (una bestia assassina per certi versi).

Io, seppur molto soddisfatto dalle pagine el libro di martucci, gradirei avere ancora più informazioni, sto cercando d contattare persone esperte per saperne di più, se possibile.
nel mentre continuo a pensare al fascino mistoo ad inquietudine ke questa storia m suscita, nn potendo fare a mebo di pensare ke l'ipotesi del lupo (sebbene con l'uccisione d uno d questi fossero cessati i delitti) nn m convince affatto.
Cos'è dunque la Bestia?

Mah.....un quesito ke rimane nel tempo, tra le righe delle agghiaccianti testimonianze ke leggiamo, ma anke tra la taciuta informazione su questo fatto, ke fa presagire come certi organismi statali possano essere sinistri (e forse davvero assassini) pe motivi ke c sono ignoti.

Ad ognimodo penso sempre ke il film il patto dei lupi abbia disinformato la gente su questo fatto storico importantissimo, già tenutoci nascosto.
la bestia del gevodaun meritava di più.


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[ Questo messaggio è stato modificato da: RICHMOND il 21-06-2006 alle 12:35 ]

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LuxIncerta

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Inviato: 21-06-2006 13:48  
Che bella dissertazione Richmond! Me la sono letta tutta in pausa pranzo ed è davvero accattivante! Io mi ero limitata a fare qualche ricerca banalissima su internet senza di fatto concludere niente.
Adesso sto leggendo un saggio di Carlo Ginzburg che si occupa di rintracciare le origini culturali del Sabba, più in genere di una "controcultura" notturna e si parla anche di Lupi Mannari! Soggetti umani in cui l'autoconvincimento di essere altro da sè ha resistito perfino alle sollecitazioni (leggi torture) dell'inquisizione. In origine il Lupo Mannaro era però un protettore del raccolto, l'immagine negativa si è stratificata molto più tardi, tra le zone interessate c'è anche il Delfinato...chissà se è vicino alla zona del Gevaudan...
L'ipotesi umana (con o senza regia dietro) mi sembra tra le più plausibili.
Il finale raffazzonato del film rovina un pò l'atmosfera (anche Monica Bellucci quando parla in effetti...) ma l'idea è davvero intrigante e poi Vinz cassel che fa il fratello incestuoso e assassino è uno spettacolo!
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Just like honey...

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RICHMOND

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Inviato: 21-06-2006 15:32  
quote:
In data 2006-06-21 13:48, LuxIncerta scrive:
Che bella dissertazione Richmond! Me la sono letta tutta in pausa pranzo ed è davvero accattivante! Io mi ero limitata a fare qualche ricerca banalissima su internet senza di fatto concludere niente.
Adesso sto leggendo un saggio di Carlo Ginzburg che si occupa di rintracciare le origini culturali del Sabba, più in genere di una "controcultura" notturna e si parla anche di Lupi Mannari! Soggetti umani in cui l'autoconvincimento di essere altro da sè ha resistito perfino alle sollecitazioni (leggi torture) dell'inquisizione. In origine il Lupo Mannaro era però un protettore del raccolto, l'immagine negativa si è stratificata molto più tardi, tra le zone interessate c'è anche il Delfinato...chissà se è vicino alla zona del Gevaudan...
L'ipotesi umana (con o senza regia dietro) mi sembra tra le più plausibili.
Il finale raffazzonato del film rovina un pò l'atmosfera (anche Monica Bellucci quando parla in effetti...) ma l'idea è davvero intrigante e poi Vinz cassel che fa il fratello incestuoso e assassino è uno spettacolo!




Si, ma a mio avviso davvero la ebstia dello gevodaun,allaluce di tutto ciò che ho scritto(che nonè che una minima parte delleinformazioni eisstenti al riguardo piùomeno veritiere...)meritava di più. E' davvero una storia accattivante,come dici tu, e quel che fa venire i brividi è che è realmente accaduto.
Ovviamente,però, sulle conclusioni tratte dai brani del libro che qui ho riportato, occorre andarci cauti.
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