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lavoro e ideali |
AtIpIcA
 Reg.: 04 Gen 2007 Messaggi: 4177 Da: Milano (MI)
| Inviato: 20-09-2007 13:06 |
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ieri mi sono trovata a parlare con un amico delle variabili che ci portano ad operare delle scelte quando si cerca un lavoro.
certo, quando abbiamo assolutamente bisogno di lavorare un posto vale l'altro. e probabilmente non saremo noi a fare la differenza, ma se ci si prosepetta la possibilità di scegliere tra due alternative, quali sono i fattori che determinano davvero la nostra scelta?
è giusto andare a guardare esclusivamente ai privilegi che l'impiego potrebbe darci (soldi, prestigio, prospettive di miglioramento futuro) o è importante anche valutare le conseguenze che comportano tali lavori come scelte etiche e ideologiche?
questa persona mi ha detto che la sfera personale e quella lavorativa sono completamente separate e che secondo lui i propri interessi personali non dovrebbero riguardare il lavoro o quanto meno non essere abbastanza influenti da determinare scelte che possono cambiarti la vita.
io non la penso così. ci sono lavori che per quanto possano essere remunerativi e prestigiosi (sotto certi aspetti) non mi sentirei mai di fare. non dormendo sonni tranquilli.
voi cosa ne pensate?
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mario54
 Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 20-09-2007 14:03 |
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Atipica il fatto che sia sfaticante sbattersi per riuscire a trovare un lavoro a volte dipende anche dal caso.
quindi ti auguro in bocca al lupo
_________________ Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia! |
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AtIpIcA
 Reg.: 04 Gen 2007 Messaggi: 4177 Da: Milano (MI)
| Inviato: 20-09-2007 14:04 |
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uhm.. grazie e crepi...
cmq parlavo in generale...
un lavoro attualmente, per fortuna, ce l'ho... ed è abbastanza in linea con quanto detto sopra.. almeno come principio..
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Hamish
 Reg.: 21 Mag 2004 Messaggi: 8354 Da: Marigliano (NA)
| Inviato: 20-09-2007 14:24 |
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Bè,il becchino non lo farei nemmeno per 10.000 al mese se è questo che intendi.Per il resto purtroppo sono poche le persone che hanno l'effettiva possibilità di fare il loro lavoro ideale.Mi auguro per te che tu sia una di queste. |
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AtIpIcA
 Reg.: 04 Gen 2007 Messaggi: 4177 Da: Milano (MI)
| Inviato: 20-09-2007 14:28 |
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non parlo del lavoro ideale...
parlo di evitare scelte che vadano contro i propri principi...
che ne so come uno di sinistra che lavora per il tg4
ma non è solo una questione politica..
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dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 20-09-2007 14:28 |
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tanto per cominciare l'importante è che si tratta di un lavoro dove i guadagni scaturiscono da una regolare retribuzione.
una cosa è dire: sono un impiegato, lavoro in banca, gestisco una impresa, faccio il consulente commerciale
una cosa è dire mi occupo di attività usuraie, ad esempio.
certo, purtroppo talvolta capita che per poter acquisire una non facile occupazione lavorativa si debba ricorrere alla cosìddetta raccomandazione: di un politico, di un partito, di un sindacato politicizzato.
e molte volte la raccomandazione sicura non capita solo per la ricerca di un lavoro, ma anche per motivi di studi: ammissione facile a test d'ingresso universitari, superamento di esami.
la raccomandazione è sempre un fattore ricorrente, anche per motivazioni non ideologico-politiche.
l'Italia è un Paese molto clientelare.
sul fatto politico specifico: all'atto pratico, per intenderci, ti possono chiedere il voto, ti possono chiedere di aderire ad un partito, possono anche furbescamente cercare di sapere le tue idee e ideologie durante un colloquio.
e purtroppo, in Italia, anche da questo punto di vista, sono sempre le persone di sinistra a camminare con due piedi in una scarpa, mentre chi è di destra la sua collocazione la può trovare un pò più facilmente.
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bisognerebbe avere l'abilità di mantenersi nel mezzo, di poter utilizzare una qualche possibilità lavorativa senza schierarsi, almeno quando l'interlocutore ha idee politiche ampiamente opposte al disoccupato o inoccupato che ha dinanzi.
o si può sempre evitare di dare cmq un voto politico esplicito, e continuare elettoralmente a votare per il proprio partito.
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anche se, debbo dire la mia opinione, sono convinto che le persone importanti e potenti fanno favori solo o a persone del loro stesso ambiente oppure a coloro che sicuramente potranno in seguito contraccambiare, e con favori di uguale peso, di uguale importanza.
quando uno è un tizio qualunque, nel 90% dei casi, riceve solo promesse o convincimenti ad adesioni politiche che poi non procureranno nessun vantaggio. |
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Tenenbaum
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 20-09-2007 14:30 |
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le tue affermaziomi sono decisamente ambigue
e in alcuni punti sinceramente non comprensibili (vedi la separazione del privato dal lavoro)
forse sarebbe meglio, per quanto mi riguarda, che tu fornisca chiarimenti
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Hamish
 Reg.: 21 Mag 2004 Messaggi: 8354 Da: Marigliano (NA)
| Inviato: 20-09-2007 14:33 |
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quote: In data 2007-09-20 14:28, AtIpIcA scrive:
non parlo del lavoro ideale...
parlo di evitare scelte che vadano contro i propri principi...
che ne so come uno di sinistra che lavora per il tg4
ma non è solo una questione politica..
| Bè,no,in linea di massima no.Poi ogni caso è un caso a se e dipende da quanto le proprie mansioni si discostino dai tuoi ideali.
_________________ IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE. |
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Tenenbaum
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 20-09-2007 14:34 |
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in quanto al contenuto della risposta di dan880 è in perfetta linea con l'avatar
forse faresti meglio a pensare anche ad altro e meno alla politica
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AtIpIcA
 Reg.: 04 Gen 2007 Messaggi: 4177 Da: Milano (MI)
| Inviato: 20-09-2007 14:34 |
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quote: In data 2007-09-20 14:30, Tenenbaum scrive:
le tue affermaziomi sono decisamente ambigue
e in alcuni punti sinceramente non comprensibili (vedi la separazione del privato dal lavoro)
forse sarebbe meglio, per quanto mi riguarda, che tu fornisca chiarimenti
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nel senso che (per esempio) magari per alcune cose ti affermi no global e poi ti ritrovi a lavorare per una multinazionale..
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Tenenbaum
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 20-09-2007 14:43 |
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quote: In data 2007-09-20 13:06, AtIpIcA scrive:
questa persona mi ha detto che la sfera personale e quella lavorativa sono completamente separate e che secondo lui i propri interessi personali non dovrebbero riguardare il lavoro o quanto meno non essere abbastanza influenti da determinare scelte che possono cambiarti la vita.
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prima di tutto questa affermazione la trovo quantomeno assurda
credo che non esista miglior lavoro di quello che permetta di concretizzare le proprie passioni, idee ed ambizioni
quindi il tuo amico vorrebbe escludere proprio la migliore soluzione alla quale una persona possa ambire nella vita e che in pochi possono affermare di aver avuto la fortuna di realizzare
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AtIpIcA
 Reg.: 04 Gen 2007 Messaggi: 4177 Da: Milano (MI)
| Inviato: 20-09-2007 14:50 |
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beh non è proprio così.. cambiarti la vita può non essere necessariamente in positivo..
se dovessi scegliere tra un lavoro con una posizione migliore e che ti farebbe guadagnare di + ma che non sarebbe esattamente eticamente corretto (secondo il tuo giudizio personale) e un lavoro che è perfettamente in linea con i tuoi principi ma ti farebbe guadagnare di meno, che cosa faresti?
presupponendo che la linea di demarcazione è piuttosto sottile perchè il lavoro "incoerente" non sarebbe una cosa palesemente sbagliata e contro legge ma contribuirebbe in qualche modo a meccanismi perversi che ormai tendono ad intrufolarsi in maniera capillare in moltissimi contesti lavorativi apparentemente corretti. e considerando che il lavoro "coerente" ti permetterebbe cmq di pagarti da vivere.
spero che ora il ragionamento sia chiaro..
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Nietzsche
 Reg.: 03 Ago 2007 Messaggi: 2264 Da: smaramaust (BZ)
| Inviato: 20-09-2007 15:06 |
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non ci sono solo casi eclatanti come quello di sx che lavora per il tg4, o il noglobal che lavora per la multinazionale.
a parte che gran parte di questi saranno ipocriti del cazzo che professano una finta ideologia perchè fa fico farlo, ma cmq passiamo oltre.
anche avendo un lavoro che ci piace e in sintonia con ciò che siamo, penso capiterà a chiunque prima o poi di doversi scontrare con una decisione del capo o dell azienda contraria ai propri principi.
e mo uno che fa? rischia posto e carriera?
secondo me al giorno d oggi, diciamo le cose come stanno, per paura di perdere il posto si adotta la linea di separazione fra privato e lavoro.
non che sia giusto, ma forse è la cosa più conveniente.
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AtIpIcA
 Reg.: 04 Gen 2007 Messaggi: 4177 Da: Milano (MI)
| Inviato: 20-09-2007 15:16 |
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infatti questo è quello che capita spesso..
ma la mia domanda riguarda la scelta che fai a monte. non riferita a singole azioni.
chi non ha mai preso un prodotto nestlè nonostante sia da anni riconosciuta come multinazionale colpevole di portare alla morte migliaia di bambini del sud del mondo per malattie e denutrizione causati dall'assunzione di latte in polvere invece di quello materno?
però un conto è comprare un prodotto.. un conto può essere lavorare per la nestlè e contribuire attivamente a questa ingiustizia.
lavorare in un posto che lavora eticamente in modo sbagliato è una scelta che puoi decidere subito, non un effetto collaterale
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Tenenbaum
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 20-09-2007 16:02 |
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quote: In data 2007-09-20 15:16, AtIpIcA scrive:
infatti questo è quello che capita spesso..
ma la mia domanda riguarda la scelta che fai a monte. non riferita a singole azioni.
chi non ha mai preso un prodotto nestlè nonostante sia da anni riconosciuta come multinazionale colpevole di portare alla morte migliaia di bambini del sud del mondo per malattie e denutrizione causati dall'assunzione di latte in polvere invece di quello materno?
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io non credo che sia un'informazione corretta ma credo che sia inutile discuterne qui visto che in attualità l'argomento è già stato discusso
quote: In data 2007-09-20 15:16, AtIpIcA scrive:
però un conto è comprare un prodotto.. un conto può essere lavorare per la nestlè e contribuire attivamente a questa ingiustizia.
lavorare in un posto che lavora eticamente in modo sbagliato è una scelta che puoi decidere subito, non un effetto collaterale
| ma infatti se sei convinto che l'azienda sia contraria alla tua morale non ci vai a lavorare
salvo che la tua condizione sia tale da non poter rifiutare lo stipendio di quella azienda perchè ne va della tua sopravivenza
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