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Autore Scrivi la tua rece "desueta"
oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 06-08-2007 16:01  
Prendendo spunto da un concorso di "Libero", sottopongo alla vostra attenzione una simpatica idea. Scrivete una recenzione con non superi le 3500 battute e che contenga i seguenti termini:
1- desueto;
2- sovente;
3- eziando;
4- perbacco;
5- plenitudine;
6- egli;
7- nevvero;
8- accipicchia;
9- allibratore;
10- appropinquarsi;
11- bastevole;
12- buondì;
13- calcolatore;
14- codesto;
15- debbo;
16- desultorio;
17- di sguincio;
18- diporto;
19- donzella;
20- elaboratore elettronico;
21- fare fisco;
22- garrulo;
23- imago;
24- lasso;
25- manicaretto;
26- mestiere;
27- mostranza;
28- nembo;
29- nubiloso;
30- perdere la trebisonda;
31- perdincibacco;
32- pitocco;
33- procelloso;
34- pugnace;
35- ricordanza;
36- ritrecine (andare a ritrecine: andare in rovina);
37- rompre gli indugi;
38- rostro;
39- satollo;
40- speme;
41- voi.
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 06-08-2007 16:17  
Io ho appena visto "Non ti muovere" e vado con questo film.

Perdincibacco! Tale è stato il mio stupore alla fine del film, che la mostranza del mio soddisfacimento si è espressa così. Sovente si crede che il cinema italiano sia desueto e stia andando a ritrecine, ma nel momento in cui si scopre un Castellitto ad un livello di plenitudine così definito è doveroso fare marcia indietro. Egli si muove con grande mestiere dietro la macchina da presa e allo stesso tempo interpreta un lasso medico di città che, a discapito della quotidiana apparenza matrimoniale, è attratto da una donna che vive ai margine della socità, in un quartiere pitocco di Roma. Nevvero che sembra essere lo specchio di gran parte della gente che vive per inerzia nel nubiloso grigiore delle città? Accipicchia!
L'amore diventa il collante dell'intero film, un amore bastevole a tenere in vita una persona, anche se fisicamente morta. Un amore che alimenta la ricordanza di chi non c'è più. Un amore che rende l'uomo pugnace e procelloso al tempo stesso, tanto che smette di essere un calcolatore e diventa un essere pieno di speme e mai satollo della donna che ama.
Due donne fanno da cornice al protagonista: la Gerini e la Cruz. Queste farrebbero la felicità di ogni uomo e, con un semplice buondì, darebbero energia sufficiente ad affrontare le peggiori giornate piene di mille nembi; sarebbero un rostro utilissimo nello scansare i problemi più tenaci, senza giocare di sguincio.
Eziando una terza figura femminile però esce allo scoperto. La Finocchiaro sembra un elaboratore elettronico, tanta è la sua fredezza nel comunicare. Certamente non si può scambiarla per una donzella da diporto, ma d'altronde, da uno stile di vita garrulo come il suo, non potrebbe pretendersi di più.
Durante un'ipotetica proiezione, nel peggiore cinema di Caracas, un allibratore, tanto per rompere gli indugi, si sarebbe appropinquato allo spettatore più emotivamente dipendente per proporgli le quote relative al finale. Un'imago sarebbe dovuta apparire agli occhi di quest'ultimo, proprio per proiettare la propria personalissima conclusione della storia nella sua mente. Egli avrebbe escalmato: <<Perbacco! Debbo scommettere su codesto finale!>> Vedrete, voi spettatori, che la scommessa non sarà poi così facile da azzeccare, visto l'andamento desultorio dell'appassionante storia d'amore e fare fiasco sarebbe concesso senza riserve, anche perchè, in questi casi, sarebbe giustificato perdere la trebisonda, tanta è la passione nella messa in scena.
Tuttavia il finale non si rivelerà proprio uno dei migliori manicaretti, ma lascierà, senza dubbio, lo spettatore appagato: deluso e soddisfatto al tempo stesso.


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...partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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[ Questo messaggio è stato modificato da: oronzocana il 06-08-2007 alle 16:18 ]

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ZoraGhost

Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
Inviato: 06-08-2007 16:29  
Ah, quando ho letto la tua recensione di Non ti muovere, non capivo perchè facesse talmente vomitare.
Ora invece sì.

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Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 06-08-2007 18:17  
ahah, la cosa più divertente è il "voi"
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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joey080

Reg.: 24 Mar 2004
Messaggi: 3595
Da: turi (BA)
Inviato: 06-08-2007 21:22  
quote:
In data 2007-08-06 16:17, oronzocana scrive:
Io ho appena visto "Non ti muovere" e vado con questo film.

Perdincibacco! Tale è stato il mio stupore alla fine del film, che la mostranza del mio soddisfacimento si è espressa così. Sovente si crede che il cinema italiano sia desueto e stia andando a ritrecine, ma nel momento in cui si scopre un Castellitto ad un livello di plenitudine così definito è doveroso fare marcia indietro. Egli si muove con grande mestiere dietro la macchina da presa e allo stesso tempo interpreta un lasso medico di città che, a discapito della quotidiana apparenza matrimoniale, è attratto da una donna che vive ai margine della socità, in un quartiere pitocco di Roma. Nevvero che sembra essere lo specchio di gran parte della gente che vive per inerzia nel nubiloso grigiore delle città? Accipicchia!
L'amore diventa il collante dell'intero film, un amore bastevole a tenere in vita una persona, anche se fisicamente morta. Un amore che alimenta la ricordanza di chi non c'è più. Un amore che rende l'uomo pugnace e procelloso al tempo stesso, tanto che smette di essere un calcolatore e diventa un essere pieno di speme e mai satollo della donna che ama.
Due donne fanno da cornice al protagonista: la Gerini e la Cruz. Queste farrebbero la felicità di ogni uomo e, con un semplice buondì, darebbero energia sufficiente ad affrontare le peggiori giornate piene di mille nembi; sarebbero un rostro utilissimo nello scansare i problemi più tenaci, senza giocare di sguincio.
Eziando una terza figura femminile però esce allo scoperto. La Finocchiaro sembra un elaboratore elettronico, tanta è la sua fredezza nel comunicare. Certamente non si può scambiarla per una donzella da diporto, ma d'altronde, da uno stile di vita garrulo come il suo, non potrebbe pretendersi di più.
Durante un'ipotetica proiezione, nel peggiore cinema di Caracas, un allibratore, tanto per rompere gli indugi, si sarebbe appropinquato allo spettatore più emotivamente dipendente per proporgli le quote relative al finale. Un'imago sarebbe dovuta apparire agli occhi di quest'ultimo, proprio per proiettare la propria personalissima conclusione della storia nella sua mente. Egli avrebbe escalmato: <<Perbacco! Debbo scommettere su codesto finale!>> Vedrete, voi spettatori, che la scommessa non sarà poi così facile da azzeccare, visto l'andamento desultorio dell'appassionante storia d'amore e fare fiasco sarebbe concesso senza riserve, anche perchè, in questi casi, sarebbe giustificato perdere la trebisonda, tanta è la passione nella messa in scena.
Tuttavia il finale non si rivelerà proprio uno dei migliori manicaretti, ma lascierà, senza dubbio, lo spettatore appagato: deluso e soddisfatto al tempo stesso.


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...partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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[ Questo messaggio è stato modificato da: oronzocana il 06-08-2007 alle 16:18 ]


semplicemente allucinate
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Chester

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 07-08-2007 09:45  
smettetela di prendere per il culo...ahahahahhahah.
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Michael J. Fox
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