| Autore |
Cellulari e pozzi |
pistolino
 Reg.: 22 Feb 2007 Messaggi: 85 Da: Parma (PR)
| Inviato: 14-07-2007 10:40 |
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Nell'orto, quello stesso orto che ha fatto da sfondo al prodigio della nonna e del sacchetto di plastica, il figlio si attarda, verso sera, a bagnare pomodori, lattuga, melanzane e zucche, perché oggi la nonna è restata a casa. Ha per le mani un vestusto telefono cellulare, che funziona ormai quasi per inerzia, la cui batteria è unita al resto tramite un elastico. D'un tratto il padre dal fondo dell'orto lo chiama, per informarsi su che ora si sia fatta. Sente forse l'appetito conseguente a una giornata di duro lavoro dei campi, forse l'umidità crescente della sera rurale, forse il timore di trovarsi troppo presto al buio tra quelle piante, con le bestie notturne che cominciano a uscire, a una certa distanza dalla sicurezza pareti domestiche. Il figlio fa per guardare l'ora. Alle sue spalle, il pozzo. Bene, il cellulare, animato da non so che forza interiore, gli sguscia dalle mani, perfettamente asciutte, per compiere un volo oltre le sue spalle, rimbalzare contro il muretto di cemento del pozzo e ricadere un attimo dopo, inesorabilmente, nell'acqua scura.
Dopo l'episodio del sacchetto comincio a ipotizzare che una oscura presenza soprannaturale aleggi nelle sere d'estate tra quei fagioli e quel granturco.
_________________ De puta madre |
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TomThom
 Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 2099 Da: Mogliano Veneto (TV)
| Inviato: 14-07-2007 11:58 |
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Signs?...
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eraclito
 Reg.: 14 Mar 2005 Messaggi: 4702 Da: Siano (SA)
| Inviato: 14-07-2007 12:15 |
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ieri al falò mi hanno buttato a mare con i vestiti...ovviamente in tasca avevo il cellulare e ovviamente non funziona più
MERDA
_________________ Indietro?....Neanche per prendere la rincorsa!!! |
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Alocin
 Reg.: 13 Ago 2004 Messaggi: 10233 Da: Cimitile (NA)
| Inviato: 14-07-2007 16:28 |
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quote: In data 2007-07-14 10:40, pistolino scrive:
Nell'orto, quello stesso orto che ha fatto da sfondo al prodigio della nonna e del sacchetto di plastica, il figlio si attarda, verso sera, a bagnare pomodori, lattuga, melanzane e zucche, perché oggi la nonna è restata a casa. Ha per le mani un vestusto telefono cellulare, che funziona ormai quasi per inerzia, la cui batteria è unita al resto tramite un elastico. D'un tratto il padre dal fondo dell'orto lo chiama, per informarsi su che ora si sia fatta. Sente forse l'appetito conseguente a una giornata di duro lavoro dei campi, forse l'umidità crescente della sera rurale, forse il timore di trovarsi troppo presto al buio tra quelle piante, con le bestie notturne che cominciano a uscire, a una certa distanza dalla sicurezza pareti domestiche. Il figlio fa per guardare l'ora. Alle sue spalle, il pozzo. Bene, il cellulare, animato da non so che forza interiore, gli sguscia dalle mani, perfettamente asciutte, per compiere un volo oltre le sue spalle, rimbalzare contro il muretto di cemento del pozzo e ricadere un attimo dopo, inesorabilmente, nell'acqua scura.
Dopo l'episodio del sacchetto comincio a ipotizzare che una oscura presenza soprannaturale aleggi nelle sere d'estate tra quei fagioli e quel granturco.
| Sembra proprio quel corto che fecero gli amici di Davil89.
O Signs appunto. |
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follettina
 Reg.: 21 Mar 2004 Messaggi: 18413 Da: pineto (TE)
| Inviato: 15-07-2007 03:05 |
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quote: In data 2007-07-14 12:15, eraclito scrive:
ieri al falò mi hanno buttato a mare con i vestiti...ovviamente in tasca avevo il cellulare e ovviamente non funziona più
MERDA
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erà, fatti benedire ti pregoooo
e cmq.... anche a me capita che nelle lotte con l'acua vengono e cercano di bagnarmi poi urlo... cazzo mi ricompri il telefono che ho in tasca... così la rotta del tizio/a che vuol bagnarmi cambia.... |
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