mario54
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 22-07-2002 10:43 |
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DAL BINARIO - DI NEW ORLEANS - E IN PARTENZA
IL TRAM DEI DESIDERI
Nella vicenda del romanzo di Williams si narra che Blanche Dubois in preda alla propria depressione esistenziale, non riuscì a trovare la forza di lottare a fondo contro le avversità del mondo. Essa sentendosi prossima al tramonto della sua vita, affogò tutta la propria disperazione nell’alcol. Siffatta disperazione dissolse rapidamente nel tempo, anche quel poco di benessere economico, che gli regalò un’infanzia dorata, e spensierata, cinta fra le mura di una lussuosa villa Coloniale in stile Vittoriano. Negli anni successivi tale lussuosa dimora fu “ipotecata” dai genitori primi che essi morissero, per pagare i debiti di uno stile di vita: economicamente troppo “dispersivo”. Sicuramente qui Williams rappresentò il forte declino aristocratico causato anche dalla guerra di secessione americana, Il quale sotto alcuni punti di vista, condivido personalmente a pieno titolo; in particolar modo: l’ideologia riformista “Nordista”. In passato i nonni “Sudditi” di Blanche Dubois; pur mostrandosi umani, nei confronti della gente di colore, attingevano da loro benessere e ricchezza, mediante lo sfruttamento e le fatiche quotidiane dei medesimi nelle piantagioni di cotone.
Attraverso alcuni aspetti cronologici, pare che Blanche sia proprio l’erede universale, del personaggio Rossella O’Hara del famoso film: “ Via col Vento” Questo ovviamente e uno dei traumi esistenziali di partenza.
In chiave marxista e anche mostrato in corrente film del 1939 come “comprensibilmente” l’andamento economico personale, influenza lo stato psicologico dell’individuo. Corrente concetto è stato ovviamente trasportato anche nel film: “Un tram che si chiama desiderio” del 1951.
Nel romanzo di Williams, Blanche Dubois dopo la morte dei propri genitori si rende conto di essere una donna economicamente in fase di declino, senza lavoro, e per giunta alcolizzata, che in ogni modo, si presenta ancora attraente agli uomini. A lei giunse il timore di perdere presto per sempre pure il proprio fascino femminile.
Ora questo suo rimanente fascino, era per Blanche necessario per arrangiarsi a vivere, mediante un aiuto di carattere economico posto anche da gente sconosciuta. Blanche aveva sempre ciecamente confidato con troppa leggerezza su queste persone! Lei cercò di mostrarsi per lo più, ai medesimi: eccessivamente gentile e seducente; forse nel tentativo inconscio d’appagare le sue molteplici impulsività affettive troppo marcate. Qualche lettore forse probabilmente è potato a concludere che Blanche era una “prostituta”! … In parte lo era! … Essa, incapace di vivere dignitosamente, si consumò proprio in quei miseri alberghi notturni di New Orleans. Molto velocemente, tutto ciò la portò ad abbandonarsi attraverso un destino confuso e irreale, oltremodo immaginario; - proprio dell’anticamera della (pazzia), portata e amplificata alla mente, con l’uso smisurato, di forti liquori. In lei traspariva chiaramente il timore, riguardo alla propria morte sia fisiologica, e sia esistenziale.
Lo stesso tipo di pazzia della medesima si rifletteva realmente in Vivien Leigh; la quale diede anima e corpo a tele figura letteraria. Essa girava spesso da sola di notte in stato confusionale per le strade di Londra, recitando i monologhi di Blanche Dubois. In tutta la sua vita, non era mai riuscita a scrollarsi di dosso tale personaggio, che gli penetrò a fondo nell’anima.
Blanche Dubois. Questo strano nome d’origine francese, letteralmente tradotto in italiano dal seguente significato: (bianco bosco); come la raffigurazione naturale di un frutteto primaverile. Essa appariva in quell’ambiente di degrado umano, atto a cose troppo materiali e superficiali, ma in ogni modo concrete: eccessivamente satura di una cultura europea aristocratica.
Il suo frenetico stile di vita, era sommerso da una galanteria troppo antiquata, ossia del tutto fuori luogo. Lei cercava immaginariamente “il cavaliere della rosa” che la salvava dalle proprie disgrazie; - però sapeva anche rassegnarsi facilmente, ad un suo surrogato maschile di tipo intercambiabile.
Blanche, non amava esporsi troppo alle luci forti… Lei cercava “ossessivamente” di celare i suoi molteplici anni dietro a lampioncini di carta colorata. Di questi paralumi cinesi lei amava circondarsi al fine di nascondere magicamente agli uomini, nella penombra del buio le proprie tracce visive del tempo. In ogni modo, appariva ancora molto attraente, per l’età che aveva.
Nel film: “Un tram che si chiama desiderio”del 1951, i suoi dolci lineamenti fisici erano appesantiti dalle finte rughe disegnate sul volto. L’intento principale di tale decisione, era quello di farla apparire al pubblico, più vecchia di quanto in realtà non fosse. Lo scopo era soprattutto, di renderla più fedelmente aderente al romanzo di Williams. Ciò nonostante rimaneva ancora accentuata, la devastante, naturale, bellezza. C’e da ricordare che l’attrice Vivien Leigh, diede anima, e corpo, a corrente personaggio letterario in maniera a dir poco eccezionale.
Blanche, dopo quelle sue poche malfatte, ed ingenue, esperienze di prostituzione, vissute nei più infamanti alberghi notturni di New Orleans; contrastanti al proprio modo personale d’essere donna: colta, borghese, e non eccessivamente troppo volgare, con tutte le proprie forze cercò di redimersi ad una vita più dignitosa. Durante l’estate corrente andò a vivere da sua sorella (Stella); di poco in cinta.
Stella aveva 25 anni ed appariva anch’essa sommersa e travolta dalle proprie ristrettezze economiche.
Lei appariva psicologicamente indolente, e placida; però più forte di carattere rispetto a sua sorella Blanche, ed in oltre: più giovane e carica di forza vitale della medesima.
Stella inoltre appariva meglio adattata verso quel tipo d’ambiente di degrado, che mostrava senza troppa ambiguità espressiva… sotto certi aspetti, anche “poeticamente” le proprie miserie umane. Questo purtroppo, era il tipico mondo “proletario” che Blanche, doveva ancora conoscere a fondo. Ai suoi occhi Stella, rappresentava il vecchio nostalgico mondo giovanile, vissuto in quel candido, e protetto, … ambiente famigliare borghese, oramai perso per sempre. C’era anche stranamente in Blanche, il desiderio irrefrenabile, di essere travolta dal fascino di una vita “Boemiè; in cui a volte le mentalità artistiche e aristocratiche più sensibili, … ne rimangono seriamente travolte.
Lo scenario della seguente storia si apre di fronte una piccola dimessa dimora d’Epoca Coloniale, situata in una vecchia palazzina a due piani. Qui Stella abitava al pianterreno adiacente ad un vecchio cortile, senza troppi fronzoli floreali, o decorativi.
Si notava prima vista attraverso quelle pareti buie, e grigie, dei muri fatiscenti, logorati dalle tracce tempo, uno stile di vita lercia, misera; ma nello stesso momento, <<poco artificiosa>>. Si potrebbe anche definirla sotto alcuni aspetti: “Sincera” e quindi attraente.
Poco importava che tale l’abitazione dava eccessivamente vicino alla ferrovia. Durante il giorno, i lunghi convogli dei treni, e il forte rumore dei medesimi era assordante. Adesso tali assordanti rumori facevano parte di quei frammenti di mondo affettivo che sua sorella Stella poteva ancora dargli.
In quel vecchio quartiere americano di Now Orleans, la propria esistenza umana, era vissuta molto intensamente. La vita nel prospetto Sociale di tali individui, era legata attraverso legami di profonda amicizia. - A volte capitava che l’alcol prendeva il sopravvento su questi, ed essi apparivano prevalentemente impetuosi e violenti.
Di sera sì vedeva attraverso le finestre spoglie di quella piccola casa di Stella, come attraverso una gran cornice di un quadro: il vecchio quartiere americano di New Orleans, “a convivenza multirazziale” fini anni Quaranta. Questa dolce, e pacifica, coesistenza umana, maturò attraverso i tempi del Colonialismo americano del secolo precedente, tra sanguinose guerre di “Secessione”.
Nell’esaminare i contenuti sopra esposti fanno in ogni caso riflettere, al cammino Politico dell’Italia sul problema razziale moderno. Oggi una delle tante scelte italiane è quella aver optato politicamente verso “Destra”! . Attualmente il nostro paese è più portato a scegliere alleanze di gruppo di maggioranza, le quali si presentano focalizzate,… a curare meglio interessi imprenditoriali… Adesso purtroppo tra queste decisioni politiche anche il terrorismo internazionale di Bin Laden, freme e palpita dietro le porte di frontiera oltre oceanica, con le bombe umane sugli aeri civili. E’ un Terrorismo islamico che dal loro punto di vista, vuole rivendicare i propri torti subiti storicamente, da parte del mondo occidentale.
Ora ritorniamo storicamente indietro in posti più tranquilli... lungo le pittoresche strade di New Orleans nel 1947, gli “omicidi” erano sicuramente all’ordine del giorno.
La musica Jazz, il gioco d’azzardo, e sopratutto la luce colorata ad intermittenza delle insegne al neon dei locali notturni, dediti anche alla “prostituzione”, entrava intima mente nell’anima. - Il clima torbido quasi tropicale; attraverso l’aria calda umida di tale luogo accentuava gli odori d’ogni cosa. Si percepiva perfino attraverso la propria pelle, il sudore colare a vista d’occhio sul proprio corpo. Nelle case, e nei locali pubblici, spiccavano enormi ventilatori elettrici.
Ironicamente, in quell’inferno di sauna tropicale; - in ogni caso “Non del tutto dimenticato da Dio”, chiunque, non né possedeva almeno uno di questi arnesi elettrici, con l’elica diramata a quattro pale, era considerato quasi alla tregua di un uomo morto!
Lungo quelle anguste strade di notte non bisognava assolutamente passeggiare da soli, specie con un troppo espressivo ventaglio a “fiori” in mano. – In questi luoghi il rischio di essere travolti “selvaggiamente” da maniaci degenerati, era molto probabile; … senza alcuna distinzione al tipo di sesso. Di giorno, o di notte, le donne attraenti o meno del quartiere, potevano benissimo sventolarli in mano agli angoli delle strade. – Molto esplicitamente le medesime mostravano il loro tariffario al proprio cliente, per condurlo in modeste buie camere d’albergo con le persiane serrate.
Lo scopo fondamentale di ciò, era quello di ricreare anche sotto il SOLE alto ed infuocato, culminante allo Zenit, una sublime atmosfera… di carattere notturno, intima e riservata.
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L’ARRIVO DI BLANCHE A CASA DI STELLA
Quella vecchia abitazione di Stella, decorata con il portico di ferro battuto annerito dal tempo, gettava lo sguardo del viandante, su di un variopinto cortile interno. Attraverso l’angusta prospettiva (pittoresca) di questa misera casetta di New orleans, s’intravedeva un piccolo fontanile centrale rotondo collocato al centro del cortile. Verso la parete destra abitativa appoggiava un’antica scala ricurva traballante che portava su in cima al primo piano.
Poco distante tale casa appariva circondata tutta in torno da un complesso di piccole vecchie abitazioni da ballatoio interno. Correnti misere dimore, davano tutta luce attraverso il cortile, ove soggiornavano molte famiglie in prevalenza povere.
In questo luogo, durante le lunghe giornate afose, la frescura pomeridiana dei forti temporali estivi “consacrava” sensazioni sublimi.
Stella, viveva in questa casa con suo marito Stanley kowalski (ventottenne) d’origine polacca.
Stanley kowalski, nacque in America nella Louisiana, e dopo il periodo di ferma militare si congedò dall’Esercito americano, con il grado di sergente maggiore.
La stessa sera del suo arrivo alla stazione ferroviaria di New Orleans, Blanche si reco a casa di Stella, ma lei non c’era. Stella era andata a vedere il suo Stanley che giocava al campo di bocce.
In quel momento Eunice la coinquilina di Stella era seduta in cortile chiacchierando con una ragazza di colore. Nella variante al romanzo di William, fu che nel film del 1951 Blanche andò da sola alla bocciofila per cercarla; mentre nella versione originale del romanzo di Williams fu questa serva (negra), amica d’Eunice ad andare quella sera a chiamare Stella. - Qui la censura cinematografica è certamente evidente, … data mediante la problematica “razziale”.
Stando alla versione di tale film del 1951, Blanche incontrò Stella in quel locale di bocce, mentre Stanley litigava a pugni con alcune persone. Queste due sorelle proposte da Williams, al momento del loro incontro, si fusero in troppi teneri e morbosi abbracci affettivi; poi le medesime giungessero a casa senza la presenza di Stanley.
Arrivate a casa Blanche, comunicò a Stella la catastrofica notizia della loro eredità famigliare andata PERDUTA per sempre, con testuali parole: “Perché mi guardi cosi…?!
Il povero babbo!… la mamma!… - nostra zia!… Come facevo a pagare tutti i debiti di quei funerali… con il mio magro stipendio della scuola”?!… La morte costa cara!… Sai… Stella; mentre tu pensavi soltanto a tuo MARITO!…
Stella a conseguenza di quest’ammonizione piangendo andò a chiudersi nel bagno. Dopo qualche minuto sopragiunse suo marito La musica dei suonatori jazz di un locale notturno penetrava in casa. In quel momento Stanley e Blanche s’incontrarono per la prima volta nell’ingresso del soggiorno. Lui indossava una maglietta di tipo militare verde tutta impregnata di sudore, e se la tolse esibendogli fisicamente la sua possente muscolatura.
C’é da affermare che fin dell’arrivo, di Blanche a casa di Stella la convivenza abitativa, con tale cognato Stanley fu molto traumatica. Essa lo detestava per la sua arrogante “volgarità” autoritaria animalesca; ma inconsciamente sentiva che lo desiderava! Blanche tentò perfino di attrarlo fisicamente a se, sperando di dominarlo.
Purtroppo agli occhi di quest’individuo Blanche era poco più di un “ulteriore” peso finanziario, che ostacolava il suo selvaggio, “mondo” familiare domestico.
Intenzionalmente di proposito Stanley occultava fin dal principio, i propri proponimenti sessuali nei confronti della medesima, dimostrandogli spavaldamente in faccia, con frasi ambigue, di intuire psicologicamente in Blanche, solo le smancerie di una misera prostituta borghese alcolizzata.
A Stanley nessuna persona lo aveva informato di questi scabrosi dettagli, ma purtroppo ciò che egli pensava nei confronti di questa donna era vero! … E c’era anche dell’altro…
A Blanche, ovviamente questa situazione creava molto disaggio, e altresì un senso profondo di sottomissione. Corrente sua sottomissione era più che altro dovuta, alla propria precaria condizione economica; la quale non gli permetteva al momento una sistemazione abitativa migliore.
Stanley, nella mattinata seguente dell’arrivo di Blanche, ritirò con la propria macchina, il grosso baule di lei alla stazione ferroviaria. Al suo arrivo, la moglie Stella lo informò che la loro (eredità) famigliare è ormai andata perduta per sempre.
La reazione di Stanley, fu di mettere a soqquadro il contenuto di quel baule, affermando testuali parole: “Ecco dove è finita tutta la tua eredità!… Guarda!…Guarda.. qui!… - E queste che sono?… - Pellicce di volpe lunghe un chilometro!… Guarda!…Guarda!…- Corone di diamanti degni di una Regina - Sei stata truffata… Stella”!
In quel momento di rabbia, rivendicò anche la legge sul diritto Napoleonico americano, pretendendo da Blanche la parte d’eredità della rispettiva consorte.
Alle insistenti maniacali domande di Stanley, relative ai documenti di successione, Stella prendendo difesa di Blanche, la quale si trovava in bagno sotto la doccia della vasca; rispose: “Ma non ci sono carte! … Non mi ha mostrato carte! … che m’importa delle CARTE”! … (nella frase precedente evidenziata in grassetto, si tende ad indicare l’abbondante ripetizione di cascami retorici, …a volte gradevoli, o a volte martellanti, … usati spesso da Tennessee Williams).
In quel clima afoso di New Orleans, con quasi quaranta gradi all’ombra, Blanche faceva spesso lunghi interminabili bagni con acqua caldissima. - Lei diceva spesso a Stella: “Li faccio per calmare i nervi…Si chiama IDROTERAPIA”
In realtà, non erano tanto quelle povere bigiotterie di “finte” collane, e perle, comprate per pochi soldi da un povero rigattiere, che Blanche possedeva; - o quei vecchi abiti ornamentali, anacronistici; … del tutto << fuori moda>>; … che lei ostentava oltremodo in tale ambiente. E’ non era neanche l’eccessivo vapore proveniente dal bagno, della sua persistente idroterapia quotidiana.
Il motivo fondamentale della disapprovazione di Stanley, nei confronti di Blanche, sussisteva soprattutto nel sospetto che essa avesse dilapidato, nel tempo, quel poco d’eredità famigliare, data dai suoi defunti genitori, nel fastoso lusso di qualche albergo.
Nella realtà concreta, … le cose andarono alquanto (diversamente)! … Negli anni precedenti Blanche dovette sostenere da sola economicamente, quando Stella andò via con Stanley, il peso di un’eredità famigliare ormai in fase di declino. Il tutto tramite, il suo magro stipendio d’insegnante. Il preside della sua scuola in cui Blanche lavorava, quando seppe in oltre dai genitori degli alunni di esserne (collaudato) sessualmente uno di soli 17 anni, e non che, della sua relativa condotta immorale vissuta in albergo, fu licenziata!
Blanche, proprio il giorno del suo arrivo a New Orleans aveva mentito a Stella, affermandogli a riguardo che era stata posta in licenza di malattia dal Preside dalla scuola, a causa del suo forte esaurimento nervoso.
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