mario54
Reg.: 20 Mar 2002 Messaggi: 8838 Da: nichelino (TO)
| Inviato: 18-07-2002 13:37 |
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“Blanche DuBois”, Donna estroversa, generosa, colta, intelligente; ma nello stesso momento “ ingenua”; e soprattutto, incapace di mentire agli uomini.
Lei mostrava con troppa trasparenza e fragilità psicologica quasi pari al “Vetro”, tutte le sue debolezze caratteriali.
I CALIMERI UMANI
Oggi corrente “fragile personaggio femminile creato da Williams, per uscire apertamente dal cosiddetto luogo comune… della classica donna oggetto, potrebbe benissimo essere associata, ad un ideale di donna alquanto utopistica; … ma in ogni caso: sincera e trasparente negli affetti.
Attratti da tali immagini di donna fiabesca… vengono loro incontro alcuni fans maschili, definiti brutti, timidi, e IELLATI! - E’ il cosiddetto plotone dei “Calimeri Umani Viventi”. In questo plotone umano si può benissimo notare come spesso gli uni appaiono sconfitti e traumatizzati, da circostanze negative anche di natura famigliare; per il quale essi non vogliono, o non hanno più la forza di lottare troppo a lungo congiuntamente a branchi sociali di massa troppo opportunisti. Tali branchi richiedono possibilmente carne umana fresca che si sacrificano alle loro esigenze. Qui secondo loro (questi) calimeri… occupano certamente la scala gerarchica più bassa! Naturalmente, non tutti gli individui di gruppo sono di simile stampo opportunistico, altrimenti la civiltà umana sarebbe finita già da un bel pezzo.
Questi calimeri, pur consapevoli del vantaggio materiale d’aggregazione, dato in ambito lavorativo, medico - assistenziale, preferiscono possibilmente … vivere in un mondo di solitudine interiore lontano dal proprio Gruppo Sociale d’appartenenza; anche per meditare sul come risolvere strategicamente una valida forma difensiva, e logistica, nei confronti di questi “carnefici” senza scrupoli che l’assediano tutti i Santi giorni. Correnti carnefici praticavano senza troppo rimorso il vecchio detto: “Morte Tua… Vita Mia”. Simile concetto pur essendo legge naturale di sopravivenza, secondo loro: l’amico è di sovente tale… fin tanto che è un <<pollo>>… docile, e servizievole, … da spennare. In caso contrario rimane solo un acerrimo nemico da tormentare e sterminare sul posto, o in mancanza d’esplicita determinazione NEL FARLO possibilmente: interrarlo vivo! …
All’interno di questo (sottosistema) Sociale ANIMALESCO, prevalgono opportunismo, odio, e indifferenza a danno del malcapitato di turno. Tutto l’opposto d’amore, affetto e gratitudine; il quale più delle volte sembra essere indirizzato esclusivamente: ai cosiddetti forti e belli!… Avvolte ritenuti tali, solo per il semplice fatto d’avere un presunto potere lecito, o illecito.
Durante la loro vita questa sorte di “Calimeri Umani”, poveri d’affetti è per giunta con le tasche semivuote vuote! … A qualche donna potrebbero dare anche fastidio!…
Essi inoltre appaiono duramente percossi in testa, da una sorta di bastonate cosmiche “fiscali” per nulla casuali.
Purtroppo tali calimeri umani non hanno neanche molta dimestichezza con l’attuale immagine di donna ultra moderna, … prodotta da una società troppo materialistica. Questo tipo di Società pretende le medesime deviate dal loro ruolo “Materno”, mettendole in una castrante e coercitiva opposizione all’uomo. Naturalmente la dove regna la finzione e l’ipocrisia del compromesso di copia, in cui dominano con persistenza tali elementi d’adattamento reciproco, rimane solo una leggera, transitante, ricerca di desiderio sessuale da entrambe le parti. In queste circostanze dove non traspare sufficientemente alcuna forma affettiva: se non in maniera simulata, … forse è meglio adattarsi a quella, inverosimile.
A tali calimeri potrebbe altresì comparire alla mente in forma << maniacale>> una sbrodolante nipote moderna di Blanche Dubois, incontrata casualmente durante la propria solitudine notturna, davanti allo schermo di un televisore attempato. Contrariamente, dal punto di vista (femminile) forse, forse, … in qualche caso, potrebbe apparire alle medesime il cosiddetto “Stallone Azzurro”; se poi questo è munito anche di una consistente, voluminosa, carta di credito<< possibilmente carica>>!… ancora meglio!
In questa società se non riesci a conquistarti in qualche modo: fama, e prestigio, anche se adempi qual cosa di molto straordinario, passi spesso in osservato. Nel mondo professionale ti considerano, o ti condannano, in base ai pregiudizi di quello che appari; e non giustamente per quello che fai di utile, o dannoso per gli altri. Alcune persone minimizzano il lavoro altrui, … soprattutto nel caso in cui da questo, non ne traggono proprio vantaggio personale.
Incazzatura a parte, da tutto ciò emerge la seguente domanda: dove è finito il vero concetto d’altruismo Sociale?… Purtroppo, già dalla sua nascita si trova spesso schiacciato, dal famigerato rullo compressore del mondo consumistico.
Questi calimeri umani intellettualoidi, idealisti, sognatori; oppure poeti, o artisti incompresi, vivono una vita travagliata carica di problematiche affettive ed economiche. Oggi l’uomo come in natura, ha anche lui riprodotto su vasta scala, una (sua) giungla moderna d’asfalto. Tale modello di civiltà odierna, di sovente mostra una razionalità legislativa soltanto apparente sul concetto d’uguaglianza. Oggi abbiamo anche purtroppo perso, il vero senso della vita primordiale; ossia: ciò che ci legava un tempo negli affetti alla vera fratellanza umana. La fede religiosa è una scelta atta nel ritrovare il contatto Spirituale con Dio; ma le varie istituzioni di Culto che se n’occupano, sono spesso anch’esse serpeggiate del male.
Adesso dopo di questa mia breve parentesi in parte (mistica), … rivolgo nuovamente uno sguardo passionale nei confronti di Vivien Leigh. Questa donna “non” era di certo una tipica bellezza mozzafiato da copertina, da mandare in delirio gli uomini; anzi senza abiti e trucco da scena, le sue parti fisiche più “sensuali” emergevano unicamente attraverso la forma slanciata delle sue natiche, gli occhi, e l’espressione del viso.
Tutto quello che stranamente rimaneva nascosto, in questa fragile figura umana; avvolte inquietante, … emergeva dirompente attraverso la propria volontà scenica teatrale, che emanava il fascino misterioso dello Spirito “intramontabile” di Cleopatra. E’ lo dimostrò effettivamente anche nel suo film a lei dedicato nel 1945, recitando corrente ruolo teatrale.
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