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Autore handicap
ranocchia

Reg.: 13 Feb 2005
Messaggi: 276
Da: ciampino (RM)
Inviato: 06-04-2005 22:01  
...sto vedendo il film di Forrest Gump, mitico!!!
Ma mi chiedo: chi è per voi Forrest? Se nella vita quotidiana incontraste una persona come lui come lo considerereste?
Come una persona strana o forse come un handicappato, o, meglio ancora come si dice adesso, come una persona diversamente abile?!?
Avete mai vissuto o condiviso del tempo con una persona con handicap?!?
_________________
"teneteveli stretti, i vostri pezzi di ricordo; vi capiterà di averne bisogno, in una notte senza luna..."

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 07-04-2005 15:56  
26 Visite e nessuna risposta...

Denoto da ciò con "piacere" che l'handicap(fisico o mentale)sia che se ne parli o sia che se ne rimanga in qualche modo coinvolti,è veramente uno spauracchio,forse l'ultimo tabù di questa società superaperta e progressista...i "normali" se non immersi da tempo in realtà di "diversa abilità",fanno fatica a discuterne e/o a barcamenarvicisi,costretti da congiunture varie.E questo perchè in sostanza sono i primi a vergognarsi di sè stessi,a vergognarsi della propria condiscendenza stucchevole(pensare "oh poverino" e dare pacche idiote sulle spalle),sono i primi a non sapere come muoversi in un mondo che sentono spaventoso,estraneo e ignoto.Di conseguenza il diversamente abile non viene mai inizialmente approcciato per cio che è(PERSONA) ma per ciò che rappresenta(CATEGORIA SOCIALE) e questro pregiudica una conoscenza un giudizio che vada al di là dell'apparenza,come peraltro avviene dovunque.Ma questo meccanismo non è indolore per chi lo subisce,perchè percepito come segnale forte di discriminazione.
Personalmente,chiunque mi trovi davanti,cerco tendenzialmente di trattarlo come tratterei un normodotato.Questo non mi impedisce a volte di ricadere in quella ineludibile spirale di empatia/"compatia" che si riscontra nella società martiristica di oggi.Ma nonostante questo,in tutti i campi e non solo per i diversamente abili bisognerebbe cercare di giudicare a ragion veduta,senza condizionamenti.

Cominciamo dal lessico:la parola handicappato è orrenda e profondamente irrispettosa,nonchè purtroppo colorata di sfumature spesso dispregiative.
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 07-04-2005 16:08  
infatti si dice caro amico disabile
_________________
For relaxing times make it Suntory time

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anthares

Reg.: 21 Set 2004
Messaggi: 14230
Da: Trento (TN)
Inviato: 07-04-2005 16:08  
credo si debba distinguere fra il rapportarsi con persone con handicap fisici e persone con handicap mentali.
chi ha un handicap fisico, di qualunque tipo, è persona come tutti gli altri, e quindi, almeno per quanto mi riguarda, la tratto esattamente come tratto tutti gli altri, certo ho un occhio di riguardo se sta su una sedia a rotelle e ci sono delle barriere da superare, ma per il resto non cambia proprio nulla.
chi invece ha un handicap mentale è una persona diversa dagli altri, non migliore o peggiore,ma diversa.
il suo modo di reagire agli approcci relazionali è diverso, e anche la sua sensibilità, e il suo modo di recepire gli altri.
pensare di poterla trattare in modo assolutamente normale è pura utopia, ci si deve adeguare a quelle che sono le sue reazioni, imparare a conoscerla, ad ascoltarla, soprattutto rispettare le sue esigenze e priorità, che sono sicuramente diverse dai cosiddetti normali.

_________________
ci vuole intelligenza.. per capire di essere idioti.

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Buttercup

Reg.: 08 Gen 2005
Messaggi: 5694
Da: Nova (MI)
Inviato: 07-04-2005 16:09  
SONO ORGOGLIOSO DI MIO CUGINO SPASTICO, LAUREATO IN INFORMATICA E TITOLARE DI UNO STUDIO.
Ma anche che non fosse laureato, rimane lo stesso una persona stupenda
_________________
I heard they suck live.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Buttercup il 07-04-2005 alle 16:10 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 07-04-2005 16:12  
quote:
In data 2005-04-07 15:56, seanma scrive:
Cominciamo dal lessico:la parola handicappato è orrenda e profondamente irrispettosa,nonchè purtroppo colorata di sfumature spesso dispregiative.


questa a me pare ipocrisia bell'e buona. la parola 'handicappato' è un aggettivo che esprime una più o meno determinata condizione fisica e/o psichica. Non vedo dove stia la mancanza di rispetto o il disprezzo, se non nella testa di chi ne ha paura.

e anche il "trattarli proprio come chiunque altro", bisogna stare attenti. posso essere d'accordo fino a quando si intende nel senso di parlarci e scherzarci normalmente senza tenere per forza il muso e senza essere iperprotettivi, ma vien da sè che un handicappato non può essere trattato come una persona normalmente abile.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Michi81

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 3120
Da: Lugano (es)
Inviato: 07-04-2005 16:15  
quote:
In data 2005-04-07 16:08, Tenenbaum scrive:
infatti si dice caro amico disabile



Nonché, ogni volta che si parla di loro, occorre concludere con la seguente chiosa: "io ovviamente li tratto proprio come chiunque altro".
_________________
"Mi esposa era al fiume, a lavare, un gringo l'aggredì e la voleva.."

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 07-04-2005 16:17  
quote:
In data 2005-04-07 16:12, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2005-04-07 15:56, seanma scrive:
Cominciamo dal lessico:la parola handicappato è orrenda e profondamente irrispettosa,nonchè purtroppo colorata di sfumature spesso dispregiative.


questa a me pare ipocrisia bell'e buona. la parola 'handicappato' è un aggettivo che esprime una più o meno determinata condizione fisica e/o psichica. Non vedo dove stia la mancanza di rispetto o il disprezzo, se non nella testa di chi ne ha paura.

e anche il "trattarli proprio come chiunque altro", bisogna stare attenti. posso essere d'accordo fino a quando si intende nel senso di parlarci e scherzarci normalmente senza tenere per forza il muso e senza essere iperprotettivi, ma vien da sè che un handicappato non può essere trattato come una persona normalmente abile.


naturalmente mi riferivo a quel tipo di approccio..a un disabile mentale non puoi declamare Dante pretendendo che lo capisca.....questo è fin troppo ovvio...come fai a essere cosi babbo Sandro?
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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anthares

Reg.: 21 Set 2004
Messaggi: 14230
Da: Trento (TN)
Inviato: 07-04-2005 16:18  
quote:
In data 2005-04-07 16:12, sandrix81 scrive:
la parola 'handicappato' è un aggettivo che esprime una più o meno determinata condizione fisica e/o psichica. Non vedo dove stia la mancanza di rispetto o il disprezzo, se non nella testa di chi ne ha paura.

e anche il "trattarli proprio come chiunque altro", bisogna stare attenti. posso essere d'accordo fino a quando si intende nel senso di parlarci e scherzarci normalmente senza tenere per forza il muso e senza essere iperprotettivi, ma vien da sè che un handicappato non può essere trattato come una persona normalmente abile.




sono d'accordo con te sul fatto che l'uso della parola handicappato non sia affatto offensiva, fa parte dell'uso quotidiano, il diversamente abile vuol dire proprio la stessa cosa.
ma un handicappato fisico normalmente esige proprio di essere trattato come tutti gli altri, non vuole pietismi, i problemi più grossi nascono dall'atteggiamento iperprotettivo dei familiari e amici.
i suoi limiti lui li sa, e si regola da solo di conseguenza, ma se il cervello è integro vuole relazionarsi agli altri in modo normale.
_________________
ci vuole intelligenza.. per capire di essere idioti.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 07-04-2005 16:20  
quote:
In data 2005-04-07 16:15, Michi81 scrive:
Nonché, ogni volta che si parla di loro, occorre concludere con la seguente chiosa: "io ovviamente li tratto proprio come chiunque altro".



_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 07-04-2005 16:21  
quote:
In data 2005-04-07 16:08, anthares scrive:
credo si debba distinguere fra il rapportarsi con persone con handicap fisici e persone con handicap mentali.
chi ha un handicap fisico, di qualunque tipo, è persona come tutti gli altri, e quindi, almeno per quanto mi riguarda, la tratto esattamente come tratto tutti gli altri, certo ho un occhio di riguardo se sta su una sedia a rotelle e ci sono delle barriere da superare, ma per il resto non cambia proprio nulla.
chi invece ha un handicap mentale è una persona diversa dagli altri, non migliore o peggiore,ma diversa.
il suo modo di reagire agli approcci relazionali è diverso, e anche la sua sensibilità, e il suo modo di recepire gli altri.
pensare di poterla trattare in modo assolutamente normale è pura utopia, ci si deve adeguare a quelle che sono le sue reazioni, imparare a conoscerla, ad ascoltarla, soprattutto rispettare le sue esigenze e priorità, che sono sicuramente diverse dai cosiddetti normali.



Si in effetti mi sono espresso male come già puntualizzato quotando Sandrix.Ma sulla prima parte dl tuo intervento non posso(purtroppo)che dissentire:Tu forse hai tanta intelligenza e sensibilità da parificare i minorati fisici ai normodotati,ma ti assicuro che nella realtà la musica è ben diversa....
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sono un bugiardo e un ipocrita

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 07-04-2005 16:23  
quote:
In data 2005-04-07 16:18, anthares scrive:
i problemi più grossi nascono dall'atteggiamento iperprotettivo dei familiari e amici.


è esattamente ciò che ho detto
_________________
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Alocin

Reg.: 13 Ago 2004
Messaggi: 10233
Da: Cimitile (NA)
Inviato: 07-04-2005 16:23  
quote:
In data 2005-04-07 16:15, Michi81 scrive:
quote:
In data 2005-04-07 16:08, Tenenbaum scrive:
infatti si dice caro amico disabile



Nonché, ogni volta che si parla di loro, occorre concludere con la seguente chiosa: "io ovviamente li tratto proprio come chiunque altro".




_________________
Che è fà...te 'menà?!

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 07-04-2005 16:26  
quote:
In data 2005-04-07 16:18, anthares scrive:
quote:
In data 2005-04-07 16:12, sandrix81 scrive:
la parola 'handicappato' è un aggettivo che esprime una più o meno determinata condizione fisica e/o psichica. Non vedo dove stia la mancanza di rispetto o il disprezzo, se non nella testa di chi ne ha paura.

e anche il "trattarli proprio come chiunque altro", bisogna stare attenti. posso essere d'accordo fino a quando si intende nel senso di parlarci e scherzarci normalmente senza tenere per forza il muso e senza essere iperprotettivi, ma vien da sè che un handicappato non può essere trattato come una persona normalmente abile.




sono d'accordo con te sul fatto che l'uso della parola handicappato non sia affatto offensiva, fa parte dell'uso quotidiano, il diversamente abile vuol dire proprio la stessa cosa.
ma un handicappato fisico normalmente esige proprio di essere trattato come tutti gli altri, non vuole pietismi, i problemi più grossi nascono dall'atteggiamento iperprotettivo dei familiari e amici.
i suoi limiti lui li sa, e si regola da solo di conseguenza, ma se il cervello è integro vuole relazionarsi agli altri in modo normale.


Perfettamente d'accordo...allora diciamo che non gradisco molto l'uso di quela parola.
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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anthares

Reg.: 21 Set 2004
Messaggi: 14230
Da: Trento (TN)
Inviato: 07-04-2005 16:27  
quote:
In data 2005-04-07 16:21, seanma scrive:
Si in effetti mi sono espresso male come già puntualizzato quotando Sandrix.Ma sulla prima parte dl tuo intervento non posso(purtroppo)che dissentire:Tu forse hai tanta intelligenza e sensibilità da parificare i minorati fisici ai normodotati,ma ti assicuro che nella realtà la musica è ben diversa....




so bene che in molti casi i rapporti quotidiani per chi ha un handicap sono difficili, ma la domanda riguardava il modo di porsi di ciascuno di noi di fronte a questi problemi.
nel mio caso non si tratta nè di intelligenza nè di sensibilità, non voglio sembrare madre teresa di calcutta, non lo sono affatto.
penso si tratti solo di abitudine a frequentarli, all'inizio ti senti in imabarazzo, non sai bene come muoverti, ma poi capisci che non c'è nulla di diverso.
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ci vuole intelligenza.. per capire di essere idioti.

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