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Poeti Africani Anti-Apartheid Momento di riflessione |
Topper
 Reg.: 04 Giu 2004 Messaggi: 6779 Da: Roma (RM)
| Inviato: 12-07-2004 08:54 |
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Mi sono iscritto a questo forum per divertirmi un po' con voi e devo dire che ci stò riuscendo bene visto che la maggior parte di voi è molto simpatica. Ma ieri mi è successa una cosa, ho comprato un libro di poesie di poeti africani ed alcune le ho trovate bellissime, da oggi, quindi, scriverò una o più poesie al giorno per rendervi partecipi. Non dovete per forza commentare (se lo fate è meglio!), ma soltanto venire a visitare questo topic di tanto in tanto. Sono poesie molto tristi ed è per questo che l'ho chiamato momento di riflessione! Bisogna divertirsi (ed io continuerò a farlo) ma anche aprire gli occhi su ciò che ci circonda. |
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Topper
 Reg.: 04 Giu 2004 Messaggi: 6779 Da: Roma (RM)
| Inviato: 12-07-2004 09:04 |
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DOLCE ED OPPRESSA
(Lamento di un prigioniero)
Ascolta con me la notte farsi muta
come un lutto sul cielo piatto
L'aria non ha neanche più quella dolcezza
da noi così spesso sognata;
la sua carezza somiglia ad incorporee catene
sui nostri corpi allacciati.
Ti guardo come tu mi guardi
quando mi ami;
e nei tuoi occhi che guardano il mondo,
vedo raccogliersi l'ombra delle minacce,
vedo cercar rifugio le anime braccate
La notte resta così silenziosa!
Senz'altro si compiace di contemplare
i tuoi occhi da cui sgorgano
tutte le parole che le nostre labbra non hanno più
Diritto di pronunciare, e neanche di cantare.
Henri Boukoulou
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Topper
 Reg.: 04 Giu 2004 Messaggi: 6779 Da: Roma (RM)
| Inviato: 12-07-2004 18:14 |
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AD UNA MADRE DI SOWETO
Soweto
un figlio piange
sua madre
stesa al suolo
Questo bambino Nero
guardando le stelle danzare nel cielo
interroga la luna
questo figlio non ama più sua madre
che rifiuta di morire
Questa madre colma di lacrime
chiude gli occhi
la testa ciondola cade, s'accascia
vittima delle pallottole traditrici
Nelle sue mani di madre
la foto del figlio
Nell'Aldilà il bambino nero si aggrappa
alle mani di colei
che non vuole perdere
Domani la foto del bambino
nella mano bagnata di sangue
farà il giro del mondo
e tutti e due ormai uniti
sul cammino della lotta
che rinsalda l'amore
Il loro amore!
E Soweto si muove
Il Mondo ha sentito il Messaggio
Il loro sacrificio dolore lancinante
Il sacrificio della loro vita
fà sperare la razza nera
Che vi sia Amore dopo la morte.
M. Brigitte Yengo |
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philipcat
 Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 12-07-2004 20:43 |
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Ehilà Topper!
Cerchi di rifarti una verginità?
Esistono modi peggiori, comunque.
Bravo.
_________________ Don't dream it, be it. |
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Topper
 Reg.: 04 Giu 2004 Messaggi: 6779 Da: Roma (RM)
| Inviato: 13-07-2004 08:41 |
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quote: In data 2004-07-12 20:43, philipcat scrive:
Ehilà Topper!
Cerchi di rifarti una verginità?
Esistono modi peggiori, comunque.
Bravo.
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Ti ringrazio!
Comunque io sono sempre stato così, non stò cercando di rifarmi niente!
Continua, se ti và, a visitare questo topic, ok?
Ci si "vede" in giro. |
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CEFFO81
 Reg.: 09 Lug 2004 Messaggi: 534 Da: RM (RM)
| Inviato: 13-07-2004 18:13 |
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La speranza fa il gioco del sole nel bosco
scompare......
appare..........
poi ombre e luci...
poi è di nuovo buio.
Anche se non è tratto da un libro di poesie Africane, spero ti piaccia.
_________________ La speranza fa il gioco del sole nel bosco, sparisce, riappare un attimo, poi di nuovo è ombra e scuro. |
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Topper
 Reg.: 04 Giu 2004 Messaggi: 6779 Da: Roma (RM)
| Inviato: 13-07-2004 18:26 |
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quote: In data 2004-07-13 18:13, CEFFO81 scrive:
La speranza fa il gioco del sole nel bosco
scompare......
appare..........
poi ombre e luci...
poi è di nuovo buio.
Anche se non è tratto da un libro di poesie Africane, spero ti piaccia.
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Mi è piaciuta tantissimo, grazie CEFFO81!
Comunque, anche se non è tratta da un libro di poesie africane, direi che ci stà bene lo stesso!
Spero di rivederti qui al più presto, mi farebbe piacere. |
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Topper
 Reg.: 04 Giu 2004 Messaggi: 6779 Da: Roma (RM)
| Inviato: 13-07-2004 18:37 |
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CHI SEI TU?
Ho camminato muto e solitario
Un morto senza delitto,
per tutto il giorno che si accorda
al soffio del mio cuore, per tacere
Ho guardato il cielo diafano impallidire
in un colore tetro, silenzio...
Il giorno annega senza violenza
ed ho visto la Terra morta insozzarsi
Chi sei tu, tu negro che sogni
Ho girato la testa senza coraggio
al suono di una voce sconosciuta senza tregua
Ho camminato a piedi nudi tra i cespugli
i grilli hanno urlato di paura
il mio sangue è scaturito con ardore
ed ho saputo espellere quel veleno
Chi sei tu che sogni e canti?
Ho punto la mia gola con la paglia
Ho visto questa voce nella faglia
Gemere, in lenti pianti.
Jacques Mampouya |
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angel76st
 Reg.: 18 Apr 2004 Messaggi: 1945 Da: ostuni (BR)
| Inviato: 14-07-2004 13:39 |
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sebbene non sia africana..
Ahmed l’ambulante (libero adattamento dalla poesia si S. Benni "Ahmed l’ambulante" gentilmente concessa dall’autore e dall’editore Feltrinelli)
Quaranta notti al gelo sotto un portico deserto
Ho venduto orologi alle stelle
Ashiwa dea della notte vieni a coprirmi d’oro
Ho braccialetti finti ed un anello per ogni mano
Ma nessuna moglie.
La quarantunesima notte vennero a cercarmi
Pestarono gli orologi come conchiglie
Ashiwa dea della notte fammi tornare a casa
Avrò una valigia piena di dolci e di cravatte
E rivedrò il mio villaggio.
Così per divertirsi o forse perché risposi male
Mi spaccarono la testa con un bastone
Ashiwa dea della notte lei venne a liberarmi
Le mie tempie lei baciò ed io guarii
Ma loro no, non la videro.
Quaranta notti al gelo sotto un portico deserto
Ho venduto orologi alle stelle
Ashiwa dea della notte vieni a coprirmi d’oro
Ho braccialetti finti ed un anello per ogni mano
Ma nessuna moglie.
Non sono morto al freddo delle vostre città
Ma su una grande pila d’ebano
E la mia gente ha cantato e ballato per quaranta notti.
Nel settembre del ‘92, aggirandoci per lo stand Rinascita della festa nazionale dell’Unità di Reggio Emilia, ci è capitato di leggerci ad alta voce questa poesia di Stefano Benni. Accogliendo l’invito del retrocopertina del libro ("Ballate", Feltrinelli 1991), abbiamo deciso di metterla in musica; ne è nata questa canzone dal suono per noi insolitamente mediterraneo. Abbiamo fatto sentire il pezzo al Poeta in persona, ricevendone la benedizione. Ancora grazie Stefano.
Introduzione vocale del: Coro Saharawi
Alle percussioni: Kaba cavazzuti
Coro finale: Coro partigiano
_________________ "quando vivi nella paura arrivi al punto , che vorresti essere morto." Sonatine. |
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Topper
 Reg.: 04 Giu 2004 Messaggi: 6779 Da: Roma (RM)
| Inviato: 14-07-2004 18:19 |
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quote: In data 2004-07-14 13:39, angel76st scrive:
sebbene non sia africana..
Ahmed l’ambulante (libero adattamento dalla poesia si S. Benni "Ahmed l’ambulante" gentilmente concessa dall’autore e dall’editore Feltrinelli)
Quaranta notti al gelo sotto un portico deserto
Ho venduto orologi alle stelle
Ashiwa dea della notte vieni a coprirmi d’oro
Ho braccialetti finti ed un anello per ogni mano
Ma nessuna moglie.
La quarantunesima notte vennero a cercarmi
Pestarono gli orologi come conchiglie
Ashiwa dea della notte fammi tornare a casa
Avrò una valigia piena di dolci e di cravatte
E rivedrò il mio villaggio.
Così per divertirsi o forse perché risposi male
Mi spaccarono la testa con un bastone
Ashiwa dea della notte lei venne a liberarmi
Le mie tempie lei baciò ed io guarii
Ma loro no, non la videro.
Quaranta notti al gelo sotto un portico deserto
Ho venduto orologi alle stelle
Ashiwa dea della notte vieni a coprirmi d’oro
Ho braccialetti finti ed un anello per ogni mano
Ma nessuna moglie.
Non sono morto al freddo delle vostre città
Ma su una grande pila d’ebano
E la mia gente ha cantato e ballato per quaranta notti.
Nel settembre del ‘92, aggirandoci per lo stand Rinascita della festa nazionale dell’Unità di Reggio Emilia, ci è capitato di leggerci ad alta voce questa poesia di Stefano Benni. Accogliendo l’invito del retrocopertina del libro ("Ballate", Feltrinelli 1991), abbiamo deciso di metterla in musica; ne è nata questa canzone dal suono per noi insolitamente mediterraneo. Abbiamo fatto sentire il pezzo al Poeta in persona, ricevendone la benedizione. Ancora grazie Stefano.
Introduzione vocale del: Coro Saharawi
Alle percussioni: Kaba cavazzuti
Coro finale: Coro partigiano
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Se ne hai altre, mandamele!
E' sottinteso, detto questo, che mi è piaciuta! |
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Topper
 Reg.: 04 Giu 2004 Messaggi: 6779 Da: Roma (RM)
| Inviato: 14-07-2004 19:14 |
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INCUBO D'INFERNO
Intorno ad un cratere
Una colomba di sogno annunciò
prossimamente il fuoco
E l'alba pianse
D'un rantolo infinito
ed il mare spruzzò, inesauribile
E la terra gridò
i suoi tormenti di madre
Ed il mostro ferito
Lo caricò a testa bassa
l'Apartheid era vinto!
Leopold Pindy Mamonsono |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 14-07-2004 19:41 |
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quote: In data 2004-07-14 13:39, angel76st scrive:
sebbene non sia africana..
Ahmed l’ambulante (libero adattamento dalla poesia si S. Benni "Ahmed l’ambulante" gentilmente concessa dall’autore e dall’editore Feltrinelli)
Nel settembre del ‘92, aggirandoci per lo stand Rinascita della festa nazionale dell’Unità di Reggio Emilia, ci è capitato di leggerci ad alta voce questa poesia di Stefano Benni. Accogliendo l’invito del retrocopertina del libro ("Ballate", Feltrinelli 1991), abbiamo deciso di metterla in musica; ne è nata questa canzone dal suono per noi insolitamente mediterraneo. Abbiamo fatto sentire il pezzo al Poeta in persona, ricevendone la benedizione. Ancora grazie Stefano.
Introduzione vocale del: Coro Saharawi
Alle percussioni: Kaba cavazzuti
Coro finale: Coro partigiano
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Suoni nei Modena city ramblers?
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 14-07-2004 19:41 |
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Questo topic mi fa raggelare di terrore.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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philipcat
 Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 14-07-2004 21:09 |
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quote: In data 2004-07-14 19:41, sandrix81 scrive:
Questo topic mi fa raggelare di terrore.
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Hai ragione, Sandrix.
Non sia mai che per sbaglio si metta in pericolo l'egemonia dei cerebrolesi.
Moderatori, un po' d'attenzione, caspiterina!
Sandrix mi si turba...
_________________
Le brave bambine vanno in paradiso.
Quelle cattive vanno dappertutto.
[ Questo messaggio è stato modificato da: philipcat il 14-07-2004 alle 22:34 ] |
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Pythoniana
 Reg.: 06 Lug 2004 Messaggi: 1257 Da: Gorizia (GO)
| Inviato: 15-07-2004 10:17 |
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Se t'interessa la letteratura africana in genere, mio buon Topper, sappi che Moussa Sene-Absa, regista senegalese, dice mirabilie di "Una lettera lunga lunga" di Mariame Ba. La lettera è quella che una donna scrive alla seconda moglie dell'ex marito: la protagonista, dopo essere stata ripudiata in favore della destinataria della lettera, prende armi e bagagli e dall'Africa (Senegal?) si trasferisce negli Usa con i figli. Quando apprende della morte dell'uomo, prende carta e penna e scrive la suddetta lettera alla "rivale". Io non l'ho letto, ma Sene-Absa lo definisce un autentico capolavoro e "il libro che regalerei ad uno straniero per spiegargli la società africana".
_________________ "Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra, disse Kayam." Nazim Hikmet |
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