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Paint it black |
Alligatore

 Reg.: 06 Mag 2004 Messaggi: 34 Da: Laguna Nera (es)
| Inviato: 09-06-2004 21:14 |
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A volte ho la sesazione di udire una voce in lontananza, ma non riesco a cogliere il significato delle sue parole. Altre volte ho come il presentimento che questa voce non si rivolga a me e allora smetto di ascoltare. A volte è come se vedessi la realtà distorta da un sottile velo trasparente che mi separa dal resto del mondo. Non sono mai riuscito a sollevare il velo e a guardare le cose per quello che sono realmente, ma credo che questo ormai non abbia più alcuna importanza...
Quando ero piccolo osservavo la realtà attraverso le ombre che essa proiettava e non ho più nessun ricordo che non sia avvolto da questa oscurità artificiale. E' come se la casa in cui ho vissuto per tanti anni da bambino fosse stata sempre buia e ogni volta che qualcuno volgeva lo sguardo verso di me avevo la sgradevole sensazione che lo facesse per rimproverarmi di qualcosa... non sapevo nemmeno io di cosa si trattasse, ma ero certo di essere colpevole.
Di mio padre non ho nessun ricordo, era come se non esistesse. Lavorava tutto il giorno e quando la sera rientrava a casa non gli rivolgevo nemmeno la parola. Parlavo solo con mia madre, perchè era l'unica che in qualche modo si sforzasse di ascoltarmi. Eppure nemmeno lei era in grado di capire ciò che cercavo invano di esprimere, così alla fine decisi di non parlare più nemmeno con lei. Cominciai allora a fare un sogno ricorrente: eravamo soli, io e lei, in una stanza buia. Io le parlavo e lei mi ascoltava. Sembrava capire quello che dicevo, ma d'un tratto il suo sguardo cambiava e si riempiva di odio feroce. Io cominciavo a tremare e a balbettare finchè lei non si tramutava in una specie di orribile mostro e tentava di divorarmi. Non ricordo più quante volte, da bambino, mi sono svegliato dal sonno urlando, in preda a spasmodici attacchi di ansia. Mio padre invece non l'ho mai sognato. Non mi sorprenderebbe se un giorno mi ritrovassi di fronte alla sua lapide a domandarmi chi diavolo fosse quell'uomo.
Con gli amici ho sempre avuto un pessimo rapporto, la maggior parte di quelli che ho avuto in passato ora li odio e vorrei che fossero morti, non so nemmeno io il perchè. L'unico che ho smesso di odiare è morto davvero, si è ucciso. Forse ho considerato la sua morte una punizione sufficente o forse l'ho semplicemente invidiato. Ora non ho amici, perchè non mi permetto di averne. Amo una ragazza con la quale non riesco ad entrare in una condizione di intimità psicologica. Credo di non essere in grado di amare completamente una persona, perchè quando mi lascio andare le ombre del passato ritornano e inghiottono tutto ciò che mi circonda. Mi sto lentamente rendendo conto di non essere riuscito a godere di niente che possa comunemente definirsi vita e ogni cosa nuova che faccio la porto avanti quasi per inerzia, tanto per manifestare una parvenza di normalità nei confronti delle persone che mi stanno attorno.
So che quella voce che ora sento tanto lontana mi sta abbandonando e non tornerà mai più. Non sono mai riuscito ad ascoltarla, così come nessuno è stato in grado di ascoltare me, perchè in fondo credo di essere io a non sapermi esprimere e a non saper prestare attenzione agli altri. Non accetto la realtà per quello che è, non accetto di essere parte di un qualcosa che odio profondamente, ma ancor più, non sono in grado di accettare me stesso. Odio il mio corpo e odio la mia mente. Solo qualche volta faccio finta che non sia così e riesco quasi a sentirmi bene...
Ed ora che sono metà uomo e metà rettile mi chiedo se mai nella mia vita sono davvero mai stato solo un uomo, con le gioie e i problemi che questo comporta.
_________________ L'uomo alligatore |
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edywan78
 Reg.: 13 Gen 2004 Messaggi: 645 Da: edywan (AO)
| Inviato: 11-06-2004 00:25 |
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wow!
...dico wow!
spero che tu non ti sia già suicidato e che possa leggere questa imbarazzante risposta.
non so se quello che hai scritto è l'inizio di un racconto o l'inizio del TUO racconto... ma io vivo più o meno così come hai descritto.
con due piccole differenze,una è che non ho mai fatto certi incubi... e due, che non guardo così spesso al passato... di fronte a me c'è un orizzonte...mooooooooooolto vago, a volte non lo vedo neanche ma so che c'è.
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