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Autore LA GUERRA DI PIERO
RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 06-03-2004 22:54  


Piero si alza, pronto combattere la sua quotidiana guerra con la vita. Si lava i denti, si mette la divisa, esce. oggi deve lavorare in una città lontana da casa sua. Lì c’è una riunione di 8 stati ke decidono della vita di tutti, anke della sua. Tanta gente è in piazza per manifestare contro questo dispotismo, in favore della libertà, della pace e dell’equità. Vorrebbe essere dalla parte di ki, per una volta, manifesta anke per i suoi ideali, gli ideali di uno ke prende 500 euro al mese con il riskio di farsi taglire la gola.
La risposta ai suoi desideri di kiedere un po’ di umanità allo stato, al mondo, gli arriva con una bottiglia lanciata ke per poco nn lo acceca. Sente urla di furore, gente ke impreca contro lo stato, lancia sassi alla polizia, grida “sbirri infami!”. Tanti sono figli di ministri. Piero si perde nei suoi pensieri frustrati, mentre poggia lo scudo a terra. Parte una carica dei suoi colleghi, lui rimane impalato. Il maresciallo gli tira uno scappellotto e lo insulta pesantemente. Nn è certo questo il momento di “stare a pensare”. Intorno a lui i colleghi, tante realtà alienate dalla realtà, accarezzano con i manganelli la gente ke c’è intorno. Partono sassaiole contro gli “alieni sottopagati”. Partono cori partigiani, partono cori contro gli alieni. Oggi è la giornata della democrazia, dicono i giornali. C sono tante persone in piazza per manifestare pacificamente. Oggi c’è il sole per ki, beato lui, è sceso in piazza per fare valere i diritti di ki sta peggio delle 8 matrone ke siedono a palazzo ducale.
Piero maledice lo stato ke gli passa il suo misero stipendio da alieno. Alza il manganello e nn si cura degli insulti ke gli arrivano. Nn lo batte sulla testa di nessuno……lo sventola in aria come il vessillo di un ideale, come un contadino nella rivoluzione francese alzava la forca. Alza e grida ke vuole equità per tutti. Nessuno lo caga. Piero ha 39 anni. Sta per arrivare ai 40. Nn ha una famiglia, nn ha figli, nn ha una fidanzata, nn ha soldi. La mamma, ogni volta ke esce di casa per lavorare, gli dice “stai attento”. “E de ke?” le risponde Piero. Piero è ingenuo e sognatore, ma crede anke lui negli ideali per i quali tanta gente oggi è scesa in piazza. La pace, in primo luogo. Lo stato e la violenza lo obbligano a indossare un arma. Lui fa di quell’arma..un’arma per credere in quale cosa, il simbolo di una condizione…..lui fa parte del proletariato.
Piero si sta perdendo in questi pensieri. Lo scudo cade a terra e comincia a roteare. Piero ha sempre il manganello, la sua “arma”, il suo simbolo, impugnato e tenuto in alto, in nome della libertà e dell’equità. Tutti intorno a lui la pensano come lui. Piero viene dal sud. Piero è generoso, ingenuo, ma generoso. Piero nn è violento. Mente i suoi colleghi, stressati e con kissà quali pensieri in mente, intorno a lui lacerano e massacrano con i manganelli, lui sta lì e alza il manganello come una bandiera.
Da lontano parte uno sparo. Un alieno ha ucciso un “ragzzo”. Nn importa come, nn importa la situazione. Uno sbirro ha ucciso un ragazzo. Una vita spezzata. Era un ragazzo vivace, allegro, contento della sua vita. Aveva molti amici. Quel giorno volevano manifestare per i loro ideali. Per gli ideali ke condivideva anke piero. Piero si rende conto ke tutto è successo davanti ai suoi okki, mentre icolleghi, ora corrono ai ripari. Il corpo del ragazzo giace per terra, davanti a lui, con un rivolo di sangue ke scorre dalla sua testa. Il silenzio, intorno, è agghiacciante. Ricominciano le grida, gli insulti, questa volta ancora più forti, questa volta ancora più feroci.
Piero si rende conto adesso ke la violenza ha sopraffatto ogni ideale. Ke l’odio ha sopraffatto ogni sentimento di libertà, di equità, ke la gente pacificamente ricercava. Piero si sente insultare. Nn è uno di loro. Se la bottiglia lanciata nn era bastata a farglielo capire, ora il concetto gli è ben kiaro.
Lui è un alieno, un mostro….è lui il violento.
Piero nn ha ideali per la gente. Piero è nemico del popolo, è al servizio dello stato. Nn ha diritto di manifestare, ma solo di subire. Ha il dovere di subire.
Ora un ragazzo ha pagato l’indifferenza dello stato. La colpa è di Piero. Dei colleghi di piero, degli sbirri. Piero sa ke se nn alzerà il manganello sulla testa di qualcuno, in caserma troverà altri manganelli pronti per lui. Tante ramanzine e la vate di capo. Piero deve essere violento. Rappresenta lo stato e si deve comportare come lo stato. Fanculo l’opinione pubblica. Piero…….devi essere violento se no quelli t ammazzano. Nn glie ne fotte una minkia a nessuno se anke tu condividi i loro ideali…tu sei diverso….nn ti vogliono nella loro democrazia, Piero! Svegliati Piero!
Questo gli dicono. Piero spalanca gli okki verso la sua vita. Piero era ottimista. Ora, però, gli viene in mente la mamma ke gli dice “stai attento”. Ora capisce perkè. Piero è un figliastro della società, nn ha diritti, solo doveri; è un aborto del mondo. In questura lo conoscono come un numero.
Intorno a lui riprendono le sassaiole. Ancora insulti, ancora bottiglie. Kissà ki ha sparato a quel ragazzo. Ma di sicuro ora sarà fuggito. Le camionette corrono, rombano, si portano via tutto quello ke trovano per la strada. Indecorosamente le forze dell’ordine fanno ritorno alle caserme. Piero è rimasto. Capisce ora ke lui è il bersaglio, ke l’odio si concentra su di lui. Ki cazzo se ne frega se prende 500 euro al mese come gli operai ke c sono li in mezzo e ke possoo protestare. Lui è il nemico. Ki cazzo se ne frega se nn l’ha ucciso lui, il ragazzo. Piero pagherà. Pagherà la sua innocenza, pagherà la sua ingenuità. Pagherà per nn aver dato retta a sua mamma, pagherà per essersi illuso di poter credere in qualke ideale. Piero nn trova il suo casco.
Parte un sasso dalla folla imbestialita. Piero nn ha lo scudo, nn ha il manganello. Li aveva posati a terra per lo sconforto e per gli ideali a cui si illudeva di nn poter rinunciare.
Piero viene colpito da quella pietra. Piero vede il buio. Piero è caduto. Tutto intorno tace. Un uomo della sua età gli va vicino, con la sciarpa sul volto e il casco in testa. Gli dà un calcio. Piero nn si muove più. Si può tornare a manifestare per la pace e la libertà.
Finalmente tutto si calma. Il ragazzo è stato vendicato. Una truppa di alieni smuove piero dal suo letto di cocci di bottiglia e di cubetti di porfido, e lo trascina via con se. Nn sono capaci di provare dispiacere per aver perso un collega. Provano pena e pesantezza d’animo. Lo stato gli ha insegnato così. Camminano con i para okki, in mezzo alla nebbia dei lacrimogeni. Un’orda di avvoltoi informatori gli si avvicina. Legge nei loro sguardi l’annullamento di ogni pensiero. Li lascia perdere. Si avvicina ai manifestanti, ke raccontano le barbarie di piero e dei suoi colleghi.
Passano gli anni. La mamma di piero è morta di crepa cuore. La notizia gliel’avevano portata dei colleghi di suo figlio. “Piero nn è stato abbastanza attento” pensava. Piero bisognava seguirlo come un bambino, piero era un sognatore.
Sono passati gli anni, dunque, e si aprono delle inkieste. Le accuse si sprecano. La morte di piero viene strumentalizzata dai sindacati di polizia.
I processi nn finiscono mai. Tant manifestanti vengono assolti. Tanti alieni no.
Qualcuno sta per scoprire di ki era la mano ke ha premuto il grilletto durante gli scontri.
Viene fuori un nome, ke qualcuno rispolvera, dopo ke venne dimenticato. Piero. Dicono Piero. Lo dicono gli stessi alieni. La gente si ricorda “ki? Piero? Ah…si lo sbirro ke è morto”. Si decide. Piero ha ammazzato il ragazzo. Nn gliene frega un cazzo a nessuno se fosse vero o no. I magistrati tirano fuori la legittima difesa. I manifestanti sono assolti. Piero no. L’indifferenza regna sovrana. Meno male ke è morto, era un criminale. Verrà cstruito un monumento al ragazzo. Piero cadrà nel dimenticatoio, dopo essere passato per l’infamia.
Piero ha perso la sua guerra.

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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 07-03-2004 03:15  
Belle parole, Richie. Belle parole...
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 07-03-2004 10:32  
Grazie al mitico faber de andrè.....lui compose la guerra d piero.....una canzone tra le più belle d'italia. Io ho solo trasposto il concetto sui giorni nostri.....
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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 10-04-2006 16:28  
e magari tutti i poliziotti fossero come Piero....
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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 10-04-2006 20:53  
Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi



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Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!

Happiness only real when shared.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 10-04-2006 21:02  
quote:
In data 2004-03-07 03:15, sandrix81 scrive:
Belle parole, Richie. Belle parole...



argh, non ricordo che cacchio di citazione è.
comunque mi ricordo che era per sfottere...
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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stefy12

Reg.: 25 Mar 2002
Messaggi: 1286
Da: Brissego CH (es)
Inviato: 10-04-2006 21:03  
quote:
In data 2006-04-10 21:02, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2004-03-07 03:15, sandrix81 scrive:
Belle parole, Richie. Belle parole...



argh, non ricordo che cacchio di citazione è.
comunque mi ricordo che era per sfottere...



E chi l'avrebbe mai detto?!

A me non me ne fotte un cazzo (cit.)
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He felt in his pocket for the cold chain of the fake Horcrux, which he now carried with him everywhere, not as a talisman, but as a reminder of what it had cost and what remained still to do. (JKR, HP6)

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 10-04-2006 21:05  
ahahahah stefy, ti amo
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stefy12

Reg.: 25 Mar 2002
Messaggi: 1286
Da: Brissego CH (es)
Inviato: 10-04-2006 21:09  
quote:
In data 2006-04-10 21:05, sandrix81 scrive:
ahahahah stefy, ti amo



Beh,come non approfittarne, l'altro topic era proprio qui sotto...

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 10-04-2006 21:13  
quote:
In data 2006-04-10 21:02, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2004-03-07 03:15, sandrix81 scrive:
Belle parole, Richie. Belle parole...



argh, non ricordo che cacchio di citazione è.
comunque mi ricordo che era per sfottere...




E' inutile che ti affanni a liquidare la tua infinita schiappaggine.
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