FilmUP.com > Forum > Off Topic - Se uno nasce rotondo potrebe divenire nel tempo quadrato?
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FilmUP Forum Index > Under_Score > Off Topic > Se uno nasce rotondo potrebe divenire nel tempo quadrato?   
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Autore Se uno nasce rotondo potrebe divenire nel tempo quadrato?
mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 15-05-2006 16:01  
difficilmente una persono può cambiare il suo radicale modo di essere. già dalla primissima infanzia abbiamo scritto e costruito nella nostra mente un certo copione di vita esistenziale. ci potranno essere nel tempo alcuni ritocchi ma la base è sempre la stessa. quindi abbiamo solo da perfezionare tale copione e recitare la nostra maschera di ruolo sociale
_________________
Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia!

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Leon308

Reg.: 22 Feb 2006
Messaggi: 5416
Da: Napoli (NA)
Inviato: 15-05-2006 16:01  
quote:
In data 2006-05-15 15:52, mario54 scrive:
Imperfezione ortografica a parte i miei topic sono comunque validi e comprensibili


proprio nulla da ridire sui topic...anzi direi che sono quelli più stimolanti...

_________________
Quando su un solo fatto tutti la pensano allo stesso modo, vuol dire che nessuno pensa molto (Walt Withman)

[ Questo messaggio è stato modificato da: Leon308 il 15-05-2006 alle 16:03 ]

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 15-05-2006 16:05  
quote:
In data 2006-05-15 16:01, Leon308 scrive:
quote:
In data 2006-05-15 15:52, mario54 scrive:
Imperfezione ortografica a parte i miei topic sono comunque validi e comprensibili


proprio nulla da ridire sui topic...anzi direi che sono quelli più stimolanti...

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Quando su un solo fatto tutti la pensano allo stesso modo, vuol dire che nessuno pensa molto (Walt Withman)

[ Questo messaggio è stato modificato da: Leon308 il 15-05-2006 alle 16:03 ]

ti ringrazio Leon. hai letto il topic sopra a questo. qui ho fatto una piccola riflessione
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Leon308

Reg.: 22 Feb 2006
Messaggi: 5416
Da: Napoli (NA)
Inviato: 15-05-2006 16:30  
quote:
In data 2006-05-15 16:01, mario54 scrive:
difficilmente una persono può cambiare il suo radicale modo di essere. già dalla primissima infanzia abbiamo scritto e costruito nella nostra mente un certo copione di vita esistenziale. ci potranno essere nel tempo alcuni ritocchi ma la base è sempre la stessa. quindi abbiamo solo da perfezionare tale copione e recitare la nostra maschera di ruolo sociale


Concordo quando parli della base caratteriale che resta nel tempo, ora nel corso della vita possono esserci alcuni ritocchi, così come drastici cambiamenti, tuttavia credo sia impossibile minare le fondamenta del nostro essere, quelle le puoi seppellire o nascondere ma mai cancellarle completamente.
Per quanto riguarda invece i fattori esterni, credo che quello principale e di gran lunga maggiore rispetto agli altri sia l'esperienza. Ecco in sostanza si potrebbe dire che noi cambiamo conseguentemente all'esperienza...

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[ Questo messaggio è stato modificato da: Leon308 il 15-05-2006 alle 16:31 ]

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 15-05-2006 16:42  
quote:
In data 2006-05-15 16:30, Leon308 scrive:
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In data 2006-05-15 16:01, mario54 scrive:
difficilmente una persono può cambiare il suo radicale modo di essere. già dalla primissima infanzia abbiamo scritto e costruito nella nostra mente un certo copione di vita esistenziale. ci potranno essere nel tempo alcuni ritocchi ma la base è sempre la stessa. quindi abbiamo solo da perfezionare tale copione e recitare la nostra maschera di ruolo sociale


Concordo quando parli della base caratteriale che resta nel tempo, ora nel corso della vita possono esserci alcuni ritocchi, così come drastici cambiamenti, tuttavia credo sia impossibile minare le fondamenta del nostro essere, quelle le puoi seppellire o nascondere ma mai cancellarle completamente.
Per quanto riguarda invece i fattori esterni, credo che quello principale e di gran lunga maggiore rispetto agli altri sia l'esperienza. Ecco in sostanza si potrebbe dire che noi cambiamo conseguentemente all'esperienza...

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[ Questo messaggio è stato modificato da: Leon308 il 15-05-2006 alle 16:31 ]

Noi cambiamo perchè l'esperienza ci insegna a vivere

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[ Questo messaggio è stato modificato da: mario54 il 15-05-2006 alle 16:47 ]

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 15-05-2006 16:47  
quote:
In data 2006-05-15 14:11, mario54 scrive:
Mi spiego meglio: si sa che l'ambiente muta parte dell'individuo, ma ciò credo che avvenga solo in maniera parziale, nel senso che sono prestabilite già dalla nostra nascita le caratteristiche fisiologiche e comportamentali dell'individuo.

ora secondo voi in che missura influisce la famiglia, l'educazione la socetà sul mutamento complessivo dell'individuo?




Sicuramente, nella maggior parte dei casi, la fasmiglia e l'ambiente in cui si nasce e in cui si passa la prima infanzia influiscono notevolmente sulla personalità dell'individuo.
Normalmente la famiglia ha un influenza abbastanza positiva.
Con l'adolescenza, però possono capitare eventi o si possono fare certe frequentazioni che allontanano a quella che è l'impronta data sull'individuo dalla famiglia e portarlo a cambiare.
Quel che credo io è che si nasce in un certo modo ed i mutamenti che avvengono dopo in realtà non sono veri mutamenti. C'è chi non vuole accettarsi così com'è e vuole sperimentare nuovi modi di essere. Ma difficilmente un sensibile, una persona dolce, diventerà, così eper un processo naturale, violento o intransigente.
uno può cambiare solo per darsi certi atteggiamenti.
Viceversa uno che nasce in certi ambienti che lasciano su di lui un'impronta indelebile, per esempio violenta, dovrà fare sforzi enormi per cambiare. Ma il cambiamento, secondo me, dopo una certa età è sempre coattivo. mai spontaneo. e conosco persone che, purtroppo, volendoa tutti i costi cambiare sono finite davvero male.
_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 15-05-2006 16:53  
quote:
In data 2006-05-15 16:47, RICHMOND scrive:
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In data 2006-05-15 14:11, mario54 scrive:
Mi spiego meglio: si sa che l'ambiente muta parte dell'individuo, ma ciò credo che avvenga solo in maniera parziale, nel senso che sono prestabilite già dalla nostra nascita le caratteristiche fisiologiche e comportamentali dell'individuo.

ora secondo voi in che missura influisce la famiglia, l'educazione la socetà sul mutamento complessivo dell'individuo?




Sicuramente, nella maggior parte dei casi, la fasmiglia e l'ambiente in cui si nasce e in cui si passa la prima infanzia influiscono notevolmente sulla personalità dell'individuo.
Normalmente la famiglia ha un influenza abbastanza positiva.
Con l'adolescenza, però possono capitare eventi o si possono fare certe frequentazioni che allontanano a quella che è l'impronta data sull'individuo dalla famiglia e portarlo a cambiare.
Quel che credo io è che si nasce in un certo modo ed i mutamenti che avvengono dopo in realtà non sono veri mutamenti. C'è chi non vuole accettarsi così com'è e vuole sperimentare nuovi modi di essere. Ma difficilmente un sensibile, una persona dolce, diventerà, così eper un processo naturale, violento o intransigente.
uno può cambiare solo per darsi certi atteggiamenti.
Viceversa uno che nasce in certi ambienti che lasciano su di lui un'impronta indelebile, per esempio violenta, dovrà fare sforzi enormi per cambiare. Ma il cambiamento, secondo me, dopo una certa età è sempre coattivo. mai spontaneo. e conosco persone che, purtroppo, volendoa tutti i costi cambiare sono finite davvero male.


Nel bene e nel male dobbiamo cercare di accettarsi per quello che di natura siamo. nel caso vi sia una componente negativa nel nostro modo di essere dobbiamo cercare di migliorarla, o fare in modo di assecondarla.
di sicuro quello che è più eficace è il fatto di riuscire a prendere coscenza del proprio modo di essere
_________________
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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 15-05-2006 17:02  
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In data 2006-05-15 16:53, mario54 scrive:
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In data 2006-05-15 16:47, RICHMOND scrive:
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In data 2006-05-15 14:11, mario54 scrive:
Mi spiego meglio: si sa che l'ambiente muta parte dell'individuo, ma ciò credo che avvenga solo in maniera parziale, nel senso che sono prestabilite già dalla nostra nascita le caratteristiche fisiologiche e comportamentali dell'individuo.

ora secondo voi in che missura influisce la famiglia, l'educazione la socetà sul mutamento complessivo dell'individuo?




Sicuramente, nella maggior parte dei casi, la fasmiglia e l'ambiente in cui si nasce e in cui si passa la prima infanzia influiscono notevolmente sulla personalità dell'individuo.
Normalmente la famiglia ha un influenza abbastanza positiva.
Con l'adolescenza, però possono capitare eventi o si possono fare certe frequentazioni che allontanano a quella che è l'impronta data sull'individuo dalla famiglia e portarlo a cambiare.
Quel che credo io è che si nasce in un certo modo ed i mutamenti che avvengono dopo in realtà non sono veri mutamenti. C'è chi non vuole accettarsi così com'è e vuole sperimentare nuovi modi di essere. Ma difficilmente un sensibile, una persona dolce, diventerà, così eper un processo naturale, violento o intransigente.
uno può cambiare solo per darsi certi atteggiamenti.
Viceversa uno che nasce in certi ambienti che lasciano su di lui un'impronta indelebile, per esempio violenta, dovrà fare sforzi enormi per cambiare. Ma il cambiamento, secondo me, dopo una certa età è sempre coattivo. mai spontaneo. e conosco persone che, purtroppo, volendoa tutti i costi cambiare sono finite davvero male.


Nel bene e nel male dobbiamo cercare di accettarsi per quello che di natura siamo. nel caso vi sia una componente negativa nel nostro modo di essere dobbiamo cercare di migliorarla, o fare in modo di assecondarla.
di sicuro quello che è più eficace è il fatto di riuscire a prendere coscenza del proprio modo di essere




iNsomma....cercare di cambiare in meglio si....ma tutto sta a che concetto uno ha di "meglio". Perchè probabilmente dipende dall'individuo. C'è chi vuole cambiare e farsi passare per un miliardario quando in realtà non è così, solo per essere accettato in un gruppo di albarini, pariolini, sancarlini (chiamiamoli un po' come cavolo ci pare...). Chi invece inizia a fumare per farsi accettare, quando magari in realtà detesta il fumo. Per arrivare a chi si droga. Insomma....il voler cambiare a tutti i costi trovo sia qulcosa di sbagliato. E anche molto pericoloso.
ma probabilmente sta alla famiglia ceracare, fin dalla rpima infanzia, di far capire quali sono le giuste frequentazioni e come ci si deve rapportare con gli altri.
questo ragionamento e questo topic si ricollegano a quello aperto qualche giorno fa in cui ci si domandava quanto si sia disposti ad accettare il rpossimo così come è.

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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 15-05-2006 17:18  
quote:
In data 2006-05-15 17:02, RICHMOND scrive:
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In data 2006-05-15 16:53, mario54 scrive:
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In data 2006-05-15 16:47, RICHMOND scrive:
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In data 2006-05-15 14:11, mario54 scrive:
Mi spiego meglio: si sa che l'ambiente muta parte dell'individuo, ma ciò credo che avvenga solo in maniera parziale, nel senso che sono prestabilite già dalla nostra nascita le caratteristiche fisiologiche e comportamentali dell'individuo.

ora secondo voi in che missura influisce la famiglia, l'educazione la socetà sul mutamento complessivo dell'individuo?




Sicuramente, nella maggior parte dei casi, la fasmiglia e l'ambiente in cui si nasce e in cui si passa la prima infanzia influiscono notevolmente sulla personalità dell'individuo.
Normalmente la famiglia ha un influenza abbastanza positiva.
Con l'adolescenza, però possono capitare eventi o si possono fare certe frequentazioni che allontanano a quella che è l'impronta data sull'individuo dalla famiglia e portarlo a cambiare.
Quel che credo io è che si nasce in un certo modo ed i mutamenti che avvengono dopo in realtà non sono veri mutamenti. C'è chi non vuole accettarsi così com'è e vuole sperimentare nuovi modi di essere. Ma difficilmente un sensibile, una persona dolce, diventerà, così eper un processo naturale, violento o intransigente.
uno può cambiare solo per darsi certi atteggiamenti.
Viceversa uno che nasce in certi ambienti che lasciano su di lui un'impronta indelebile, per esempio violenta, dovrà fare sforzi enormi per cambiare. Ma il cambiamento, secondo me, dopo una certa età è sempre coattivo. mai spontaneo. e conosco persone che, purtroppo, volendoa tutti i costi cambiare sono finite davvero male.


Nel bene e nel male dobbiamo cercare di accettarsi per quello che di natura siamo. nel caso vi sia una componente negativa nel nostro modo di essere dobbiamo cercare di migliorarla, o fare in modo di assecondarla.
di sicuro quello che è più eficace è il fatto di riuscire a prendere coscenza del proprio modo di essere




iNsomma....cercare di cambiare in meglio si....ma tutto sta a che concetto uno ha di "meglio". Perchè probabilmente dipende dall'individuo. C'è chi vuole cambiare e farsi passare per un miliardario quando in realtà non è così, solo per essere accettato in un gruppo di albarini, pariolini, sancarlini (chiamiamoli un po' come cavolo ci pare...). Chi invece inizia a fumare per farsi accettare, quando magari in realtà detesta il fumo. Per arrivare a chi si droga. Insomma....il voler cambiare a tutti i costi trovo sia qulcosa di sbagliato. E anche molto pericoloso.
ma probabilmente sta alla famiglia ceracare, fin dalla rpima infanzia, di far capire quali sono le giuste frequentazioni e come ci si deve rapportare con gli altri.
questo ragionamento e questo topic si ricollegano a quello aperto qualche giorno fa in cui ci si domandava quanto si sia disposti ad accettare il rpossimo così come è.



Sono daccordo con te che nel cercare di cambiare a tutti i costi può portare a una vera e propria psicosi a volte auto- distruttiva, e che quindi sarebbe più appropriato limitarsi a corregere certi modi negativi di essere, senza farne un dramma ossessivo se non si è riusciti nel proprio intento
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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 15-05-2006 17:22  
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In data 2006-05-15 17:18, mario54 scrive:
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In data 2006-05-15 17:02, RICHMOND scrive:
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In data 2006-05-15 16:53, mario54 scrive:
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In data 2006-05-15 16:47, RICHMOND scrive:
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In data 2006-05-15 14:11, mario54 scrive:
Mi spiego meglio: si sa che l'ambiente muta parte dell'individuo, ma ciò credo che avvenga solo in maniera parziale, nel senso che sono prestabilite già dalla nostra nascita le caratteristiche fisiologiche e comportamentali dell'individuo.

ora secondo voi in che missura influisce la famiglia, l'educazione la socetà sul mutamento complessivo dell'individuo?




Sicuramente, nella maggior parte dei casi, la fasmiglia e l'ambiente in cui si nasce e in cui si passa la prima infanzia influiscono notevolmente sulla personalità dell'individuo.
Normalmente la famiglia ha un influenza abbastanza positiva.
Con l'adolescenza, però possono capitare eventi o si possono fare certe frequentazioni che allontanano a quella che è l'impronta data sull'individuo dalla famiglia e portarlo a cambiare.
Quel che credo io è che si nasce in un certo modo ed i mutamenti che avvengono dopo in realtà non sono veri mutamenti. C'è chi non vuole accettarsi così com'è e vuole sperimentare nuovi modi di essere. Ma difficilmente un sensibile, una persona dolce, diventerà, così eper un processo naturale, violento o intransigente.
uno può cambiare solo per darsi certi atteggiamenti.
Viceversa uno che nasce in certi ambienti che lasciano su di lui un'impronta indelebile, per esempio violenta, dovrà fare sforzi enormi per cambiare. Ma il cambiamento, secondo me, dopo una certa età è sempre coattivo. mai spontaneo. e conosco persone che, purtroppo, volendoa tutti i costi cambiare sono finite davvero male.


Nel bene e nel male dobbiamo cercare di accettarsi per quello che di natura siamo. nel caso vi sia una componente negativa nel nostro modo di essere dobbiamo cercare di migliorarla, o fare in modo di assecondarla.
di sicuro quello che è più eficace è il fatto di riuscire a prendere coscenza del proprio modo di essere




iNsomma....cercare di cambiare in meglio si....ma tutto sta a che concetto uno ha di "meglio". Perchè probabilmente dipende dall'individuo. C'è chi vuole cambiare e farsi passare per un miliardario quando in realtà non è così, solo per essere accettato in un gruppo di albarini, pariolini, sancarlini (chiamiamoli un po' come cavolo ci pare...). Chi invece inizia a fumare per farsi accettare, quando magari in realtà detesta il fumo. Per arrivare a chi si droga. Insomma....il voler cambiare a tutti i costi trovo sia qulcosa di sbagliato. E anche molto pericoloso.
ma probabilmente sta alla famiglia ceracare, fin dalla rpima infanzia, di far capire quali sono le giuste frequentazioni e come ci si deve rapportare con gli altri.
questo ragionamento e questo topic si ricollegano a quello aperto qualche giorno fa in cui ci si domandava quanto si sia disposti ad accettare il rpossimo così come è.



Sono daccordo con te che nel cercare di cambiare a tutti i costi può portare a una vera e propria psicosi a volte auto- distruttiva, e che quindi sarebbe più appropriato limitarsi a corregere certi modi negativi di essere, senza farne un dramma ossessivo se non si è riusciti nel proprio intento




un mio amico si è suicidato per una cosa di questo tipo.
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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
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Da: nichelino (TO)
Inviato: 15-05-2006 17:27  
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In data 2006-05-15 17:22, RICHMOND scrive:
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In data 2006-05-15 17:18, mario54 scrive:
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In data 2006-05-15 17:02, RICHMOND scrive:
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In data 2006-05-15 16:53, mario54 scrive:
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In data 2006-05-15 16:47, RICHMOND scrive:
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Sicuramente, nella maggior parte dei casi, la fasmiglia e l'ambiente in cui si nasce e in cui si passa la prima infanzia influiscono notevolmente sulla personalità dell'individuo.
Normalmente la famiglia ha un influenza abbastanza positiva.
Con l'adolescenza, però possono capitare eventi o si possono fare certe frequentazioni che allontanano a quella che è l'impronta data sull'individuo dalla famiglia e portarlo a cambiare.
Quel che credo io è che si nasce in un certo modo ed i mutamenti che avvengono dopo in realtà non sono veri mutamenti. C'è chi non vuole accettarsi così com'è e vuole sperimentare nuovi modi di essere. Ma difficilmente un sensibile, una persona dolce, diventerà, così eper un processo naturale, violento o intransigente.
uno può cambiare solo per darsi certi atteggiamenti.
Viceversa uno che nasce in certi ambienti che lasciano su di lui un'impronta indelebile, per esempio violenta, dovrà fare sforzi enormi per cambiare. Ma il cambiamento, secondo me, dopo una certa età è sempre coattivo. mai spontaneo. e conosco persone che, purtroppo, volendoa tutti i costi cambiare sono finite davvero male.


Nel bene e nel male dobbiamo cercare di accettarsi per quello che di natura siamo. nel caso vi sia una componente negativa nel nostro modo di essere dobbiamo cercare di migliorarla, o fare in modo di assecondarla.
di sicuro quello che è più eficace è il fatto di riuscire a prendere coscenza del proprio modo di essere




iNsomma....cercare di cambiare in meglio si....ma tutto sta a che concetto uno ha di "meglio". Perchè probabilmente dipende dall'individuo. C'è chi vuole cambiare e farsi passare per un miliardario quando in realtà non è così, solo per essere accettato in un gruppo di albarini, pariolini, sancarlini (chiamiamoli un po' come cavolo ci pare...). Chi invece inizia a fumare per farsi accettare, quando magari in realtà detesta il fumo. Per arrivare a chi si droga. Insomma....il voler cambiare a tutti i costi trovo sia qulcosa di sbagliato. E anche molto pericoloso.
ma probabilmente sta alla famiglia ceracare, fin dalla rpima infanzia, di far capire quali sono le giuste frequentazioni e come ci si deve rapportare con gli altri.
questo ragionamento e questo topic si ricollegano a quello aperto qualche giorno fa in cui ci si domandava quanto si sia disposti ad accettare il rpossimo così come è.



Sono daccordo con te che nel cercare di cambiare a tutti i costi può portare a una vera e propria psicosi a volte auto- distruttiva, e che quindi sarebbe più appropriato limitarsi a corregere certi modi negativi di essere, senza farne un dramma ossessivo se non si è riusciti nel proprio intento




un mio amico si è suicidato per una cosa di questo tipo.


Dispiace sentirtelo dire ... certamente tale tuo amico non ha accettato il suo modo di essere e quindi abbia drasticamente negato con il suicidio la sua esistenza
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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 15-05-2006 17:32  
Sarebbe troppo lunga spiegare. Ma purtroppo pressapoco è andata così. Non si è mai saputo accettare. In un modo o nell'altro ha sempre voluto mentire a se stesso e agli altri. ed è finito come è finito.
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mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 15-05-2006 17:34  
quote:
In data 2006-05-15 17:32, RICHMOND scrive:
Sarebbe troppo lunga spiegare. Ma purtroppo pressapoco è andata così. Non si è mai saputo accettare. In un modo o nell'altro ha sempre voluto mentire a se stesso e agli altri. ed è finito come è finito.


Si è annullato con la droga?
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penny68

Reg.: 14 Nov 2005
Messaggi: 3100
Da: palermo (PA)
Inviato: 15-05-2006 17:51  
Il cambiare il proprio sè è come parlare di chirurgia estetica.Dipende quanto fanno piacere o dispiacciono a noi alcune "pecche" e quanto agli altri.Questo perchè l'"io privato" e quello "sociale" non vivono sempre in perfetta sinergia.

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8ghtBall

Reg.: 04 Feb 2004
Messaggi: 6807
Da: Cesena (FO)
Inviato: 15-05-2006 18:06  
quote:
In data 2006-05-15 17:51, penny68 scrive:
Il cambiare il proprio sè è come parlare di chirurgia estetica.Dipende quanto fanno piacere o dispiacciono a noi alcune "pecche" e quanto agli altri.Questo perchè l'"io privato" e quello "sociale" non vivono sempre in perfetta sinergia.


sarebbe interessante anche approfondire il perchè di questa diversità.
LA società assume il ruolo di gabbia dell'"io privato".
_________________
Altri spazi di cinema:
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