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Cambiare nick.. |
martha72
 Reg.: 08 Ago 2005 Messaggi: 6235 Da: san lorenzo isontino (GO)
| Inviato: 17-11-2005 14:51 |
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quote: In data 2005-11-17 14:42, anthares scrive:
quote: In data 2005-11-17 14:08, martha72 scrive:
Me ne infischio.
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ecco..martha.. ti quoto.
ormai ne hanno sparate talmente tante.. di cazzate.. una più.. una meno.
fa parte del gioco.. o forse non hanno altro da dirsi.
p.s.
e fattela anche tu.. un cazzo di risata, ogni tanto! ( cit. da Mc )
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Infatti,non mi scompongo ..un bacio al pargolo.. |
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Tenenbaum
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 17-11-2005 14:52 |
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quote: In data 2005-11-17 14:28, 83Alo83 scrive:
non ho visto la foto di anthares, ma sono tra i pochi fortunati ad aver visto quella di aralis, ed è bellissima...
chissà se mi odia ancora per quella cosa che non ho fatto.
e chissà se sta bene lei e l'ex nascituro, che probabilmente ormai sarà già alto un metro e ottanta.
| è diventata mamma un anno fa se non erro di un bel bambino che si chiama come me
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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joeblack
 Reg.: 23 Set 2004 Messaggi: 12354 Da: Roma (RM)
| Inviato: 17-11-2005 14:56 |
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quote: In data 2005-11-17 14:52, Tenenbaum scrive:
è diventata mamma un anno fa se non erro di un bel bambino che si chiama come me
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che cazzo di nome è tenenbaum...
anthares ha più gusto.. |
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liliangish
 Reg.: 23 Giu 2002 Messaggi: 10879 Da: Matera (MT)
| Inviato: 17-11-2005 14:56 |
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joeblack
 Reg.: 23 Set 2004 Messaggi: 12354 Da: Roma (RM)
| Inviato: 17-11-2005 14:59 |
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quote: In data 2005-11-17 14:56, liliangish scrive:
ennò, se non v'incazzate non c'è più gusto...
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ahah... amooore: |
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anthares
 Reg.: 21 Set 2004 Messaggi: 14230 Da: Trento (TN)
| Inviato: 17-11-2005 15:00 |
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quote: In data 2005-11-17 14:56, joeblack scrive:
quote: In data 2005-11-17 14:52, Tenenbaum scrive:
è diventata mamma un anno fa se non erro di un bel bambino che si chiama come me
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che cazzo di nome è tenenbaum...
anthares ha più gusto..
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ahahahah
è vero.
non chiamerei mai un figlio tenenbaum.
al massimo.. baum.
_________________ ci vuole intelligenza.. per capire di essere idioti. |
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Tenenbaum
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 17-11-2005 15:00 |
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quote: In data 2005-11-17 14:56, joeblack scrive:
quote: In data 2005-11-17 14:52, Tenenbaum scrive:
è diventata mamma un anno fa se non erro di un bel bambino che si chiama come me
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che cazzo di nome è tenenbaum...
anthares ha più gusto..
| Richie
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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martha72
 Reg.: 08 Ago 2005 Messaggi: 6235 Da: san lorenzo isontino (GO)
| Inviato: 17-11-2005 15:01 |
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ZoraGhost
 Reg.: 15 Feb 2005 Messaggi: 2383 Da: House Domina (es)
| Inviato: 17-11-2005 15:02 |
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Siete tutti dei pazzi.
_________________ Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere. |
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Tenenbaum
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 17-11-2005 15:03 |
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quote: In data 2005-11-17 15:02, ZoraGhost scrive:
Siete tutti dei pazzi.
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_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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eraclito
 Reg.: 14 Mar 2005 Messaggi: 4702 Da: Siano (SA)
| Inviato: 17-11-2005 15:04 |
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...intanto io cambio firma per un pò
_________________ Indietro?....Neanche per prendere la rincorsa!!! |
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ZoraGhost
 Reg.: 15 Feb 2005 Messaggi: 2383 Da: House Domina (es)
| Inviato: 17-11-2005 15:11 |
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non ci interessa
_________________ Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere. |
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McMurphy
 Reg.: 27 Dic 2002 Messaggi: 7223 Da: Verano Brianza (MI)
| Inviato: 17-11-2005 15:12 |
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quote: In data 2005-11-17 14:59, joeblack scrive:
quote: In data 2005-11-17 14:56, liliangish scrive:
ennò, se non v'incazzate non c'è più gusto...
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ahah... amooore:
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a chi hai detto amore tu? |
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ZoraGhost
 Reg.: 15 Feb 2005 Messaggi: 2383 Da: House Domina (es)
| Inviato: 17-11-2005 15:14 |
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quote: In data 2005-11-17 00:57, Nightflier scrive:
Ora lo so cambiare nick è una cosa seria,ti butti centinaia forse migliaia di post alle spalle
e ricominci da zero,per motivi del tutto tuoi personali,non ultimo una malsana forse ed estrema
idea della propia privacy che per vari motivi avevi tu stesso ingenuamente violato.
E lo fai senza secondi fini,salvo quello di esserti accorto di come un luogo virtuale che hai deciso di abbandonare,era una valvola di sfogo tutto sommato importante,una sorta di crogiolo di menti a cui eri fiero di appartenere,di dare tra alti e bassi nei limiti delle tue possibilità un apporto sincero,appassionato alle discussioni in qualsiasi campo,come è nella tua indole come fai sempre ovunque anche nella vita reale.
All’inizio ti diverte la cosa,sei curioso anche di vedere comè l’accoglienza se è diversa, migliore o peggiore della prima volta,ti metti un po’ nei panni dei nuovi utenti che hai visto sfilare nel corso del tempo,qualcuno è sparito (eppure era simpatico) non sai il come ne il perché,non ti interessa in fondo.
Metti il nick che avresti voluto mettere la prima volta,quando sei entrato per caso usando un nick semplice,anonimo pensando che eri solo di passaggio ergo non dando il minimo peso alla cosa,ma poi sei rimasto e ti sei morso la lingua per non aver usato il tuo nick preferito.
Pensi ma si cazzeggio un po’,sondo il terreno e poi alla fine glielo dico chi ero,intanto vediamo come vengo accolto comè il peso delle parole di un nuovo entrato.
La gente è strana sapete,chissà cosa gli passa per la testa talvolta,le paranoie che si fa,le seghe mentali e via discorrendo,a volte si offende per poco basta una parola,specie se arriva da chi stimi magari in segreto da tempo,anche io sono la gente,anche voi,anche alcuni dei nick che avete citato nel quiz a premi indetto per indovinare chi ero,persone che forse tutti io compreso non ci siamo solo sforzati di tentare di capire.
Dicevo riguardo alla mia rentree,commetti un errore madornale,usi la stessa ironia,lo stesso sarcasmo di sempre che forse ti illudi qualcuno aveva colto a suo tempo,solo con un altro nick, come sconosciuto e qui sbagli,sei subito frainteso,non scendo nei dettagli delle singole pseudo-diatribe con tizio o caio,non serve proprio a nulla.
Una notte inizi a scherzare in pvt con una utente,la conosci appena,lei arriva a capire chi sei subito per intuito,non hai nessun problema a dirglielo in fondo è un gioco per te.
In seguito sei stupito da come questa cosa disturbi tutti,da come sia considerata una vigliaccheria,queste sono le vigliaccherie? Queste stronzate?
Scopri che sono sufficienti 200 messaggi per dare un giudizio quasi definitivo su una persona,però che sagacia.
Tolgo il disturbo non c’è l’ho con nessuno tantomeno con marien o lillian,che erano con la loro arguzia e ironia cattiva,tra i motivi per cui sarei tornato con piacere.
Incredibile quanto poco tempo basti per essere fuori sincrono con una piccola comunità virtuale,dopo che ne hai fatto parte,incredibile come se avessi scritto le stesse cose con l’altro nick le vostre reazioni sarebbero state profondamente diverse probabilmente,incredibile che ho preso del demente e del coglione da persone con cui non ho scambiato penso mai una singola parola,magari non avreste nemmeno aperto un topic su M chissà.
Mi fà piacere che vi sia stato anche chi si è altamente infischiato di tutta questa "sporca" faccenda del cambio di nick,avrei fatto la stessa cosa,i miei rispetti.
Non occorre seguano risposte a questo messaggio,anzi ve lo chiedo come ultima cortesia non rispondete,suonerà come vittimismo me ne rendo conto, ma mi premeva tentare di spiegare il mio punto di vista e provare a sbrogliare eventuali malintesi,per quanto possibile in queste due righe.
Cordiali saluti il vs affezionatissimo Nightflier.
p.s possibile mi aggiri ancora nei paraggi prossimamente perché al momento il pvt del forum è l’unica forma di contatto che ho con una bella persona che stavo iniziando a conoscere qui,vorrei perlomeno salutarla degnamente,fossi in voi io me la terrei stretta,cercherò nel mentre di sbattere le ali il meno possibile..
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I travestiti non fanno parte del mondo gay e lesbico e non si identificano nella maniera in cui vengono descritti dalla pubblica opinione, si sentono, quindi, appartenere ad una minoranza, non capita e malrappresentata, nella minoranza. Ma la gente fa fatica ad accettare questa distinzione. Ci sono due popolari trasmissioni televisive americane degli anni ‘80 in cui in alcune puntate vengono affrontati argomenti relativi al travestitismo. La trasmissione Donahue ospita alcuni trasformisti di un club di Chicago (1987 - Donahue chiede ai trasformisti se sono gay. Alcuni dichiarano di esserlo ma altri si dichiarano bisessuali e altri ancora eterosessuali che si travestono solo per lavoro; affronta l’argomento della moda del travestitismo (1984 - nella puntata in questione lo stesso conduttore, Phil Donahue, appare indossando una gonna e chiedendo al pubblico se sembra un gay ricevendo una risposta positiva); ospita dei travestiti accompagnati dalle loro mogli (1987 - Phil afferma "Molti travestiti non sono, non sono, gay. Appartengono a tutte le classi sociali e hanno storie diverse alle loro spalle. Il ragazzo che ti siede accanto potrebbe indossare delle mutandine da donna". Viene anche aggiunta un’altra distinzione: "I travestiti non hanno alcun interesse a cambiare i loro corpi", sottolineando la differenza tra transessuali e travestiti. Il pubblico chiede ai travestiti se sono gay e quale bagno usano quando si trovano in locali pubblici; solleva argomenti quali la pedofilia - senza sapere che la maggior parte dei crimini viene commessa da gente eterosessuale e non da gay o da travestiti - e quale educazione i travestiti possono dare ai loro figli. Le mogli dei travestiti supportano le spiegazioni dei mariti e affermano che aver ricevuto una tale confidenza ha sicuramente contribuito a far sentire i loro mariti più vicini a loro e inoltre dicono di poter distinguere la donna "travestita" dall’uomo eterosessuale che è nei loro mariti. Una di loro dice di suo marito che si fa chiamare"Rhonda" che non è la persona con cui fa sesso: "dormo con Rhonda ma faccio l’amore con mio marito..:".
Nel febbraio 1989, nella trasmissione concorrente di Donahue, Geraldo Rivera, il conduttore, informa il pubblico che a detta degli esperti i travestiti non sono gay, non sono omosessuali e non sono neppure transessuali" Le solite domande della gente su quali bagni i travestiti usino quando sono vestiti da donna (risposta: quello delle donne), cosa pensano i loro figli (risposta: che sia una sorta di hobby), se vogliono cambiare sesso (risposta: no ma voglio cambiare il mio genere). Durante la trasmissione Geraldo scherzando, come aveva fatto il suo collega Phil, compare indossando abiti femminili.
Nella cultura di oggi capita frequentemente che un gay venga rappresentato da un travestito e che un travestito venga descritto come un gay.
Il motivo è che se c’è una differenza tra un eterosessuale e un gay vogliamo essere in grado di notarla e allora tendiamo ad esaltare l’aspetto del gay per riconoscerne la differenza (perché si vive in una società omofobica), e se notiamo una differenza (un uomo che si veste da donna) vogliamo essere in grado di classificare e catalogare senza pensarci su più di tanto e allora diciamo che un travestito è un gay (visto che viviamo in una società fatta di convenzioni e di regole). Nella nostra società c’è posto per i si o per i no ma non per i forse; per il bianco o per il nero ma non per il grigio; per i maschi o per le femmine ma non per i travestiti che giocano con i generi. C’è un tal desiderio di distinguere la differenza quasi a voler star in guardia dal pericolo di dover mettere in dubbio la propria identità, le proprie certezze. E’ una vera e propria paura che si supera aggrappandosi alle convenzioni e che fa sì che alla fine gay e travestiti vengano identificati in un tutt’uno. La necessità di poter distinguere e di far chiarezza sono sintomatici di un’ansietà di visibilità e di differenziazione e dimostrano la problematicità e l’incertezza delle assunzioni culturali relative alla normalità nel sesso e ai ruoli attribuiti al genere maschile e femminile. Certo non sempre nel passato omosessualità e travestitismo sono stati sinonimi: nel diciottesimo secolo erano note le "Molly Houses" londinesi, club privati dove gli uomini si vestivano da donna per farsi riconoscere dagli altri gay mentre nella Londra elisabettiana sulle strade uomini e donne si travestivano per ragioni di moda, di confort, di piacere, per prostituirsi, per rubare o come segno culturale della loro posizione sociale, alta o bassa.
Il termine "travestito" è stato inventato dal sessuologo tedesco, nonché attivista per i diritti degli omosessuali, Magnus Hirschfeld (1868-1935). Nella sua opera "Sui travestiti", sulla base della sua ricerca su centinaia di casi, Hirschfeld nota che il travestitismo non è correlato all’omosessualità infatti capita più di frequente negli eterosessuali. Recentemente ricercatori e dottori hanno confermato questa tesi e hanno evidenziato un ampio spettro di comportamenti: dalla travestofilia (il travestitismo feticista) al transessualismo al travestitismo non feticista comunemente noto come travestitismo. Richard F. Docter (Travestiti e transessuali: verso una teoria del travestitismo) identifica "cinque tipi di travestitismo con comportamenti eterosessuali: feticismo; travestitismo feticista, travestitismo marginale, transgenderismo, transessualismo secondario (del tipo travestitismo)" e "quattro tipi di persone che si travestono con comportamenti omosessuali: transessuali primari, transessuali secondarie, le cosiddette drag-queen, e gli impersonificatori femminili". Negli studi di Docter le drag-queen sono prostitute, incluse le she-male che indossano abiti femminili sopra un corpo decisamente maschile, mentre le impersonificatrici sono intrattenitrici professionali. Nel passato, al contrario, le drag-queen erano intese come persone di spettacolo e le impersonificatrici erano travestiti con comportamenti omosessuali.
"Il travestitismo di per sé", afferma invece un ricercatore sulla teoria del genere John Money, "non è tanto il cambiar vestiti. Al contrario è una manifestazione dell’atto del vestirsi. Visto che il vestirsi è generalmente legato al genere dappertutto sulla terra, il travestitismo è una dei più specifici atti di identificazione in un genere con l’abbigliamento".
E qui c’è la confusione che si crea parlando di costruzione del genere e attrazioni o tendenze sessuali. Nella trasmissione televisiva Geraldo del febbraio del 1989, un educatore sessuale maschio, che era anche un travestito, afferma "Non ci vestiamo per ragioni sessuali, per attrarre qualcuno. Noi esprimiamo una femminilità che è in noi".
In effetti c’è una sorta di "confusione" che deriva dall’inserire nel dibattito la differenziazione tra genere e sesso o sessualità, differenza molto importante per alcune femministe e per i teorici del genere. Il travestitismo, però, destabilizza tutte queste teorie: non solo la teoria binaria "maschio" e "femmina" (perchè si può scegliere ciò che si vuole), ma anche quelle di gay ed eterosessuale (perché il travestito potrebbe essere gay e/o eterosessuale), e quella di sesso e genere (perché potrebbero esistere travestiti che hanno rapporti sessuali con altri uomini ma sentendosi donne e poi son contenti di ritornare ad essere maschi e non necessariamente per questo sono gay). In questo senso il travestitismo è veramente una "diversità". Nella trasmissione del 1987, Donahue fornisce al pubblico l’indirizzo di un’associazione chiamata Tre-esse (società per il secondo io) i cui membri si chiamano sorelle e che devono essere categoricamente dei travestiti eterosessuali. Per questo l’associazione è stata oggetto di critiche con delle accuse di omofobia e discriminazione lanciate da Joann Roberts, fondatrice dell’associazione per l’educazione della rinascita e autrice del libro "Arte e illusione - Una guida per travestiti" che spiega che il motivo dell’esclusione affermando che quelli della Tre esse "sanno che quasi tutto il travestitismo ha radici sessuali ed erotiche e che i requisiti da loro imposti sono solo da facciata per il pubblico per non far associare il travestitismo a tematiche sessuali".
L’identità transgenere femminile di un maschio travestito o maschile di una donna travestita non sono quelle che alcuni psicologi chiamano identità di genere centrale, di base, reale, piuttosto è un interscambio, un intercalarsi in un altra persona, una parodiata ricontestualizzazione dei tratti del genere e delle categorie che caratterizzano la fantasia del travestitismo. Il transessuale potrebbe voler materializzare quelle fantasie attraverso un’alterazione del corpo; il travestito mantiene la fantasia in un gioco, sebbene spesso attraverso una maniera "ritualistica" di vestire, di farsi chiamare, di comportarsi, di andar in giro. Non è però sempre un gioco, una recita, una serie di maniere di comportarsi. Per molti travestiti, quasi all’opposto, è una professione triste e solitaria.
Un psicoanalista che ha scritto sul travestitismo è Robert Stoller, professore di psichiatria all’università di Los Angeles, nel suo "Sesso e Genere", c’è un passaggio che spiega il meccanismo con cui nasce il comportamento del travestito: "L’intero complesso psicologico che chiamiamo travestitismo è un metodo efficiente per affrontare forti identificazioni femminili senza che la persona senta che il suo senso di mascolinità sia sommerso dai desideri femminili. Il Travestito combatte per non essere distrutto dai suoi desideri femminili, innanzitutto alternando la sua mascolinità con comportamenti femminili, e quindi convincendosi che il suo stato femminile non è permanente; in secondo luogo, essendo consapevole, anche quando veste completamente da donna e si comporta assolutamente in maniera femminile, che ha il simbolo assoluto della mascolinità, un pene. E non c’è segno più evidente della sua presenza quando il travestito sperimenta una rassicurante erezione".
20 anni dopo Stoller pubblica un altro volume di "Sesso e genere" dove nuovamente ribatte: "Il travestito si pone la domanda, - quando sono come una donna, vestendo i suoi abiti e apparendo come donna, sono fuori pericolo ? Sono ancora un uomo, o la donna che è in me mi sta rovinando ?". E la perversione, che gli fa indossare mutandine da donna, che gli fa denudare le cosce, e timidamente copre i capricci, gli risponde - No. Tu sei ancora intatto. Sei un uomo. Non importa quanto femminili siano gli abiti che indossi, tu non perdi l’ultimo simbolo della tua mascolinità, il tuo pene." E il travestito si eccita. Cosa può rassicurare di più del possesso del pene che una piena e genuina erezione ?". Il discorso della rassicurarsi sulla propria mascolinità è quello che Adler chiama la "protesta mascolina". Il discorso della perversione è proprio ciò che differenzia l’uomo dalla donna: non è dato sapere di travestiti donne ma solo di transessuali donne. Secondo Stoller "Non ho mai visto o sentito di una donna biologicamente femmina che mette in dubbio la sua femminilità e che è, ad intermittenza, feticista e travestita.
Questo avvalorerebbe la tesi di Freud che le donne hanno solo nevrosi (per la mancanza di qualcosa) e gli uomini psicosi (per la presenza di qualcosa), perversioni, e fallofilie (come il feticismo e il travestitismo).
D’altronde il pene dell’uomo è il simbolo del feticismo per eccellenza: avere il fallo significa avere il feticismo sebbene Freud tenti di identificare il feticismo con le parti del corpo femminile. Questo perché si dimostra che il possesso del pene è sicuramente indice del possesso del desiderio sessuale che è visibile nell’erezione.
Uno studioso postumo di Freud, Lancan, suggerisce di concentrare la sua attenzione non sull’idea del pene, parte anatomica, ma sul concetto di fallo, parte del desiderio. Ecco che il travestito più di avere il pene o il fallo lo fa intravedere simulando o dimostrando di avere, al contrario, il complesso della castrazione (tra l’altro nascondendo, e quindi proteggendo, le sue parti intime che gli servono poi per rassicurasi la sua identità maschile): quello che hanno le giovani donne per la mancanza del pene/fallo e che poi superano, evitando le neurosi, con il desiderio dell’uomo che rappresenta il pene/fallo.
Il travestito può essere quindi un feticista, nella sua parte maschile, provando piacere nel dimostrare il complesso di castrazione delle donne
_________________ Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere. |
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eraclito
 Reg.: 14 Mar 2005 Messaggi: 4702 Da: Siano (SA)
| Inviato: 17-11-2005 15:14 |
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quote: In data 2005-11-17 15:11, ZoraGhost scrive:
non ci interessa
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se è per questo neanche il cambio del nick...e forse non hai capito che la mia era una provocazione, va bè pazienza
_________________ Indietro?....Neanche per prendere la rincorsa!!! |
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