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Terra,Aria,Acqua,Fuoco |
Ondina ex "Plumett"
 Reg.: 24 Apr 2003 Messaggi: 2205 Da: Padova (PD)
| Inviato: 13-02-2004 22:46 |
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Ora il vento s'è fatto silenzioso
e silenzioso il mare;
tutto tace; ma grido
il grido,sola,del mio cuore,
grido d'amore,grido di vergogna
del mio cuore che brucia
da quando ti mirai e m'hai guardata
e più non sono che un oggetto debole
Grido e brucia il mio cuore senza pace
Da quando più non sono
se non cosa in rovina e abbandonata
Solo ho nell'anima coperti schianti,
equatori selvosi,su paludi
Brumali grumi di vapori dove
delira il desiderio,
nel sonno,di non essere mai nati.
Giuseppe Ungaretti, Didone
_________________
perchè S. è tutto ed è lui la mia pazzia
I feel like this is the beginning,
Though I’ve loved you for a million years,
And if I thought our love was ending,
I’d find myself drowning in my own tears
[ Questo messaggio è stato modificato da: Ondina il 13-02-2004 alle 22:49 ] |
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seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 13-02-2004 22:49 |
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quote: In data 2004-02-13 22:46, Ondina scrive:
Ora il vento s'è fatto silenzioso
e silenzioso il mare;
tutto tace; ma grido
il grido,sola,del mio cuore,
grido d'amore,grido di vergogna
del mio cuore che brucia
da quando ti mirai e m'hai guardata
e più non sono che un oggetto debole
Grido e brucia il mio cuore senza pace
Da quando più non sono
se non cosa in rovina e abbandonata
Solo ho nell'anima coperti chianti,
equatori selvosi,su paludi
Brumali grumi di vapori dove
delira il desiderio,
nel sonno,di non essere mai nati.
Giuseppe Ungaretti, Didone
| I.
Perché tu mi dici: poeta?
Io non sono un poeta.
Io non sono che un piccolo fanciullo che piange.
Vedi: non ho che le lagrime da offrire al Silenzio.
Perché tu mi dici: poeta?
II.
Le mie tristezze sono povere tristezze comuni.
Le mie gioie furono semplici,
semplici così, che se io dovessi confessarle a te arrossirei.
Oggi io penso a morire.
III.
Io voglio morire, solamente, perché sono stanco;
solamente perché i grandi angioli
su le vetrate delle catedrali
mi fanno tremare d'amore e di angoscia;
solamente perché, io sono, oramai,
rassegnato come uno specchio,
come un povero specchio melanconico.
Vedi che io non sono un poeta:
sono un fanciullo triste che ha voglia di morire.
IV.
Oh, non maravigliarti della mia tristezza!
E non domandarmi;
io non saprei dirti che parole, così vane,
Dio mio, cosi vane,
che mi verrebbe di piangere come se fossi per morire.
Le mie lagrime avrebbero l'aria
di sgranare un rosario di tristezza
davanti alla mia anima sette volte dolente,
ma io non sarei un poeta;
sarei, semplicemente un dolce e pensoso fanciullo
cui avvenisse di pregare, così, come canta e come dorme.
V.
Io mi comunico del silenzio, cotidianamente, come di Gesù.
E i sacerdoti del silenzio sono i romori,
poi che senza di essi io non avrei cercato e trovato il Dio.
VI
Questa notte ho dormito con le mani in croce.
Mi sembrò di essere un piccolo e dolce fanciullo
dimenticato da tutti gli umani,
povera tenera preda del primo venuto;
e desiderai di essere venduto,
di essere battuto,
di essere costretto a digiunare
per potermi mettere a piangere tutto solo,
disperatamente triste,
in un angolo oscuro.
VII.
Io amo la vita semplice delle cose.
Quante passioni vidi sfogliarsi, a poco a poco,
per ogni cosa che se ne andava!
Ma tu non mi comprendi e sorridi.
E pensi che io sia malato.
VIII.
Oh, io sono, veramente malato!
E muoio, un poco, ogni giorno.
Vedi: come le cose.
Non sono, dunque, un poeta:
io so che per esser detto: poeta, conviene
viver ben altra vita!
Io non so, Dio mio, che morire.
Amen.
Sergio Corazzini,Desolazione del povero poeta sentimentale
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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