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FilmUP Forum Index > Under_Score > Off Topic > Addio militare o civile   
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Autore Addio militare o civile
GREEDO
ex "ellepi"

Reg.: 06 Nov 2001
Messaggi: 2768
Da: Milano (MI)
Inviato: 02-07-2003 19:57  
quote:
In data 2003-07-02 19:34, Dodolino scrive:
quote:
In data 2003-07-01 20:22, GREEDO scrive:
ormai non lo fa piu' nessuno.
hai guadagnato un anno di vita.
non serve a nulla.




Io l'ho fatto...tutti 12 mesi filati e mi sono anche divertito! sul fatto che non serva a nulla ho delle riserve.....





se e' per quello anch'io mi sono sciroppato 14 mesi.
per quanto mi concerne non mi e' servito a niente.
solo a perdere un anno e tanti esami.
non si matura, come qualcuno pensava o magari pensa ancora oggi, facendo il servizio militare.
conosci altri ragazzi di altri lidi e di altri ceti.
li conosci anche a scuola, all'universita', al lavoro.
ritengo invece utile e apprezzabile la scelta, se veramente convinta e non solo come scappatoia, del servizio civile.
ma purche' si faccia veramente tale servizio e non- come ho visto- in uffici a fare lavori impiegatizi!

concludo con una considerazione: certo che un esercito di soli volontari non mi ha mai convinto.
e' pericoloso.



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Dodolino

Reg.: 10 Nov 2002
Messaggi: 3036
Da: Arezzo (AR)
Inviato: 03-07-2003 01:34  
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In data 2003-07-02 19:57, GREEDO scrive:
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In data 2003-07-02 19:34, Dodolino scrive:
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In data 2003-07-01 20:22, GREEDO scrive:
ormai non lo fa piu' nessuno.
hai guadagnato un anno di vita.
non serve a nulla.




Io l'ho fatto...tutti 12 mesi filati e mi sono anche divertito! sul fatto che non serva a nulla ho delle riserve.....





se e' per quello anch'io mi sono sciroppato 14 mesi.
per quanto mi concerne non mi e' servito a niente.
solo a perdere un anno e tanti esami.
non si matura, come qualcuno pensava o magari pensa ancora oggi, facendo il servizio militare.
conosci altri ragazzi di altri lidi e di altri ceti.
li conosci anche a scuola, all'universita', al lavoro.
ritengo invece utile e apprezzabile la scelta, se veramente convinta e non solo come scappatoia, del servizio civile.
ma purche' si faccia veramente tale servizio e non- come ho visto- in uffici a fare lavori impiegatizi!

concludo con una considerazione: certo che un esercito di soli volontari non mi ha mai convinto.
e' pericoloso.






Forse dipende anche dall'età....io l'ho fatto a 20 anni appena presa la maturità e non ho dovuto saltare nessun esame, per me è stata un esperienza positiva; nuove sensazioni, nuove amicizie, responsabilità (perchè quando ti mettono un mitra carico in mano per scortare due camion di munizioni ti assicuro che è un bel peso per un ventenne) e se non ero sicuro del lavoro che mi aspettava appena finita la naja ti dirò che un pensierino per la ferma prolungata l'avevo fatto...
_________________
Non sono pessimista. Sono un ottimista che ha fatto molte esperienze

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GREEDO
ex "ellepi"

Reg.: 06 Nov 2001
Messaggi: 2768
Da: Milano (MI)
Inviato: 03-07-2003 11:20  
bhe io l'ho fatto che avevo 21 anni.
ferma prolungata?!?
ma vedevi le facce dei sottoufficiali?
avevano scritto in faccia "sono un fallito".
ma il poter comandare noi di leva li gratificava piu' del magro stipendio.
le responsabilita' si assumono e si affrontano al di fuori delle mura di una caserma.
forse sara' perche' io ho dovuto imparare presto ad affrontare i problemi della vita.
esperienze diverse.



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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-07-2003 11:31  
quote:
In data 2003-07-02 13:54, seanma scrive:
quote:
In data 2003-07-02 13:49, mallory scrive:
puoi fare meglio Seanma, io lo so...

Mulaky, levati dalle scatole, sei noiosa come una zanzara.


dire che chi ama Kubrick non sa nulla di lui mi era sembrata una cazzatina....con rispetto parlando...per me come uno muove la cinepresa è meno importante di come sviluppi la storia e di cosa voglia dire...eccetto casi eclatanti come l'Antonioni di Blow up e pochi altri che ho visto,Kubrixck stesso in testa....



Ciao a tutti, torno ora dall'inferno...
Una cosa prima di iniziare...
Questa affermazione di Seanma, seppure io confidi in lui, mi ha fatto capire quanta confusione ci sia nel cinema e quanto si fraintenda, si cechi di dividere e fare del cinema un insieme complesso e settario di discipiline, tutte compartimentate che lottano per il sopravvento in quello che è il risultato finale.
Cazzo, qua siamo nel cinema. In una cosa precisa, non si può dividere come si muove la macchina da presa da come si racconta un film, perchè è proprio come si muove la macchina che si sceglie come, cosa e quanto raccontare. Un particolare, un movimento in avanti, due inquadrature messe insieme una dopo l'altra. Tutto questo ha un significato preciso, non si può confondere e dire che esiste una storia ma non importa se c'è una regia o no. Soprattutto perchè, nonostante tutto, Kubrick è uno degli ultimi autori con cui avremo, abbiamo avuto, a che fare...
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-07-2003 11:33  
quote:
In data 2003-07-02 17:18, DemonSeth scrive:
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In data 2003-07-02 15:22, mulaky scrive:
quote:
In data 2003-07-02 13:27, mallory scrive:




E tu allora che usi questa insulsa emoticons :svonv:??



Ma non è mica insulsa!!!
Anzi, a tutti gli interessati comunico che sto stampando le magliette con tale effige...contattatemi in pvt...Tristam, mi suggerisci una frase da abbinare alla stampa?



Guarda ho pensato a un pò di cose... ma quello che si abbina meglio a quella faccia, è proprio quel "Io è un altro" di Rimbaud. L'associazione visiva tra la faccia e una frase del genere lascia veramente spiazzati...
_________________
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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 03-07-2003 14:34  
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In data 2003-07-03 11:31, Tristam scrive:
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In data 2003-07-02 13:54, seanma scrive:
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In data 2003-07-02 13:49, mallory scrive:
puoi fare meglio Seanma, io lo so...

Mulaky, levati dalle scatole, sei noiosa come una zanzara.


dire che chi ama Kubrick non sa nulla di lui mi era sembrata una cazzatina....con rispetto parlando...per me come uno muove la cinepresa è meno importante di come sviluppi la storia e di cosa voglia dire...eccetto casi eclatanti come l'Antonioni di Blow up e pochi altri che ho visto,Kubrixck stesso in testa....



Ciao a tutti, torno ora dall'inferno...
Una cosa prima di iniziare...
Questa affermazione di Seanma, seppure io confidi in lui, mi ha fatto capire quanta confusione ci sia nel cinema e quanto si fraintenda, si cechi di dividere e fare del cinema un insieme complesso e settario di discipiline, tutte compartimentate che lottano per il sopravvento in quello che è il risultato finale.
Cazzo, qua siamo nel cinema. In una cosa precisa, non si può dividere come si muove la macchina da presa da come si racconta un film, perchè è proprio come si muove la macchina che si sceglie come, cosa e quanto raccontare. Un particolare, un movimento in avanti, due inquadrature messe insieme una dopo l'altra. Tutto questo ha un significato preciso, non si può confondere e dire che esiste una storia ma non importa se c'è una regia o no. Soprattutto perchè, nonostante tutto, Kubrick è uno degli ultimi autori con cui avremo, abbiamo avuto, a che fare...


bè....forse era un po' provocatoriamente esagerato...ma non è certo meglio l'opposto che tu sbianderavi tempo fa,ossia:"io non ascolto quasi mai,io guardo e basta".Sono parole tue spiaccicate.Ciò non toglie che tu in fondo hai più che ragione,ma allora il Cinema diverrebbe elitario,non trovi??Se uno deve stare NECESSARIAMENTE attento a come viene posta una inquadratura per capire il significato stesso della storia(questo è quanto ho capito dal tuo intervento)bè...allora è come guardare un quadro di Kandinski.....ci si perde...non credi che spesse volte la regia sia quantomeno trascurabile?beninteso,si parla di quella che mallory definisce "paccottiglia"ma che a conti fatti è il 100% del cinema d'oggi.Al contrario,è pur vero che come tu dici,la regia non è certo superflua.Basti pensare a come De Palma gioca con le inquadrature nello splendido "Carrie" o all Hitch di "Dial M..."
Insomma,nessuno di noi due credo abbia troppo torto o troppa ragione..basta saper fare i dovuti distinguo....

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-07-2003 18:42  
beh è ovvio che non serve guardare sempre la regia. magari fosse così... invece no, basta andare al cinema e spegnersi per godersi la storia e tutto finisce li. Che io poi non ascolti non cambia che non possa godere della storia attraverso quello che vedo. Tant'è che spesso andando al cinema qui in inghilterra (soprattutto all'inizio) mica capivo qualcosa, eppure Signs e Mulholland drive mi sono piaciuti tantissimo e il Signore degli anello mi ha fatto cagare. Insomma il cinema si vede e si capisce senza a stare ad ascoltare quello che gli attori hanno da dire. Purtroppo le parole, i dialoghi come la musica e il suono ora sono diventati oggetti principali del cinema... Principali, si. Ma non per questo apprezzabili e significanti...e quindi esistono film che si basno solo su questi espedienti.
Altri invece sono film di cinema e i dialoghi non sono assolutamente necessari da ascoltare. D'altra parte pensiamo a Kubrick.... praticamente la maggior parte dei suoi film sono tratti da libri.... Ok? Quindi la storia è già stata da qualcun altro scritta e anche scritta e raccontata meglio di quanto si possa fare in poche ore, seppure Shining sia un libro pessimo e anche 2001, che non ho letto, ma così mi sembra di capire.
Quindi poichè spesso esiste una storia che pre-esiste a Kubrick dire che si guarda il suo cinema per quello che racconta vuol dire in poche parole apprezzare chi ha scritto la sceneggiatura e non chi ha fatto il film. Perchè nel momento stesso che una storia diventa un film è l'immagine (in alcuni casi, perlomeno) a raccontare.
Quindi è ovvio che se vogliamo apprezzare e criticare positivamente un film come Arancia meccanica non possiamo farlo che dal punto di vista dell'immagini, perchè il libro, a parità di storia raccontata, è superiore al film di 100 volte...
Credo che la pessima tendenza che spinge a fare apprezzare film per una questione diegetica più che filmica stia un pò portando il cinema alla deriva. Non ha più molta importanza, o comunque ha un peso totalmente diverso, il buon cinema per il pubblico e il pubblico nemmeno lo capisce più il buon cinema, questo è il nostro tempo comunque. Il cinema cambia e ce lo dobbiamo tenere così... Non è solo un regista o un gruppo di registi che possono muovere la cultura. Quello che muove la cultura sono i soldi, quindi il pubblico... (ridotto al minimo)...
_________________
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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 03-07-2003 18:59  
Sai una cosa ?ti ringrazio,perchè le cose che scrivi mi aprono prospettive nuove e sebbene trovi il tuo discorso piuttosto aberrante,in certi punti dici cose condivisibili e vere dalla mia esperienza perlomeno.Sto fatto di fregarsene dei dialoghi è per me sinceramente inconcepibile come per tutti o molti,credo.Mi pare impossibile cogliere l'essenza di un cinema soltanto dalla componente iconica(parlo complicato? ):forse col cinema muto o coi classici di una volta,ma non ora,nemmeno con Kubrick.Venendo a Kubrick....mi apri una porta nuova(davvero)dicendo che guardando alla storia si guarda a qualcosa di prestabiliuto,almeno per Kubrick...scopro con stupore che potrebbe essere vero ciò che dici se non fosse che come ti ho già detto,i libri sno solo spunti iniziali e che dunque il prodotto finale è SOLAMENTE kubrickiano.Ammesso e non concesso poi che quanto da te detto sia vero,rimane comunque il fatto che ciò che colpisce perlomeno me non è certo la storia in sè,quanto ciò che dalla storia traspare,ciò che la storia provoca e che certo non può causare un carrello o un dolly.Come già detto poi nel caso di particolare maestria(Kubrick è un caso)un particolare movimento di macchina,una specifica inquadratura possano colpire ed emozionare.Ma la storia e i dialoghi sono una componente INDISPENSABILE del Cinema.Mi piacerebbe essere d'accoprdo con te,ma mentirei a me stesso.Aspetto fiducioso una replica.
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-07-2003 20:09  
Quei registi che fanno un film trasportando in immagini un libro di solito falliscono. Alla base della processualità delle due discipline ci sono sistemi linguistici totalmente differenti. Possibilità che ha solo la letteratura o che invece a volte ha solo il cinema. La letteratura crea "emozioni" o immagini mentali non definite e non definibili che hanno nel lettore un margine di modifica impressionante. A volte succede che una frase possa suscitare, in base a come ci costruiamo un immaginario personale, cose totalmente diverse da persona a persona. Dipende anche molto da quanto sia dettagliato e visivo un racconto, ma è ovvio comunque che la descrizione non potrà mai essere interamente visiva se si usa la parola scritta. io potrei descriverti minuziosamente l'arredamento della mia stanza, dandoti coordinate precissisime, misurazioni, metratura e specificando (sempre nella descrizione) oggetti e relazioni tra oggetti, ma sarà la tua mente a decidere come vederla. Nonostante il mio sforzo. Sforzo che poi potrebbe anche essere inutile al fine del racconto. Potrei dirti che la mia stanza è 4x4 metr, che s metà della parete nord c'è una finestra che occupa la maggior parte della parete lasciando 1 metro a destra, 50 cm a sinistra, posizionata ad un altezza di un metro e 10 cm dal pavimenbto e 30 cm dal soffitto. sotto questa finestra poi c'è un tavolo bianco disposto perpendicolarmente alla direzione del muro che è lungo 120x70 e alto 72 cm. Ma a che pro dovrei fare questa descrizione?
Per prima cosa quindi bisogna scegliere un fine, seppure nascosto. Il cinema questi fini li diluisce per necessità, perchè 1. probabilmente non riuscirebbe a descrivere con queste modalità. 2 questi artifici non potrebbero mai interessare alla generalità o anche solo alla specificità del film...
Quindi è ovvio che tra libro e film non ci sono mai parallelismi particolareggiati. Le discipline sono diverse, mai una migliore dell'altra....
Kubrick io so che questo lo sapeva. E' evidente. Se Arancia Meccanica fosse stata la trascrizione del libro (cosa per altro impossibile) allora non perderemmo nemmeno troppo tempo a licenziare il regista.
Il fatto è che comunque una trascrizione libro-film è praticamente e ontologicamente impossibile. Proprio per la differenza dei mezzi che usano le due discipline. Il grande merito di un film (con sceneggiatura non originale) sta anche nella trasformazione e nell'adattamento del romanzo in immagini.
Questo io non l'ho mai negato. Ma non nego nemmeno che le immagini abbiano nel cinema una maggiore importanza dei dialoghi. O della recitazione. Seppure qui si tocchino punti davvero complessi e particolari.
Cerco di spiegarmi meglio, seppure sia davvero difficile.
LA cosa importante nel cinema, per me, non è sentire un bel messaggio, ben elaborato e recitato, in un dialogo o in un particolare uso della regia. é bensì capire quale sia il senso nell'economia generale di tutte quelle attitudini che stanno dietro a certe scelte che poi compongono il film. Non è quindi il bel dialogo che fa impressione o che cambia la visione o che può permettere la riuscita di un buon film. Anche perchè se così fosse potremmo anche dire che esiste uno sceneggiatore o che i dialoghi ad esempio sono stati tratti da un libro o da un racconto... e allora a chi va il merito? Se non è per il bel dialogo allora forse sarà per la perfetta recitazione, o per la bellezza di un attore? Forse, magari ci avviciniamo un pò di più... seppure in maniera totalmente dissacratoria...
Il cinema al pari delle altre discipline è composta da tantissimi apporti.... Non sarà mai solo regia, o solo recitazione, solo storia o solo dialoghi... O due o tre di questi aspetti insieme. Dietro ad ogni apporto c'è una scelta e questa scelta ha un suo peso sul film. Su queste scelte si può poi basare una critica. Se ci limitiamo a dire: "bel dialogo, toccante. Kubrick è un genio" c'è un errore. Magari i dialoghi, lui li ha solo approvati, ma non li ha nemmeno mai pensati... Comunque saltiamo un pò avanti nel discorso, perchè non ho la forza per pensare a questa cosa, che è il nodo centrale del cinema stesso (sono stanco oggi)...
[...]
Il cinema è composto quindi di tanti apporti. Ma è l'immagine, il fotogramma, l'inquadratura che è un pò il contenitore di questi. Tutto avviene sempre nel visivo (anche se il fotogramma è nero è sempre visivo) un dialogo (tralasciata la sua qualità) esiste perchè è veicolato da un sonoro e questo sonoro è legato ad un'immagine (seppure spesso valga anche il contrario). Forzatamente dirò che l'immagine (il supporto visivo) è il contenitore primo dove tutto esiste. Un film come 2001 potrebbe anche essere muto con i sottotitoli ed ecco che non cambierebbe forse molto...Quindi abbiamo la regia, che nonostante non possiamo saperlo, esprime. Comunque esprime, significa. Ogni durata di un'inquadratura, ogni movimento, le articolazione del movimento della macchina da presa e di ciò che avviene nel quadro dell'inquadratura (movimento di attori), le sequenza di due o più inquadrature ecc ecc tutte queste cose per forza significano.
In un'ipotetica scenetta dove una ragazza dice al proprio fidanzato di essere incinta, un controcampo prolungato sul viso immobile di lui potrebbe significare "contrarietà". Uno stacco improvviso sposta la risoluzione nella sequenza successiva. Un'inqudratura su suo viso e ad esempio, immaginando la scenetta in un parco all'aperto, un'inqudratura del sole che viene coperto dalle nuvole rendono, nella loro continuità cronologica, significati diversi. Quindi abbiamo diversi modi per rendere una scena. Abbiamo la durata dell'inquadratura e il suo montaggio con altre inq.
Ma anche il taglio di ripresa, o un movimento fa il suo effetto. La stessa scena di un attimo fa: inquadratura di lei in primo piano che dice "sono incinta", stacco inquadratura di lui ripreso dall'alto seguito da un movimento rapido verso l'alto con macchina che inizia a ruotare su se stessa mostrando che nel parco c'è solo lui...Cosa significa? Significa vertigine e disperazione... Indirettamente anche il visivo ti parla...
e se al posto di tutto questo mettessimo un'inquadratura molto scura (ecco la fotografia che fa la sua entrata) allora avremmo un significato ambigiguo, non chiaro, che ci rimanda ad una seguente spiegazione della reazione.
Un ultimo esempio: lei rivela di essere incinta, stacco su di lui e fuori campo si sente un improvviso scontro tra macchine.cRRRasH!
Tutte possibilità queste che possono benissimo sostituire un "Questo figlio nn lo voglio" per esempio....
Poi c'è sempre la questione dello spazio. come viene articolato, come vengono disposte gli oggetti e le persone. Immaginiamo la scena di 2001 dove Bowman e il suo collega vanno nel modulo per discutere di Hal e della sua possibile pericolosità. Quando il modulo si chiude e loro si trovano a parlare sullo sfondo si vede l'occhio rosso. Kubrick, mette in campo un certa relazione. due uomini parlano, sullo sfondo hal, che tanto non può sentire. Se hal non ci fosse stato, per stabilire una relazione, se poi doveva esserci, Kubrick avrebbe dovuto fare un'inquadratura sull'occhio. Sarebbe nata così una relazione tra i due uomini che parlano e l'occhio che li vede senza che loro in fondo lo sappiano. Ma invece loro lo sapevano e lo dicono anche "qui dentro non ci può sentire".. se poi Kubrick stacca, nonostante la soluzione relazionale tenga in campo 2 uomini e l'occhio sullo sfondo, direttamente su hal, inquadrandolo per qualche secondo, allora noi inizieremo a sentire una certo presentimento. Perchè questa inq su Hal, che tanto non fa parte dell'azione? O forse ne fa parte e noi non lo sappiamo? (magari sa leggere le labbra!!!)...
questo per dire che la regia e le sue scelte hanno sempre, nei registi di calibro, una necessità anche esplicativa...
In sostanza non potrei mai negare l'importanza dei dialoghi e della musica (seppure in certe dosi e in certe modalità) dico solo che mi piacerebbe, per poter anche aprezzare di più il laovoro di un regista, vederle ridotte al minimo... necessarie, mai superflue... Mentre, ahimè, il cinema di oggi, che è incapace e ha paura di non farsi capire, aggiunge, aggiunge e aggiunge rendendosi molte volte superfluo e ripetitivo...

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
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Da: Genova (GE)
Inviato: 03-07-2003 20:16  
ho appena finito di riguardare 2001 odissea nello spazio, l'ho guardato senza audio.
non ho voglia di postare le mie analisi qui, ma usando una metafora, posso dire che il cinema di Kubrick è esattamente come la versione di messenger 6.0.

[ Questo messaggio è stato modificato da: mallory il 03-07-2003 alle 20:16 ]

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
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Da: genova (GE)
Inviato: 03-07-2003 20:18  
Quindi msn messenger 6.0 sarà una scoperta piacevolissima... non lo avevo ancora installato ma se mi dici che è come il cinema di Kubrick allora lo faccio subito.
Saranno entrambi grandiosi.

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"Io è un altro"
e
"Non parlate al conducente"

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 03-07-2003 alle 20:20 ]

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
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Da: Genova (GE)
Inviato: 03-07-2003 20:19  
cazzo, è una metafora geniale, me ne pasco.

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
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Da: Genova (GE)
Inviato: 03-07-2003 20:21  
quote:
In data 2003-07-03 20:18, Tristam scrive:
Quindi geniale!




esatto tristam, la versione è geniale, ma...
ma non fa nulla di nuovo, lo fa solo in modo più incasinato, fuorviante.
è tutta freddezza estetica...
chi vuol coglier colga.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-07-2003 20:23  
bah... ma che c'entra con Kubrick allora?!
_________________
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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
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Da: Genova (GE)
Inviato: 03-07-2003 20:28  
quote:
In data 2003-07-03 20:23, Tristam scrive:
bah... ma che c'entra con Kubrick allora?!




copia, si compiace, sostituisce i sentimenti con immagini asettiche.

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