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accidentalità della vita |
mario54
Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
|  Inviato: 08-01-2008 15:09 |
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quote:
In data 2008-01-03 23:48, AtIpIcA scrive:
mario...torna... 
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atipica non sono del tutto scomparso  putroppo in questi giorni sono preso dal lavoro accumulato prima delle feste ed non ho molto tempo per dedicarmi al forum |
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AtIpIcA
Reg.: 04 Gen 2007
Messaggi: 4177
Da: Milano (MI)
| | Inviato: 08-01-2008 20:58 |
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ok! attendo tue riflessioni sul tema 
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any direction you choose. |
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mario54
Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
| | Inviato: 10-01-2008 10:15 |
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atipica non ho anora avuto modo di elebarorare e riflettere su qualcosa di sensato e significativo.
in ogni modo cerco di collegarci alle tue riflessioni un qualcosa che scrissi e che giorni fa avevo in parte ricorretto:
Di sicuro, le proprie insicurezze umane si devono anche al fatto che noi viviamo, parte della nostra vita legata al caso. Qui, sta di fatto, che a volte la stessa casualità (per lo più inattesa), si ripresenta a noi scombussolando i nostri progetti esistenziali più ambiti. Propriamente poi a rigore di logica, magari emerge, che a riguardo della “Casualità” non ci sia una forza “Suprema” che lo governi nella sua completa assolutezza. – Anche se a detto proposito, io credo per alcuni sia di ragionamento inverso; - ossia: che esiste nella nostra vita, un disegno Divino, dove tutto e stabilito e programmato a priori, negando l’evidenza del caso. – Ma aldilà di tutto questo, mantengo a precisare che vivo, di fatto, anch’io il mio credo quotidiano; (se pur in forma meno costante); finanche, se pur di proprio, non sia negata l’appropriante umana del caso.
Invece per quanto riguarda il destino, io lo definirei, oltre la conseguenza delle azioni perpetrate dall’uomo; vissute come una sorta di conseguenza d’obbligo di causa ed effetto – O magari per chi crede: << quella supreme di fede data dal padre eterno>>. Oppure in definitiva interpretare il proprio destino: come la conseguenza sommatoria di più casi che si presentano umanamente all’individuo nell’arco di una vita. – Ma a questo punto però mi domando: <<E’ voi da che parte state>>? – Forse dalla parte di chi dubita od oscilla tra: “Caso - Destino - Dio e Volontà”? Oppure viceversa, dalla parte di chi è convinto di credere pienamente in Dio; - o che perlomeno, si sforza di non dubitarne? - Oppure magari in definitiva dalla parte di chi si sente completamente Ateo?
Ora, tenendo conto delle variabili qui esposte, e delle proprie scelte d’appartenenza; - (se dovutamente meditate), si presentano, di fatto, articolate e complesse. - Indi perciò, al fine di dare più rilievo verso lo schieramento di parte di ognuno, personalmente espongo seguente quesito:
<< A questo punto, nell’affermazione di principio, che Dio sia la negazione del Caso>>; se per quanto, detta definizione concettuale, sia corretta a definirsi tale! - Si potrebbe quindi “paradossalmente” affermare di credere in Dio, pur non negando l’evidenza del Caso? Qui, riflettendoci bene, credo che, la risposta teologica sia orientata verso una “preferenza” ovvia di concetto. – A tale proposito molti di culto, legherebbe certamente l’appropriante del Caso ad un volere divino. - In linea di massima, dovrebbe essere cosi in coloro che credono pienamente. Ma personalmente ho per lo più la netta convinzione che la componente psicologica del pensiero umano sia per lo più di valore variabile. – Per ciò, dinanzi a noi ci si presenta un gran dilemma di carattere filosofico; poiché non si può annullare, di fatto, sia la necessita umana di conforto (per chi crede) di credere di Dio; e sia tanto meno, quella del Caso.
E nell’affermazione di principio che Dio è la negazione del Caso; potremo anche domandarci perché: gli sconvolgimenti cosmici, le carestie, le guerre, e tutto quanto il resto? – Indi in spiegazione di ciò, rimane anche da pensare, che la casualità sia proprio una variabile indipendente da Dio. – Ma a questo punto, se io mi sbagliassi? E’ sarebbe quindi proprio Dio, (entità di mistero supremo), che per l’improvvisazione degli eventi, abbia creato l’appropriante del Caso? – Qui, per ciò, in tale frangente: il volere di Dio è in parte casuale; o forse, lo riteniamo tale perché umanamente non lo comprendiamo!
Senz’altro, in contro posizione “atea” il discorso complessivo potrebbe apparire un po’ più semplificato; poiché si annulla espressamente l’esistenza di Dio affidando l’evolversi degli eventi al Caso. Oppure: in linea di massima, alla propria volontà umana Qui, senza troppe perplessità di pensiero, agli stessi non credenti si presenterebbe tutto bello che chiarito; - o per lo meno quasi! Ma ai medesimi gli rimarrebbe comunque da chiarire i seguenti quesiti fondamentali sul perché della vita, dell’anima; e anche della complessità cosmica dell’universo. <<Preferibilmente, lontano delle ore pasti >>!
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Vivien Leigh - Non voglio realismo, voglio magia! |
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MRSSTEELE
Reg.: 08 Nov 2002
Messaggi: 10730
Da: Venezia (VE)
| | Inviato: 10-01-2008 15:33 |
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quote:
In data 2008-01-03 16:57, AtIpIcA scrive:
ci sono persone a cui capita di tutto quasi tutti i giorni.
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guarda stavo proprio dicendo la stessa cosa a me stessa. In questi ultimi anni mi è successo di tutto, incidenti, malattie, cadute, la varicella a 30 anni suonati  una forma piuttosto lieve per fortuna di broncopolmomite, questo settembre sono stata investita da dei francesi ( per me si volevano vendicare della vittoria calcistica)a luglio ho rischiato di salutare questo schifo di mondo per dei calcoli biliari che a momenti finivano in pancreatite. E per finire in questo momento ho un menisco rotto per via di una scivolata in montagna. Ditemi voi? La sfiga ci vede benissimo e conosce il mio indirizzo oppure i gatti neri quando passo si toccano? Nel prossimo viaggio andrò in pellegrinaggio a Lourdes? A piedi, non si sa mai che caschi l'aereo come con quei poveri disgraziati in provincia di TV. Voi ne avete batoste da raccontare?
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Oggi è il mio ultimo giorno di vita. |
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