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La notte dei gatti viventi - Capitolo primo |
VromeoV
ex "arancino"
Reg.: 27 Ott 2003
Messaggi: 3288
Da: Napoli (NA)
|  Inviato: 16-05-2005 13:31 |
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quote:
In data 2005-05-16 04:57, Deeproad scrive:
LA NOTTE DEI GATTI VIVENTI
Capitolo primo: Abyss
Abyss si rese conto d'aver fatto tardi ancora una volta e cercò di affrettare ulteriormente il passo. Era sicuro che questa volta sua madre sarebbe andata su tutte le furie se non fosse rientrato a casa prima dell'alba. Lo sapeva, era stato avvisato ben più di una volta. Ultimamente i suoi rapporti con la famiglia erano diventati instabili a causa di una lunga serie di sfortunate circostanze. Sua madre non aveva gradito la visita a sorpresa dei finanzieri in borghese, risalente a circa una settimana prima. Si presentarono di mattina presto, senza alcun preavviso, e perquisirono la casa da cima a fondo: il computer, le camere da letto... persino il bagno! Avevano osato violare la loro preziosissima privacy e per la famiglia era stato un episodio profondamente umiliante e difficile da mandar giù. In breve, nel giro di poche ore, tutte le precedenti bravate del quel figlio ingrato e irresponsabile erano passate in secondo piano. Per di più, entro qualche tempo, Abyss avrebbe dovuto rispondere in tribunale di detenzione di materiale pornografico illegale a fini di spaccio e questo rendeva la sua posizione nell'ambito della famiglia ancor più gravosa. Una strana sensazione opprimeva il petto del ragazzo. Guardò l'orologio, scostando la manica della camicia con un gesto rapido della mano e pensò che probabilmente, se si fosse dato una mossa, sarebbe potuto tornare a casa prima che sua madre si svegliasse e si accorgesse del suo ormai consueto ritardo.
Mentre attraversava di gran fretta i vicoli bui e desolati del suo quartiere malfamato, ripensò alla nottata appena trascorsa. Tutto sommato poteva ritenersi soddisfatto per come gli erano andate le cose. Certo, se la serata si fosse conclusa in compagnia di una donna sarebbe stato l'ideale per lui, ma anche così non poteva certo lamentarsi: aveva bevuto, si era ubriacato, aveva danzato nudo davanti a una folla di camionisti omosessuali in calzamaglia e canottiera... o almeno così gli pareva di ricordare, ma non ci avrebbe messo una mano sul fuoco.
La luna d'un tratto scomparve dietro una nuvola nera e la strada che si stagliava davanti a lui divenne ancor più oscura e tetra. Abyss non aveva mai avuto paura del buio, neppure da piccolo, ma quella sera percepiva una strana atmosfera intorno a lui, come se da un momento all'altro fosse dovuto capitare qualcosa di veramente terribile. Si ricordò allora di quando da bambino un cane, sbucato da dietro un vicolo buio, gli si piazzò davanti con atteggiamento minaccioso. In verità voleva solo giocare, ma come poteva un bimbo innocente arrivare ad interpretare con tanta lucidità le intenzioni di un animale? Così, in quell'occasione, scappò via in preda al panico, inseguito a breve distanza dal ferocissimo chiwawa, finchè non cadde esausto sull'asfalto. Venne soccorso pochi minuti dopo da un passante che si prese la briga di riaccompagnarlo a casa, col viso sporco e solcato dalle lacrime.
Improvvisamente una folata di vento ruppe il silenzio che avvolgeva la notte e distolse la mente di Abyss dai ricordi infelici della sua triste infanzia. Nello stesso momento un tonfo sordo e quasi impercettibile giunse alle sue orecchie dalle immediate vicinanze. Il rumore proveniva da quell'angolo, dietro il cassonetto situato sul marciapiede alla sua sinistra. Abyss si voltò di scatto, trattenne il fiato per qualche istante e, con estrema lentezza e circospezione, si avvicinò al bordo della strada, cercando in tutti i modi di non provocare alcun rumore che potesse scatenare le sue più recondite e primordiali paure. Giunto in prossimità del marciapiede, prima ancora che la sua testa potesse fare capolino dietro il cassonetto dal quale aveva udito provenire quello strano suono, il sangue che scorreva nelle sue vene parve gelarsi tutto in una volta: un lungo ed intenso miagolio, quasi un ululato, tagliò le tenebre come una lama affilata. Il cuore di Abyss si fermò all'improvviso, ma solo per poco. Dopo alcuni istanti tornò il silenzio e lentamente riprese a battere... A quel punto il ragazzo emise un profondo sospiro di sollievo e per un attimo pensò che l'alcool dovesse avergli davvero dato alla testa, se era arrivato a spaventarsi tanto per uno stupido gatto. Con un movimento brusco e deciso si accostò al cassonetto e, aguzzando lievemente la vista, intravide gli occhi di un gatto nero come la notte, accovacciato in mezzo a una montagna di scatoloni di cartone buttati alla rinfusa sul marciapiede. Il ragazzo si chinò con fare disinvolto e, per esorcizzare definitivamente tutta la tensione che aveva accumulato fino a quel momento, allungò un braccio in direzione del gatto. Guardandolo da quella posizione Abyss si accorse che si trattava di un randagio piuttosto malridotto e trascurato, con qualche lieve ferita sul collo e sulle zampe. Il gatto studiò i suoi movimenti con attenzione, ma poi parve non curarsene più. Chinò la testa e prese a leccarsi una zampa con estrema insistenza.
La nuvola in cielo sembrò dissolversi nel nulla e la luna ricomparve all'improvviso. Abyss era indeciso se lasciar perdere quel gatto o se farlo scappare per ripagarlo sadicamente dello spavento che gli aveva fatto prendere qualche istante prima. Ma subito gli sovvenne di essere in clamoroso ritardo e decise che non doveva assolutamente perdere altro tempo. "Al diavolo il gatto", pensò, e si rialzò per proseguire fino a casa. Ma quando si voltò, il suo viso si contrasse lentamente in un'espressione di inquieto terrore misto a stupore. Un immenso esercito di ferocissimi gatti neri si stagliava davanti a lui, ostruendogli qualsiasi via di fuga. Stavano quasi immobili e in rigoroso silenzio, come se attendessero qualcosa. D'un tratto Abyss udì un miagolio soffocato alle sue spalle... aveva tutta l'aria di un segnale, una sorta di un ordine impartito.
Quella notte Abyss non tornò a casa. I suoi abiti stracciati furono rinvenuti la mattina successiva accanto al cassonetto e portati via insieme agli altri rifiuti.
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Ospedali, cliniche, obitori e imprese di pompe funebri sono giunti
alla sicura conclusione che attualmente i gatti non sepolti
ritornano in vita, animati da un'incrollabile ansia di vittime umane...
[ Questo messaggio è stato modificato da: Deeproad il 16-05-2005 alle 05:32 ]
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ma tu dalla mattina alla sera non hai proprio un cazzo da fare? |
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ZoraGhost
Reg.: 15 Feb 2005
Messaggi: 2383
Da: House Domina (es)
| | Inviato: 16-05-2005 13:35 |
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Meglio esercitarsi a scrivere, che cercare di rimorchiare utententesse babbee
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Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere. |
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denisuccia
Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
| | Inviato: 16-05-2005 13:43 |
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quote:
In data 2005-05-16 13:31, VromeoV scrive:
ma tu dalla mattina alla sera non hai proprio un cazzo da fare?
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Tutti sanno che Deep lavora solo di notte, non è una novità...
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L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
| | Inviato: 16-05-2005 13:47 |
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denisuccia
Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
| | Inviato: 16-05-2005 13:48 |
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quali costumi?
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L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
| | Inviato: 16-05-2005 13:50 |
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denisuccia
Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
| | Inviato: 16-05-2005 14:09 |
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Stai sempre bene, caro.
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L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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13Abyss
Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
| | Inviato: 16-05-2005 14:37 |
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quote:
In data 2005-05-16 13:31, VromeoV scrive:
ma tu dalla mattina alla sera non hai proprio un cazzo da fare?
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in realtà ti dico:
aspira a diventare un bamboccio isterico e noioso, peraltro inutile.
con scarsi risultati, evidentemente.
infatti c'è già chi evidenzia la "stoffa del campione" e lui ne difetta un bel pò... |
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celeste
Reg.: 23 Apr 2004
Messaggi: 867
Da: firenze (FI)
| | Inviato: 16-05-2005 14:43 |
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Ganzissimo, deep. Sai scrivere da dio.
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Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce
abbastanza bene.
(Charles Bukowski) |
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mulaky
Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
| | Inviato: 16-05-2005 14:48 |
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quote:
In data 2005-05-16 13:50, Deeproad scrive:
tu con cosa mi vedresti bene?
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senza niente....dip mi accodo ai vari complimenti...dippino 
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What you fear in the night in the day comes to call anyway
Well darling if the shit came out then, I suppose that the shit went in
(A.D.) |
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Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
| | Inviato: 16-05-2005 16:16 |
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mulaky
Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
| | Inviato: 16-05-2005 16:17 |
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quote:
In data 2005-05-16 16:16, Deeproad scrive:
quote:
In data 2005-05-16 14:48, mulaky scrive:
quote:
In data 2005-05-16 13:50, Deeproad scrive:
tu con cosa mi vedresti bene?
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senza niente...
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zozzissima!
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io  ??????
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What you fear in the night in the day comes to call anyway
Well darling if the shit came out then, I suppose that the shit went in
(A.D.) |
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FreddyK
Reg.: 16 Ott 2003
Messaggi: 1205
Da: Dorgali (NU)
| | Inviato: 16-05-2005 16:33 |
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Veramente scritto bene, complimenti deep!
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umber whunnnn
yerrrn umber whunnnn
fayunnnn
Questi suoni: nonostante la nebbia. |
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VromeoV
ex "arancino"
Reg.: 27 Ott 2003
Messaggi: 3288
Da: Napoli (NA)
| | Inviato: 16-05-2005 20:10 |
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quote:
In data 2005-05-16 13:35, ZoraGhost scrive:
Meglio esercitarsi a scrivere, che cercare di rimorchiare utententesse babbee
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Meglio ancora esercitarsi a scrivere per rimorchiare utentesse babbee. |
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VromeoV
ex "arancino"
Reg.: 27 Ott 2003
Messaggi: 3288
Da: Napoli (NA)
| | Inviato: 16-05-2005 20:11 |
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quote:
In data 2005-05-16 14:37, 13Abyss scrive:
quote:
In data 2005-05-16 13:31, VromeoV scrive:
ma tu dalla mattina alla sera non hai proprio un cazzo da fare?
|
in realtà ti dico:
aspira a diventare un bamboccio isterico e noioso, peraltro inutile.
con scarsi risultati, evidentemente.
infatti c'è già chi evidenzia la "stoffa del campione" e lui ne difetta un bel pò...
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Ahinoi non aspira neanche a quello, l'utilità delle cose che scrive lo frega inevitabilmente.
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E quando l'agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un silenzio di circa mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furon loro date sette trombe…
Io amo Ingmar Bergman
Ho solamente una gran voglia di morire.. |
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